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PubblicatoErica Bevilacqua Modificato 8 anni fa
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ITALIANO ITALIANO Costanza Teodosia Potenza
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Cosa sono i disturbi alimentari Con il termine DCA si fa riferimento ad un disturbo o disagio caratterizzato da un alterato rapporto con il cibo e con il proprio corpo Quando le caratteristiche del disturbo alimentare diventano importanti e coincidono con i criteri diagnostici di uno stato patologico specifico, si può parlare di una vera e propria malattia I disturbi alimentari sono problematiche di origine prevalentemente psicologica. Se non trattati adeguatamente possono portare ai ricoveri ospedalieri e nei casi più estremi alla morte
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I disturbi alimentari sono visti come un tentativo inconscio di fronteggiare sofferenza e dolore emotivo non risolti I disturbi alimentari possono avere molte cause, spesso sovrapposte, ma il cibo in sé non è una di queste Un disturbo alimentare è sintomo di molteplici problematiche psicologiche sottostanti che si esprimono in un comportamento alimentare autodistruttivo Tutti i disturbi alimentari necessitano di un aiuto professionale e specifico che richiede l’intervento di uno psicoterapeuta con un supporto medico e nutrizionale I disturbi alimentari più frequenti sono: l’anoressia, la bulimia, l’obesità, l’ortoressia
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L’ANORESSIA
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L’AnoressiaL’anoressia è un disturbo alimentare molto diffuso specialmente tra le ragazze adolescenti.
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Le cause Esistono diversi tipi di cause: familiari culturali sociali psicologiche sichiatriche genetiche immunitarie biologiche
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Le più comuni sono: Cause familiari L'adulto deve imparare a non minimizzare i problemi dei giovani e ad avere l'umiltà di chiedere aiuto agli esperti, se necessario. Molti autori hanno osservato che l’anoressia è un disturbo che si presenta spesso in famiglie con un atteggiamento eccessivamente protettivo nei confronti dei figli.
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I figli tendono ad interpretare tale atteggiamento come una forma di oppressione sviluppando spesso una tendenza autodistruttiva. Spesso si tratta di famiglie in cui mancano regole chiare e confini definiti tra i diversi membri, con un’eccessiva intrusione di ciascuno negli spazi dell’altro.
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Cause psicologiche Le cause psicologiche che possono portare all’anoressia comprendono delusioni d'amore, forte desiderio di sottoporsi ripetutamente a diete ferree per il raggiungimento di uno standard estetico; gravi difficoltà scolastiche o lavorative; alterazione della normale condizione familiare o anche una forzata separazione da questa; lutti o gravi incidenti ad amici o parenti; abusi sessuali e/o fisici.
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I sintomi PPerdita di peso rilevante (oltre il 15% del peso considerato normale per età, sesso e altezza) PPaura intensa di ingrassare anche quando si è sottopeso AAlterazione nel modo di vivere il peso, la taglia e le forme corporee AAmenorrea ovvero scomparsa delle mestruazioni (assenza di almeno tre cicli mestruali consecutivi)
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i insufficienza renale pperdita dei capelli pperdita dei denti aarresto cardiaco oosteoporosi iinfertilità mmorte
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Le cure Tendenzialmente l’anoressia è curata ambulatorialmente. Nei casi gravi (perdita eccessiva di peso, comparsa di patologie psicologiche e sociali, comparsa di complicanze mediche come ipopotassiemia, anomalie cardiache, nessun miglioramento nel comportamento della paziente dopo circa 12-16 settimane dal trattamento ambulatoriale) il trattamento ambulatoriale risulta insufficiente per la cura del paziente ed è necessario ricorrere al ricovero ospedaliero, anche contro la volontà dello stesso malato (ricovero ospedaliero obbligatorio, TSO).
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L’OBESITA’
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Che cos’è l’obesità? L‘obesità è una vera e propria malattia, cioè una condizione patologica cronica causata da una combinazione di fattori: ereditari, genetici, metabolici, alimentari, culturali, sociali e psicologici, con ripercussione nell'ingestione dei cibi
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L’obesità, tra i disturbi dell’alimentazione, è quello più diffuso a livello mondiale e vengono colpiti individui di qualunque sesso ed età. Per obesità si intende una patologia caratterizzata da un aumento di peso e da un accumulo di grassi eccessivo rispetto a quanto necessita veramente l’organismo Per obesità si intende una patologia caratterizzata da un aumento di peso e da un accumulo di grassi eccessivo rispetto a quanto necessita veramente l’organismo
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L’ età dell’obesità, circa il 15% dei bambini (tra i 6 e gli 11 anni) e il 15,5% degli adolescenti (tra i 12 e i 19 anni) sono obesi. L'aumento dell'obesità tra i giovani americani negli ultimi 20 anni è molto elevato. Negli Stati Uniti, circa il 15% dei bambini (tra i 6 e gli 11 anni) e il 15,5% degli adolescenti (tra i 12 e i 19 anni) sono obesi. L'aumento dell'obesità tra i giovani americani negli ultimi 20 anni è molto elevato. i risultati di un'indagine promossa dal Ministero della Salute indicano che all'età di 9 anni in città campione di Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Campania, Puglia e Calabria il 23,9% dei bambini è in soprappeso ed il 13,6% è obeso In Italia i risultati di un'indagine promossa dal Ministero della Salute indicano che all'età di 9 anni in città campione di Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Campania, Puglia e Calabria il 23,9% dei bambini è in soprappeso ed il 13,6% è obeso
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Le cause dell’obesità Nonostante ci siano influenze di tipo ormonale o genetico, il fattore principale è l’assunzione di una quantità di calorie maggiore rispetto a quelle bruciate attraverso l’esercizio o le normali attività quotidiane. Il corpo immagazzina questo eccesso di calorie sotto forma di grasso
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Le cause principali sono: sedentarietà dieta poco salutare o cattive abitudini alimentari problemi medici carenza di sonno
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I sintomi I sintomi associati all’obesità includono: disturbi del sonno russare apnea nel sonno dolori alla schiena e alle articolazioni sudorazione eccessiva costante senso di calore eruzioni o infezioni nelle pieghe della pelle
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Le conseguenze Le conseguenze sono molte e varie: dall'aumento del rischio di morte prematura a diversi disturbi debilitanti e psicologici che non sono letali, ma che possono influire negativamente sulla qualità della vita. I principali problemi di salute associati ad obesità e sovrappeso sono: o malattie respiratorie (sindrome da "apnea nel sonno") o alcune forme di cancro o osteoartrite o problemi psicologici o problemi psicologici o alterazione della qualità della vita
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Le cure dell’obesità Tra i disturbi dell’alimentazione, l’obesità si diversifica da anoressia e bulimia, poiché non vi è né il rifiuto del cibo, né la sua eliminazione attraverso il vomito. L’obesità è comunque una patologia che può essere curata attraverso l’educazione alimentare, la dieta corretta e il costante esercizio fisico, oltre al supporto psicologico.
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LA BULIMIA
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. La parola bulimia deriva dal greco e vuol dire fame da bue. È un disturbo del comportamento alimentare per cui una persona affetta ingurgita una quantità di cibo eccessiva per poi ricorrere a diversi metodi per riuscire a non metabolizzarlo e a non ingrassare. La bulimia è spesso associata ad altri disturbi mentali come la depressione, l’ ansia e a problemi come la tossicodipendenza o l‘alcolismo. La bulimia è più comune tra coloro che hanno un parente stretto che ha sofferto o soffre della condizione. Altri fattori di rischio per la malattia sono lo stress psicologico, una pressione culturale per un certo tipo di corpo, scarsa autostima e l‘obesità. La bulimia
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Cause Le cause principali sono: Biologiche: vi è una certa evidenza di predisposizioni genetiche che contribuiscono alla comparsa di questo disturbo alimentare. Sociali: I mass media che propongono una forma del corpo "ideale" sono ampiamente considerati come un fattore che contribuisce alla bulimia. Culturali: nei paesi sviluppati le donne sono costantemente indirizzate verso un certo ideale di bellezza. Vedere ovunque immagini di donne perfette e magre rende difficile accettare ed amare il proprio corpo così com’è.
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Una persona affetta da bulimia nervosa presenta i seguenti sintomi: Abbuffate ricorrenti caratterizzate dal consumo di grandi quantità di cibo e dalla sensazione di perdere il controllo sull’atto di mangiare. Comportamenti di compenso. Il vomito autoindotto è il meccanismo di compenso più utilizzato nella bulimia, molte persone utilizzano lassativi e diuretici impropriamente, altre fanno esercizio fisico in modo eccessivo. Preoccupazione estrema per il peso e le forme corporee. Fare molto esercizio fisico, anche quando fuori il tempo è brutto, anche quando non si sta bene o si è stanchi Sintomi
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I soggetti con bulimia nervosa tipicamente si vergognano delle loro abitudini alimentari patologiche e tentano di nasconderle. Una caratteristica essenziale della bulimia nervosa è il frequente ricorso a inappropriati comportamenti compensatori per prevenire l’incremento ponderale. Tra i metodi il più utilizzato è l’autoinduzione del vomito che riduce la sensazione di malessere fisico e la paura di ingrassare. Altri metodi di eliminazione sono l’uso inappropriato di lassativi e diuretici e il digiuno nei giorni successivi.
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Il vomito ripetuto può condurre ad una cospicua e permanente perdita dello smalto dentale, specialmente a livello delle superfici linguali dei denti incisivi. Questi denti diventano scheggiati, intaccati e “tarlati”. Inoltre si può avere un aumento della frequenza delle carie.
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I pazienti bulimici possono guarire grazie all’aiuto di un’équipe formata da medici, nutrizionisti e psicologi. I medici aiutano il paziente a ristabilire un rapporto corretto con il cibo e ad affrontare i pensieri e le sensazioni negative. La terapia per la bulimia usa diverse tecniche, ma il successo della terapia dipende dal paziente. Bisogna farsi prescrivere dei farmaci e ascoltare i consigli del nutrizionista.Cure
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L’ORTORESSIA
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L’ortoressia L’ortoressia è la malattia di chi è ossessionato dal mangiare sano. Gli ortoressici perdono ore per fare la spesa leggendo con attenzione le etichette di ogni prodotto o percorrendo chilometri per scovare il negozio dove acquistare alimenti sicuri.
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Gli ortoressici sono un vero e proprio tormento se vanno a mangiare a casa di altri o al ristorante in quanto chiedono i componenti di ogni piatto che analizzeranno con cura per poi mangiarne solo pochi bocconi.
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Le cause L'ortoressia è un disturbo sviluppatosi di recente (negli ultimi decenni) nelle società occidentali. Fattori di tipo culturale e sociale hanno un grosso peso nell'insorgenza dell'ortoressia, le cui cause principali sono le seguenti: Bombardamento mediatico sulle diete, l'alimentazione e i rischi del cibo contaminato: la nostra società passa, attraverso i principali mezzi di comunicazione, tantissimi messaggi relativi all'alimentazione. A volte utili e corretti, a volte meno. Si parla spesso di diete e di regimi alimentari, evidenziando come la qualità dei cibi e una corretta alimentazione possano aiutare ad allungare la vita, a tenere lontano le malattie e a mantenere un aspetto più giovane, tonico e bello nel tempo.
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Eccessiva importanza all'aspetto fisico: avere un'immagine di sé e un'autostima personale esageratamente basate sull'aspetto fisico è una delle cause/concause dell'ortoressia. Gli ortoressici sono spesso ossessionati dall'idea di avere un corpo bello, forte e scolpito
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Tendenza all'ipocondria e ai disturbi ossessivi compulsivi: si tratta di condizioni predisponenti all'ortoressia perché chi soffre di questo disturbo teme in modo irrazionale le malattie, ha paura di contrarle attraverso gli alimenti impuri e cerca di rendere il corpo più forte e resistente attraverso quella che crede essere un'alimentazione adeguata. Tratti caratteriali ossessivi e compulsivi, tendenti alla mania del controllo, possono essere all'origine dello sviluppo di questo disturbo che effettivamente è tutto centrato intorno alle regole e al controllo
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I sintomi L'ortoressia porta con sé una serie di sintomi che non riguardano solo il rapporto con il cibo, ma vanno a coinvolgere tutta la vita personale e affettiva del soggetto colpito. Eccoli: Pensieri continui e ossessivi sugli alimenti Comportamenti ritualizzati e ossessivi rispetto alla scelte dei cibi, alla programmazione (anche con largo anticipo) di quali alimenti consumare e di come prepararli. Il soggetto spende parecchio tempo ed energie per pianificare i propri pasti, per cercare gli alimenti giusti e infine per cucinarli. Il tutto alla scopo di evitare di assumere alimenti ritenuti contaminati e quindi dannosi per la salute
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Restrizione sempre più rigida della gamma alimentare: l'osservazione scrupolosa delle sempre più assurde e restrittive regole alimentari porta molta soddisfazione personale. Al contrario, una loro trasgressione fa sentire in colpa e per punizione il soggetto inasprisce ancora di più le regole
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Progressivo isolamento sociale: la maniacale attenzione per l'alimentazione non riesce a conciliarsi con una normale vita affettiva e relazionale. L'ortoressico non riesce più a uscire a cena con amici o fidanzato/a. Preferisce consumare i pasti in solitudine e i suoi comportamenti alimentari diventano spesso oggetto di litigi con le persone vicine. Per questo i rapporti si sfaldano
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Deficit nutrizionale: dal momento che la ricerca degli alimenti sani diventa sempre più ossessiva e i criteri di selezione degli alimenti sempre più rigidi, l'ortoressico consuma pochissimi cibi e il suo corpo va incontro ad un importante stato di carenze nutrizionali
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Le cure Per affrontare l'ortoressia ci vuole un approccio multidisciplinare che includa l'intervento di uno psicologo psicoterapeuta e di un medico nutrizionista. Ottimi risultati hanno dato i percorsi di psicoterapia basati su un approccio cognitivo comportamentale, volto a insegnare un nuovo modo di approcciarsi al cibo e di mangiare. Spesso il percorso psicoterapeutico coinvolge anche i familiari. Solo in alcuni casi all'intervento psicoterapeutico viene affiancata anche la somministrazione di psicofarmaci.
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Bulimia Ortoressia AnoressiaObesità
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