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PubblicatoNiccoletta Margherita Vitali Modificato 7 anni fa
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Progetto Interforze di educazione alla Legalità e alla Cittadinanza: Esercito Italiano, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza insieme per la legalità, in memoria delle Vittime del Dovere
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EDUCAZIONE DELLA LEGALITÀ ECONOMICA
Progetto Interforze di educazione alla Legalità e alla Cittadinanza: Esercito Italiano, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza insieme per la legalità, in memoria delle Vittime del Dovere EDUCAZIONE DELLA LEGALITÀ ECONOMICA IN COLLABORAZIONE CON LA GUARDIA DI FINANZA PREMIO MIGLIOR ELABORATO TESTUALE ALLIEVA MARGHERITA CHIARA VACCA SCUOLA MILITARE TEULIE’ MILANO
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Progetto Interforze di educazione alla Legalità e alla Cittadinanza: Esercito Italiano, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza insieme per la legalità, in memoria delle Vittime del Dovere Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri, Guardia di Finanza. Le Forze Armate in Italia sono varie e specializzate. Potrebbe sembrare un’esagerazione, un eccesso di controllo, una sovrapposizione di compiti, ma non è così: quando pensiamo ai crimini che possono essere commessi la nostra mente ci indirizza verso quelli più discussi, quelli che si vedono nei film, come furti, rapimenti, spaccio, violenza, omicidi, invece le possibilità di infrangere la legge sono molte di più, solo che non ne sentiamo parlare così spesso perché, pur creando confusione, danni e malfunzionamenti del sistema, esse non creano abbastanza scalpore da avere l’onore di essere rese note ai più. Proprio per questo necessitiamo di un controllo continuo e completo; per il cielo c’è l’Aeronautica, per il mare c’è la Marina, per la terra c’è l’Esercito, per la regolazione generale ci sono i Carabinieri, per l’economia c’è la Guardia di Finanza. Quest’ultima creata nel 1774 nel Regno di Sardegna, entrò a far parte delle Forze Armate italiane nel corso del XIX secolo: è un corpo di polizia ad ordinamento militare facente contemporaneamente parte delle quattro forze di polizia italiane e dipendente direttamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Come lascia intendere la denominazione, la Guardia di Finanza si occupa generalmente di contrasto al crimine economico-finanziario; questo implica che, in linea con la missione istituzionale del Corpo definita nel 2016, siano stati delineati tre principali obiettivi strategici riguardanti rispettivamente il contrasto all’elusione e alle frodi fiscali, agli illeciti in materia di spesa pubblica e agli illeciti economici e finanziari in genere.
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Progetto Interforze di educazione alla Legalità e alla Cittadinanza: Esercito Italiano, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza insieme per la legalità, in memoria delle Vittime del Dovere L’obiettivo prioritario, quello a cui la Finanza è solitamente collegata, è quello della lotta contro l’evasione fiscale che può spesso incarnarsi nella pratica della cosiddetta “economia sommersa”; si tratta quindi di esercizio in forma occulta di attività d’impresa o di lavoro autonomo nel completo disprezzo delle norme fiscali e nella totale assenza di regole a tutela del lavoratore. I problemi che ciò comporta sono di carattere sia monetario, in quanto nuoce al sistema economico nel suo complesso e al mercato legale, pregiudicando gli interessi degli imprenditori e dei professionisti onesti, sia sociale, in quanto non è rispettoso dei diritti del lavoratore e va contro l’etica lavorativa della nostra nazione che è costituzionalmente <<una Repubblica democratica fondata sul lavoro>> (articolo 1). Rimanendo all’interno del confine italiano, anche in relazione al gioco d’azzardo e alle scommesse, è necessario un intervento di sorveglianza non indifferente perché, per quanto possa essere malvisto, questo tipo di intrattenimento è legale. Tuttavia quando l’abuso e l’illegalità prendono il sopravvento, diventa indispensabile tutelare sia il gettito fiscale, che è istituzionalmente regolato per quanto riguarda le imposte dirette e indirette, sia il mercato, che può facilmente essere intaccato da concorrenze sleali esercitate a danno degli operatori onesti che, essendo magari entrati nel giro per passatempo, si ritrovano intrappolati in un circolo vizioso di vincite minime e perdite enormi dal quale diventa davvero difficile uscire, sia il consumatore, che può non essere in grado di distinguere la realtà dalla truffa, specialmente nel caso in cui ad essere coinvolto sia un minore. Uscendo dal contesto strettamente italiano e allargando l’orizzonte verso una visione economica globale, la Guardia di Finanza, coadiuvata dall’Agenzia delle Entrate, si trova a far fonte a frodi organizzate e casi di evasione internazionale che consistono in fenomeni particolarmente insidiosi e complessi da smascherare, quali l’illecito trasferimento di capitali in paradisi fiscali e la fittizia residenza all’estero di persone o società e di patrimoni illegali.
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Progetto Interforze di educazione alla Legalità e alla Cittadinanza: Esercito Italiano, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza insieme per la legalità, in memoria delle Vittime del Dovere In collaborazione con la Marina inoltre la Finanza, attraverso i Reparti Aeronavali, effettua un controllo economico della fascia costiera, del mare e delle acque interne insieme allo spazio aereo sovrastante, sorveglia il traffico marittimo, contrasta la contraffazione e l’importazione di merce illegale e verifica l’impiego di personale “in nero” a bordo delle imbarcazioni, onde evitare traffici internazionali di droga (38000 kg di sostanze stupefacenti sequestrate nel 2016), di esseri umani (traffico di migranti contro il quale sono previste tre operazioni: prevenzione presso i paesi d’origine dei flussi, controllo nelle acque internazionali e sorveglianza nelle acque territoriali e contigue italiane), di tabacchi lavorati, di armi e, più comunemente, di merce contraffatta. Tornando alla realtà italiana, è imperativo parlare dell’attività anticontrabbandistica all’interno del settore doganale mediante presidi di vigilanza statica dislocati presso i punti d’ingresso allo Stato e un diffuso sistema di vigilanza dinamica che tutela così i traffici commerciali legali e il territorio nazionale dalle minacce provenienti dall’esterno dell’Unione Europea. Il controllo però non si ferma alla frontiera, anzi continua a livello locale per contrastare questo fenomeno anche nella fase di vendita al dettaglio attraverso l’inibizione delle forme di produzione e commercio di prodotti falsi o di incerta provenienza, a favore della tutela dei consumatori inconsapevoli e dei fornitori onesti. Si procede quindi alla vigilanza nei luoghi di commercio e alla ricostruzione di tutta la filiera di produzione, spesso anche all’estero.
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Progetto Interforze di educazione alla Legalità e alla Cittadinanza: Esercito Italiano, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza insieme per la legalità, in memoria delle Vittime del Dovere Per quanto tutto questo possa sembrare lontano dalla nostra quotidianità e possa far apparire futili ed esagerati i controlli e le procedure di sicurezza, non è affatto così: si parte dal grande per arrivare al piccolo, fino a noi. Il notaio di quella cittadina di provincia che nessuno sospetterebbe mai di nulla, ma riguardo al quale tutti si chiedono come faccia a non finire mai i soldi. Quel fruttivendolo sotto casa che è orgoglioso di esporre in vetrina le “sue” arance belle tonde e colorate, con quel fatidico bollino che ne testimonia la provenienza dalla nostra amata Sicilia, ma che in realtà arrivano dall’ultimo frutteto del Brasile. Quel ragazzo libico che è da poco arrivato nel centro di accoglienza vicino al campetto dove giochi a calcio con i tuoi amici tutti i giovedì e che è scappato dall’inferno di casa sua per ritrovarsi insieme ad altre duecento persone su un barcone; la meta era comune, l’Europa, ma non tutti, anzi, quasi nessuno ci è arrivato, giusto lui e gli altri giovani che sono stati in grado di resistere fino all’arrivo dei soccorsi. Quel cugino idraulico che abbiamo tutti e che, dopo averti rifatto tutto l’impianto di tubature, per sostituire quello fatto negli anni Cinquanta che ormai non era più a norma, per un totale di 3000 euro, ti chiede “in amicizia” di poter evitare di fare quella dannata ricevuta di cui tanti hanno orrore e non si può mica dire di no al cugino idraulico… A pensarci bene, non è così difficile cadere nella rete vischiosa dell’illegalità. L’illegalità non bussa solo alla porta di politici e miliardari: se non fai attenzione la troverai già in casa tua senza che abbia suonato il campanello.
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