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ALARO – corso di formazione RELAZIONE D’AIUTO e COMUNICAZIONE NELLA PRATICA PROFESSIONALE E NEL PROPRIO VIVERE QUOTIDIANO Rita Vitrano 5 giugno 2016 –

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Presentazione sul tema: "ALARO – corso di formazione RELAZIONE D’AIUTO e COMUNICAZIONE NELLA PRATICA PROFESSIONALE E NEL PROPRIO VIVERE QUOTIDIANO Rita Vitrano 5 giugno 2016 –"— Transcript della presentazione:

1 ALARO – corso di formazione RELAZIONE D’AIUTO e COMUNICAZIONE NELLA PRATICA PROFESSIONALE E NEL PROPRIO VIVERE QUOTIDIANO Rita Vitrano 5 giugno 2016 – 1° anno

2 Premessa….

3 Con il termine “Salute” intendiamo uno “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale, e non la semplice assenza di malattia”. Definizione tratta dal testo dell’Oms, 1948

4 L’essenza dell’uomo è spirituale e l’energia del corpo e della psiche è l’anima di questa essenza. L’insorgere della malattia non è un errore della Natura, segue invece le sue leggi, considerando alla base i principi di risonanza e dissonanza.

5 La risonanza provoca interferenze di onde costruttive e impedisce l’entropia, mentre la dissonanza porta a interferenze di onde distruttive, causando l’abbassamento della vitalità e l’aumento dell’entropia, che favorisce l’insorgere della malattia.

6 Risonanza e dissonanza si muovono nei campi elettromagnetici, in continua interazione fra l’essenza dell’energia dell’individuo e l’energia degli organi, dei tessuti e delle cellule. Continua perché non c’è interruzione, senza estraneità fra i campi e l’energia della materia fisica.

7 Nonostante la non possibilità di separatezza fra la psiche e il corpo, la medicina occidentale tende il più delle volte a dividere queste due espressioni energetiche vitali, e solo negli ultimi decenni il legame fra stress e malattia fisica ha iniziato a essere preso più seriamente in considerazione nella diagnosi e nella cura.

8 Ne consegue con chiarezza: - che il contesto, l’esterno, l’ambiente, la Relazione con il Tutto, hanno un ruolo non estraneo al benessere dell’individuo. Infatti, per ristabilire equilibrio in caso di mancanza o eccesso di energia è fondamentale apportare miglioramenti nello stile di vita: relazioni affettive, alimentazione, contatto con la natura, esperienze di bellezza e gentilezza, apertura mentale, accrescimento culturale, ecc…

9 - che l’operatore che si occupa di relazione d’aiuto, all’interno di questa visione unitaria dell’Essere, si muove verso l’assistito ponendo la persona, e non i sintomi o la malattia, al centro del suo approccio.

10 Egli sostiene la persona verso la guarigione tenendo presente che la salute non è una condizione statica della vita, ma rappresenta un equilibrio di flusso con processi di regolazione biologica ed energetica, che tendono al benessere fisico, mentale e emozionale. Questa dinamica di riequilibrio deve reagire (cor-rispondere) ai movimenti degli stimoli esterni e interni.

11 Ogni individuo ha un proprio mondo interiore e vive in un determinato luogo del mondo esteriore. La relazione in cui si pone con queste parti di sé, la percezione che ne ha, l’apertura nei confronti di se stesso e del proprio cammino esistenziale, le esperienze che accetta di elaborare responsabilmente, contraddistinguono la sua unicità e autenticità.

12 La cura di questa relazione con se stesso, la vitalità generata dall’attitudine istintuale a ricercare il proprio benessere e ricreare equilibro e armonia, sono parte integrante dell’energia della sua Essenza. Solo attraverso di esse l’individuo può stabilire benefiche e indispensabili relazioni con l’altro.

13 Tutto ciò è una precisa, imprenscindibile e creativa responsabilità individuale. Lo è ancor di più per colui che si trova a occuparsi di sostenere il cambiamento e il processo vitale dell’altro. Un operatore, in qualsiasi campo della relazione d’aiuto, non può rifuggire a questo complesso, a volte faticoso e misterioso, ma meraviglioso compito.

14 Questa premessa ci aiuta a sviluppare la traccia del nostro incontro di oggi…

15 “La levata, il tram, le quattro ore di ufficio o di officina, la colazione, il tram, le quattro ore di lavoro, la cena, il sonno e lo svolgersi del lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato sullo stesso ritmo… questo cammino viene seguito senza difficoltà la maggior parte del tempo. Soltanto, un giorno, sorge il “perché” e tutto comincia in una stanchezza colorata di stupore. “Comincia” questo è importante. La stanchezza sta al termine degli atti di una vita automatica, ma inaugura al tempo stesso il movimento della coscienza, lo desta e provoca il seguito, che consiste nel ritorno incosciente alla catena o nel risveglio definitivo”. Albert Camus, Il mito di Sisifo

16 Parliamo sempre di un PROCESSO, di un cammino. La Relazione è un processo perché è la manifestazione più sensibile e vera, momento per momento, della nostra vita. -Relazione con l’altro (processo di comprensione e trasformazione, integrato nello stato di salute) - Relazione con se stessi (autoconoscenza, attitudine naturale alla propria crescita)

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20 La comunicazione passa attraverso la corporeità; attraverso il corpo stabiliamo un contatto con un altro essere. I nostri confini corporei ci permettono l’esperienza di vita in questa esistenza. Naturalmente non sono slegati dai confini della nostra psiche e della mente.

21 Le parole nascono dall’ascolto. L’ascolto nasce dal silenzio.

22 Mentre sentiamo un nostro stato interiore prendere voce e forma dal nostro interlocutore (Ascolto) SI MANIFESTA UNA NUOVA CATENA DI SIGNIFICATO

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24 La comunicazione è fatta anche di: - PARAVERBALE (sospiri, espressioni vocali, suoni che non sono parole) - NON VERBALE: postura, gestualità, mimica, sguardo, prossemica (vicinanza e movimento nello spazio condiviso)

25 I tre canali della comunicazione La comunicazione è composta solo per il 7% da una parte verbale (CV), per il 55% da quella non verbale (CNV) e dal 38% dal paraverbale.

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33 IOl’ALTRO La modalità espressiva io – l’altro

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38 “E se non puoi la vita che desideri cerca almeno questo per quanto sta in te: non sciuparla nel troppo commercio con la gente con troppe parole in un viavai frenetico. Non sciuparla portandola in giro in balìa del quotidiano gioco balordo degli incontri e degli inviti, fino a farne una stucchevole estranea.” Costantinos Kavafis

39 LETTURE CONSIGLIATE (alcune...) - DETHLEFSEN T., DALKE R., Malattia e destino, Mediterranee Ed., 1999 - MAY R., L’arte del Counseling, Astrolabio, 1991 - ROGERS C., La terapia centrata sul cliente, 1970 - ROGERS C., Un modo di essere,1983. - COLASANTI A. e MASTROMARINO R. (a cura di), Ascolto attivo. Elementi teorici ed esercitazioni per la conduzione del colloquio, IFREP, 1994. - FERRUCCI P., La forza della gentilezza, Mondadori -TOLJA J., SPECIANI F., Pensare col corpo, 2010


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