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Il Consiglio Tecnico Scientifico dell’INFN E. Iacopini Roma, 31 Gennaio 2012 CSN1.

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Presentazione sul tema: "Il Consiglio Tecnico Scientifico dell’INFN E. Iacopini Roma, 31 Gennaio 2012 CSN1."— Transcript della presentazione:

1 Il Consiglio Tecnico Scientifico dell’INFN E. Iacopini Roma, 31 Gennaio 2012 CSN1

2 Claudio Campagnari, UCSB Marco Durante, GSI Enrico Iacopini, Unifi-INFN Frank Linde, Nikhef Marzio Nessi, CERN Guenther Rosner, FAIR I membri attuali del CTS Nomina: CD del 25 ottobre 2011

3 Quali sono i compiti del CTS ?

4 Definizioni Art. 9: Gli Organismi dell’INFN Il compito degli Organismi consultivi, e quindi anche il compito del CTS, è quello di aiutare la Dirigenza dell’Istituto (gli Organi …) ad ottimizzare l’uso delle risorse in relazione alla pianificazione della Ricerca, come previsto dallo Statuto (art.4 e art.18).

5 Art. 4 : La Pianificazione

6 Art. 18: Il Consiglio Tecnico-Scientifico

7 … dunque, a termini di Statuto, Il CTS fornisce pareri di congruità riguardo a A)la pianificazione delle iniziative di maggior impatto economico (art.4-2); B)la stesura del piano triennale (art.4-3), riguardo alle iniziative di maggior impatto economico; C)i progetti che gli sono sottomessi (art. 18-3) per disposizione del CD, riguardo alle risorse umane ed economiche e relative alle infrastrutture richieste. convenienza, appropriatezza, pertinenza, adeguatezza, rispondenza a determinate esigenze Lo scopo è sempre quello di aiutare l’Ente nella Pianificazione della Ricerca

8 La Pianificazione…

9 Un’osservazione sulla pianificazione in generale … Per poter pianificare al meglio l’uso di risorse di qualunque natura, occorre evidentemente a)sapere di quanto potremo disporre in futuro, b)sapere quante risorse e per quanto tempo sono già impegnate. Nel nostro caso, il punto a) dipende anche da fattori indipendenti da noi (budget annuale …): si può solo operare sotto un’ipotesi, p.es. quella di bilancio costante; ma il punto b) è unicamente in mano nostra e almeno su questo punto si può cercare di lavorare !

10 La Pianificazione, nel nostro caso Le risorse finanziarie che l’Istituto impiega per la ricerca, sono di due tipi (stiamo prescindendo dal costo del Personale a tempo indeterminato dell’Istituto e da quello di funzionamento delle sue Strutture): A)il costo di funzionamento, legato ad attività già realizzate (missioni, consumi, un po’ di inventariabile …), che può essere stimato con una certa precisione e possiamo considerare come una sorta di “metabolismo generalizzato”; B)il costo di investimento (CORE) + Tempo Determinato (AsRic e art.23…) relativi a nuove attività oppure per l’upgrade di attività già esistenti. Sono i costi di tipo B) quelli sui quali il CTS può essere chiamato ad esprimersi dalla Dirigenza dell’Ente.

11 Perciò… Sia nell’ottica di una possibile valutazione da parte del CTS che per una maggiore omogeneità di trattamento fra le diverse iniziative, qualunque progetto significativo in fase di approvazione, dovrebbe chiarire bene nella Proposta sia la scala temporale di costruzione e utilizzo come i costi CORE e l’impegno di personale (TI e TD) previsti, precisando sia il livello di contingency assunto come pure una valutazione del rischio connesso al progetto stesso. Solo in questo modo l’Istituto saprà quanto, per quanto tempo e con quali rischi sta impegnando risorse per investimenti e personale in quella iniziativa, se decide di approvarla.

12 Asintoticamente … Le risorse CORE+TD accordate dovrebbero costituire un impegno d’onore sia per l’Istituto che per i proponenti il progetto i quali, se accettano, devono avere chiaro che, a meno di disastri imprevedibili, non potranno aspettarsi di ricevere altro durante la fase costruttiva e di running che vada oltre il “metabolismo generalizzato”. Se vogliamo operare al meglio con le risorse disponibili (sperando non si contraggano ancora), in realtà non c’è altra scelta … ! Se non iniziamo ad operare in questo modo, ci assumiamo il rischio di trovarci nella condizione di non poter approvare progetti che lo meriterebbero, per via di una inefficiente programmazione delle risorse !

13 Operativamente, a regime … I nuovi progetti sono presentati con i preventivi di luglio. Entro ottobre, le CSN individuano i progetti che ritengono validi scientificamente, da sottoporre al CTS. Per ogni progetto sottoposto, il CTS, interagendo con la CSN, la Collaborazione e i Referees di Commissione, elabora il parere di congruità e lo presenta al CD di luglio dell’anno seguente, alla presenza dei Presidenti delle CSN interessate e del Responsabile del progetto. In quell’occasione, il CD, conoscendo le risorse disponibili dalla Programmazione, sentito il parere della CSN, decide circa la approvazione, il rinvio o il rigetto del progetto, concordando, in caso di approvazione, le relative risorse con la CSN a cui il progetto appartiene.

14 Informazioni su cui si baserà il parere di congruità del CTS (preliminary)

15 Startup e rodaggio del CTS … I Presidenti delle CSN che hanno un progetto in fase di realizzazione con qualche problematicità (finanziaria o tecnica…) possono chiedere al CTS, eccezionalmente entro metà febbraio, di esaminarlo. Il CTS si impegna a presentare il parere di congruità al CD di luglio. CSN Ad oggi, già sottoposto DarkSide-50 (dalla CSN2); previsto fra breve Meg-upgrade (dalla CSN1) Ad oggi, già sottoposto DarkSide-50 (dalla CSN2); previsto fra breve Meg-upgrade (dalla CSN1)

16 Conclusione Occorre darci un metodo generale per fare al meglio la pianificazione delle attività di ricerca, muovendoci nella direzione di meccanismi decisionali omogenei. All’interno di questo metodo, il CTS rappresenta un’opportunità, il cui funzionamento va armonizzato con quello delle Commisioni Scientifiche Nazionali ! In questo modo, i due Organismi statutari, CSN e CTS, potranno senz’altro svolgere al meglio il loro compito di aiutare l’Istituto alla ottimizzazione dell’uso delle risorse destinate alla ricerca.

17 CSN CTS Pianificazione della Ricerca


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