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L’altra metà del ponte – insegnare l’italiano ai cinesi

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Presentazione sul tema: "L’altra metà del ponte – insegnare l’italiano ai cinesi"— Transcript della presentazione:

1 L’altra metà del ponte – insegnare l’italiano ai cinesi
Francesco Nati Docente di italiano a stranieri, Centro Linguistico di Ateneo, Università di Macerata Macerata, 7 marzo 2017

2 Due parole su di me… Laurea v.o. in Lingue e Letterature Orientali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia Prolungata e (quasi) mai interrotta attività di traduttore freelance, principalmente per conto di agenzie 16 anni di esperienza nella didattica dell’italiano a stranieri, di cui 14 a sinofoni di Taiwan In possesso di due certificazioni: HSK 6 e Cedils (Didattica dell’italiano a stranieri)

3 Qualche domanda preliminare sull’insegnamento dell’italiano a cinesi
Dove? In Cina In Italia Online A chi? Bambini Adolescenti Giovani adulti (universitari) Adulti Perché? Studio Lavoro Immigrazione Altro

4 I. La didattica dell’italiano in Cina

5 L’italiano all’università
La tradizione di studio delle lingue in Cina risale addirittura agli anni ’50, quando i primi «pionieri» furono mandati nell’URSS (a Leningrado, l’attuale San Pietroburgo) per apprendere gli idiomi più svariati, tra cui anche l’italiano (che comunque era ed è considerata lingua minoritaria 小语种). Secondo dati del 2015 (v. Stati Generali della Lingua Italiana nel mondo, anno 2016), nella RPC esistono 30 istituti universitari dove si offrono corsi di italiano, di cui la metà con specializzazione quadriennale (本科意大利语专业). Il numero di studenti che in quell’anno hanno frequentato almeno un corso di italiano è stato calcolato in circa 2000 unità.

6 Università cinesi dove sono attivati corsi di laurea in italiano
Guangzhou Università degli studi esteri del Guangdong, gemellata da ottobre 2016 Università di Guangzhou Changchun Università di lingua straniere Jilin Huaqiao Chengdu Chengdu Institute Sichuan International Studies University (CISISU), gemellata da giugno 2013 Sichuan Normal University Chongqing Chongqing Arts and Science University Sichuan International Studies University Università di studi internazionali del Sichuan Dalian Università di lingue straniere Hangzhou Università di studi internazionali dello Zhejiang Hong Kong Chinese University of Hong Kong HKU Space Università di Hong Kong Nanchino Università Normale di Nanchino Pechino Università Tsinghua Università della Cina di Scienze Politiche e Giuridiche Università della Comunicazione Università di economia e commercio internazionale (UIBE) Università di lingue straniere di Pechino Università di lingue e culture (BLCU) Università di Pechino Università di studi internazionali di Pechino (BISU) Qinhuangdao Università Normale di scienza e tecnologia dello Hebei Shanghai Università degli studi internazionali di Shanghai Università Tongji Shaoxing Università di lingue straniere Yuexiu dello Zhejiang, gemellata da settembre 2015 Shenzhen Università di Shenzhen Tianjin Università di lingue straniere di Tianjin Xiamen Università di Xiamen Xi’an Università di studi internazionali di Xian Tre di queste università (Università degli studi esteri del Guangdong, Chengdu Institute Sichuan International Studies University e Università di lingue straniere Yuexiu dello Zhejiang) sono gemellate con UniMc e hanno attivato accordi di mobilità studentesca.

7 L’italiano fuori dalle università
L’italiano si studia anche in diversi istituti privati in tutto il paese. I numeri sono stati stimati a circa 2500 studenti nell’a.a. 2014/15. La realtà principale è la scuola Senmiao森淼, con sedi a Beijing, Shanghai, Guangzhou, Chongqing, Harbin, Wuhan, Zhengzhou e anche in Italia (6 campus), ma anche Basilico 罗乐 (Nanjing, Nantong, Hangzhou, Suzhou) si sta espandendo rapidamente. A Pechino dal 1983 è presente anche la Società Dante Alighieri (che attualmente sta puntando molto sull’espansione in Cina), mentre dal 1986 opera l‘Istituto Italiano di Cultura. Esiste un Istituto italiano di Cultura anche a Shanghai, che tiene corsi di italiano per adulti. Da notare è anche l’apertura di corsi di italiano a bambini italiani, o italo/cinesi per venire incontro alle necessità della comunità italiana residente in loco. In diverse città come Pechino, Shanghai, Hong Kong e Guangzhou vi sono scuole dedicate a questo ambito.

8 I programmi Marco Polo (马可波罗计划) e Turandot (图兰朵计划)
Si tratta di due progetti di cooperazione accademica, nati nel 2006 per facilitare l’accesso degli studenti cinesi agli atenei italiani. Essi permettono di ottenere il visto per studio in Italia anche senza conoscere la nostra lingua, a condizione di iscriversi a un corso di italiano di 10 mesi presso gli enti che aderiscono ai programmi (69 università e 100 istituti di altro tipo). Gli studenti ammessi, ai quali è richiesto un voto minimo di 400 su 750 al Gaokao 高考/Yikao 艺考, sono esentati dal pagamento delle tasse universitarie. Ogni ateneo ha una quota di posti riservati ai cinesi. Nella provincia di Macerata, le due realtà legate a questi programmi sono la scuola «Italiano & Co.» di Macerata e la scuola «Le antiche torri» di Sarnano.

9 Qualche numero sul Marco Polo / Turandot
In base ai dati di Uni-Italia (l’agenzia incaricata dal MIUR di gestire questi programmi), nel 2015 il numero delle preiscrizioni per i programmi di cooperazione Marco Polo e Turandot è arrivato a un totale di oltre 2600 unità.

10 La situazione dell’italiano a Taiwan
La diffusione dell’italiano nell’isola di Taiwan ha una storia molto più recente ed è limitata alle principali città della costa occidentale. Questa situazione è principalmente dovuta alla scarsa spendibilità sul mercato del lavoro della nostra lingua, che si trova dietro a inglese, giapponese, spagnolo e francese e probabilmente anche al tedesco nella classifica degli idiomi più studiati.

11 Le principali realtà per l’italiano a Taiwan
A livello universitario, l’unica laurea in italianistica è offerta dall’Università Cattolica Fu Jen, dove esiste dal 1996 un dipartimento di lingua e cultura italiana che laurea una sessantina di studenti all’anno. Il dipartimento conta 6 docenti full-time e una decina di part-time (tra cui, ovviamente, diversi religiosi). Hanno istituito gemellaggi con Perugia-stranieri, Siena-stranieri, Venezia, Milano-cattolica, Roma-1, Roma-3, Roma-Unint. Sempre a Taipei si trova la principale scuola di lingua italiana, Italia Oggi, fondata nel 1997, con un corpo docente che attualmente conta 5 insegnanti. Altri corsi sono offerti con minore regolarità presso altre scuole e università di Taichung, Tainan e Kaohsiung, nel centro-sud dell’isola. A Taiwan non esiste un sede della Dante Alighieri.

12 II. Difficoltà linguistiche dell’apprendente sinofono di italiano

13 Qualche considerazione generale
L’italiano e il cinese sono tipologicamente molto distanti: infatti essi si trovano alle due estremità di una linea ideale che collega lingue morfologicamente molto ricche a idiomi isolanti privi di flessione. Sono sempre di più gli studi specifici sull’italiano di sinofoni, sul quale si conducono progetti di ricerca in vari atenei italiani (Siena-stranieri, Pavia, Venezia ecc.). Non sono moltissimi, invece, gli strumenti e i materiali didattici (manuali, schede ecc.) dedicati ai cinesi che apprendono l’italiano.

14 Alcune difficoltà a livello morfologico
Genere dei nomi (nomi maschili in –a: problema, panorama…); accordo nome-aggettivo Coniugazione dei verbi Uso dell’infinito (dopo verbi modali; dopo verbi come cominciare a…, finire di… ecc.) Uso delle preposizioni (anche dovuto alle irregolarità dell’italiano)

15 Language transfer negativo nell’italiano di sinofoni
Soprattutto in ambienti linguistici poco controllati, tendenza a usare una "forma unica" per sostantivi, verbi e aggettivi: sostantivi al singolare, aggettivi al maschile singolare, verbi prima tutti all’infinito per poi arrivare alla distinzione presente-participio passato Omissione di elementi non presenti in cinese (articoli, congiunzioni, preposizioni, pronomi diretti) e, viceversa, aggiunta di elementi ridondanti in italiano (è il caso degli oggetti apparenti in cinese: “cantare canzoni” invece di “cantare”, “pescare pesci” invece di “pescare” ecc.) Uso di strutture cinesi a "doppia congiunzione": Siccome… quindi…; Anche se… tuttavia…

16 Alcune difficoltà a livello lessicale
Stanco - stancante, noioso - annoiato, rilassato – rilassante Bene - buono - bello - bravo Aprire – accendere, chiudere – spegnere Guardare - vedere - leggere, cercare - trovare; dormire – addormentarsi Sentire - sentirsi – pensare Giocare – divertirsi - uscire (insieme) Cambiare – diventare Prendere – portare Uso del verbo "piacere"

17 III. Parole per cinesi 每日意词

18 Come è nata l’idea Nella giungla di risorse a disposizione dello studente cinese, mancava uno strumento ragionato per presentare il vocabolario italiano di base della nostra lingua. TRADUTTORI AUTOMATICI ELENCHI DI PAROLE COMPILATI SENZA CRITERI SCIENTIFICI GLOSSARI GENERICI NEI MANUALI DI LINGUA VOCABOLARI BILINGUI OBSOLETI E/O PER PROFESSIONISTI

19 Nascita e sviluppo dell’idea
Concorso «Un libro per l’italiano» indetto dal centro Alias (Università Ca’ Foscari) ( Stesura dell’opera, impaginazione e revisione da parte di madrelingua cinesi Sponsorizzazione e pubblicazione da parte di EUM

20 Caratteristiche dell’opera
Vocabolario ad alta frequenza (corpus LIPS e altre fonti) Rilevanza per l’apprendente (scelta dei termini) Esempi rappresentativi dell’uso in vari contesti, evidenziando dove e come compare il vocabolo in ogni frase Termini correlati: sinonimi, contrari e famiglie lessicali Collocazioni e colligazioni

21 Esempi (1)

22 Esempi (2)

23 Grazie a tutti! 谢谢大家! Per l’acquisto:
1. Online: (sconto 20%) 2. Presso l’editore (9:00 – 15:00): EUM, via Carducci snc, Centro direzionale, Macerata (sconto 30%)

24 Domande 提问时间

25 Riferimenti Situazione attuale dell’italiano nel mondo e in Cina:
职莉莉, “中国意大利语教学的历史、现状与发展”, 《湖北广播电视大学学报》2011年 第12期 Stati Generali della Lingua Italiana nel mondo G. Maugeri e S. Scolaro, Segnali di qualità nell’insegnamento dell’italiano in Cina: un caso esemplare, IN.IT nr , 2005, disponibile presso Studenti cinesi in Italia e programmi di cooperazione: Uni Italia Convegno annuale sui Programmi Marco Polo e Turandot, Roma, 1 marzo 2016, Alcuni studi sulla didattica dell’italiano a sinofoni: - Emanuele Banfi (a cura di), Italiano/L2 di cinesi, Milano: Franco Angeli, 2003 - Barbara D’Annunzio, Lo studente di origine cinese, Perugia: Guerra, 2009 - Stefano Rastelli (a cura di), La didattica dell’italiano a studenti cinesi e il progetto Marco Polo, Atti del XV seminario AICLU, Roma, 19 febbraio 2010, disponibile presso:


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