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La biografia linguistica

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Presentazione sul tema: "La biografia linguistica"— Transcript della presentazione:

1 La biografia linguistica
Prof.ssa Stefania Cavagnoli

2 Dare un nome “(auto)biografie linguistiche” (Lévy 2001, Van den Avenne, 2004, Franceschini 2004 Molinié , Cognigni 2007, Perregaux 2007, Favaro , Veronesi 2008, ecc.), “language (learning) memoirs” (Kramsch , Pavlenko 2001) “approccio biografico” (Molinié 2002 e ) “racconti biografici” (Lüdi, 2005), “racconti di lingue” (Lévy; Gohard & Rachédi 2009) “itinerari biografici”, “frammenti biografici” (Lambert 2005)

3 Una definizione dal Dizionario di didattica del francese come lingua straniera (Cuq, 2003)
“La biografia linguistica di una persona è l’insieme dei percorsi linguistici, più o meno lunghi e più o meno numerosi, che questa ha seguito e che formano ormai il suo capitale linguistico; è un essere storico che ha attraversato una o più lingue, materne o straniere che costituiscono un capitale linguistico in continua evoluzione. Sono, in totale, le esperienze linguistiche vissute ed accumulate, in un ordine aleatorio che differenziano ogni individuo” (Cuq : 36-37).

4 PERCHE’: alcuni punti di interesse
Valorizzazione del plurilinguismo e dell’apprendimento delle lingue lungo tutto l’arco della vita Centralità dell’apprendente e del suo ‘capitale linguistico’ Dimensione dinamica dei repertori linguistici (aspetti cognitivo e psicosociale)

5 QUANDO? Nei documenti europei
“Il futuro discente farà dapprima una valutazione della sua biografia linguistica e tenterà di valutare le sue conoscenze della lingua che egli si propone di imparare. Anche se questa stima è vaga e soggettiva, non è meno importante, perché traduce l’immagine che egli si fa di quanto ha acquisito, immagine che è necessario conoscere perché sarà presente per tutto il percorso dell’apprendimento. Sarà opportuno inoltre che il futuro discente si renda conto del tipo di livello che desidera o deve ottenere”. (Richterich, Chancerel, 1977: 27).”

6 QUANDO? Politiche linguistiche europee
Portfolio Europeo delle Lingue (dal 1997 in poi): Passaporto, 2- Biografia linguistica, Dossier Biografia linguistica: incoraggia lo studente a definire ciò che sa fare con le lingue in apprendimento ed include informazioni sulle esperienze linguistiche e culturali acquisite sia in ambiente scolastico sia in contesti diversi

7 “la stratificazione delle lingue nella storia di un individuo ne modifica, nel corso dell’esistenza, lo statuto, l’approccio e la rappresentazione che ognuno di noi ha (o si fa) delle lingue, materne o straniere che siano. Di conseguenza, l’apprendimento e l’insegnamento delle lingue straniere vengono per lo meno influenzati dalla propria storia linguistica e dal racconto e della valutazione che ne fa ciascuno di noi” (Lévy 2001: )

8 Scheda di lavoro Individualmente fate un elenco delle lingue che conoscete Definite ciascuna delle lingue indicate con 1 o più aggettivi che vi vengono in mente

9 Rappresentazioni e atteggiamenti linguistici
“il tedesco urla, l’inglese piange, il francese canta, l’italiano recita la commedia e lo spagnolo parla…” (proverbio del XVII sec. - De Mauro 1965) le immagini sulle lingue sono quasi sempre immagini sulle persone/popoli che le parlano (associazione lingua-locutore) esse dipendono dalle esperienze di contatto diretto o indiretto con altre lingue-culture (importanza del percorso biografico soggettivo) in molti casi, soprattutto quando non c’è stato un contatto diretto, la ns. è più una rappresentazione collettiva che non una rappresentazione soggettiva (pregiudizi e stereotipi) NB: se esiste un rapporto diretto tra rappresentazioni linguistiche e percorsi biografici quali funzioni può svolgere la biografia linguistica nella didattica delle lingue? All’ultima domanda fare un brainstorming

10 COME? (Auto)biografia linguistica e repertori plurilingui
BL come strumento diagnostico BL come strumento (auto)formativo per gli apprendenti BL come strumento (auto)formativo per i docenti

11 Le BL nella formazione iniziale: perché partire da sé?
Partire da sé implica l’accettazione di una scommessa essenziale: “non è un basarsi su un ruolo né sulla situazione, […] ma è risalire a, muovere da un’esperienza, ossia da un vissuto vissuto, con tutto quello che ha di determinato, e da un vissuto ancora da vivere (il desiderio) mai l’uno senza l’altro” “[…] è la scommessa di poter prendere le mosse dal luogo di nascita, con tutto quello che esso ha di dipendente, di pregiudicato, ma anche di promettente, di nuovo, di luogo di una divisione, di uno squilibrio di una partizione che è una partenza […]” Muraro 1996: 20

12 Spunti per l’autobiografia linguistica
con quali lingue-culture sono cresciuto/a, mi sono formato/a, sono entrato/o in contatto… nella prima infanzia nel periodo scolastico nell’età adulta e in futuro? persone (familiari, amici, insegnanti, incontri particolari…), luoghi (scuola, paesi esteri…), parole, oggetti, profumi, suoni, ecc. particolarmente significativi che lego alle lingue che conosco Da lasciare nell’aria come brainstorming prima della scrittura


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