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PubblicatoCesare Paoli Modificato 8 anni fa
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Tassazione e perdita di benessere Nella lezione precedente si sono considerati i primi elementi dell’economia del benessere - il beneficio sociale netto che deriva dal produrre all’equilibrio competitivo. Abbiamo visto che la produzione che massimizza il surplus sociale totale è quella che si ha nel punto in cui il beneficio di un’unità addizionale di output è uguale al costo di produrre quell’unità addizionale.
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Applichiamo ora questa analisi alle questioni di politica economica relative agli effetti dell’imposizione fiscale dal punto di vista dell’efficienza. In particolare, consideriamo il modo in cui l’imposizione fiscale genera effetti distorsivi nel comportamento…. e causa una PERDITA SECCA alla società in aggiunta alle effettive imposte pagate.
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Nella lezione sull’imposizione abbiamo visto come le imposte influenzino prezzo e quantità d’equilibrio, e come le forze del mercato ripartiscano l’onere dell’imposizione tra consumatori e produttori
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Questa lezione applica gli strumenti del surplus del consumatore e del produttore all’analisi della perdita di benessere derivante dall’imposizione fiscale…. ….che è l’onere aggiuntivo dell’imposizione fiscale oltre al gettito fiscale incassato dallo stato. Per valutare gli effetti sul benessere è necessario confrontare la riduzione del benessere causata dall’imposta con il gettito generato dall’imposta. Vedremo che Il costo dell’imposta eccede le entrate
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Effetto dell’introduzione dell’imposta t pdpd p*p* psps Parte pagata dai consumatori Parte pagata dai produttori Abbiamo (solo) visto che l’imposta fa aumentare il p per il consumatore e ridurre il p percepito dal venditore Oltre che ridurre la quantità
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Questo è l’effetto sia che si sposti la curva di domanda…. t pdpd p*p* psps Parte pagata dai consumatori Parte pagata dai produttori
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Sia che si sposti la curva di offerta…. t pdpd p*p* psps Parte pagata dai consumatori Parte pagata dai produttori
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t pdpd p*p* psps Parte pagata dai consumatori Parte pagata dai produttori
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Possiamo rappresentare graficamente l’effetto dell’imposta senza mostrare gli spostamenti di domanda e offerta quello che conta è che: l’imposta genera un divario tra i due prezzi e comporta la riduzione della quantità scambiata Comporta cioè una riduzione della dimensione del mercato
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Quindi inseriamo l’imposta tra domanda e offerta e determiniamo nuovi prezzi e nuova quantità scambiata t pdpd p*p* psps Parte pagata dai consumatori Parte pagata dai produttori
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Effetti dell’imposta dal punto di vista del benessere Sappiamo che il benessere di consumatori e produttori si misura con il surplus del consumatore e del produttore Ma come si misura il beneficio della amministrazione pubblica derivante dall’imposizione fiscale? Il beneficio che l’amministrazione pubblica deriva dall’imposizione è il GETTITO FISCALE
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Dato t l’ammontare dell’imposta e Q la quantità scambiata del bene, Il GETTITO FISCALE o ENTRATE FISCALI sono pari al prodotto t x Q
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Gettito fiscale o entrate fiscali = t x Q t pdpd p*p* psps tQ QtQt Pari all’area del rettangolo che ha come base la quantità e come altezza l’imposta
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E’ molto importante notare che il beneficio delle entrate fiscali non appartiene all’amministrazione pubblica che le preleva, ma ai cittadini che ricevono il beneficio delle spese che tali imposte finanziano Le imposte servono a finanziare servizi i cui benefici ricadono sui cittadini
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Quindi si assume che il gettito fiscale venga redistribuito ai contribuenti Confrontiamo adesso il benessere – ovvero i surplus di consumatori e produttori – prima e dopo l’imposta
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Dividiamo il grafico che raffigura l’equilibrio dopo l’imposta individuando sei aree
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Indichiamole con le lettere da A a F A B C D E F
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Prima dell’imposta il benessere del consumatore è misurato dal surplus del consumatore ed è pari all’area sotto la curva di domanda e sopra il prezzo: A + B + C A B C
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Prima dell’imposta il benessere del produttore è misurato dal surplus del produttore ed è pari all’area sopra la curva d’offerta e sotto il prezzo: D + E + F D E F
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Com’è il benessere dopo l’imposta? A B C D E F pdpd psps p*p* B Il prezzo del consumatore aumenta a pd E l’area del surplus passa da A+B+C ad A Con una diminuzione del surplus pari all’area B + C
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A B C D E F pdpd psps p*p* D Il prezzo percepito dal produttore diminuisce a ps E l’area del surplus passa da D+E+F a F Con una diminuzione del surplus pari all’area D + E
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La diminuzione complessiva del surplus sembra quindi essere pari a B + C +D +E…. A B C D E F pdpd psps p*p* B
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….Ma il gettito fiscale è pari all’area B + D, e viene restituito a consumatori e produttori A B C D E F pdpd psps p*p*
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Quindi, il surplus totale dopo l’imposta è pari ad A + F....+ B + D A B C D E F pdpd psps p*p* B
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Qual è infine la diminuzione del surplus totale al netto della restituzione del gettito? A B C D E F pdpd psps p*p* Il surplus del consumatore si è ridotto di B+C Il surplus del produttore si è ridotto di D+E Ma le entrate sono aumentate di B+D Il benessere totale è diminuito di C+E – la perdita secca
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Questo significa che la perdita in termini di benessere di produttori e consumatori è maggiore del beneficio in termini di maggiore entrate Questa perdita di surplus totale al netto dei benefici in termini di entrate fiscali si chiama perdita secca Ed è pari all’area del triangolo C + E
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Perché esiste la perdita secca? Il motivo dell’esistenza della perdita secca risiede in uno dei principi considerati all’inizio – gli individui reagiscono agli incentivi Abbiamo visto che nell’equilibrio concorrenziale la quantità massimizza il surplus totale di consumatori e produttori
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L’imposta fa diminuire il prezzo percepito dai venditori e li induce a produrre di meno Fa aumentare il prezzo pagato dai consumatori e li induce ad acquistare di meno Ha un effetto depressivo, di contrazione della dimensione di mercato E quindi sposta il sistema verso una allocazione non più efficiente delle risorse
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Le imposte inducono una perdita secca perché impediscono ad alcuni consumatori e venditori di scambiare ed averne dei benefici in termini di surplus Inducono una diminuzione della quantità scambiata
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Si può vedere questo nel seguente grafico La quantità scambiata diminuisce Per tutte le quantità tra Q1 e Q2 il valore per il consumatore è maggiore del costo per il venditore e si potrebbero avere scambi vantaggiosi che l’imposta fa perdere
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Quali sono i fattori che determinano la perdita secca? Si deve ricordare che la PERDITA SECCA esiste perché l’imposta causa distorsioni negli incentivi e nel comportamento. Se il comportamento non si modificasse in seguito all’imposta, non ci sarebbe distorsione e perdita secca. Il COSTO TOTALE dell’imposizione fiscale per il contribuente sarebbe solo l’imposta effettivamente pagata, che viene restituita.
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E’ quindi logico che la perdita secca sia tanto più grande, tanto maggiori sono le elasticità dell’offerta e/o della domanda. La dimensione della perdita secca dipende dall’elasticità di domanda e offerta, che misurano la reattività della quantità domandata e offerta a variazioni del prezzo Quando aumenta l’elasticità, aumenta la reattività all’effetto disincentivante dell’imposizione fiscale.
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In un diagramma di domanda/offerta, il triangolo della perdita secca è tanto più grande quanto più le curve sono elastiche.
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Elasticità dell’offerta – stessa domanda, stessa imposta, due curve di offerta con elasticità diverse Offerta relativamente rigida, area della perdita secca più piccola Offerta relativamente elastica, area della perdita secca più grande
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Elasticità della domanda – stessa offerta, stessa imposta, due curve di domanda con elasticità diverse domanda relativamente rigida, area della perdita secca più piccola domanda relativamente elastica, area della perdita secca più grande
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Quindi…. L’imposta produce perdita secca perché induce consumatori e produttori a modificare il proprio comportamento Il consumatore domanda meno all’aumento del prezzo e il venditore produce meno alla diminuzione del prezzo Quindi l’elasticità della domanda e dell’offerta…. Che misurano la sensibilità a variazioni del prezzo…. Misurano anche la distorsione nel comportamento indotta dall’imposta Tanto maggiore l’elasticità Tanto maggiore la distorsione Tanto maggiore la perdita secca
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LA PERDITA SECCA E IL GETTITO QUANDO VARIA L’IMPOSTA La perdita secca non solo varia con l’ammontare delle imposte, ma aumenta più che proporzionalmente rispetto all’imposta. Inoltre, a mano a mano che le imposte aumentano, il gettito fiscale prima aumenta poi diminuisce l’imposta diminuisce così tanto la quantità venduta che anche imposte più elevate non possono prelevare gettiti più elevati.
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Il grafico mostra gli effetti su gettito e perdita secca di imposte di ammontare crescente con stesse curve di domanda e offerta
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Come varia la perdita secca al variare dell’imposta? Dal grafico precedente si deduce che la perdita secca aumenta più che proporzionalmente all’aumentare dell’imposta. Infatti, la perdita secca è l’area di un triangolo che dipende dal quadrato delle proprie dimensioni (base: imposta; altezza: diminuzione della quantità). Se raddoppia l’imposta, si moltiplica per 4 la perdita secca, se l’imposta triplica, la perdita secca è nove volte la dimensione originaria. Questo, indipendentemente dall’inclinazione delle curve di Domanda e Offerta.
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Esempio 1: Inclinazione della Domanda: -1 inclinazione dell’offerta: +1. Q= - 0.5 t=1
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Esempio 1: Inclinazione della Domanda: -1 inclinazione dell’offerta: +1. tDiminuzione della quantità Perdita secca ( Q)(t Q)/2 1 0.51 0.5/2= 0.25
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Esempio 1: Inclinazione della Domanda: -1 inclinazione dell’offerta: +1. Q= - 0.5 t=1 t=2 Q= - 1
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Esempio 1: Inclinazione della Domanda: -1 inclinazione dell’offerta: +1. tDiminuzione della quantità Perdita secca ( Q)(t Q)/2 1 0.51 0.5/2= 0.25 2 1 2 1/2=1= 0.25 4
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Esempio 1: Inclinazione della Domanda: -1 inclinazione dell’offerta: +1. Q= - 0.5 t=1 t=2 Q= - 1.5 t=3
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Esempio 1: Inclinazione della Domanda: -1 inclinazione dell’offerta: +1. tDiminuzione della quantità Perdita secca ( Q)(t Q)/2 1 0.51 0.5/2= 0.25 2 1 2 1/2=1= 0.25 4 3 1.5 3 1.5/2=2.25= 0.25 9
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Esempio 2: Inclinazione della Domanda: -2 inclinazione dell’offerta: +1. Q= - 0.3 t=1
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Esempio 2: Inclinazione della Domanda: -2 inclinazione dell’offerta: +1. tDiminuzione della quantità Perdita secca ( Q)(t Q)/2 1 0.31 0.3/2= 0.15
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Esempio 2: Inclinazione della Domanda: -2 inclinazione dell’offerta: +1. Q= - 0.3 t=1 t=2 Q= - 0,6
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Esempio 2: Inclinazione della Domanda: -2 inclinazione dell’offerta: +1. tDiminuzione quantità Perdita secca ( Q) (t Q)/2 1 0.31 0.3/2= 0.15 2 0.62 0.6/2=0.6= 0.15 4
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Esempio 2: Inclinazione della Domanda: -2 inclinazione dell’offerta: +1. Q= - 0.3 t=1 t=2 Q = - 0.9 t=3
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Esempio 2: Inclinazione della Domanda: -2 inclinazione dell’offerta: +1. tDiminuzione della quantità Perdita secca ( Q) (t Q)/2 1 0.3 1 0.3/2= 0.15 2 0.6 2 0.6/2=0.6= 0.15 4 3 0.9 3 0.9/2=1.35= 0.15 9
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Esempio 3: Inclinazione della Domanda: -2 inclinazione dell’offerta: +2. tDiminuzione della quantità Perdita secca ( Q) (t Q)/2 1 0.25 1 0.25/2= 0.125 2 0.50 2 0.5/2=0.50= 0.125 4 3 0.75 3 0.75/2=1.125= 0.125 9
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Possiamo quindi rappresentare graficamente nel modo seguente l’andamento del gettito e della perdita secca al variare dell’imposta
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