La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

BASI ANATOMO FISIOLOGICHE DEI PROCESSI ATTENTIVI DOTT FRANCESCO SAGRIPANTI.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "BASI ANATOMO FISIOLOGICHE DEI PROCESSI ATTENTIVI DOTT FRANCESCO SAGRIPANTI."— Transcript della presentazione:

1 BASI ANATOMO FISIOLOGICHE DEI PROCESSI ATTENTIVI DOTT FRANCESCO SAGRIPANTI

2 DEFINIZIONE DELL’ATTENZIONE  E’ LA FUNZIONE ATTRAVERSO LA QUALE E’ POSSIBILE REGOLARE LE ATTIVITA’ DEI PROCESSI COGNITIVI,FILTRANDO E ORGANIZZANDO LE INFORMAZIONI PROVENIENTI DALL’AMBIENTE ALLO SCOPO DI EMETTERE RISPOSTE ADEGUATE. Tronco con Home Page.ome Page.

3 ALLERTA  Rappresenta il primo livello nella gerarchia dell’attenzione e contiene tre livelli :  1ATTIVAZIONE FISIOLOGICA-AROUSAL Solo se si è svegli si possono usare i vari livelli di attenzione 2FASE DI PREPARAZIONE ALLA RISPOSTA È l’allerta fasico «pronti…via» warning (U rovesciata) 3 ATTIVAZIONE PROLUNGATA allerta tonico è l’attenzione richiesta a scuola!

4 L’ATTENZIONE E L’EVOLUZIONE  L’A. è una delle attività STRATEGICHE per  l ‘uomo perché  E’ la premessa di ogni attività cognitiva  Consente l’apprendimento  Permette di adattarci all’ambiente  Ha favorito l’evoluzione dell’animale uomo

5 ANATOMOFISIOLOGIA  CONCETTO DI UNITA’ FUNZIONALE:  UN GRUPPO DI STRUTTURE ANATOMICHE COLLEGATE FRA LORO ATTRAVERSO VIE NERVOSE PER GARANTIRE L’ESPLETAMENTO DI UNA FUNZIONE.

6 L’UNITA’ FUNZIONALE DELL’ATTENZIONE(Luria)  Garantisce il tono e lo stato di veglia indispensabili alla normale conduzione di tutti i processi psichici.  Permette la selezione delle informazioni e il rapido passaggio da uno stimolo ad un altro.

7 Strutture anatomiche  Primo livello :IL TRONCO CEREBRALE  LA SOSTANZA RETICOLARE È L’INTERRUTTORE GENERALE MANTIENE LO STATO DI VEGLIA.

8 STRUTTURE ANATOMICHE  SECONDO LIVELLO:DIENCEFALO  IPOTALAMO,TALAMO,N.CAUDATO  Permettono il riflesso di orientamento su uno stimolo esterno (Pavlov)

9 Strutture anatomiche  Terzo livello :LA CORTECCIA  AREE PREFRONTALI DELLA CONVESSITA’(area 8 cortico-oculo- cefalogira)  AREE MESIALI DEI DUE LOBI FRONTALI(Motivazione,intenzionalità)  Garantiscono la coscienza,la memorizzazione,il contenuto programmatorio dei processi psichici.

10

11 Superfice mesiale

12 Encefalo tridimensionale

13 LA VIGILANZA  E’ UN PROCESSO DI ATTIVAZIONE DI BASE CHE CONSENTE ALL’INDIVIDUO SVEGLIO DI RISPONDERE AGLI STIMOLI AMBIENTALI.  E’ LA PREMESSA NECESSARIA MA NON SUFFICIENTE ALL’ATTENZIONE.  SI PUO’ ESSERE VIGILI MA NON ATTENTI.  AROUSAL =STATO DI ALLERTA,PRONTEZZA ALLA RISPOSTA.

14 Attenzione e attivita’ cognitive  L’attività cognitiva consiste nell’elaborazione di informazioni  I limiti e le caratteristiche della capacità di elaborazione sono stabiliti dalla CAPACITA’ ATTENTIVA.

15  Detto anche processore centrale,o sistema esecutivo centrale:  Fornisce risorse attentive a capacità limitata  Sostiene l’attenzione  Controlla pensiero,azioni,emozione  Mantiene la concentrazione sullo scopo  Contrasta i distrattori SISTEMA ATTENTIVO SUPERVISORE SAS Schallice 1988

16 SAS  Organizza e pianifica  Sostiene i processi delle memorie e degli apprendimenti  Permette il passaggio rapido da un compito all’altro(switch attentivo)

17 ATTENZIONE COME FILTRO DELL’INFORMAZIONE  PER ELABORARE L’INFORMAZIONE BISOGNA ISOLARLA,SELEZIONARLA.  IL FILTRO ATTENTIVO ELIMINA SCEGLIE UN DATO ED ELIMINA TUTTI GLI ALTRI

18 L’ATTENZIONE COME RISORSA LIMITATA  IL SAS HA RISORSE LIMITATE!  L’A. è una risorsa limitata nello spazio e nel tempo.  Molte condizioni limitano l’efficienza del sistema attentivo  Molti fattori possono incrementare l’A.

19 IL SISTEMA ATTENTIVO IL SISTEMA DEL DOVE(attenzione spaziale):SERVE A LOCALIZZARE LO STIMOLO,IN BASE ALLA SENSAZIONE :VISIVA,UDITIVA.(parietale posteriore,pulvinar,collicolo superiore) IL SISTEMA DEL COSA(attenzione selettiva):SERVE A METTERE A FUOCO E AD ANALIZZARE L’INFORMAZIONE. –PRIMA DOVE? –POI COSA? E COSI’ VIA

20 LE DIVERSE ATTENZIONI..  A.SPAZIALE  A-DIVISA  A SELETTIVA/FOCALE

21 ATTENZIONE SPAZIALE  Può essere distribuita,il soggetto controllo un campo percettivo ampio senza concentrarsi su uno spazio particolare(il predatore felino-rapace,in caccia!!)  La ricerca può essere orientata dall’ambiente,dal basso all’alto,bottom- up,eterodiretta  Oppure dalla nostra volontà,dall’alto in basso top-down

22 A.SPAZIALE Le due modalità,dal basso o dalll’alto possono cambiare rapidamente. I distrattori ambientali o emotivi,quindi interno o esterni cambiano rapidamente il tipo di motivazione La concentrazione sullo scopo elimina i distrattori cosi come la concentrazione sui distrattori elimina lo scopo(F.Benso)

23 Attenzione selettiva spaziale  Orienta l’A. verso la porzione di spazio che ci interessa,è il sistema del DOVE? ci interessa,è il sistema del DOVE?  LO ZOOM,LA LENTE DI INGRANDIMENTO che compensa le limitate risorse attentiva evitando le dispersioni Anatomia:Cort. Parietale posteriore,pulvinar N.reticolare del talamo (Sistema attenzionale posteriore,Posner)

24 I TIPI DI ATTENZIONE  ATTENZIONE SELETTIVA E’ la capacità di mantenere l’attenzione su uno stimolo specifico per un tempo prolungato.  E’ necessario contrastare i distrattori  La Distinzione fra distrattori forti e deboli È legata alla forza associativa fra stimolo e risposta

25 Test di STROOP  DENOMINARE RAPIDAMENTE IL COLORE CON CUI LA PAROLA E SCRITTA:  ROSSO VERDE MARRONE  TAVOLO Nel primo caso è forte la interferenza semantica,nel secondo caso è neutra quindi il distrattore è meno forte.

26 Tipi di attenzione  ATTENZIONE SELETTIVA VOLONTARIA Serve ad affrontare situazioni nuove richiede l’impegno volontario di di risorse cognitive.  ATTENZIONE AUTOMATICA E’ guidata dall’ambiente,non dalla volontà,bassa capacità di filtro(si è attratti da tutto ma attenti a nulla p.es. il bambino al Luna Park)

27 Attenzione e lobo frontale  Le strutture del L. frontale sono le ultime a completare la mielinizzazione e lo sviluppo.  Nel B. più piccolo prevalgono i processi di A. Automatica, cosi entra in contatto con più stimoli  Nel B. più grande prevale la A. volontaria Più utile ai processi di apprendimento Più utile ai processi di apprendimento

28 SISTEMA ATTENZIONALE ANTERIORE  E’ IL SISTEMA CHE STUDIA E PROCESSA L’INFORMAZIONE.  E’ il sistema del COSA?(colore,forma dimensioni,ecc)  ANATOMIA:CORTECCIA PREFRONTALE,MEDIALE,DEL CINGOLO.

29 FISIOLOGIA DEL MODELLO DI POSNER  ESISTONO TRE SISTEMI DELL’ATTENZIONE 1.SISTEMA DI ALLERTA O VIGILANZA,(TRONCO E PREFRONT.) 2.SISTEMA POSTERIORE,ORIENTAMENTO SPAZIALE,DOVE? 3.SISTEMA ANTERIORE ESECUTIVO E DI LAVORO,COSA?

30 ATTENZIONE DIVISA  E’ LA CAPACITA’ DI PRESTARE A. A PIU’ COMPITI CONTEMPORANEAMENTE  E’ IL ROVESCIO DELLA ATTENZIONE SELETTIVA  WARNING!! :E’ UNA RISORSA LIMITATA  Es.:mentre guido,sento la radio,telefono,guardo il paesaggio……

31 ATTENZIONE DIVISA - EVOLUZIONE  Alcuni studi sulla differenza di questa abilità fra uomo e donna spiegano una maggiore abilità della donna nei compiti di attenzione divisa.  La donna avrebbe sviluppato meglio l’uso della visione periferica a livello retinico per svolgere più compiti contemporaneamente come proteggere la prole e la casa o raccogliere frutti,ecc  L’uomo invece con la visione centrale retinica,le abilita per la caccia.

32 Effetto STROOP (1935)

33 LIBRO TRE PIAZZA POLLO PIALLA PORTA AMICO DUE UNO MAREA LAVORO PORTO ECO TAVOLO PISTA VOLTO STATO PAROLA ALA CONTO LATINO CORTO SEI LUNGO

34 Effetto STROOP (1935) ROSSO GIALLO BLU VERDE BLU VERDE ROSSO GIALLO ROSSO GIALLO VERDE BLU VERDE ROSSO GIALLO BLU GIALLO BLU VERDE ROSSO ROSSO BLU VERDE GIALLO

35  TESTO IMPORTANTE DA CONOSCERE E DA CONSULTARE  SISTEMA ATTENTIVO- ESECUTIVO E LETTURA DI FRANCESCO BENSO,IL LEONE VERDE EDITORE 2010

36

37

38 Il Test di Cancellazione - Stimoli \ - Foglio 8Foglio 10

39 I l test di Navon (Navon, 1977) misura la focalizzazione attentiva e la gestione dell’interferenza di stimoli incongruenti che creano un conflitto nella selezione della risposta. Al soggetto vengono presentate lettere grandi (livello globale, come H o F) composte da lettere piccole (livello locale, come H o F) che possono essere congrue o incongrue. Al soggetto viene chiesto di riconoscere o la lettera piccola, o la lettera grande. È stato dimostrato che la lettura globale è meno difficoltosa di quella locale e che nella situazione incongrua la lettura locale (lettere piccole) risulta molto più difficoltosa rispetto alla lettura globale (lettera grande). 9 – Test di Navon:

40 1)Dai Processi Bottom Up passare gradualmente ai processi Top Down come avviene nello sviluppo (dalla fase implicita alla fase esplicita; Karmiloff Smith) Gli aspetti dell'attenzione guidata dagli stimoli (processo Bottom Up) vanno utilizzati con cautela per rinforzare veramente i processi guidati dall'interno (endogeni; Top Down). Passaggio dall'attenzione implicita automatica a quella esplicita volitiva. (misura dei tempi … Benso et al. 2008). La difficoltà per chi è debole attentivamente non è quella di seguire stimoli affascinanti(ore di video giochi e di TV), ma di staccarsene. ESTRATTI DAL TESTO :SISTEMA ATTENTIVO ESECUTIVO E LETTURA DI FRANCESCO BENSO,LEONE VERDE EDITORE

41 Pertanto, estrema cautela con programmi totalmente giocosi e attraenti. La cattura dell'attenzione può essere ottenuta con stimolazioni esterne accattivanti, ma subito dopo bisogna allungare i tempi dei processi attentivi endogeni (gradualmente), ciò si può ottenere solo con la presenza e il supporto “empatico” di un Operatore.


Scaricare ppt "BASI ANATOMO FISIOLOGICHE DEI PROCESSI ATTENTIVI DOTT FRANCESCO SAGRIPANTI."

Presentazioni simili


Annunci Google