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PubblicatoLelia Pinto Modificato 8 anni fa
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Centro Cocaina e Nuove Dipendenze Il modello integrato Parallelismi osservativi Metodologia utilizzata
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collegata alla cornice teorica di riferimento che ogni tipo di terapia ha svolto e svolge per affrontare la complessità del cocainismo, si può individuare un filo rosso che unisce il nostro lavoro di psicoterapeuti di indirizzi diversi: collegata alla cornice teorica di riferimento che ogni tipo di terapia ha svolto e svolge per affrontare la complessità del cocainismo, si può individuare un filo rosso che unisce il nostro lavoro di psicoterapeuti di indirizzi diversi:
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la specificità delle tecniche utilizzate per dare nuovi significati ai comportamenti sintomatici partiva da premesse epistemologiche diverse pur mirando a medesimi obiettivi: la specificità delle tecniche utilizzate per dare nuovi significati ai comportamenti sintomatici partiva da premesse epistemologiche diverse pur mirando a medesimi obiettivi:
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Obiettivi condivisi in relazione all’uso di sostanze interrompere i comportamenti assuntivi; interrompere i comportamenti assuntivi; aiutare a gestire l’astinenza; aiutare a gestire l’astinenza; mantenere lo stato di drug-free; mantenere lo stato di drug-free; prevenire e gestire le ricadute. prevenire e gestire le ricadute.
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Per aumentare la compliance terapeutica è importante trattare e gestire il craving
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La peculiarità del modello integrato è quella di stabilire e sottolineare la relazione tra corretta assunzione dei farmaci, sedute di psicoterapia e…… miglioramento
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Si è analizzato quale abbinamento fosse opportuno tra tipologia sintomatica sottostante l’uso, abuso o dipendenza da cocaina trattamento psicoterapico In base alla sintomatologia riferita e all’assessment strumentale utilizzato abbiamo diviso i pazienti in cluster diagnostici
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Per ogni cluster abbiamo utilizzato un trattamento integrato specifico che potesse rispondere con più efficacia all’emergenza sintomatica e al quadro psicopatologico sottostante
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Struttura di Personalità con prevalenza di sintomi d’ansia, fobici e ossessivo compulsivi Terapia cognitivo-comportamentale obiettivi principali: riduzione dei comportamenti mantenuti dal rinforzo esercitato dall’impiego di sostanze e l’aumento dei comportamenti mantenuti dai rinforzi non legati all’uso di droga. Terapia farmacologica Benzodiazepine a media emivita Benzodiazepine a media emivita antidepressivi serotoninergici e serotonino-noradrenergici, antipsicotici atipici e long acting Struttura di Personalità con prevalenza di tono dell’umore depresso di tipo bipolare o unipolare o personalità di tipo depressivo Terapia sistemico familiare obiettivi principali:rilettura relazionale del sintomo consentendo lo svincolo del paziente, ristabilire la funzionalità delle dinamiche relazionali Terapia farmacologica antidepressivi serotoninergici e noradrenergici, antipsicotici atipici
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Struttura di Personalità con prevalenza di fenomeni di scissione dell’Io, deficit nell’organizzazione difensiva e possibili acting out con uso delle sostanze come tentativo di acquisire un’identità definita Terapia farmacologica e counseling psichiatrico obiettivi principali: stabilizzazione sintomatica prevalenza di terapia farmacologica, e strutturazione di percorsi ambulatoriali o residenziali, prevalenza di terapia farmacologica, e strutturazione di percorsi ambulatoriali o residenziali, antipsicotici atipici, antipsicotici tipici Counseling familiare e/o individuale
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Quattro punti di confronto tra Terapia Cognitivo Comportamentale Terapia sistemica relazionale
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Sistemico relazionale Cognitivo Comportamentale Storia trigenerazionale della famiglia (nonni-genitori-figli) Ricostruzione della storia evolutiva di sviluppo e dei modelli d’apprendimento Organizzazione relazionale e comunicativa attuale dell’individuo Organizzazione cognitivo- emotiva del paziente e rappresentazione del Sé in relazione con gli altri Funzione del sintomoAnalisi funzionale e individuazione degli antecedenti e delle conseguenze comportamentali Fase del ciclo vitale della famiglia in cui si presenta il sintomo dell’individuo Fattori esterni/interni e l’analisi causale determinante il comportamento disfunzionale
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La griglia di lettura Una modalità metodologica utilizzata (M.G. Cancrini, L. Harrison, 1983) può essere considerata una rudimentale bussola per orientarsi nel mondo dei sistemi e delle comunicazioni interpersonali e per riformulare dati, correlare, e anche riorganizzare l'esperienza del sistema terapeutico.
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Le domande che il terapeuta si pone nel momento della prima richiesta e nel corso del processo terapeutico: Dove Quando Sistema da prendere in considerazione Con gli occhi di chi ? Titolo
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