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LE TEMATICHE AFFRONTATE
Nell’ambito del progetto Leonardo da Vinci SI.SI.FO. vengono affrontate le tematiche dello sviluppo dei territori in difficoltà; nello specifico si tratta delle comunità montane e rurali. Per ciò che riguarda la partnership italiana le peculiarità territoriali vengono individuate nella valle del Taro e del Ceno, in analogia con le realtà individuate dai Partner Europei, in Spagna, in Germania, in Inghilterra, in Belgio. 1
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CONOSCERE, FORNIRE, ELABORARE
Conoscere il territorio oggetto dell’indagine; Fornire alcune “mappe” per la comprensione del territorio; Elaborare un modello di buone pratiche di formazione della conoscenza e di progettazione di modelli socio-economici orientati allo sviluppo sostenibile, che possa consentire alla pubblica amministrazione di acquisire le competenze utili a promuovere buone pratiche nei territori stessi. 2
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LE FINALITA’ DELLA RICERCA
Le finalità che ci si propone attraverso il progetto SI.SI.FO, sono il confronto delle esperienze di sviluppo sostenibile, nei territori dei diversi paesi partner; territori connotati culturalmente, paesaggisticamente sufficientemente integri e ricchi di tradizioni rurali, inseriti in una società e in un’economia che diviene sempre più complessa e quindi ricca di contraddizioni. 2
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I TERRITORI I territori su cui la partnership ha lavorato sono di grande interesse culturale e ambientale, soffrono però, come molte altre valli montane e comunità rurali, il fenomeno dello spopolamento di alcuni loro borghi e il parziale abbandono delle attività agricole a presidio del territorio. Le peculiarità culturali, architettoniche e paesaggistiche e le attività “produttive” del territorio potrebbero rappresentare potenzialità di rivitalizzazione ed essere valorizzate in funzione di una fruizione turistica e di una maggior ricettività. 4
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I TEMI DELLA RICERCA-AZIONE
L’abbandono del territorio I percorsi tematici (cultura, ambiente, lavoro, sviluppo sostenibile) Il riuso della cultura rurale e montana e la socio-economia territoriale Lo sviluppo del turismo responsabile Le possibilità di attività produttive locali (artigianato, attività estrattive, agroalimentare, ecc.) Le attività di servizio (sanità, servizi sociali, scuola, formazione, attività culturali, servizi all’impresa, servizi al cittadino,…) 5
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Ipotesi di un dispositivo operativo per progetti
Strategia associativa dell'Unione dei Comuni per la qualificazione dei servizi e per lo sviluppo locale Valorizzazione del Territorio e qualificazione ambientale Programma Turismo (culturale, ambientale, gastronomico, ricettività turistica) Miglioramento delle infrastrutture e dei servizi per l'agricoltura e il territorio Valorizzazione dei prodotti tipici Recupero e qualificazione dei Centri storici e degli edifici di valore storico tradizionali Infrastrutture e attrezzature pubbliche Gemellaggi. 6
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IL PROCESSO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
diagnosi del territorio, delle risorse, delle opportunità, dei vincoli; pre-discussione sulle priorità da seguire; costruzione di ipotesi strategiche; concertazione, creazione del consenso; definizione rete istituzionale per la realizzazione dei progetti; definizione progetti e piano di azione; individuazione contributi pubblici disponibili ed eventuali finanziatori privati; avviamento; monitoraggio e valutazione. 7
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La Bilateralità: strumento di dialogo sociale nel turismo
Gli enti bilaterali sono istituti, introdotti per accordo tra le parti sociali a cui le stesse parti sociali affidano funzioni e risorse per specifici servizi percepiti. La bilateralità è una modalità di partecipazione e di facilitazione che si adatta bene ai sistemi di relazione delle piccole imprese. L’esperienza bilaterale rappresenta un valore aggiunto rispetto alle difficoltà dell’associazionismo imprenditoriale e sindacale. 8
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Le principali attività dell’Ente Bilaterale del Turismo (EBURT)
Iniziative finalizzate al sostegno temporaneo del reddito dei lavoratori e delle imprese Iniziative in materia di formazione e qualificazione professionale Istituzione della banca dati per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e per il monitoraggio del mercato del lavoro. 9
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Le nuove figure professionali nel turismo
Trasformazioni nel settore turistico: evoluzione tecnologica e globalizzazione. Necessità di adeguamento delle figure professionali ai cambiamenti in atto. Nuove qualifiche e relativi standard formativi individuati: Operatore della promozione ed accoglienza turistica; Tecnico del marketing turistico; Tecnico dei servizi turistico ricettivi; Tecnico dei servizi fieristico-congressuali; Tecnico dei servizi di animazione e del tempo libero. 10
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LA FIGURA MANAGERIALE NEL TURISMO
Dal monitoraggio realizzato attraverso tavoli tecnici di lavoro, a cui hanno partecipato la regione e gli Enti Bilaterali e di formazione, si è evidenziata la necessità di inserire una qualifica di natura manageriale. Si tratta di una figura professionale con capacità manageriali più evolute, in possesso di competenze comunicative, di una visione integrata e con capacità di interagire con gli operatori della Pubblica Amministrazione. 11
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FONDI INTERPROFESSIONALI E BILATERALITA’: FOR.TE
Sono stati presentati 3 piani formativi per la formazione continua validati dalle parti sociali in accordo con la regione Emilia-Romagna (uno per il commercio, uno per i servizi, uno per il turismo). Eburt ha fornito un servizio di assistenza e consulenza alle imprese del turismo per la redazione e presentazione dei piani formativi. 12
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TURISMO E SVILUPPO SOSTENIBILE
Per potenziare le risorse del territorio occorre intervenire attraverso modalità integrate su 2 livelli: agricoltura e turismo. Il turismo sostenibile necessita di una strategia comune che coinvolga le Amministrazioni Comunali, le aziende di Promozione Turistica, le Associazioni di Categoria. E’ necessario che i fattori di attrattiva del territorio appenninico siano resi visibili dagli operatori turistici e facilmente fruibili per i turisti. 13
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LE POLITICHE ECONOMICHE
Le politiche economiche di sviluppo locale commisurate all’ambiente hanno una grande valenza e destano interesse, soprattutto se hanno visibilità all’interno di “patti territoriali”, quindi nella delineazione di decisioni di politica economica da parte degli Enti Locali (Pubblica Amministrazione), concertate con le parti sociali ed economiche, o di “piani d’area”, in quelle aree connotate, al livello sociale ed economico, da difficoltà nello sviluppo L’interesse va incentrato su alcune potenziali “risorse” del territorio, a cui bisogna aggiungere valore per renderle vantaggiose/competitive. 14
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UN LABORATORIO PER LA FORMAZIONE
La progettazione del modello formativo, in SISIFO, si configura come un laboratorio di idee e un raccoglitore di proposte per la valorizzazione dei territori attraverso l’individuazione puntuale delle loro potenzialità. Occorre riflettere sul fatto che ciò che si fa deve rientrare in una prospettiva di trasferibilità e quindi possa costituire esempio per altre valli montane e/o comunità rurali, trovandone futura applicabilità. 15
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Il Lavoro Le politiche del lavoro giocano un ruolo cruciale in termini di strategie di sviluppo sociale ed economico poiché intervengono sull’occupabilità e sull’adattabilità delle persone e con questo sulla possibilità di miglioramento della produttività delle imprese e la loro innovazione. 16
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