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Di Claudia Cattaneo IL GRANDE GEOMETRA. WALTER GROPIUS Walter Gropius visse dal 1883 al 1969. Fu architetto, designer e urbanista tedesco. Fondò e diresse.

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1 di Claudia Cattaneo IL GRANDE GEOMETRA

2 WALTER GROPIUS Walter Gropius visse dal 1883 al 1969. Fu architetto, designer e urbanista tedesco. Fondò e diresse il Bauhaus (1919-1928)‏ Ne progettò e costruì la sede a Dessau, dove poi insegnerà e sarà direttore. Video: http://www.ovo.com/walter-gropiushttp://www.ovo.com/walter-gropius

3 LEGAMI CON LA STORIA La fine della prima guerra mondiale lascia all'Europa il difficile compito di ricostruire se stessa e l'insieme di quei valori indispensabili per la sopravvivenza e lo sviluppo di una società civile. Questa difficile opera di ricostruzione morale e umana non poteva non coinvolgere le arti, in particolar modo l'architettura che è da sempre legata in maniera concreta alle esigenze di vita e di quotidianità della gente. L'esperienza razionalista europea degli anni Venti parte quindi da tutti quei gruppi d'avanguardia che prima della guerra avevano iniziato ricerche e progetti sull'impiego dei moderni materiali da costruzione e sulle nuove tecnologie a essi connesse.

4 Qual'è la sua idea di architettura? In quanto fondatore del Bauhaus ritengo che l'architettura sia un'opera d'arte che unisce artigianato, scultura e pittura in un'unica forma, adeguando le tecniche antiche ai mezzi di produzione moderni.

5 La Bauhaus si propone di mettere in relazione la produzione artistica con la società. L'oggetto artistico non si contempla ma si usa. L'arte, compresa l'architettura, scende dal suo piedistallo per entrare in rapporto con la vita quotidiana, avvalendosi di materiali industriali (cemento armato, vetro, tubi metallici, materiali sintetici ecc.) e creando teatri, fabbriche, uffici, oggetti di uso comune, la cui bellezza consiste proprio nella funzionalità, economicità e aderenza al reale: forme semplificate e lineari, proporzionate ed essenziali, prive di orpelli e inutili decorazioni.

6 Con quale criterio progetta le sue architetture? Io parto da un impostazione razionalista; Stabilisco forma, dimensioni e materiali degli edifici in base alla loro funzione.

7 Ritiene che l'architetto abbia anche un ruolo sociale? Indubbiamente; è fondamentale che l'architetto rispetti la cultura della società in cui opera, le sue tradizioni costruttive e la sua psicologia dello spazio.

8 Quali sono le sue opere maggiori? 1. Le officine Fagus ad Alfeld 1911-14 2. Scuola del Bauhaus a Dessau1926

9 3. Il Teatro totale 1926-27, progetto mai realizzato ma assolutamente innovativo: il palco e gli spalti erano in grado di ruotare ed assumere diverse configurazioni a seconda che si trattasse di una conferenza, di una rappresentazione teatrale o di un concerto.

10 4. La Gropius House in Massachusetts 1938 5. Harvard Graduate Center, 1950, Cambridge, (Massachusetts)‏ 6. Progettazione della Gropiusstadt, quartiere residenziale di Berlino, 1960

11 Sarebbe così gentile da esporci le loro caratteristiche principali? Volentieri, in particolare mi piacerebbe parlare della scuola del Bauhaus perché mi permetterà di esplicitare al meglio le mie idee. I tre fabbricati che costituiscono l'edificio sono collegati tra loro da due strutture di raccordo: un blocco a pianta quadrata, a un solo piano, dove ho collocato l'auditorium e la mensa nel seminterrato, e una costruzione a ponte con grandi vetrate, per gli uffici delle segreterie e gli studi per i docenti, sospesa sulla strada e sorretta da sottili pilastri. In questo modo l'architettura si integra con l'ambiente attraverso le sue forme essenziali.

12 La scelta e la disposizione degli elementi è libera da ogni gerarchia formale che non sia dettata dalla funzionalità, pertanto non c'è una facciata principale ma ogni prospetto è differente. Le altezze e le dimensioni dei blocchi sono diverse in base alla destinazione: per le abitazioni degli allievi ho scelto un edificio compatto a più piani; un edificio parallelepipedo con tre pareti completamente a vetrate destinato ai laboratori che richiedono molta luce e una struttura analoga per le aule di lezione.

13 Qual'è la caratteristica innovativa di questo edificio? L'innovazione tecnologica che qui ho inserito, è il così detto angolo di vetro. L'impiego del calcestruzzo armato fa sì che i solai dei vari piani siano come grandi piastre libere, rette da pochi pilastri posti all'interno della costruzione. Così la ripartizione degli spazi ai vari piani è svincolata da qualsiasi obbligo: le pareti, perdendo la loro funzione statica, sono ridotte a semplici divisori, quindi possono essere disposte a piacere dal progettista secondo le necessità. Questo modo di costruire consente di arretrare i pilastri rispetto alle facciate che, in tal modo, possono essere vetrate fino agli spigoli.

14 E qual'è la sua funzione? La presenza di vetrate continue ha significati sia funzionali che ideologici. Nel primo caso consentono una migliore illuminazione, quindi condizioni di maggiore igiene abitativa e lavorativa. Nel secondo caso, il vetro e il cristallo sono simboli espressionisti di chiarezza di pensiero e pulizia morale. Se le case saranno tutte di cristallo, teorizzavano utopisticamente i Razionalisti, anche i nostri comportamenti al loro interno saranno perfettamente giusti e trasparenti. E in fabbriche di cristallo non potrà essere possibile lo sfruttamento dei lavoratori, così come nelle scuole di cristallo il sapere sarà impartito in modo leale e democratico, senza prevaricazioni né preconcetti.

15 Cosa si faceva nella scuola? In particolare al Bauhaus si sviluppa il design, cioè la progettazione industriale di elementi d'uso ottenuta dopo un attento studio di funzioni, un'analisi dei materiali e dei processi produttivi fino alla realizzazione dell'oggetto. Poltrona da soggiorno Vasilij di Marcel Breuer, 1925

16 Secondo i principi del Bauhaus, non deve esistere distinzione fra arte e artigianato, bellezza e qualità tecnica. L’arte e l’architettura moderne, inoltre, devono essere aperte alle molteplici esigenze (pratiche, estetiche e anche psicologiche) della moderna civiltà industriale, mettendo a frutto le innovazioni tecnologiche. Pertanto nel Bauhaus, oltre alla pittura, alla scultura e all’architettura, è previsto lo studio di discipline come la tipografia, il design industriale, teatro, grafica pubblicitaria, le tradizioni dell’artigianato, la fotografia. Ogni tecnica ha un suo laboratorio, dove l’allievo può sperimentare ciò che ha appreso.

17 Le opere prodotte dal Bauhaus sono caratterizzate dall’assenza di aggiunte ornamentali, fatto che evidenzia le proprietà dei materiali utilizzati, e dalla ricerca di un equilibrio tra aspetti funzionali, tecnici e artistici. Ricercano la funzionalità in un oggetto, accessibilità a tutti e riproduzione in quantità industriale per favorire la standardizzazione.

18 GROPIUS E L'ARTE MODERNA Il contributo di Gropius all'architettura moderna, importante sul piano linguistico, diventa decisivo sul piano della didattica: tutto un filone del razionalismo sarebbe impensabile senza la riflessione teorica e l'esperienza didattica del maestro tedesco. Nella teoria metodica di Gropius, infatti, trovano una precisa collocazione funzionale, all'insegna del principio metodologico, tutte le discipline architettoniche, dal design all'urbanistica.

19 RAZIONALISMO Il razionalismo (dal termine latino ratio, «ragione») è una corrente filosofica basata sull'assunto che la ragione umana può in principio essere la fonte di ogni conoscenza. In generale i filosofi razionalisti sostengono che, partendo da «principi fondamentali», individuabili intuitivamente o sperimentalmente, come gli assiomi della geometria, i principi della meccanica e della fisica, si possa arrivare tramite un processo deduttivo ad ogni altra forma di conoscenza. Il razionalismo è anche un orientamento pedagogico che ha fiducia nella possibilità di incremento delle conoscenze umane da parte dell'individuo e della società.

20 RAZIONALISMO PEDAGOGICO Le teorie razionalistiche spiegano l'apprendimento non basandosi solo sull'acquisizione di informazioni dal mondo esterno, poiché l'uomo ha capacità proprie di interpretare la realtà, e questo dipende molto dalle capacità del singolo. Nel De magistro Sant'Agostino dice che il discepolo apprende quando mobilita le sue risorse interne; non si apprende perché qualcuno dall'esterno provoca l'apprendimento. Il maestro dall'esterno fa emergere ciò che è già dentro l'uomo. L'uomo impara quasi per una illuminazione interna.

21 Kant nella Critica alla ragion pura dice che ogni conoscenza inizia dall'esperienza (non da un'illuminazione, come diceva Sant'Agostino), ma non deriva dall'esperienza, poiché noi abbiamo una facoltà che ci caratterizza come uomini, che è la ragione. La ragione diventa anche pratica, cioè ci mette in condizione di agire. Noi abbiamo già in noi la capacità di raggiungere la conoscenza. Per Piaget c'è l'assimilazione all'ambiente, ma senza dimenticare le potenzialità originarie, che vanno sviluppate. Da qui anche il concetto pedagogico moderno della competenza, cioè la capacità propria. Chomsky trattando del linguaggio rifiuterà le tesi per cui noi apprendiamo una lingua solamente frequentando chi parla quella lingua, ma c'è una componente innata.


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