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PubblicatoSilvio Rossini Modificato 8 anni fa
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Bologna nel Medioevo Presentazione by: Edoardo Balsamo, Annapia Facchini, Nicolò Veronesi, Manuela Raso Capogruppo: Edoardo Balsamo
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La nascita di Bologna tra mito e leggenda Esistono varie leggende sulla nascita di Bologna. La più affascinante è quella che narra del re etrusco Fero: approdato nella pianura tra i torrenti Aposa e Ravone, Fero e gli uomini al seguito cominciarono a costruire capanne in quella terra sconosciuta ma fitta di vegetazione e in un'ottima posizione geografica. Il villaggio si ampliò attorno a un torrente ed un giorno, per collegare le due sponde Fero fece costruire un ponte, Ponte di Fero. Un giorno Aposa, amante di Fero, venne travolta da una piena del fiume mentre stava raggiungendo l'abitazione di Fero per vie nascoste e il suo corpo non fu più ritrovato. Da allora il torrente prese il nome della donna, Aposa. Il villaggio crebbe e Fero decise di proteggerlo con una cinta mura. Un giorno, la figlia di Fero porse al padre un recipiente d'acqua a patto che Fero desse il suo nome alla città. Fero acconsentì e mantenne la promessa; la città prese il nome della figlia, Felsina. Aposa e Fero
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Al tempo delle invasioni barbariche, Bologna subì una serie di violenze prima da Odoacre poi dagli Ostrogoti di Teodorico, infine dagli eserciti imperiali. Bologna e tutte le città cispadane subirono per secoli questo periodo di anarchia. Nel 727 il re dei Longobardi approfittando del collasso del sistema bizantino, infranse il trattato di pace e puntò verso Ravenna travolgendo e occupando Bologna. Non occuparono la città murata ma si stabilirono all'esterno e venne delimitata da una fortificazione semicircolare detta addizione longobarda. Bologna rimase longobarda fino al 774, anno in cui Carlo Magno la restituì a papa Adriano I. LA NASCITA DI BOLOGNA. Odoacre
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Tra la fine del X secolo e l'inizio dell'XI secolo Bologna si ripopolò, proprio mentre l'Europa si apprestava ad entrare in un periodo di grande fervore civile e politico: le lotte per le investiture. Bologna era tanto città imperiale quanto papale. Lo scontro fra papato e impero, diedero anche impulso allo studio del diritto. Qui sul finire dell'XI secolo maestri di grammatica, di retorica e di logica iniziano a studiare e riordinare il diritto giustinianeo, fondamento legale dell'impero, e a insegnarlo privatamente a scolaresche formate da giovani appartenenti a famiglie ricche, spesso nobili. Nacque così lo Studium, poi Universitas Scholarium, ovvero l'Università. LE UNIVERSITA'
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LE LOTTE IMPERIALI Il comune partecipò alla lotta contro Barbarossa disceso in Italia per restaurare l'autorità imperiale. L'imperatore concesse privilegi agli studenti con l'Editto di Roncaglia, l'insofferenza dei cittadini determinò una serie di urti insanabili che costrinsero il Comune di Bologna a un atto di sottomissione: pagò un'ammenda spianando mura e fossati per evitare una probabile punizione più severa. Non appena Barbarossa tornò in Germania i bolognesi insorsero uccidendo il podestà imperiale Bezo e aderirono alla Lega Lombarda che nel 1176 inflisse all'imperatore la sconfitta di Legnano. Barbarossa
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Successivamente, in seguito alla pace di Costanza del 1183, Bologna ottenne una serie di privilegi tra cui quello di poter coniare moneta. La città conobbe una forte espansione, anche edilizia: fu il periodo delle torri e delle case-torri. Diventò uno dei principali centri di scambio commerciale grazie a canali che permettevano il transito di grandi quantità di merci, nonché la produzione di energia idraulica necessaria ad alimentare numerosi mulini per la fiorente industria tessile serica. Alla fine del XIII secolo Bologna era la quinta città europea per popolazione, al pari con Milano ed era il maggior centro industriale tessile d'Italia. Canale delle Moline Bolognino, moneta bolognese
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GUELFI E GHIBELLINI Nel XIII secolo ci fu un periodo di intenso sviluppo demografico, di cui è testimonianza l'ampliamento delle cerchie murarie. Il centro si rinnovò con il sorgere dei palazzi comunali attorno alla Piazza Maggiore e con la costruzione della torre dell'Arengo in cui si trovava la campana che serviva a radunare le assemblee popolari. La spinta però si esaurì presto perché la città felsinea fu coinvolta nelle lotte tra guelfi e ghibellini, ovvero le due fazioni dei Lambertazzi (ghibellini) e dei Geremei (guelfi). Questi ultimi prevalsero nel governo comunale, ma le lotte ebbero alterne fortune: a parte la cattura di re Enzo figlio dell'Imperatore nel 1249 in seguito alla battaglia di Fossalta, ci fu un tentativo della guelfa Bologna di attaccare la ghibellina Forlì.
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THE END... Si ringraziano: Edoardo Balsamo, Nicolò Veronesi, Annapia Facchini, Manuela Raso Fonti utilizzate: Wikipedia Effetti da: Edoardo Balsamo Riassunti da: Manuela Raso, Annapia Facchini Sostegno morale: Nicolò Veronesi
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