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PubblicatoGianleone Fiori Modificato 7 anni fa
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BACINO Anatomia del bacino Sacroileite Pubalgia Sindrome del piriforme
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BACINO Il cingolo/cintura pelvica costituisce la base del
tronco e forma l'impalcatura dell'addome
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formato da quattro ossa: 2 ossa dell'anca (ileo, ischio, pube) sacro
coccige e da tre articolazioni: 2 sacro-iliache sinfisi pubica 2 CIRCONFERENZE
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fusione avviene nell'acetabolo completa tra i 15-16 anni
osso piatto pari e simmetrico risultato dalla fusione di tre parti ILEO ISCHIO PUBE queste sono unite da cartilagine nell'individuo giovane e da osso nell'adulto fusione avviene nell'acetabolo completa tra i anni IMPORTANTE PER IL TIPO DI APPROCCIO SCARSO NELL'ANZIANO
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inserzioni muscolari: piriforme multifido
osso impari e mediano articolazioni: L5-S1 sacro-iliaca sacro-coccigea inserzioni muscolari: piriforme multifido FORI COCIGE
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ARTICOLAZIONI E LEGAMENTI
SACRO-ILIACA capsula articolare cartilagine membrana sinoviale legamenti ARTRODIA classificata come sinartrosi Due auricole a forma di L
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intrinseci: sacroiliaco anteriore e posteriore e sacrointerosseo
estrinseci: sacrospinoso, sacrotuberoso, ileolombare
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MOVIMENTI nutazione base: in avanti e in basso apice: in dietro
diminuisce il diametro dello stretto superiore contronutazione SOLCO SACRO-ILIACO SI APRE IN NUTAZIONE
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SINFISI PUBICA cartilagine ialina disco fibrocartilagineo legamenti tra le due ossa pubiche interossei ant, post, sup, inf Forti TENSIONI Rilsciamento RELAXINA metabolismo del collagene
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MUSCOLI gran dorsale multifido, grande gluteo Ileo-psoas
otturatore interno Piriforme pavimento pelvico, pubo coccigeo, pubo rettale, ileo coccigeo, coccigei
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VASI E NERVI arteria iliaca, interna (arterie glutee) ed esterna (arteria femorale) vena omonime prima di riversarsi nella cava inferiore plesso sacrale, unione plessi lombosacrali e dai rami anteriori dei primi nervi sacrali SCIATICO NERVI GLUTEO SUP INF PUDENDO GEMELLI OTTURATORE INT PIRIFORME FEMORO-CUTANEO
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FASCIA fascia dorso-lombare fascia glutea fascia lata
tessuto connettivo, contenenti fasci ravvicinati di fibre di collagene, orientate parallelamente alla direzione di trazione DENSITA' VARIABILE COME legamenti, aponeurosi e tendini, - Creano un ambiente scorrevole per i muscoli. - Tengono sospesi gli organi al loro giusto posto. - Trasmettono il movimento dai muscoli alle ossa alle quali sono fissate. - Creano un sostegno ai nervi ed ai vasi sanguigni che passano attraverso i muscoli.
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distribuzione dei carichi
il peso grava su L5 ali del sacro ali iliache cavità acetabolari tuberosità ischiatiche si divide in due parti uguali verso le due
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STATICA E DINAMICA DURANTE IL PARTO RUOLO FONDAMENTALE
PRESENTAZIONE FACCIALE
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PUNTI DI REPERE SIAS, sinfisi pubica, legamento inguinale
SIPS, base sacrale, angolo sacrale infero-laterale, coccige, tuberosità ischiatica grande trocantere, piriforme, decorso sciatico triangolo di Scarpa
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NELLA DIAGNOSI STRUTTURALE DEL CINGOLO
VALUTAZIONE NELLA DIAGNOSI STRUTTURALE DEL CINGOLO PELVICO L'SAMINATORE DEVE CONSIDERARE I TRE ELEMENTI DIAGNOSTICI CHIAVE RAPPRESENTATI DI ASIMMETRIA, ALTERAZIONE DEL RANGE DI MOVIMENTO E ANOMALIA DELLA CONSISTENZA TISSUTALE PRINCIPI DI MEDICINA MANUALE, Philippe Greenman
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PALPAZIONE: punti di repere, consistenza tissutale, tensione muscolare
OSSERVAZIONE: asimmetrie, slivellamenti, ginocchia, piedi, deambulazione PALPAZIONE: punti di repere, consistenza tissutale, tensione muscolare TEST: test di provocazione, valutazione delle condizioni muscolari LEGAMENTO INGUINALE PER ERNIA LEGATO A STRUTTURE DISTANTI: CINGOLO SCAPOLARE CRANIO ARTI INFERIORI ileo in posteriorità =>muscoli anteriori in tensione=> sartorio e zampa d'oca, retto femorale e rotula, oppure rotazione esterna dell'acetabolo con varismo e apparente arto corto blocco dell'ileo in anteriorità => muscoli posteriori in tensione=> semimembranoso e menisco mediale, semitendinoso e zampa d'oca, bicipite femorale e perone bloccato in posteriorità
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SACROILEITE la sacroileite è un processo infiammatorio di una o di entrambe le articolazioni sacroiliache la patologia si manifesta con un dolore localizzato nella parte bassa della schiena e nella zona glutea, talvolta anche alle gambe SPESSO PUO' ESSERE CONFUSA CON LOMBALGIA
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una manifestazione caratteristica delle spondiloartropatie, spondilite anchilosante e delle artriti siero-negative oppure può essere causata da alterazioni posturali, tensioni muscolari, traumi che alterano la corretta cinematica della ASI
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VALUTAZIONE anamnesi: età, tipo di dolore , interventi alla colonna, distorsioni cervicali, traumi agli arti inferiori (ginocchio, caviglia, contraccolpi), gravidanze osservazione: in piedi e durante il cammino palpazione: densità nella zona (multifido) e della muscolatura dolore aumenta quando si resta a lungo in piedi o anche quando si salgono le scale varo, valgo => extra, intra acetabolo simmetria passo
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TEST evocazione del sintomo con provocazione e viceversa in scarico
eterometria degli arti test per i legamenti valutazione della lunghezza muscolare (ileo-psoas, piriforme)
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TRATTAMENTO trazione del sacro tra le iliache (pompage)
allungamento muscolare selettivo mobilizzazione della ASI con pompage supino, decubito laterale esercizi di auto-trattamento e stretching, suggerire visita per eventuali solette, igiene posturale dalla valutazione, SE PROBLEMA ALTROVE agiremo su colonna, anca, ginocchio o caviglia detensionamento della zona del legamento sacro-tuberoso
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PUBALGIA una una qualunque sindrome dolorosa
interessante la regione addomino-pubo-crurale un'infiammazione di adduttori, pettineo, piramidale, retti addominali, obliqui addominali e trasversi addominali difficile da diagnosticare e da trattare per le molteplici cause e per la delicatezza della zona
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ripetizione esasperata e persistente nel tempo di alcuni gesti
CHI: sportivi di tutti i livelli, tutti quegli sport che portano ad un sovraccarico funzionale associato ai microtraumi ripetuti nel tempo donne post gravidanza SINTOMATOLOGIA: dolore zona inguinale, può estendersi alle zone circostanti nei casi più lievi, il dolore compare al risveglio e si manifesta quando si inizia l’attività fisica; tende poi a scomparire una volta che si è effettuato il riscaldamento nelle forme più gravi il dolore quasi costante, improvviso, è tale da interrompere lo svolgimento dell’attività il dolore può essere urente fino alla parte bassa dell'addome e sensazione di avere sempre la vescica piena ripetizione esasperata e persistente nel tempo di alcuni gesti lassità residua per relaxina è questo l’errore più grave
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VALUTAZIONE anamnesi diagnostica per immagini: eco ed rx per escludere strappi o fratture, RM test muscolari contrazione e distensione passiva test per il muscolo ileopsoas test per il muscolo retto dell’addome test per i muscoli adduttori test per i muscoli obliqui dell’addome valutazione della membrana otturatoria
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TRATTAMENTO in fase acuta crioterapia e riposo trattamento muscolare:
possibili trigger point allungamento riallenamento all'attività per ridurre infiammazione ed eventuale gonfiore digitopressione
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SINDROME DEL PIRIFORME
causa di dolore gluteo con irradiazione all'arto inferiore NERVOSO SOFFERENZA MUSCOLARE (trigger) faccia posteriore della coscia, prossimale della gamba • Dolore in posizione seduta o accovacciata, ma anche in attività funzionali come il cammino • No deficit neurologici • Atrofia gluteo (casi cronici)
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spasmo o retrazione del piriforme determinano compressione del nervo sciatico
• trauma diretto, lesioni chirurgiche, patologie lombari e della sacroiliaca 7-21% nei casi di attraversamento
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VALUTAZIONE anamnesi, età, attività, eventi traumatici
osservazione: asimmetria degli arti, segno di Trendellemburg pz seduto: tendenza a modificare la posizione, difficoltà ad accavallare le gambe pz supino: extrarotazione di più di 45°, ipostenia dei muscoli innervati dallo sciatico (fase avanzata)
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Flexion – Adduction – InternalRotation test (FAIR)
Freiberg Flexion – Adduction – InternalRotation test (FAIR) Piriformis Contraction Test (5’’) palpazione dei trigger-point il dolore scatenato dalla palpazione sia essa esterna “noi” o interna “medico”
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TRATTAMENTO trattamento conservativo terapie manuali terapie fisiche
terapia infiltrativa trattamento chirurgico terapie manuali terapie fisiche terapia farmacologica
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TECNICHE MANUALI: allungamento in flessione-adduzione-intrarotazione
allungamento e crioterapia tecniche di facilitazione neuromuscolare digitopressione con muscolo in allungamento (Travell) fibrolisi meccanica autotrattamento, posizione FAIR, piede laterale al ginocchio controlaterale bacino schiacciato al lettino inibizione reciproca (lavorare con adduttori ed intra per avere un massimo rilascio) oppure rilasciamento post-isometrico magari seguito da inibizione reciproca
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TERAPIE FISICHE US, anche associati anche ad allungamento miofasciale TERAPIA FARMACOLOGICA FANS Miorilassanti corticosteroidi
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