20. Il genocidio su scala industriale. La profezia autorealizzantesi  Ebrei  separati già da tempo dalla società  ritenuti responsabili della guerra.

Presentazione sul tema: "20. Il genocidio su scala industriale. La profezia autorealizzantesi  Ebrei  separati già da tempo dalla società  ritenuti responsabili della guerra."— Transcript della presentazione:

1 20. Il genocidio su scala industriale

2 La profezia autorealizzantesi  Ebrei  separati già da tempo dalla società  ritenuti responsabili della guerra  nei campi di concentramento  Profezia autorealizzantesi  metodi nei campi  favoritismo e discrezionalità  terrore  qualsiasi cosa per sopravvivere  Internati gli uni contro gli altri (kapo)  Privi di umanità  il mito si trasforma in realtà  Höss: indegni comportamenti, ma è lui il responsabile  A questo punto facile passare allo sterminio

3

4

5 Il genocidio 1.Auschwitz è il prototipo del campo di sterminio  vicino a Cracovia  Himmler vi fa costruire un campo nella primavera del 1940  diventerà il maggior complesso sia di sfruttamento che di sterminio dell’impero nazista:  il più grande centro di lavoro schiavistico al servizio dell’industria tedesca  Lager I  il più grande luogo di sterminio  Lager II Auschwitz-Birkenau, costruito nel novembre 1941  qui snodo ferroviario e banchina di selezione  qui esperimenti di Mengele

6 Auschwitz-Birkenau, 26 giugno 1944, Fotografia aerea dei Campi I-II

7 Auschwitz, 1941, Alloggi in un edificio del Lager I

8 Auschwitz, Rubinetti e un disegno che dichiara la necessità dell’igiene

9 Il genocidio  Comandante del campo  Rudolf Hoess  nell’estate del 1941 convocato a Berlino da Himmler  Auschwitz deve diventare l’elemento centrale nella “soluzione finale”  Importante quello che Hoess ha testimoniato al processo di Norimberga (p. 104)

10 Il genocidio  Nel settembre 1941 nel campo base di Auschwitz viene sperimentato  su 900 prigionieri di guerra russi  lo Zyklon B  sistema impersonale e organizzato  senza attrito o controindicazioni psicologiche:  un bottone

11 Il genocidio  Nel gennaio 1942  una delle fattorie di Auschwitz-Birkenau viene trasformata in camera a gas  in giugno  ne viene costruita una seconda

12 Auschwitz-Birkenau, Costruzione della Camera a Gas n. 4

13 Il genocidio  Nella primavera cominciano i trasporti:  alla fine 4 crematori  raccolta differenziata degli indumenti  90% degli ebrei già scartato alla banchina e avviato alle camere, senza le pratiche del numero ecc.

14 Auschwitz-Birkenau, 27 maggio 1944, Un trasporto arriva alla piattaforma

15 Auschwitz-Birkenau, 27 maggio 1944, Ebrei sulla piattaforma dopo esser scesi dal treno

16

17

18 Auschwitz-Birkenau, Uomini del ghetto di Tet in piedi sulla piattaforma

19 Auschwitz-Birkenau, 27 maggio 1944, Selezione sulla piattaforma

20

21

22 Auschwitz-Birkenau, Donne e bambini considerati inadatti al lavoro sulla via della Camera a gas 4

23 Auschwitz-Birkenau, Una donna e bambini considerati inadatti al lavoro sulla via della Camera a gas 4

24 Auschwitz-Birkenau, Uomini adatti al lavoro dopo la disinfestazione

25 Auschwitz-Birkenau, Donne considerate adatte al lavoro, dopo il processo di inserimento nel campo

26 Auschwitz, 1943, Il bambino Anatoli Vanukevitch nell’uniforme da priginiero

27 Auschwitz, Donne scelgono abiti

28 Mucchio di occhiali

29 Il genocidio  Nell’ottobre 1944 il campo è fatto distruggere per ordine di Himmler  per non lasciare tracce ai russi  Quante vittime?  Hoess parlò a Norimberga di 2,5 milioni:  cifra esagerata  che i negazionisti hanno sfruttato per per dire che tutto ciò che si è detto è falso  I calcoli documentati parlano di circa 1 milione

30 Il genocidio 2.Un unico altro caso simile a Auschwitz:  Majdanek (vicino a Lublino)  uccise 200.000 persone  ma anche vere fucilazioni di massa  come quella del 3 novembre 1943 con 18.000 morti  Testimonianza di un sottufficiale SS (p. 112) Foto aerea del campo di Majdanek (24 giugno 1944)

31 Il genocidio 3.Il terzo caso è quello dei campi dell’”operazione Reinhardt”  nome in codice non da Heydrich  ma da Fritz Reinhardt, segretario di Stato del ministero delle Finanze, che prendeva possesso degli effetti degli ebrei  si tratta di un tentativo di  efficienza manageriale per rendere la soluzione il più efficace e rapida possibile  messi al lavoro 450 sottufficiali delle SS  alcuni mandati da Berlino e specializzati (hanno lavorato nel programma di eutanasia):  soprattutto Christian Wirth  è quest’ultimo che inventa il nuovo sistema dei gas di scarico dei motori dei carri armati

32 Il genocidio  I campi dell’operazione Reinhardt sono 1.Belzec (600.000 uccisi) 2.Sobibor (250.000 vittime) 3.Treblinka, il più efficiente e organizzativamente perfetto (900.000)  Himmler avrebbe voluto concludere l’operazione entro il 1942  ma non fu possibile:  l’operazione fu conclusa e i lager – come dicono i documenti – “smantellati” (grande impegno nel far sparire le tracce) nell’ottobre 1943  Il motivo della chiusura dell’operazione  Auschwitz era diventata una fabbrica della morte così efficiente che il resto non era più necessario  ultima grande ondata gli ungheresi nella primavera del 1944

33 Sobibor, Binari alla entrata originale del campo

34 Sobibor, Tre fotografie del campo

35 Treblinka, Un piano del campo

36 Treblinka, Binari sulla entrata originale del campo

37 Treblinka, Prigionieri in piedi vicino le baracche nel campo, pronti all’ispezione di un dottore

38 Il genocidio  Caratteri moderni della Shoah:  scienza:  studi antropologici, esperimenti, tecnologia  burocrazia:  tutto pianificato  rispettabilità borghese:  I comandanti “gente per bene”

39 Il genocidio  L’obiettivo totale di Wansee non fu raggiunto  tuttavia,  165.000 ebrei tedeschi  65.000 austriaci  32.000 francesi e belgi  100.000 olandesi  60.000 greci  60.000 jugoslavi  140.000 cecoslovacchi  500.000 ungheresi  2,2 milioni russi  2,7 milioni polacchi  6.500 italiani