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COME FARE RICERCA IN CLASSE Dott. Thomas Rivetti.

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Presentazione sul tema: "COME FARE RICERCA IN CLASSE Dott. Thomas Rivetti."— Transcript della presentazione:

1 COME FARE RICERCA IN CLASSE Dott. Thomas Rivetti

2 PRIMA DI INIZIARE Cosa si sa sull’argomento? Fare domande agli alunni per verificare il loro grado di conoscenza e indirizzarli verso il tema trattato

3 1) Individuare con chiarezza l’argomento Assicurarsi che ogni alunno/gruppo abbia ben chiaro quale sia l’argomento della ricerca

4 2) Cercare il materiale Fornire libri, riviste, accesso a internet e possibilità di intervista (all’insegnante, a compagni più esperti dell’argomento, a parenti…) Se si lavora al pc e con internet:  Spiegare brevemente come cercare su Google (ad es. per ridurre il numero dei risultati aggiungere altre parole chiave)  Sottolineare l’importanza di verificare le informazioni ottenute  Archiviare il materiale in una cartella sul pc con un titolo chiaro e che rimandi facilmente all’argomento trattato

5 3) Selezionare gli articoli più importanti, leggerli con attenzione, sottolineare le parti più salienti Una volta fatti questi passaggi, è bene che gli studenti mostrino all’insegnante ciò che hanno sottolineato e che intendono inserire nella ricerca… all’insegnante spetta l’ok finale

6 4) Creare una scaletta e riassumere gli articoli scelti In questa fase l’insegnante può controllare che la scaletta sia chiara e che evidenzi bene i punti che verranno toccati nella ricerca

7 5) Mettere insieme il tutto Il docente può qui decidere di chiedere agli alunni di far vedere il lavoro svolto ad intervalli di tempi prestabiliti: per evitare la ressa alla cattedra e lunghe pause dal lavoro meglio fare a scaglioni.

8 6) Rileggere, controllare i collegamenti, inserire immagini e mettere le fonti In questa fase l’insegnante può passare tra i banchi e dare ancora alcuni piccoli suggerimenti

9 7) Preparare e curare la presentazione Ricordare agli alunni di:  Usare un unico carattere ed un’unica grandezza  Giustificare i margini  Ingrandire e magari colorare il titolo  Inserire immagini esplicative ed accattivanti

10 SE CERCHI SU INTERNET RICORDA!!!  Non tutti i siti sono utili  Anche i siti utili non sempre danno informazioni corrette (a volte nemmeno Wikipedia!!!)  COPIA E INCOLLA NON E’ UNA RICERCA

11 COME COSTRUIRE LE MAPPE CONCETTUALI

12 Scrivere il concetto principale (tema centrale) in alto

13 Sviluppare lo schema dei concetti dall’alto verso il basso

14 Mettere in risalto i concetti e i collegamenti più importanti

15 Ultimi suggerimenti Collegare i concetti che hanno relazione tra loro utilizzando ad esempio linee di colori o di tipo differenti Aggiungere immagini che richiamino alla mia mente il concetto descritto La mappa deve essere chiara, semplice e facilmente leggibile

16 ATTIVITÁ DIVIDERSI IN GRUPPI DI 3/5 PERSONE (possibilmente omogenei per disciplina) FARE UNA RICERCA SU UN TEMA A SCELTA e PREPARARNE LA PRESENTAZIONE

17 LE TECNICHE ATTIVE

18 Cosa sono le tecniche attive? Sono tecniche di insegnamento che trasformano il ruolo passivo, dipendete e recettivo dello studente in partecipazione sentita e consapevole perché contestualizzano l’apprendimento ad ambienti reali che lo studente:  ha vissuto nel passato (attualizzazione dell’esperienza)  vive in nel suo presente (integrazione qui e ora della pluralità dei contesti)  vivrà in futuro (previsione e virtualità)

19 Due tecniche attive per la scuola  Il role-playing (o gioco di ruolo)  La simulata su copione

20 Il role-playing Consiste nella simulazione dei comportamenti e degli atteggiamenti adottati nella vita reale. I ruoli sono assunti da due o più studenti davanti ai compagni-osservatori Non è ripetizione di un copione, ma una vera e propria recita!!!

21 Le caratteristiche fondamentali  Si predispone una scena in cui i partecipanti devono agire  I partecipanti sono al centro della scena e recitano secondo l’ispirazione del momento  L’uditorio è fondamentale perché non è solo osservatore, ma deve capire quanto avviene sulla scena  Il docente deve mantenere la recitazione con suggerimenti fino a quando gli attori non vanno avanti autonomamente  Ci si può avvalere di collaboratori che favoriscano la recita con la tecnica dello specchio (imitano quello che fanno i protagonisti) o quella del doppio (accentuano movimenti o sentimenti dei protagonisti esplicitandoli meglio)  Il role-playing si avvale anche di: autopresentazione (solo scuola, non famiglia), monologo (riflessioni attore), presentazione dei ruoli collettivi (uno fa tutti i ruoli), inversione dei ruoli.

22 ATTIVITÁ TEST DI TURING DIVIDERSI IN 3 GRUPPI: - LE FEMMINE RISPONDERANNO SINCERAMENTE - I MASCHI RISPONDERANNO COME SE FOSSERO FEMMINE - IL GRUPPO DI CONTROLLO DOVRÁ INDOVINARE CHI SONO I MASCHI

23 I vantaggi del role-playing Aiuta a vincere la monotonia: ci si deve alzare, andare verso qualcuno e decidere chi fa che cosa L’autocritica dello studente è più lieve e didattica Si crea un clima giocoso e pratico che compensa e conferma ciò che è stato già detto a parole Aumenta l’apprendimento perché l’ascolto è più interessato ed attivo

24 La simulata su copione Consiste nel rappresentare situazioni particolari con un copione stabilito dai membri del gruppo, per raggiungere determinate competenze e in cui si suggeriscono sentimenti reali in una situazione costruita artificialmente. Può essere utile per riproporre situazioni avvenute realmente, ma con proseguimenti alternativi che stimolino la discussione Non costituisce la realtà, ma permette ai partecipanti di riflettere su come comportarsi nella vita reale

25 Accortezze durante la recita 1. L’aula deve essere organizzata in modo che attori e osservatori siano nettamente separati (come in un acquario) 2. Gli osservatori devono stare perfettamente in silenzio… 3. Gli osservatori non devono uscire dalla parte in nessun momento (a meno che sia previsto da copione) 4. La durata massima deve essere decisa in anticipo e conosciuta sia da osservatori che da attori

26 Possibili difficoltà  Se un attore non sa più come continuare, il docente interrompe la recitazione e lascia il tempo allo studente di riprendersi  Se un attore inventa una notizia, l’insegnante ferma la recitazione e cancella la notizia, per evitare che la discussione finale si concentri su questo dettaglio

27 Possibili modalità di osservazione  Con o senza griglia di osservazione (la griglia facilita, ma imbriglia)  Tutti osservano tutti oppure osservazione specializzata (solo alcuni fenomeni) o selettiva (solo un attore)

28 Il feedback: la parte finale che dura quanto quella iniziale Il feedback finale (o discussione) è fondamentale e dura quanto la recitazione. A seconda degli obiettivi e delle preferenze del docente, gli attori possono: - parlare per primi - parlare per ultimi - non parlare affatto Quanto più il soggetto recitato è probabile, quanto meno è utile l’intervento degli attori (tranne nell’autocaso!!!)

29 Il role-playing e la simulata per la didattica In materie come storia, geografia, italiano, inglese, religione è facile pensare a situazioni recitate in cui gli studenti interpretino dei personaggi o delle persone che stanno facendo conversazione. In materie come matematica e geometria si può pensare ad un problema da risolvere applicato alla realtà e farlo recitare e magari pensare di lasciare in sospeso la conclusione affinchè diventi fonte di discussione In ogni materia, applicando l’apprendimento cooperativo, diversi sono i ruoli interpretabili dagli studenti all’interno dei gruppi.

30 COMPLIMENTI PER L’ATTENZIONE!!!


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