La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

LEZIONI CLIL STORIA DELL’ARTE/FRANCESE A.S. 2013-2014 A cura di prof. Claudio Puccetti (Storia dell’Arte) in collaborazione con prof.ssa Michèle Pouzaud.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "LEZIONI CLIL STORIA DELL’ARTE/FRANCESE A.S. 2013-2014 A cura di prof. Claudio Puccetti (Storia dell’Arte) in collaborazione con prof.ssa Michèle Pouzaud."— Transcript della presentazione:

1 LEZIONI CLIL STORIA DELL’ARTE/FRANCESE A.S. 2013-2014 A cura di prof. Claudio Puccetti (Storia dell’Arte) in collaborazione con prof.ssa Michèle Pouzaud (Francese) Classe 3DL

2 modulo 3

3 SOMMARIO 3. Analisi formale e strutturale Forma, punto, linea, luce e ombra, colore; Composizione, campo visivo, peso visivo, ritmo, simmetria e spazio. Introduzione alla lettura dell’opera d’arte

4 3 L’opera d’arte si presenta come forma; questa non consiste soltanto nel suo aspetto esteriore, ma è una componente fondamentale della sua struttura. La forma rende riconoscibili le immagini o assume valore espressivo autonomo, a seconda che l’opera rappresenti la realtà oppure sia astratta. Gli elementi formali dell’opera d’arte sono quindi gli elementi che compongono l’immagine, i fondamentali sono: il punto, la linea, la luce e l’ombra, il colore. Ciascun elemento è dotato di precise caratteristiche che dipendono dal gesto, dai materiali e dagli strumenti. Il modo di distribuire i vari elementi dà luogo alla composizione e al modo di percepire e rappresentare lo Spazio. ANALISI FORMALE E STRUTTURALE Forma

5 analisi formale e strutturale PUNTO Il punto è la più semplice forma visiva che appare alla nostra percezione, esso ha una forma e una dimensione. Più punti insieme formano una composizione e il modo in cui sono accostati determina varietà di processi percettivi e di significati. Il colore del punto o di una composizione assume effetti e significati diversi in relazione al colore della superficie su cui si trova. Costituisce un elemento strutturale presente in molte forme della natura e nelle opere visive prodotte dall’uomo. Nell’arte moderna ha costituito, a volte, l’unico elemento strutturale di una composizione.

6 analisi formale e strutturale PUNTO Seurat Georges Circus-Sideshow 1889-90 particolare Il pointillisme fa del colore del punto l’elemento strutturale di una composizione

7 analisi formale e strutturale PUNTO Lucio Fontana Concetto spaziale 1951 Punto come unico elemento strutturale di una composizione.

8 analisi formale e strutturale PUNTO Roy Lichtenstein World’s fair girl 1963 Dal 1961 Roy Lichtenstein inizia a usare il famoso puntinato Benday (una tecnica di stampa che combina due punti colorati per ottenerne un terzo di colore diverso). I puntini, insieme agli spessi contorni neri delle figure e ai colori accesi, diventano le sue cifre stilistiche.

9 analisi formale e strutturale LINEA La linea nasce dalla traccia di un punto in movimento sulla superficie. Se tale traccia si svolge in una sola direzione si ha una linea retta (orizzontale, verticale, obliqua, spezzata).Se la direzione varia continuamente si ha una linea curva (circolare, libera, ondulata, spezzata, complicata). Ciascuna linea possiede un suo significato espressivo. Più linee insieme formano una composizione. Il suo significato varia in relazione alla direzione di ciascuna di esse, alla distanza esistente fra loro, alla loro disposizione sul piano, al loro spessore, all’effetto dovuto al loro accostamento. La linea consente di rappresentare visivamente il contorno delle forme, la loro struttura, le superfici e lo spazio.

10 analisi formale e strutturale LINEA Piet Mondrian Broadway Boogie Woogie linea retta (verticale orizzontale)= staticità, piattezza, rigidità

11 analisi formale e strutturale LINEA Wiligelmo, Storie della Genesi, Modena,Duomo Linea retta (spezzata, obliqua) = instabilità, dinamicità, movimento

12 analisi formale e strutturale LINEA Joan Mirò Costellazione amorosa linea curva (circolare, libera, ondulata)= tensione, dinamicità

13 analisi formale e strutturale LINEA Prassitele Apollo sauroctonos, Copia r. 360 a.C. Parigi linea curva (morbida sinuosa) = eleganza equilibrio armonia

14 analisi formale e strutturale LUCE E OMBRA La luce è indispensabile per percepire gli oggetti e lo spazio. Essa crea l’ ombra che può essere propria, cioè situata sull’oggetto evidenziandone il volume, o portata quando è proiettata dall’oggetto all’esterno definendone la posizione nello spazio. La fonte di luce può essere: frontale, laterale, diagonale, dall’alto o dal basso. Ciascuna fonte di illuminazione produce particolari effetti espressivi. La luce può essere naturale o artificiale, diretta o diffusa, calda o fredda, forte o debole determinando specifici effetti percettivi e significati espressivi. In un’opera d’arte la luce può essere usata per: attirare l’attenzione, guidare alla lettura, evidenziare il ritmo, creare effetti dinamici, creare l’atmosfera (serena, drammatica, mistica ecc...), evocare significati in forma simbolica.

15 analisi formale e strutturale LUCE E OMBRA Caravaggio Vocazione di San Matteo 1599-60 Roma, San Luigi dei Francesi Luce - diagonale dall’alto laterale

16 analisi formale e strutturale LUCE E OMBRA Georges de da Tour Maddalena penitente, 1638 Luce - artificiale calda Johannes Vermeer La lattaia 1659 Luce - naturale diffusa

17 analisi formale e strutturale COLORE Se da un punto di vista fisico il colore è prodotto dalla scomposizione della luce, è il sistema percettivo dell’uomo a renderlo visibile: la luce riflessa dalle superfici stimola i recettori collocati all’interno dell’occhio; questi trasmettono gli stimoli cromatici al cervello che li traduce in colori. I colori che l’artista usa non sono quelli prodotti dalla luce ma sono formati da pigmenti (polveri colorate ricavate da elementi naturali o artificiali), impastati con leganti (sostanze trasparenti con funzione aggregante).

18 analisi formale e strutturale COLORE La sequenza dei colori viene convenzionalmente indicata con un grafico detto cerchio cromatico, famoso quello realizzato da Johannes Itten. I colori si definiscono primari quando non possono essere ottenuti da altri colori e sono il giallo, il rosso e il blu. I primari accostati producono vivacità e contrasto. Sono definiti secondari quando sono ottenuti mischiando a due a due i colori primari e sono il verde (giallo+blu), il viola (blu+rosso) e l’arancio (giallo+rosso). Si definisce invece complementare di un colore primario il colore secondario ottenuto mescolando gli altri due primari; sono coppie di colori complementari rosso-verde, giallo-viola, blu-arancione. I complementari creano il massimo dell’opposizione e del contrasto perché ciascuno rafforza l’altro in termini di luce e brillantezza. Johannes Itten Cerchio cromatico

19 analisi formale e strutturale COLORE Le caratteristiche principali di un colore sono la temperatura (o la cromaticità), la luminosità e la saturazione. In base alla temperatura i colori si distinguono in caldi e freddi; sono caldi i colori che vanno dal giallo al rosso, (colori che richiamano il fuoco e il sole), essi hanno la peculiarità di espandersi e di avanzare verso di noi; sono freddi i colori che contengono una quantità maggiore o minore di blu, (colori che rimandano all’acqua e al ghiaccio), essi hanno la peculiarità di contrarsi e di arretrare nello spazio pittorico. La luminosità (tono) è il grado di chiarezza di un colore che aumenta con l’aggiunta del bianco e diminuisce invece se si aggiunge il nero. La saturazione corrisponde alla purezza di un colore. Il colore puro è più intenso di un colore mescolato con altri colori e di quelli che contengono del bianco o del nero. La diversa combinazione dei tre fattori determina tutte le gradazioni di colore, la loro percezione, il loro significato, le tensioni interne al modello e danno luogo ad equilibri statici, dinamici o un senso di armonia. Tali aspetti possono dipendere anche dal tipo di stesura, dalla qualità dei materiali e dal tipo di illuminazione. I colori vengono usati spesso con significato simbolico per evocare rapidamente concetti più ampi anche se bisogna aggiungere che ogni cultura può attribuire significati simbolici diversi agli stessi colori ( il bianco in Occidente è simbolo di purezza e candore, in Oriente è simbolo di lutto).

20 analisi formale e strutturale COLORE Alcuni significati simbolici Rosso/viola = romanticismo, pace, femminilità, cura, delicatezza Rosso = lussuria, amore, pericolo, forza desiderio, festosità, passione, calore, azione, coraggio; nell’abbigliamento è simbolo di alto rango e prestigio sociale; Arancio/rosso = ambizione, successo, sole, energia, entusiasmo Arancio = fortuna, potere, illuminazione, Dio, prestigio Giallo/arancio= codardia, gelosia, malattia, invidia, vecchiaia Giallo = ottimismo, gioia, intelligenza, estate, creatività, ricchezza, abbondanza, preziosità e divinità Verde/giallo = freschezza, nausea, giovinezza, natura, abbondanza Verde = crescita, terra, successo invidia, speranza Blu/verde = protezione, inganno, eleganza, calme, femminilità Blu = regalità, acqua, comunicazione, cielo, saggezza, fede religiosa, immortalità, pulizia e freschezza Viola/blu = metafisica, notte, equilibrio, incubo, purificazione Viola = spiritualità magia, telepatia, mistero, arroganza, tristezza, sfortuna Bianco= purezza candore, nero= lutto dolore, serietà e ufficialità

21 analisi formale e strutturale COLORE Paul Klee 1-Testa d'uomo 2-Città di sogno acquarelli caldo/freddo

22 analisi formale e strutturale COLORE Il contrasto dei complementari Henri Matisse 1- La stanza rossa 2- Ritratto con riga verde (M.me Matisse)

23 analisi formale e strutturale COLORE PURI Vasilij Kandinskij Composizione II Il colore è un mezzo che consente di esercitare un influsso diretto sull'anima. Il colore è il tasto, l'occhio il martelletto, l'anima è il pianoforte dalle molte corde. Vasilij Kandinskij Dello spirituale nell'arte

24 analisi formale e strutturale La composizione consiste nel modo in cui sono distribuiti i vari elementi che costituiscono un’opera d’arte. La loro coordinazione risponde a precisi criteri di peso visivo, ritmo e simmetria. La composizione è condizionata dal campo visivo (spazio dell’immagine) che è campo di forze dotato di uno scheletro strutturale, cioè di una struttura che ha la proprietà di attirare lo sguardo dell’osservatore e di evidenziare le tensioni percettive interne a esso. Il centro del campo esercita la forza attrattiva maggiore. All’interno di una composizione esistono delle linee immaginarie dette linee di forza che guidano l’occhio lungo una direzione privilegiata. COMPOSIZIONE

25 analisi formale e strutturale COMPOSIZIONE AB CD Esempi di schemi compositivi A- Schema geometrico della Crocifissione del Polittico di Pisa di Masaccio b- Schema compositivo del Battesimo di Cristo di Piero della Francesca C- Schema compositivo-proporzionale del gruppo equestre del Monumento a Giovanni Acuto di Paolo Uccello D- Schema compositivo della formella con Il sacrificio di Isacco del Brunelleschi

26 analisi formale e strutturale Il Campo visivo è un campo di forze che influenza la interazione dei vari elementi che costituiscono l’opera d’arte. Esso può assumere diverse forme: rettangolare ( sia orizzontale che verticale), quadrata, circolare ed ellittica. Ad ogni forma corrisponde un diverso scheletro strutturale che individua le aree e i punti dotati di forza di attrazione percettiva. Il centro del campo esercita la forza attrattiva maggiore; questa trasmette stabilità e preminenza. Nel centro non c’è tensione dato che in esso tutte le forze si equilibrano a vicenda facendo accrescere l’importanza del soggetto posto in quella posizione tanto da risultare l’elemento principale della composizione. Quando questo elemento è distante dal centro si genera una situazione di tensione percettiva. CAMPO VISIVO

27 analisi formale e strutturale CAMPO VISIVO ABC DE Forme del Campo visivo A- rettangolare orizzontale b- rettangolare verticale C- quadrata D- circolare E- ellittica

28 analisi formale e strutturale CAMPO VISIVO scheletro strutturale Il centro del campo esercita la forza attrattiva maggiore

29 analisi formale e strutturale CAMPO VISIVO Soggetto posto al centro del campo visivo = assenza di tensione, equilibrio Soggetto posto distante dal centro = tensione percettiva Le linee di forza guidano l’occhio lungo una direzione privilegiata.

30 analisi formale e strutturale Il peso visivo indica la capacità di ogni forma di attrarre l’occhio dello spettatore. L’artista (pittore scultore architetto) per pervenire a una situazione di equilibrio deve calibrare e distribuire i pesi in modo che si bilancino. Il peso visivo dipende da una serie di fattori che interagiscono tra loro; i principali sono: la profondità spaziale, le dimensioni, il colore, l’isolamento, la forma e la direzione. Il peso visivo di un elemento dipende inoltre dall’area del campo nel quale è inserito: gli elementi più sono collocati in alto più acquistano importanza; gli elementi collocati in basso a destra hanno un maggiore peso visivo. PESO VISIVO

31 analisi formale e strutturale PESO VISIVO Profondità spaziale il peso di un’area aumenta in proporzione alla sua profondità Dimensioni il peso di una forma grande è maggiore rispetto a quello di forma piccola Andrea Mantegna Morte della Vergine 1462 Madrid, museo del Prado Juan Mirò L’oro dell’azzurro 1967 Barcellona

32 analisi formale e strutturale PESO VISIVO Colore il peso è maggiore nei colori caldi rispetto ai freddi; il peso di quelli chiari è maggiore rispetto agli scuri Isolamento Il peso di una forma isolata è maggiore di quella inserita con altre Edouard Manet Ritratto di Emile Zolà 1868 Parigi museo d’Orsay Giorgio Morandi Natura morta 1919

33 analisi formale e strutturale PESO VISIVO Forma il peso delle forme geometriche regolari è maggiore di quello delle irregolari Direzione Il peso delle forme aventi una direzione orizzontale o verticale è maggiore di quelle oblique Carlo Carrà Il mulino delle castagne 1925 Paul Gauguin Quando ti sposi? 1892

34 analisi formale e strutturale PESO VISIVO Area del campo gli elementi più sono collocati in alto più acquistano importanza Raffaello Madonna di Foligno 1511 Città del Vaticano Marc Chagall La guerra 1943 Parigi Centre Pompidou

35 analisi formale e strutturale PESO VISIVO Opera originale I pesi visivi delle due figure si equilibrano Opera invertita Invertendo l’immagine la figura di destra risulta più pesante Domenico Beccafumi Annunciazione 1545 Area del campo Le forme collocate nella parte superiore essendo associate al cielo sembrano vincere la forza di gravità ma se collocate a sinistra risultano più leggere, se a destra acquistano un peso maggiore. Infatti la parte inferiore della superficie sopporta meglio il peso per il principio della forza di gravità.

36 analisi formale e strutturale PESO VISIVO Il fruitore occidentale è abituato a leggere seguendo un percorso che procede da sinistra a destra e in questo modo legge anche le opere d’arte. Pertanto noi percepiamo il movimento da sinistra a destra più agevole di quello verso sinistra, faticoso e lento. Angelo Morbelli Alba domenicale 1890 Silvestro Lega I promessi sposi 1869


Scaricare ppt "LEZIONI CLIL STORIA DELL’ARTE/FRANCESE A.S. 2013-2014 A cura di prof. Claudio Puccetti (Storia dell’Arte) in collaborazione con prof.ssa Michèle Pouzaud."

Presentazioni simili


Annunci Google