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PubblicatoGildo Sacco Modificato 8 anni fa
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Vincenzo Lenucci e Palma Esposito – Area Economica Siena – 15 luglio 2016 Aspettative e preoccupazioni
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Scenari e tendenze
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I consumi si aumentano anche con una corretta educazione
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Ma i consumi mondiali sono davvero in aumento?
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Il boom dell’export italiano Dai consumi interni alla domanda estera
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Bilancio export del 2015 Italia leader mondiale Evoluzione 2015/2014Variazioni % Diminuzione dell’export in quantità-1,8% Aumento dell’export in valore+5,4% Aumento Q export “bollicine”+15% Aumento V export “bollicine”+17%
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Produzione Italia leader mondiale con produzione in crescita Produzione dinamica anche negli altri Paesi Consumi In netto calo in Italia In crescita nel Mondo (stasi negli ultimi anni) Export I minori consumi interni e la domanda estera trainano l’export nazionale, specie per il comparto spumanti Riassumendo…
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Novità in vista
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25 FEBBRAIO 2014 PRESENTAZIONE ALLA CAMERA PROPOSTA FILIERA 27 MARZO 2014 27 MARZO 2014 PROPOSTA SANI AC 2236 9 APRILE 2014 CAMPO LIBERO VINITALY CONFRONTO CON GOVERNO FEBBRAIO 2015 TESTO UNICO CONDIVISO C2236 E C 2618 29 AGOSTO 2014 PROPOSTA OLIVERIO AC 2618 MARZO 2016 TESTO UNIFICATO COMMISSIONE 6 APRILE 2016 TESTO INTEGRATO CON LE PROPOSTE EMENDATIVE 11 APRILE 2016 11 APRILE 2016 PRESENTAZIONE AL VINITALY 2016 Registro Unico Dei Controlli e Diffida Percorso lungo per il Testo Unico quasi al traguardo …
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Legge n. 82/2006 Disciplina della produzione e commercializzazione vini e aceti Decreto Legislativo n. 61/2010 Tutela DOP e IGP Decreto Legislativo n.260/2000 Disposizioni Sanzionatorie Il Testo Unico della Vite e del Vino Obiettivi Semplificare i procedimenti Unificare le disposizioni
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In estrema sintesi: -Il vino diventa “patrimonio culturale nazionale” -Si prevede una maggiore tutela per i vitigni autoctoni -Si consente la fermentazione o la rifermentazione fuori dal periodo prescritto, senza obbligo di comunicazione, a determinate condizioni, e per “particolari vini” -Si amplia da 30 giorni a 90 giorni il periodo di detenzione di fecce e vinacce per i produttori con meno di 1000 hl Si prevede la menzione “gran selezione” per le DOCG derivanti da uve prodotte dai vigneti condotti dall’azienda con caratteristiche dei vini “superiore” e “riserva”. Cosa prevede: novità in termini di princìpi generali e di semplificazione e gestione amminstrativa
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Riconoscimento per DOCG riservato a DOC di 5 anni e non più necessariamente 10 anni Passaggio più netto per la cancellazione di DOP o IGP non rivendicate o certificate consecutivamente per 4 anni Aggiunta la possibilità di riportare la resa uva/ettaro anche in vino/ettaro Cosa prevede: novità in termini di princìpi generali e di semplificazione e gestione amminstrativa
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E’ introdotta la possibilità di destinare il supero di una DOC ad altra DOC e non solo a IGP. Per le sole tipologie monovarietali, se previsto dal disciplinare di produzione, è possibile un taglio del 15% con mosti /vini di varietà e/o annata diversa purché della stessa DOP o IGP. Per DOP o IGP, qualora in etichetta siano nominate 2 o + varietà di vite, per qualificare le tipologie, le varietà devono figurare in ordine decrescente e rappresentare ciascuna almeno il 15% del totale I recipienti per le DOCG possono arrivare a 15 litri (prima 6) salvo disposizioni diverse del disciplinare. In particolare per i vini DOP e IGP
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Il Testo Unico della vite e del vino CONTROLLI Nel 2015 su 36 mila controlli condotti dall’ispettorato centrale sul comparto agroalimentare più di 12 mila, pari a oltre un terzo sono stati compiuti sul settore vitivinicolo AUSPICIO proporzionalità al rischio Riordino della disciplina dei controlli in base ai principi di chiarezza della regolamentazione e proporzionalità al rischio riferite nelle disposizioni del D.Lgs. n.5/2012. Eliminazionenonnecessarie duplicazioni Eliminazione sia delle attività di controllo non necessarie sia delle duplicazioni delle stesse da parte delle amministrazioni competenti
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Per i vini DOC e IGP è possibile utilizzare un sistema telematico di controllo e tracciabilità alternativo per i vini confezionati che attraverso un codice o altri sistemi equivalenti rende possibile l’identificazione di ciascun recipiente. Iscrizione automatica nel sistema di controllo delle DOP o IGP al momento della rivendicazione Ogni utilizzatore è soggetto al controllo di una sola struttura di controllo. Nel caso in cui un soggetto rivendichi una DOP o IGP controllate da enti diversi essi devono accordarsi per le visite ispettive. Obiettivo: alleggerimento del carico burocratico e diminuzione costi di certificazione CONTROLLI per i vini DOP e IGP
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Gli esami analitici e organolettici restano sistematici solo per le DOCG Per le DOC si introducono esami analitici mediante controlli a campione, basati sull’analisi dei rischi, e controlli organolettici obbligatori solo per le DOC con produzione certificata superiore a 10.000 hl Le DOC possono comunque optare per controlli sistematici se i produttori lo vogliono Per le IGP sono previsti esami analitici mediante controlli a campione Prevista la comunicazione dei parametri chimico fisici per i vini DOC attestati da un laboratorio autorizzato e la definizione di tolleranze fra i parametri comunicati e quelli riscontrati nella fase di controllo. Obiettivo: alleggerimento del carico burocratico e diminuzione costi di certificazione CONTROLLI per i vini DOP e IGP
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A carico del potenziale viticolo se non impianta la superficie per cui è stata ottenuta autorizzazione 3 anni di esclusione dalle misure dell’OCM e 1.500 euro/ha se < 20% 2 anni di esclusione dalle misure dell’OCM e 1.000 euro/ha se > di 20% ma minore di 60% 1 anni di esclusione dalle misure dell’OCM e 500 euro/ha se > di 60% ma < 100% Al produttore che rinuncia all’autorizzazione qualora la superficie sia superiore al 50% di quella richiesta è applicata sanzione di 500 euro/ha ed è escluso dalle misure dell’OCM per 2 anni Obiettivo: evitare richieste di autorizzazioni non necessarie Sanzioni
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Manca impegno formale del MIPAAF ad applicare i seguenti principi: uso di autocertificazioni, proporzionalità e razionalizzazione degli adempimenti in funzione della dimensione di impresa e dell’attività svolta Contrassegno stampato anche da tipografie autorizzate non solo dal Poligrafico dello Stato Cosa manca: migliore coordinamento per ridurre gli adempimenti amministrativi
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Novità in vista
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Sostituire i registri cartacei con quelli telematici. Il disegno originario. DL 91 del giugno 2014DM marzo 2015 Sperimentazione sino a 31.12.2015 ed entrata in vigore del RT dal 1° gennaio 2016 60mila aziende vitivinicole interessate
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Febbraio 2016 Primo rinvio del cronogramma 1. Ritardo nella predisposizione delle procedure A febbraio guida e software per la tenuta dei registri 2. Apertura della sperimentazione: 1° aprile 2016 Formazione interna (ICQRF) ed operatori 3. Entrata in vigore: spostata al 30 giugno 2016
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Confagricoltura e filiera (lettera al Ministro Martina del 4 maggio 2016) Spostare la sperimentazione a copertura di tutte le fasi di vendemmia e successiva vinificazione. Ne discende una entrata in vigore dell’obbligo di tenuta del registro ben successiva al 31 giugno 2016. Nel mentre va sollecitata l’adesione degli operatori alla iscrizione al portale per la sperimentazione.
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Risposta del MIPAAF Ulteriore proroga al 1 gennaio 2017. DM n. 627 del 18 maggio 2016 Proroga dei termini previsti dal decreto ministeriale 20 marzo 2015, n. 293 “Tenuto conto che le principali Organizzazioni di categoria hanno chiesto di poter prorogare i termini entro i quali i registri stessi sono tenuti esclusivamente con modalità telematiche, … e prolungare il periodo di sperimentazione e consentire un più agevole passaggio … evitando aggravi per le imprese …” Sperimentazione sino a 31.12.2016 ed entrata in vigore del RT dal 1° gennaio 2017
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Valutazioni Nessuno si oppone alla “dematerializzazione” Nel lungo termine, si intravedono possibili vantaggi anche per le imprese nella riduzione dei controlli ispettivi L’implementazione va tuttavia resa obbligatoria solo a patto che il sistema sia pronto E’ essenziale una adeguata sperimentazione. Occorrono soluzioni informatiche ed organizzative per le imprese.
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Novità in vista
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I principali elementi Diritti di “reimpianto” Cedibili Di durata pari ad 8 anni Sinora (e sino al 31 dicembre 2015) Autorizzazioni: al “reimpianto” ed all’ ”impianto” Non cedibili Di durata pari a 3 anni Dal 1° gennaio 2016 Le autorizzazioni sono concesse gratuitamente sino all’1% della superficie vitata I precedenti diritti si possono convertire in autorizzazioni Peculiarità
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Con il diritto di “reimpianto”: Si reintegra il potenziale produttivo
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Con l’autorizzazione al “reimpianto” ed all’ “impianto”: Sino a +1%/anno Si reintegra un potenziale produttivo ma si crea anche nuovo potenziale e nuova produzione
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2015: 637,2* 2016: 643,6 2017: 650,0 2018: 656,5 2019: 663,1 Di quanto può crescere il “vigneto italiano”? (000 ha) Simulazione Centro Studi Confagricoltura 2020: 669,7 mila ha Rispetto al 2015= +32,5 mila ha (+5,1%) … più 45mila ettari di diritti di reimpianto ancora inutilizzati * stima
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Sicilia, Veneto, Puglia e Toscana assorbono oltre il 50% dei nuovi ettari. Come è andata la prima campagna di domande per autorizzazioni. Un vero e proprio “boom” di richieste!
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Valutazioni La forte domanda di nuove autorizzazioni dimostra l’interesse per un comparto trainante Le richieste hanno superato di circa dieci volte in media la disponibilità Questo determinerà una forte riduzione nelle superfici assegnate rispetto al richiesto In ogni caso pochi hanno approfittato della possibilità di rinunciare (solo per 200 ha circa) all’autorizzazione. Rimane per tutti quindi l’obbligo di realizzare l’impianto entro tre anni pena l’applicazione di sanzioni Occorre ora riflettere in futuro su eventuali criteri selettivi per l’assegnazione di nuove autorizzazioni. Ad esempio ci si potrebbe basare sulla professionalità e l’esperienza nel comparto vitivinicolo.
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Conferma del budget europeo per i Piani Nazionali di Sostegno Circa 6,2 mld € 1,23 mld € per anno per 19 PNS 336 milioni di euro per l’ITALIA 2014-2018 Ristrutturazione 140 Promozione nei PT101 Investimenti 45 Distillazione dei sottoprodotti20 Vendemmia verde10 Assicurazione sul raccolto 20 NUOVA OCM VINO e PNS Non va poi trascurato lo strumento dell’OCM che resta in vigore per i prossimi anni con notevoli risorse finanziarie e misure molto interessanti
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NUOVA OCM VINO e PNS Spesa 2014-2015
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Conclusioni I fondamentali del comparto sono interessati e l’Italia si conferma leader assoluta a livello mondiale nel comparto vitivinicolo Bisogna puntare (ancora) di più su consumi interni e promozione Le aspettative dei produttori per una semplificazione del sistema ed una vera sburocratizzazione sono elevate Il testo unico si potrà rivelare uno strumento essenziale di questo processo Le nuove autorizzazioni daranno una maggiore spinta produttiva (e c’è adeguato interesse) al comparto. In tutta Italia. Dobbiamo vedere alla prova dei fatti il nuovo regime e la propensione ad investire Le novità gestionali come il registro telematico impongono un rigido rispetto dei tempi ma con una prospettiva di alleggerimento dei controlli. Dobbiamo comunque attendere un adeguato periodo di sperimentazione. Confagricoltura sta operando con soluzioni organizzative e tecniche in ausilio delle imprese.
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In sintesi, in uno scenario interessante, queste novità possono riservare positivi riscontri nel comparto … … a patto di attuarle sempre con uno sguardo alle esigenze ed al futuro delle nostre imprese vitivinicole
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Grazie per l’attenzione Vincenzo Lenucci Direttore Area Economica e Centro Studi Corso Vittorio Emanuele II, 101 00186 Roma Tel.: 06/6852378-434-223 E-mail: info@confagricoltura.it Sito web: www.confagricoltura.it lenucci@confagricoltura.it
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