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La valorizzazione di un sito: Il Castello di Acquafredda

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Presentazione sul tema: "La valorizzazione di un sito: Il Castello di Acquafredda"— Transcript della presentazione:

1 La valorizzazione di un sito: Il Castello di Acquafredda
Università degli studi di Cagliari La valorizzazione di un sito: Il Castello di Acquafredda Laboratorio di Public History Peddio Federica

2 Cenni storici: il Castello di Acquafredda
-Il Castello di Acquafredda è una struttura fortificata di epoca medioevale, è situato nelle campagne di Siliqua su un colle di origine vulcanica all’altezza di 256 metri rispetto al livello del mare. -Dal ritrovamento di una bolla Papale, si ritiene che il castello, esistesse già dal 1215, anche se è opinione diffusa attribuire la sua costruzione al nobile pisano Ugolino Della Gherardesca, conte di Donoratico, sin dal in cui divenne Signore della parte sud-occidentale della Sardegna dopo la caduta del Giudicato di Cagliari.

3 -Il castello di Acquafredda controllava l’accesso alla città mineraria di Iglesias, ricca di giacimenti che rappresentavano una fonte di ricchezza per la città di Pisa. Caduto in disgrazia , il conte fu imprigionato a Pisa nella torre dei Gualandi dove morì nel Il castello passa così sotto il controllo diretto della repubblica pisana. -Il castello dal 1326 al diviene proprietà degli Aragonesi. Oltre tale data si pensa che la fortezza non venne viene più abitata e passò, assieme ai terreni vicini, nelle mani di diverse famiglie feudatarie fino a che non venne riscattato nel 1785 dal Re di Sardegna Vittorio Amedeo. -Le vicende del conte Ugolino sono divenute illustri grazie ai versi di Dante Alighieri nella Divina Commedia: “La bocca sollevo' dal fiero pasto quel peccator…” che possiamo trovare nel XXXIII canto della Cantica dell’Inferno. 1.0 Dante incontra il Conte Ugolino.

4 Un sito naturale di grande valore estetico
-Gli aspetti storici, paesaggistici, la geologia, la fauna e la flora fanno di questo luogo un sito naturale di grande valore estetico e di notevole interesse scientifico. Dall’alto del Castello si gode un magnifico panorama delle valle del Cixerri, dei lontani stagni di Cagliari e del mare, della Marmilla e dell’iglesiente. -La vegetazione è costituita dalla tipica macchia mediterranea con arbusti di olivastro, alaterno ginepro, euforbia arborea, di lentisco, mentre ai piedi del colle si trova un rimboschimento di pini dove sostare per i picnic e le passeggiate. Molte sono le specie di uccelli che popolano l’antico maniero, fra cui il barbagianni, la civetta il gheppio la poiana ed il falco grillaio la cui presenza è sintomatica di habitat incontaminato.

5 La struttura Il castello è composto da più corpi murari articolati su tre livelli, armonici con l'andamento del declino, in modo da rendere più difficoltoso l'eventuale approccio del nemico. Nella parte più alta a quota 256 m s.l.m., si eleva il Mastio, l’abitazione del castellano. L'edificio presentava in origine due piani in elevazione, vi era una terrazza sovrastante e un piano interrato adibito a cisterna. Al Mastio si accedeva dal lato nord salendo una scalinata in pietra che conduceva ad un pianerottolo tre metri sotto il piano del castello, da qui si saliva tramite una scaletta retrattile. Sul muro nord resistono cinque stemmi: uno raffigura l'aquila imperiale, simbolo dello schieramento ghibellino dei Gherardesca, un'altro è attraversato da una banda diagonale, gli altri sono stati tutti scalpellati. Di fronte al mastio si trova la poderosa Torre di Guardia, chiamata dai Siliquesi ‘’torre dell'impicco’’ dove con molta probabilità fù rinchiuso Vanni Gubetta uno dei traditori del Conte Ugolino.

6 -A quota circa 154 m s.l.m., si trova la terza linea difensiva formata da una cinta muraria costituita da tre torri. Nella cortina muraria è rintracciabile la presenza di merli di forma "guelfa", essa proteggeva il borgo dove si trovavano gli alloggi per i soldati, magazzini per le scorte alimentari, armi ed attrezzi. -In questa parte del castello si presume sorgesse la chiesa di Santa Barbara nella zona della cisterna del borgo dove sono state rinvenute tre sepolture umane.

7 La valorizzazione di questo sito
-Il sito archeologico, se opportunamente organizzato, è in grado di promuovere e valorizzare il suo contesto e dunque di migliorare la capacità di attrarre visitatori e creare un economia di cui la popolazione residente può beneficiare. -Un’opportunità potrebbe essere quella di un accordo con le compagnie crocieristiche che negli ultimi anni hanno aumentato i loro sbarchi in Sardegna, si potrebbero organizzare dei pullman che portano i crocieristi al Castello dell’aquafredda (dista 30 km da Cagliari). -Date le innovazioni tecnologiche da cui siamo investiti in questi ultimi anni sarebbe interessante se nelle tappe più importanti del sentiero del Castello fossero installati degli strumenti informatici che permettano attraverso l’ausilio di uno smartphon una ricostruzione della struttura in modo da poterla confrontare con quel che rimane oggi.

8 -Bisognerebbe aumentare le visite da parte delle scuole, data la difficoltà che potrebbero avere i bambini nell’ascoltare la storia del Castello da una guida turistica si potrebbe favorire l’apprendimento attraverso l’utilizzo di alcune lavagne multimediali in cui i bambini giocando si ricorderebbero maggiormente la storia del sito. -Sotto il Castello si trova una struttura che sarà il nuovo museo, potrebbe risultare interessante renderlo un luogo interattivo e tecnologico, magari con la proiezione di un avatar in ambientazione medievale all’ingresso che racconta ciò che i visitatori potranno trovare nel museo.

9 Fonti di finanziamento
Tutto questo potrebbe essere realizzato attreverso: -gli introiti derivanti dalle visite (dei crocieristi, degli studenti ecc); -la vendita di gadget e libri che raccontano la storia del Castello; -attraverso la realizzazione di alcune giornate annuali (in cui il ticket costa un po’ di più) in cui si potrebbe ricreare l’ambientazione medievale, magari attraverso la collaborazione con compagnie teatrali alcune persone si potrebbero vestire come all’epoca e intrattenere maggiormente i visitatori.

10 Grazie per l’attenzione
Fine Grazie per l’attenzione


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