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PubblicatoTommaso Repetto Modificato 8 anni fa
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PRESSIONE POSITIVA CONTINUA (nCPAP) & VENTILAZIONE A PRESSIONE POSITIVA INTERMITTENTE CON CANNULE NASALI (nIPPV) C. Moretti Istituto di Clinica Pediatrica Università di Roma “La Sapienza” VI GIORNATE SALERNITANE DI NEONATOLOGIA ESSENZIALE 4/5 APRILE 2003 - VIETRI SUL MARE
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PRESSIONE POSITIVA CONTINUA - Compliance polmonare - Stabilità della gabbia toracica - Ventilazione alveolare-stabilità dei gas ematici - Rapporto ventilazione-perfusione - Resistenze delle basse vie aeree - Resistenze del circolo polmonare - Atelectrauma CAPACITA’ FUNZIONALE RESIDUA Volume del polmone a riposo (dopo una espirazione tranquilla)
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Compliance polmonare
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Rapporto tra volume alveolare ed azione del surfattante atelectasiaenfisema - riduce la tensione superficiale SURFATTANTE - stabilizza le dimensioni alveolari
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Rapporto tra Compliance e Capacità Funzionale Residua
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a) neonatob) adulto diaframma appiattito e con peculiari caratteristiche istologiche costole meno rigide e più orizzontali Stabilità della gabbia toracica
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lavoro aggiuntivo Effetti della distorsione della gabbia toracica sul volume corrente Vt
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A B P P VVCFR Rapporto tra compliance della gabbia toracica (g) e del polmone (p) nel nato a termine e nel pretermine Termine 3:1 Adulto = 1:1 gg pp Pretermine 5:1
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Capacità Funzionale Residua e Ventilazione Alveolare aria fresca 1/6 Valore CFR : 20 –30 ml/Kg
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CFR bassa: riduzione del gas fresco disponibile negli alveoli CFR elevata: aumento delle resistenze vascolari Capacità Funzionale Residua e Rapporto Ventilazione-Perfusione ATELECTASIAENFISEMA vasocostrizione ipossica
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Capacità Funzionale Residua e Resistenze del Circolo Polmonare
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CFR e Atelectrauma
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danno dell’epitelio dilatazione delle ultime vie aeree atelectasia ridotta rigidità strutturaleridotta compliance VENTILAZIONE B A fluidi e proteine
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AB Danno dell’epitelio nelle zone di transizione tra ultime vie aeree ed alveoli primitivi
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RDS Ridotta CFR Aree di atelectasia e di enfisema Alterazione rapporto V/Q Aumento del lavoro respiratorio Ipoventilazione Edema ed essudato a livello alveolare Alerazione diffusione Ipossia ed Acidosi Shunt D-S
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Compenso per evitare perdita di CFR: Abduzione delle corde vocali Attività post-inspiratoria del diaframma - Freno espiratorio: - Ridotto Te : Aumento della frequenza respiratoria e del lavoro del respiro
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Perché il VLBW ha difficoltà a mantenere la CFR? - deficit ed inattivazione del surfattante - ridotta clearance del liquido polmonare - PDA - deformazione della gabbia toracica durante l’inspirazione - scarsa funzionalità del diaframma e dei muscoli intercostali - alla nascita la pressione trans-polmonare è insufficiente per raggiungere una adeguata CFR - ridotta capacità di compenso (gemito, FR elavata, etc.)
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Effetti della CPAP - migliora la compliance - stabilizza la gabbia toracica e riduce il lavoro del respiro - migliora la ventilazione alveolare - riduce le resistenze vascolari polmonari - migliora il rapporto V/Q - contrasta l’edema polmonare e migliora la diffusione dei gas - ha un effetto protettivo sul surfattante - riduce la frequenza respiratoria - riduce la tendenza alla ostruzione delle alte vie aree - riduce le resistenze delle basse vie aeree
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Gregory G.A. N Engl J Med 1971 Tecniche di applicazione della CPAP
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A) Tubo tracheale B) Maschera faccialeC) Cannule nasali
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Funzionamento del generatore ‘Infant Flow’
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Sistema Medijet
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APPLICAZIONI CLINICHE DELLA nCPAP PER IL TRATTAMENTO DELLA RDS - riduzione significativa della BPD nei soggetti O 2 dipendenti a 28 gg. di vita nei centri che adottano precocemente la nCPAP e che tollerano valori relativamente elevati di PCO 2 Avery M.E. Pediatrics 1987
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APPLICAZIONI CLINICHE DELLA nCPAP PER IL TRATTAMENTO DELLA RDS - l’impiego precoce della nCPAP nei VLBW (entro i primi 30’ di vita o alla comparsa dei primi segni di distress ) si associa ad un minor ricorso all’intubazione ed alla ventilazione meccanica, senza incremento della mortalità o di gravi complicanze - intubazione e ventilazione meccanica vengono realizzate solo in caso di fallimento della nCPAP (apnea intrattabile, ipercapnia con acidosi, necessità di somministrazione del surfattante) Early nCPAP - Kamper J. Acta Paediatr 1990 - Lundstrom K.E. Eur J Pediatr 1996 - Jonsson B. Acta Paediatr 1997 - Gittermann M.K. Eur J Pediatr 1997
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APPLICAZIONI CLINICHE DELLA nCPAP PER IL TRATTAMENTO DELLA RDS - efficacia dell’uso combinato della nCPAP precoce con la somministrazione di surfattante (fabbisogno di O 2 tra il 40 ed il 60%) nel ridurre la percentuale dei neonati ventilati (dal 63% al 21% nei neonati con EG inferiore alle 30 settimane) e la mortalità nella prima settimana di vita Verder H. Pediatrics 1999 INSURE INtubation-SURfactant-Extubation)
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INDICAZIONI PER IL TRATTAMENTO DELLA RDS NEI VLBW CON L’APPROCCIO EARLY NCPAP - INSURE - Applicare la nCPAP alla comparsa dei primi segni clinici di RDS con livelli di pressione convenzionali (3-5 cm H 2 O) - Quando la FiO 2 è maggiore del 40% ricorrere all’ INSURE - Il 60-70% dei neonati può essere trattato con tale approccio senza ricorrere alla ventilazione meccanica, anche se tale percentuale si riduce con il diminuire dell’età gestazionale Sandri F. Masson 2002
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ALTRE APPLICAZIONI CLINICHE DELLA nCPAP - Apnea della prematurità - Divezzamento dalla ventilazione meccanica - Tachipnea transitoria del neonato - Sindrome da inalazione meconiale - Tracheobroncomalacia - Paralisi del nervo frenico
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Divezzamento dalla ventilazione meccanica QUANDO ESTUBARE? - FiO 2 < 0,35 - MAP < 7 cm H 2 O - Frequenza Ventilatoria < 20 atti/minuto La nCPAP confrontata con l’ossigenoterapia in cappetta riduce la necessità di reintubazione
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Effetti di differenti livelli di CPAP su PVC, PaO2 e PaCO2 PVC PaCO 2 PaO 2
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nIPPV nasal Intermittent Positive Pressure Ventilation …tecnica che fornisce lo stesso supporto della CPAP con cannule nasali, ma con alcuni cicli di pressione positiva forniti dal respiratore nCPAP IPPV
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Moretti C, et al. Prolonged intermittent positive pressure ventilation by nasal prongs in intractable apnea of prematurity. Acta Paediatr Scand 1981, 70: 211. 10 neonati con peso 1200 g affetti da apnea intrattabile e trattati con nIPPV per un periodo di 5-14 giorni Parametri: - Frequenza: 40 min - Flusso: 8 l/min - PIP: ~ 20 cm H 2 O HR Paw RR INSP ESP Thoracic Impedance
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l’aumento della pressione è rapido (alto flusso meccanismo a valvola del palato molle) se è sincronizzata al respiro spontaneo del paziente CONCLUSIONI: Moretti C, et al. Acta Paediatr Scand 1981, 70: 211. - la nIPPV è di scarsa utilità nei pazienti con RDS - la nIPPV è efficce se: palato molle epiglottide
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nIPPV vs nCPAP trials randomizzati per l’apnea della prematurità Ryan et al. AJDC, 1989 : nessuna differenza significativa (20 neonati: cannule nasali & tubo nasofaringeo, trial 6h, frequenza 20, nessun dato sul flusso) Lin et al. Ped Pulmonol, 1998 : significativa riduzione della frequenza di apnea con la nIPPV (34 neonati: nasocannule, trial 4h, frequenza 20, flusso 8 l/min) Paw HR T-Impedance Garland, et al. Pediatrics, 1985 : rischio inaccettabile di perforazione gastrointestinale: 30 volte maggiore con le cannule nasali rispetto al tubo tracheale
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nIPPV nSIPPV Capsula pneumatica di Graseby Sensore di Flusso Dispsitivi di Trigger : La pressione positiva viene erogata all’inizio di un respiro spontaneo quando la glottide è aperta e può così essere efficacemente trasmessa alle vie aeree distali
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Capsula pneumatica di Graseby Vantaggi - breve tempo di risposta Svantaggi - posizionamento appropriato - auto-attivazione per movimenti non respiratori - non rilevamento dell’apnea ostruttiva
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nSIPPV (capsula di Graseby) vs nCPAP trials randomizzati nei VLBW dopo l’estubazione Friedlich et al. J. Perinatol, 1999 (41 neonati: tubo nasofaringeo, frequenza 10) Barrington et al. Pediatrics, 2001 (54 neonati: cannule nasali, frequenza 12) Kalaf et al. Pediatrics, 2001 (64 neonati: cannule nasali, frequenza 15-25, flusso 8 l/min) signicativo maggior successo nell’estubazione (~ 90% vs ~ 60%) i neonati che falliscono l’estubazione con la nCPAP possono evitare la re-intubazione grazie all’applicazione della nSIPPV assenza di effetti collaterali
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SENSORE di FLUSSO Vantaggi il flusso è il segnale specifico del respiro spontaneo Svantaggi aumento dello spazio morto e delle resistenze anemometro a filo caldo raccordo Moretti, Early Human Development 1999, 56: 167 Perdite ?
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I FASE: Effetti della nSIPPV e della nCPAP sulla ventilazione nei VLBW dopo l’estubazione variazioni volumetriche del torace: Vt (pletismografo a giacchetto) pressione esofagea: sforzo inspiratorio Tc CO 2 Moretti, et al. Early Human Development 1999, 56: 167 RR Pe Vt Ve PCO 2 (11 neonati, BW m 1141g, GA m 28.1 w)
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Tracce scalari ottenute da un neonato che mostrano le variazioni della Paw, della pressione esofagea e del volume corrente durante nSIPPV e nCPAP Moretti, et al. Early Human Development 1999, 56: 167 1 sec 1 2 3
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Frequenza respiratoria, pressione esofagea, volume corrente, volume minuto e TcPO 2 : valori medi ottenuti durante nCPAP e nSIPPV (11 neonati, BW m 1141g, GA m 28.1 w) Modalità RR Pe Vt Ve TcPCO 2 (breaths/min) (cmH 2 O) (ml/kg) (ml/kg/min) (kPa) nCPAP 44 (3) 6.2 (0.6) 5.5 (0.5) 256 (25) 7.3 (0.3) nSIPPV 38 (3)* 4.2 (0.6)* 7.9 (0.6)* 320 (33)** 7 (0.3)** * P 0.05 ** P 0.01 Moretti, et al. Early Human Development 1999, 56: 167
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nCPAP (n=18) nSIPPV (n=18) P BW (g) GA (w) Age at extub.(d) Doxapram at extub. FiO 2 at extub. Cdyn Raw Vt (exp) 830 ± 89 26.5 ± 1.4 6.6 ± 4 38% 0.28 ± 3% 0.96 ± 0.26 210 ± 84 5.7 ± 0.9 794 ± 140 27.2 ± 1.4 7.5 ± 2 26% 0.27 ± 3% 1.17 ± 0.40 198 ± 52 6.7 ± 0.8 n.s. n.s Caratteristiche cliniche II FASE: nSIPPV (A/C-sensore di flusso) vs nCPAP, trial randomizzato nei VLBW dopo l’estubazione Criteri di inclusione: BW < 1250 g, A/C per RDS entro 48h dalla nascita, estubazione entro il 14 giorno di vita
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Risultati nSIPPVnCPAPp % di successo 9256< 0.05 nSIPPV (A/C-sensore di flusso) vs nCPAP, trial randomizzato nei VLBW dopo l’estubazione
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la nSIPPV nei VLBW è in grado di garantire una ventilazione efficace e di ridurre lo sforzo inspiratorio spontaneo è efficace nel prevenire l’insuccesso dell’estubazione riduce l’ asincronia toraco-addominale e l’incidenza di acidosi respiratoria e di apnea (Kiciman, 1998) non sono riportati effetti collaterali ulteriori trial devono confermarne l’efficacia e verificarne la possibilità d’impiego come primo supporto respiratorio CONCLUSIONI…
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COLLABORATORI: CAMILLA GIZZI PAOLA PAPOFF CARLA FASSI CATERINA SILVIA BARBARA FABIO LUPI
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Freno espiratorio Il “grunting” aumenta la CFR favorendo lo svuotamento omogeneo di alveoli con alta e bassa compliance e con l’incremento della superficie di scambio dovuto al reclutamento di nuovi alveoli Flusso (ml/sec) Pressione Tracheale (cm H 2 O) Respiro tranquillo Ipossia
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Attività post-inspiratoria del diaframma
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Kiciman, et al. Pediatric Pulmonology 1998, 25: 175 L’asincronia toraco-addominale è ridotta durante la nSIMV rispetto la nCPAP e la ETT-CPAP outw downw inw upw
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PERVIETA’ DELLE ALTE VIE AEREE
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Equazione di moto del sistema respiratorio P = 1/C · V + R · V Carico elastico Carico resistivo
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C = P/V P PP VVV COMPLIANCE: rapporto tra pressione (cm H 2 O) e volume (ml) A) diminuita B) normale C) aumentata
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Rapporto tra Compliance e Capacità Funzionale Residua BASSA COMPLIANCE ALTA COMPLIANCE
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Curve pressione/volume ed effetti del surfattante CFR Volume d’apertura Volume corrente 1 2 3
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Torace Addome Vt Sincronia toraco-addominale inizio inspirazione fine inspirazione
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Rapporto tra compliance ed interfaccia aria-liquido Forze di tensione superficiale a livello dell’interfaccia aria-liquido
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FASE ESPIRATORIA Tiroaritnoideo (X) Abduzione delle corde vocali freno espiratorio Diaframma (n. frenico) Attività post-inspiratoria freno espiratorio La durata della fase espiratoria è ridotta per evitare perdita di CFR Aumento della frequenza respiratoria e del lavoro del respiro
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Caratteristiche del sistema respiratorio del neonato rispetto l’adulto - ridotta compliance polmonare - maggior compliance della gabbia toracica - maggiori resistenze al flusso delle vie aeree
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Resistenze al flusso delle vie aeree - Differenze anatomiche tra neonato ed adulto - Pervietà delle alte vie aeree - Pervietà delle basse vie aeree
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Differenze anatomiche delle vie aeree tra neonato ed adulto palato molle epiglottide
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Pervietà delle alte vie aeree genioglosso genioioideo 1 2 3
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FASE INSPIRATORIA Genioglosso (XII) Genioioideo (XII) Protrusione della lingua e trazione sull’osso ioide Dilatazione e stabilizzazione del faringe Cricotiroideo Posteriore (X) Abduzione delle corde vocali Riduzione resistenze al flusso Alae nasi (VII) Dilatazione delle narici Riduzione resistenze al flusso
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Fattori che tendono a determinare il collasso delle alte vie aeree e la comparsa di apnee ostruttive - aumento delle resistenze (errata postura, malformazioni) - depressione dei centri del respiro (sonno REM, farmaci) - immaturità dei centri del respiro, disautonomia
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PRESSIONE POSITIVA CONTINUA SUPPORTO PNEUMATICO DELLE ALTE VIE AEREE CAPACITA’ FUNZIONALE RESIDUA - Compliance polmonare - Resistenze delle basse vie aeree - Lavoro del respiro - Stabilità dei gas ematici-controllo della ventilazione - Rapporto ventilazione-perfusione - Resistenze del circolo polmonare
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Capacità Funzionale Residua e Resistenze delle basse vie aeree retrazione elastica del parenchima
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Rapporto tra Capacità Funzionale Residua e Compliance
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Caratteristiche del sistema respiratorio del neonato rispetto l’adulto - ridotta compliance polmonare - maggior compliance della gabbia toracica - maggiori resistenze al flusso a livello delle vie aeree
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Caratteristiche del sistema respiratorio del neonato rispetto l’adulto - ridotta compliance polmonare - maggior compliance della gabbia toracica - maggiori resistenze al flusso a livello delle vie aeree
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La pressione generata dal ventilatore è trasmessa al torace del neonato solo durante i respiri meccanici sincroni Autoattivazione Moretti, Early Human Development 1999, 56: 167 1 sec Inefficace
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