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PubblicatoGabriela Pagano Modificato 8 anni fa
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24. Filo-nazismo?
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Filo-nazismo? Anche questa è una spiegazione avanzata dai critici di Pio XII (Hochhuth, Cornwell): il papa non parlò perché aveva qualche comprensione della Germania hitleriana Prova: il Concordato del 1933 Anche questa spiegazione non regge
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Filo-nazismo? Punti fondamentali del rapporto tra Chiesa, mondo cattolico tedesco e nazismo: a)Il nazismo aveva una Weltanschauung certamente opposta al cristianesimo b)fu anche molto attento a sottolineare il proprio rispetto e ossequio alla religione tradizionale c)all’inizio il nazismo considerato pericoloso e condannato dai vescovi tedeschi d)ma dal 1930 gli ambienti cattolici conservatori (e lo stesso Pio XI a Roma) lo guardano con indulgenza come l’unico baluardo contro il comunismo
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Filo-nazismo? e)Dopo l’andata al potere di Hitler e le sue dichiarazioni in favore del ristabilimento dell’influsso dei valori religiosi nella società, i vescovi tedeschi ritirano i vecchi divieti e il partito cattolico (Zentrum) vota in favore dei pieni poteri f)Iniziano le trattative per un Concordato, in un clima diverso e meno positivo rispetto a quello italiano del 1929: i dirigenti dei cattolici tedeschi hanno illusioni ma il Vaticano cerca solo una base legale per difendersi in futuro g)Si avvia una lunga guerra di posizione con il regime, che sistematicamente viola le norme concordatarie, in difesa delle istituzioni cattoliche
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Filo-nazismo? h)Paura di un nuovo Kulturkampf che finisca per esporre i fedeli e le opere cattoliche a ritorsioni: i nazisti considerano ogni rilievo un “attacco” slogan della Hitlerjugend: “Gli ebrei in Palestina – i preti a Roma!” Il caso della “notte dei lunghi coltelli”: orrore ma si tace i)La “teoria del male minore” (anticomunismo) spinge anche i cattolici tedeschi al compromesso: distinzione tra il governo centrale e gli estremisti “neopagani”
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Filo-nazismo? E il Vaticano? nel 1933 il Sant’Uffizio esamina l’ipotesi di una condanna dell’ateismo comunista nel 1934 esamina quella di una condanna del razzismo nazista nel 1935 il papa in persona dichiarò al Sant’Uffizio di essere favorevole a una condanna della dottrina nazista chiedendo un esame parallelo di nazismo, razzismo e totalitarismo (in nuce, il progetto di enciclica del 1938) parallelamente si inizia un esame degli scritti e discorsi di Mussolini
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Filo-nazismo? Estate 1936: sembra che ci si avvii verso una condanna solenne dei fenomeni totalitari nel loro complesso inventato il termine totalismus coinvolgendo anche il razzismo nazista Nel 1937, tuttavia, si realizza una scelta diversa: tre encicliche che condannano nazismo, comunismo, e la persecuzione laicista dei cristiani nel Messico lasciato fuori il fascismo ed evitato il discorso sul totalitarismo
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Filo-nazismo? Comunque la scelta del 1937, quanto al nazismo, rappresentava un chiaro irrigidimento di Roma Nell’enciclica Mit brenneder Sorge, in buona parte redatta dal segretario di Stato Pacelli, si affermava che l’ideologia nazista metteva in pericolo, con la sua “divinizzazione” idolatrica della razza, del popolo, dello stato, del capo, fondamentali verità cristiane Inoltre il principio dell’assoluta priorità del pericolo comunista veniva messa in discussione per la prima volta Tuttavia, l’enciclica si concludeva, a differenza di quella sul comunismo che era una condanna senza appello, con un augurio di un possibile “ravvedimento” dei dirigenti nazisti
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Filo-nazismo? Le conseguenze dell’enciclica non furono del tutto positive per il cattolicesimo tedesco: portata e distribuita clandestinamente in Germania, suscitò una vivissima reazione repressiva nazista Essa finì così per accentuare la divisione tra i vescovi: il presidente della Conferenza episcopale, card. Bertram, favorevole a una linea diplomatica e di compromesso, Bertram e Hilter
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Filo-nazismo? von Preysing e von Galen (quello dell’eutanasia nel 1942) favorevoli ad appoggiarsi sull’enciclica per una resistenza più ferma Von Galen disse al papa stesso: “Noi abbiamo a che fare con un avversario che non conosce verità e fedeltà. Ciò che essi chiamano Dio non è il nostro Dio: è qualcosa di diabolico” Konrad von Preysing Von Galen
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Filo-nazismo? Una divisione di questo genere vi era anche ai vertici vaticani 1.Il papa sembrava poco incline a compromessi: In occasione della solenne visita di Hitler a Roma nel maggio 1938 lasciò la città per Castelgandolfo, parlando della presenza di “una croce che non è la Croce di Cristo” (le svastiche) come di “una molto triste cosa” 2.Il segretario di Stato Pacelli ritiene più conveniente una via diplomatica e la difesa delle norme concordatarie sarà questa la via che seguirà (l’abbiamo già visto) appena divenuto papa
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Filo-nazismo? Tuttavia, differenza di strategia non differenza di valutazione: 1.Pacelli tra i principali estensori dell’enciclica di condanna del 1937 2.straordinario episodio del complotto del gruppo dei generali legati a Beck e Canaris del 1939- 1940
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Filo-nazismo? Il bisogno di garanzia inglese per una pace non “wilsoniana” contatto Josef Mueller – Ludwig Kaas – Robert Leiber Leiber chiede al papa di parlare con Osborne Josef Müller Ludwig Kaas Pacelli e padre Leiber, 1929
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Filo-nazismo? Il rischio dell’operazione L’accettazione da parte del papa, tenendo all’oscuro la Segreteria di Stato: favorire la pace e la caduta del nazismo Due incontri del papa nel gennaio 1940 con Osborne Come è compatibile questo con un papa filo-nazista?
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Filo-nazismo? Il papa non fece quello che diverse voci (ad esempio la resistenza polacca) chiedevano una scomunica di Hitler sarebbe stata però del tutto inefficace lo ammise nel 1943 lo stesso segretario generale del Consiglio ebraico mondiale Rompere le relazioni diplomatiche? molto più efficace ma anche molto più difficile: arma efficacissima contro il cattolicesimo tedesco Ci si andò comunque vicini nel 1942: La nota di Tardini del maggio 1942 (pp. 147-148) Mons. Domenico Tardini
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