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GIST: EZIOPATOGENESI L’eziopatogenesi dei GIST non è ancora ben definita. Si ritiene che le cellule di “Cajal” che sono situate nelle pareti del tubo digerente.

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1 GIST: EZIOPATOGENESI L’eziopatogenesi dei GIST non è ancora ben definita. Si ritiene che le cellule di “Cajal” che sono situate nelle pareti del tubo digerente e che ne permettono la sua contrazione autonoma possano andare incontro a mutazioni geniche responsabili della induzione verso la neoplasia. “KIT” o “CD117” chiamata anche “c-KIT” che sono i recettori delle tirosin- chinasi e sono proteine che trasmettono all’interno della cellula segnali di proliferazione cellulare. Nella maggior parte dei GIST la proteina KIT è attiva in modo anomalo a causa di una mutazione genica. 5-8% dei GIST la mutazione è presente a livello del gene PDGFRα, anch’esso un recettore tirosin-chinasico che, a causa di una mutazione spontanea, trasmette all’interno della cellula tumorale una serie di informazioni che avviano la sua moltiplicazione incontrollata.

2 LOCALIZZAZIONE

3 CLASSIFICAZIONE DELLO STADIO E VALUTAZIONE DEL RISCHIO -Limiti della TNM -Classificazione in base al rischio basata su SEDE DEL TUMORE – DIMENSIONI - CONTA MITOTICA secondo la Armed Forces Institute of Pathology.

4 GIST WILD TYPE E’ un gruppo eterogeneo di GIST con diverse mutazioni oncogeniche 10-15% assenza di mutazioni per KIT o PDGFRA Colpisce qualsiasi tratto del GI Mutazioni a carico di BRAF V600E nel 13% e di HRAS <10%. KIT può presentare alte concentrazioni perché è attivato tramite meccanismo sconosciuto

5 EGISTs Sono GIST KIT negativi e con espressione della mutazione del gene PDGFRA Frequentemente di origine omentale, con bassa attività mitotica

6 PRESENTAZIONE CLINICA Spesso non clinicamente evidenti Si individuano in modo casuale : - a livello ileale possono presentare un quadro di OCCLUSIONE INTESTINALE - a livello gastrico EMATEMESI E MELENA Sintomi ASPECIFICI associati meno frequentemente: anemia, affaticamento, massa palpabile addominale, dispepsia.

7 SINDROMI ASSOCIATE la Sindrome della Triade di Carney-Stratakis -> rara, colpisce la popolazione giovanile (circa 20 anni) caratterizzata da deficienza della succinato deidrogenasi e determina: GIST – PARAGANGLIOMA EXTRA SURRENALE – CONDROMI POLMONARI. Sono spesso GIST wild-type. Neurofibromatosi di tipo1 -> abbastanza frequente; caratterizzata da iperpigmentazione della cute e predisposizione a neoplasie fra cui GIST wild–type, spesso multicentrico e situato prevalentemente a livello ileale. GIST FAMILIARI -> nell’ambito della stessa famiglia si presentamo mutazioni germinali autosomiche dominanti di KIT, che presentano GIST multipli in età precoce; sono piuttosto rari.

8 GIST ILEALI 95% presentano mutazioni di KIT Spesso sono scoperti casualmente in occasione di OCCLUSIONE INTESTINALE -> è indicato l’intervento chirurgico d’urgenza con resezione ileale. Altri sintomi possono essere EMORRAGIA e STIPSI. Chirurgia prevede resezione della massa con margine di sicurezza di 2-5cm

9 NEOPLASIE NEUROENDOCRINE Le neoplasie neuroendocrine originano dal sistema neuroendocrino diffuso e, pertanto, possono insorgere in qualsiasi distretto corporeo. Nei due terzi dei casi nascono nel tratto gastroenteropancreatico. La definizione del profilo di produzione ormonale (insulina, glucagone, somatostatina, polipeptide intestinale vasoattivo, gastrina, serotonina, calcitonina) è un utile complemento alla diagnosi (soprattutto per i tumori pancreatici e duodenali).

10 NET: CLASSIFICAZIONE LINEE GUIDA AIOM 2014 Classificazione morfologica e grading (Bosman 2010)

11 NET GASTRICO NET GASTRICO DI I TIPO -> più frequenti 70-80%; origina dalle cellule enterocromaffini (ECL); associato a gastrite cronica atrofica del corpo-fondo NET GASTRICO DI II TIPO -> 5%; origina dalle cellule enterocromaffini (ECL); associate a Zollinger-Ellison e come parte di quadro clinico di MEN1. NET GASTRICO DI III TIPO -> sporadico; maggiormente riscontrabile a livello dell’antro ed associate a comportamento clinico aggressivo con presenza di M a distanza nel 50-100%.

12 NET GASTRICO TRATTAMENTO ENDOSCOPICO/CHIRURGICO NET GASTRICO DI I TIPO -> trattamento endoscopico e conseguente follow-up con 100% di sopravvivenza. NET GASTRICO DI II TIPO -> trattamento chirurgico del gastrinoma e follow-up o endoscopico sulle lesioni gastriche, che possono regredire dopo exeresi del gastrinoma primitivo NET GASTRICO DI III TIPO -> gastrectomia totale e linfoadenectomia loco-regionale; cht neoadiuvante come primo step in casi di tumori molto avanzati

13 GASTRIC MUCOSAL ASSOCIATED LYNPHOID TISSUE (MALT) Si sviluppa in seguito a stimoli infiammatori a livello della mucosa gastrica che determinano la formazione dei FOLLICOLI LINFATICI Primo fattore eziologico H.Pylori -> MALT LINFOMA di tipo B a basso grado di malignità

14 GASTRIC MALT – NUMEROSI QUADRI ENDOSCOPICI POSSIBILI

15 GASTRIC MALT : ANN ARBOR AND TNM STAGING SYSTEMS


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