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PubblicatoGiuseppe Vittore Pavone Modificato 8 anni fa
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I disturbi specifici dell’apprendimento della letto scrittura E’ un disturbo di automatizzazione delle procedure di transcodifica dei segni scritti in corrispondenti fonologici e viceversa;E’ un disturbo di automatizzazione delle procedure di transcodifica dei segni scritti in corrispondenti fonologici e viceversa; Comporta difficoltà a carico della correttezza e velocità di lettura. A volte può essere compromessa anche la comprensione del testo e la produzione del testo.Comporta difficoltà a carico della correttezza e velocità di lettura. A volte può essere compromessa anche la comprensione del testo e la produzione del testo. Comporta difficoltà di percezione;Comporta difficoltà di percezione; Comporta difficoltà di linguaggio (elaborazione linguistica e disnomia);Comporta difficoltà di linguaggio (elaborazione linguistica e disnomia);
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Comporta distraibilità; Si palesa in assenza di deficit neurologici, relazionali primari, sensoriali e cognitivi; Comporta difficoltà di orientamento spazio-temporale.
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I processi automatizzati sono svolti stabilmente con un alto grado di velocità e accuratezza; sono realizzati inconsciamente e richiedono un minimo impegno attentivo. I processi non automatizzati sono, invece, svolti lentamente in maniera non accurata e richiadono un grande impegno attentivo.
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Modello di Coltheart Lettura e scrittura si realizzano attraverso due vie distinte e funzionalmente autonome: LA VIA FONOLOGICA e deficit a suo caricoLA VIA FONOLOGICA e deficit a suo carico LA VIA LESSICALE e deficit a suo caricoLA VIA LESSICALE e deficit a suo carico
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La via fonologica Coincide con le fasi alfabetica e ortografica; Permette la scomposizione della parola nelle sue parti costituenti così da dar vita ad una lettura basata sulle regole di conversione grafema-fonema; Permette la lettura di non-parole, di parole non conosciute e di parole straniere.
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La via lessicale Coincide con la fase lessicale; Permette la lettura diretta, accedendo ad un lessico visivo disponibile in memoria ed acquisito per apprendimento; Permette la lettura di parole conosciute, di parole irregolari e di parole omofone ma non omografe (es. “l’una”- “luna”).
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La Dislessia Fonologica E’ dovuta ad un deficit a carico della via fonologica; Fa sì che sia difficile leggere le non- parole, le parole non conosciute e quelle straniere; Rimane intatta la lettura di parole conosciute in quanto la via lessicale è integra; E’ caratterizzata da numerosi errori
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Errori nella Dislessia Fonologica Armonizzazioni: es. “Madre” = “Madore” Abbreviazioni: “Denuncia” = “Decia” Omissioni di lettere: “Strepibo” = “Stepibo” Sostituzioni di consonanti: 1. Simili per sonorità: v/f, t/d, c/sc, g/c, p/b, s/z; 2. Simili nella struttura grafica: o/a, r/e, m/n; 3.Diversi sia per sonorità che nella struttura grafica;
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La dislessia lessicale o superficiale E’ dovuta ad un deficit a carico della via lessicale; Fa sì che sia difficile leggere le parole irregolari e quelle omofone ma non omografe; Rimane intatta la lettura mediante le regole di conversione grafema-fonema (via fonologica); E’ caratterizzata da numerosi errori;
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Errori nella Dislessia superficiale Errori di esplorazione Errori di scambio di lettere spesso speculari p/q, a/e, d/b; Errori di inversione per quel che riguarda i gruppi “tr” e “pr” (“Disintegrarsi” = “Disintregarsi”); Interferenze fra due o più parole spazialmente vicine (“Cane” vicino a “Sala” diventa “Cala”); Errori di spostamento di accento Errori di mancato raddoppiamento delle consonanti
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Parametri diagnostici della dislessia CORRETTEZZA COMPRENSIONE DEL BRANO VELOCITA’ DI LETTURA
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Velocità di lettura Essa normalmente cresce incessantemente di 0,5 sillabe al secondo ogni anno fino alla terza media; Nei dislessici l’incremento di velocità c’è ma non è così consistente (circa un terzo di sillaba)
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Velocità di lettura Bamb. 3^ non dislessi ci Bamb. 3^ disles. Bamb. 4^ non dislessi ci Bamb. 4^ disles. Bamb. 5^ non dislessi ci Bamb. 5^ disles. 112 parole conosci ute 145,3 sec. 245,6 sec. 111,4 sec. 170,5 sec. 98,3 sec. 154,3 sec. 48 non- parole 100,1 sec. 164,5 sec. Brano 301 sillabe 31 cent. di sec. >111 cent. di sec.
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Gli strumenti compensativi No tecnologiaBassa tecnologia Alta tecnologia Segna rigaUtilizzare il maiuscolo Cambiare la spaziatura Libri elettronici Audioregistrat ore Scanner Enciclopedia multimediale
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Le difficoltà nella produzione del testo
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Strategie per guidare l’alunno nella fase di trascrizione Fornire banche di vocaboli; Utilizzare programmi di videoscrittura; Utilizzare la scrittura collaborativa.
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Strategie per guidare l’alunno nella fase di revisione Insegnare una strategia alla volta in lezioni brevi; Usare i compagni per la revisione; Fornire checklist di autocorrezione; Tenere un portfolio delle composizioni; Gratificare gli studenti.
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Gli strumenti compensativi No tecnologico Bassa tecnologia Alta tecnologia Tabella dei caratteri Registratore Carta copiativa Software con sintesi vocale Correttore ortografico
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Le lingue straniere
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Le difficoltà di disgrafia
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Le difficoltà nel processo di lettura
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Le capacità mnestiche
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I libri in formato cd-rom e/o e-book in classe
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…la dislessia spiegata ai compagni di classe!
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LE VERIFICHE Utilizzare esclusivamente o prevalentemente verifiche orali programmate e guidate con domande circoscritte e univoche (non domande con doppie negazioni) Verifiche scritte in stampatello maiuscolo, se pare utile, corpo16 Dividere le richieste per argomento con un titolo ed evidenziare la parola-chiave (Es. INFLAZIONE 1- Quali sono le cause dell'inflazione?) Preferire le verifiche strutturate Partire dalle richieste più facili aumentando gradualmente la difficoltà
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LE VERIFICHE Garantire tempi più lunghi al dislessico o/e verifiche più brevi Preferire i test di riconoscimento, a quelli di produzione Formulare le consegne sempre anche a voce (per es. “sbarrare le risposte giuste”, “non scrivete a matita”) Esplicitare l’indicatore (dato osservativo che dà informazioni su di un dato fenomeno): comprensione? Produzione?
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VALUTAZIONE Non calcolare gli errori di calcolo Non calcolare gli errori di trascrizione Non correggere e non calcolare gli errori ortografici Non calcolare il tempo impiegato Tener conto del punto di partenza e dei risultati conseguiti Premiare i progressi e gli sforzi
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RIFLESSI DELLA DISLESSIA Errori spazio-temporali (ad esempio trascrizione sul diario nel giorno sbagliato) Disordine nella tenuta dei quaderni Vivacità o agitazione, introversione, dovuti a pregresso disagio e a perdita di autostima
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MATEMATICA e DISEGNO In matematica far usare, ai discalculici, la calcolatrice, la tavola pitagorica, tabelle con le formule Per i disgrafici il disegno geometrico può risultare particolarmente difficile
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GRAMMATICA Nell'analisi grammaticale, logica e del periodo permettere all'allievo di consultare schemi con le possibili voci Es. : A. aggettivo 1) qualificativo 2) indefinito 3) numerale … B. nome 1) comune 2) proprio …
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LINGUA STRANIERA NORMALMENTE È SCONSIGLIABILE AFFRONTARNE PIÙ DI UNA VA PRIVILEGIATO L’ORALE SFRUTTARE IL NOTO PER APPRENDERE L’IGNOTO ABBANDONO DELL’IMPOSTAZIONE GRAMMATICALE LE VERIFICHE POSSONO ESSERE SVOLTE SU CASSETTA SEPARARE COMPRENSIONE DA PRODUZIONE
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MUSICA La lettura e la scrittura delle note spesso può essere difficoltosa La riproduzione delle note sullo strumento può essere impacciata, se vi è disprassia
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EDUCAZIONE FISICA NON PRETENDERE: IL RICONOSCIMENTO DI DESTRA E SINISTRA L’ORIENTAMENTO SPAZIALE LA MEMORIZZAZIONE DI SEQUENZE
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DSA FATTORI RINFORZANTI PRESENTI nel RAGAZZO VISIONE DI SÉ COME RISORSA RIDOTTA COMPROMISSIONE DEGLI APPRENDIMENTI INTERESSI EXTRA- SCOLASTICI RICONOSCIMENTO DA PARTE DEI COETANEI
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DSA FATTORI INDEBOLENTI PRESENTI nel RAGAZZO SVALORIZZARIZZAZIONE DI SÉ MANCANZA DI AUTOSTIMA SENTIMENTO DI ESTRANEITÀ AL GRUPPO SVALUTAZIONE DEI CONSIGLI NON RIELABORAZIONE NÉ APPROPRIAZIONE DELLE INDICAZIONI
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DSA-FATTORI RINFORZANTI PRESENTI NELLA FAMIGLIA CONDIVISIONE DELLE DIFFICOLTÀ, AIUTO COMPRENSIONE DELLA NATURA COMPLESSA DEI BISOGNI CONSAPEVOLEZZA DELLE PROPRIE PROIEZIONI
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DSA-FATTORI INDEBOLENTI PRESENTI nella FAMIGLIA ECCESSIVO INVESTIMENTO SUL RAGAZZO ELEVATA INTRUSIVITÀ E IPERPROTETTIVITÀ MANCATA PERCEZIONE DEL PESO SCOLASTICO E SOCIALE DEL DISTURBO
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DSA FATTORI RINFORZANTI PRESENTI NELLA SCUOLA PROGRAMMAZIONE E INTERVENTI CONDIVISI DAL C.d.C. RAPPORTI DI COLLABORAZIONE CON I SERVIZI SANITARI E CON LA FAMIGLIA RICONOSCIMENTO DEGLI ASPETTI EMOTIVI DEL DISTURBO
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DSA-FATTORI INDEBOLENTI PRESENTI nella SCUOLA ENFATIZZAZIONE DELL’APPRENDIMENTO NON ATTRIBUZIONE DELLE DIFFICOLTÀ AL DISTURBO OBIETTIVI TROPPO ELEVATI SOTTOVALUTAZIONE DEGLI ASPETTI EMOTIVI
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