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PLANNING (STRATEGIC, SWOT, RISK MANAGEMENT)

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Presentazione sul tema: "PLANNING (STRATEGIC, SWOT, RISK MANAGEMENT)"— Transcript della presentazione:

1 PLANNING (STRATEGIC, SWOT, RISK MANAGEMENT) www.projectseed.eu

2 PLANNINGPLANNING Si occupa di: Fissare le priorità e organizzare le stesseFissare le priorità e organizzare le stesse Allocare il tempo tra le attivitàAllocare il tempo tra le attività Rappresenta una delle chiavi più importanti per il successo di un progetto

3 Benefici della Pianificazione Fa guadagnare tempo attraverso l'organizzazione Motiva per completare le attività Riduce il lavoro da fare Promuove la revisione e il tempo di analisi Riduce l'ansia

4 Il Processo di Pianificazione Definire le attività del progetto –Definire inoltre gli obiettivi Sequenziare le attività –Definire inoltre i tempi Stimare le durate –Stimare inoltre i costi Sviluppare la programmazione Controllare la programmazione

5 STRATEGIC PLANNING www.projectseed.eu

6 La pianificazione strategica Insieme delle attività (dalla definizione della missione aziendale alle singole scelte operative) che permettono di conseguire gli obiettivi dell’intera organizzazione Riveste un ruolo chiave nell’assicurare l’equilibrio fra logiche gestionali di breve e lungo periodo.

7 Processo di Pianificazione strategica

8 La Pianificazione strategica Il processo di pianificazione strategica si esplica nella redazione di un documento detto “Piano Strategico” che si compone di quattro componenti: 1.Missione 2.Obiettivi 3.Strategie 4.Portafoglio Attività

9 Esempio di Missione

10 Esempi di obiettivi

11 Le strategie aziendali Sono le logiche di azione che guidano un’organizzazione verso il raggiungimento dei suoi obiettivi Possono basarsi su tre diversi approcci: 1.prodotti/mercati 2.vantaggio competitivo 3.Valore La scelta dell’approccio e della relativa strategia è determinato dalla coerenza con la missione e deve tener conto: 1.valorizzazione delle competenze specifiche 2.risorse aziendali 3.capacità dell’organizzazione

12 Portafoglio attività Metodo utilizzato per stabilire la ripartizione delle risorse dell’impresa tra le varie Attività strategiche d’Affari Fra i modelli di portafoglio proposti ve ne sono due che sono divenuti dei punti di riferimento: 1. Modello BCG (Boston Consulting Group) 2. Modello GE (General Electric)

13 Modello BCG Le Attività Strategiche d’Affari vengono classificate secondo due dimensioni: A) quota di mercato relativa (alta, bassa); B) tasso di crescita del settore di mercato (alto, basso) A. Richiedono risorse per espansione e protezione da ingresso di concorrenti B. Forniscono risorse finanziarie C. Possono fornire risorse finanziarie D. Richiedono molte risorse se si decide di puntarci

14 MODELLO GE Zona A: sviluppo Zona B: mantenimento Zona C: abbandono Le ASA vengono inserite in un diagramma in cui viene rappresentata anche la loro dimensione economica

15 SWOT ANALYSIS www.projectseed.eu

16 Che cosa è l’analisi SWOT Viene condotta sui punti di forza (Strenghts) e di debolezza (Weaknesses) che differenziano l'impresa dalle imprese concorrenti, al fine di far emergere le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) che derivano dal contesto esterno, in base alle quali si cerca di interpretare e di prevedere l'evoluzione del mercato in cui opera l'impresa.

17 Schema dell’analisi SWOT Punti di forzaPunti di debolezza OpportunitàMinacce

18 SWOT: Punti di forza e di debolezza Esperienza e competenza dei proponenti Mercati di riferimento Aspetti tecnico-produttivi Aspetti organizzativi Aspetti finanziari

19 SWOT: Rischi e opportunità Possibilità prodotti obsoleti Aumento della concorrenza Mercato estremamente rischioso Cambiamenti in atto nel Mercato Nuovi Mercati Nuove tecnologie Cambiamenti in corso nel Mercato e nella società Alleanze strategiche possibili

20 RISK MANAGEMENT www.projectseed.eu

21 Fasi delle metodologie di risk management Il risk management prevede tre fasi: identificazione del rischio, valutazione del rischio, trattamento del rischio. Consta di due momenti: - Processo decisionale relativo alle misure da adottare - Implementazione

22 L’analisi dei rischi Due sono le criticità in questa fase: 1.l’identificazione e l’individuazione delle concause che possono determinare il verificarsi dell’evento, 2.la difficoltà di quantificare la frequenza e la gravità dei rischi R = F x M dove: R = rischio, F = frequenza, M = magnitudo (gravità delle conseguenze)

23 23 Scala quali-quantitativa per la valutazione dei rischi

24 24 Matrice dei rischi

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