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Il Nucleo Alzheimer R.S.A. Come comunità che si prende cura

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Presentazione sul tema: "Il Nucleo Alzheimer R.S.A. Come comunità che si prende cura"— Transcript della presentazione:

1 Il Nucleo Alzheimer R.S.A. Come comunità che si prende cura
Milano - ASP IMMeS e Pio Albergo Trivulzio 07 Ottobre 2016 Dott.ssa Ivana Santi Specialista in Geriatria e Gerontologia Direttore UOC VI RSA Territoriale e Domiciliarità

2 La storia dei Nuclei Alzheimer R.S.A. PAT:
Il Nucleo Alzheimer R.S.A. Come comunità che si prende cura La storia dei Nuclei Alzheimer R.S.A. PAT: la realtà di Milano e Merate Dott.ssa Ivana Santi Specialista in Geriatria e Gerontologia Direttore UOC VI RSA Territoriale e Domiciliarità Milano, ASP IMMeS E pio Albergo Trivulzio Milano 07 Ottobre 2016

3 e vengono attivati con la Deliberazione Giunta Regionale, 28/02/1995 .
I Nuclei Alzheimer RSA aziendali nascono con il Piano Alzheimer della Regione Lombardia e vengono attivati con la Deliberazione Giunta Regionale, 28/02/1995 . L’Azienda realizza due Nuclei Alzheimer RSA presso la sede di Milano e un Nucleo presso la sede di Merate, di 20 posti letto ciascuno, per un totale di 60 posti letto. Ma già nei primi anni ‘90, i Professionisti del Gruppo Zonda del PAT (MR Merli, A Belloni, S Peccatori, S Clementi, A Spagnoli, B. Petrucci), lavoravano alla formazione mirata del personale infermieristico ed assistenziale, proponendo un «Modello assistenziale per le demenze», ( 3° Congresso Nazionale per Infermieri Professionali – Folgaria TN 1990), occupandosi della gestione dei BPSD e dell’approccio assistenziale più idoneo alla tipologia di utenza. Inoltre, già nel 1991 MR Merli portava al 4° Congresso Nazionale della SICP, a Riva del Garda, un contributo relativo all’Assistenza ai pazienti affetti da Malattia di Alzheimer nella filosofia delle cure palliare

4 Alla fine degli anni 90 Moyra Jones giunge al PAT, visita i nostri Nuclei e presenta, proprio in questa aula, il suo MODELLO GENTLECARE DI AMBIENTE PROTESICO costituito da 3 elementi :  LE PERSONE (Ospiti, Familiari e Operatori)  L’AMBIENTE (fisico e relazionale)  LE ATTIVITA’

5 “La Demenza è un’isola su cui nessuno vorrebbe approdare”
La Demenza è un’isola impervia su cui è difficile approdare “La Demenza spaventa (Soggetto, familiare e Operatori)” La Demenza richiede un enorme impegno, ma, se ben orientati sul giusto cammino, la Demenza può far scattare una scintilla ….. e non si vuol più abbandonarla

6 le PERSONE (Ospiti, Familiari e Operatori), l’AMBIENTE
Alla fine degli anni ’90 chiedo di poter approdare ai NA RSA PAT di Milano, ai quali dedico circa un decennio, in parte con la dott.ssa Monica Gandelli, cui passo il testimone nel 2011, quando approdo a Merate, dove continuo quanto iniziato a Milano, con il dott. Maurizio Perego. Gli elementi su cui abbiamo sempre lavorato sono: le PERSONE (Ospiti, Familiari e Operatori), l’AMBIENTE (fisico e relazionale) e le ATTIVITA’, attraverso: 1 formazione, motivazione e sostegno del Personale 2 counseling del familiare e la condivisione dei processi di cura 3 realizzazione di progetti mirati rivolti alla stimolazione sensoriale e cognitiva degli Ospiti, a partire dalla Musicoterapia a Milano per arrivare alla Pet Therapy a Merate

7 sono il pane quotidiano.
Le Equipe multidisciplinari del PAT di Milano e del Frisia di Merate hanno realizzato con me molti progetti mirati (Musicoterapia, AAA/Pet Therapy e Arteterapia), con il supporto di Professionisti qualificati, in aggiunta alla condivisione delle attività di Animazione e Terapia Occupazionale, nei cui ambiti tecniche di Validation, ROT formale e informale, la Riminescenza…. sono il pane quotidiano.

8 Dott.ssa Ivana Santi - Responsabile UOS Alzheimer in RSA
L’Ambiente Terapeutico nei Nuclei Alzheimer RSA: dall’Architettura alla Relazione Corso in 3 edizioni Dott.ssa Ivana Santi - Responsabile UOS Alzheimer in RSA Aula Beata Gianna ASP IMMeS e P.A.T. I edizione Milano, 20 Settembre 2008 L’ approccio non farmacologico alla demenza: esperienze dell’Istituto Frisia di Merate   Dott.ssa Ivana Santi Direttore Medico Istituto Geriatrico e Riabilitativo G. e C. Frisia Merate (LC) Lecco – 21 settembre 2012 Aula Magna Provincia di Lecco

9 1 Ottobre Merate (LC)

10 ”Cure al termine della vita: un obiettivo trasversale”
LE DECISIONI CRITICHE DI FINE VITA NEL MALATO CON DEMENZA AVANZATA Dott.ssa Ivana Santi - Responsabile UOS Alzheimer in RSA Milano, 29 Maggio 2008 ASP IMMeS e P.A.T. Aula Beata Gianna “Cure palliative e gestione del dolore dell’anziano: strumenti per una migliore qualità dell’assistenza in RSA” Ruolo delle cure palliative nell’assistenza ai malati con demenza in fase avanzata Dott.ssa Ivana Santi - Responsabile UOC Frisia Aula formazione Istituto Geriatrico e Riabilitativo Frisia Merate (LC) 19 Dicembre 2013

11 I. Santi,E. Dionisi,A. Belloni Sonzogni,A. Calcaterra, E. Martini, B
I.Santi,E. Dionisi,A.Belloni Sonzogni,A.Calcaterra, E.Martini, B.Petrucci C.Negri Chinaglia, A.Nobili,M.Tettamanti. Gruppo VRQ Nuclei Alzheimer del PAT. Valutazione del rapporto tra caregiver e staff assistenziale: risultati di uno studio pilota in alcune sezioni del Pio Albergo Trivulzio di Milano. Giornale di Gerontologia Atti del 46° Congresso Nazionale della SIGG, Perugia-Assisi Novembre - 2 Dicembre 2001. I.Santi,M.Monti,E.Riva. Quality of Life in an Alzheimer Unit (AU) within Pio Albergo Trivulzio, a large Geriatric Institution. Atti International Conference SIGO. Geriatria Suppl. al Vol. XIV n.1 Gennaio/Febbraio 2002. I.Santi, C.Negri Chinaglia, A.Fuochini, M.C. Neri, M.Tettamanti, E.Riva. Rilevamento in doppio di problemi comportamentali in malati con demenza in tre nuclei Alzheimer e conseguenti livello si stress tra operatori. Giornale di Gerontologia Atti del 47° Congresso Nazionale della SIGG, Montecatini Terme 6-10 Novembre 2002. I.Santi, L.Pezzoli and M.Monti. Behavioural disturbances of demented patients and assistant staff distress in two alzheimer units.Atti V European Congress of Gerontology.Geriatria Y Gerontologia Julio, Barcellona VOl.38, SUPPL

12 R.Gentile,I.Santi,M.Monti. Nuclei Alzheimer RSA e Musicoterapica:
risultati preliminari di una esperienza al Pio Albergo Trivulzio di Milano. Giornale di gerontologia Atti del 51°Congresso Nazionale della SIGG, Firenze, 29 Novembre - 3 Dicembre 2006. A.Gaddi, I.Santi, M.Gandelli, R.Gentile, M.Gianotto, M.Monti, F.Nitti. Musicoterapia e demenze: effetti sugli aspetti cognitivo-comportamentali, emotivo-relazionali e corporeo-sensoriali. Giornale di Gerontologia Atti del 52° Congresso Nazionale della SIGG, Firenze, Novembre 2007. I.Santi, A.Gaddi, M.Gandelli, A.Fasolino, M.Sacrangella, M.Gianotto, M.Monti. Effetti della musicoterapia, quale trattamento complementare non farmacologico, in un caso di delirium in psicosi cronica: case report. Giornale di Gerontologia Atti del 53° Congresso Nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, Firenze, Novembre 2008. D. Lisanti, G. Ricciardelli, A. Gaddi, M. Gandelli, I. Santi, E. Hartmann, A. Fasolino, M.Monti. Intervento riabilitativo integrato (fisiochinesi- musicoterapico) in una paziente con demenza e wandering. Giornale di Gerontologia Atti del 54° Congresso Nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, Firenze, 2-5 dicembre 2009.

13 ATTIVITA’ ASSISTITA CON ANIMALI (AAT) ,
PROGETTO SPERIMENTALE PILOTA PRESSO L’ISTITUTO GERIATRICO E RIABILITATIVO G. E C. FRISIA. M. Perego1 ,M. Colombo2, I. Pajoro2, A. Adducci 1, I. Riva1. P. Fedeli4, C. Quaranta3, M. Mattioli3, I. Santi1. 1Equipe Nucleo Alzheimer R.S.A. Istituto Geriatrico e Riabilitativo G. e C. Frisia di Merate – Lecco. ASP IMMeS e Pio Albergo Trivulzio - Milano 2Servizio Animazione Sociale Istituto Geriatrico e Riabilitativo G. e C. Frisia di Merate – Lecco. ASP IMMeS e Pio Albergo Trivulzio - Milano 3Equipe R.S.A. Istituto Geriatrico e Riabilitativo G. e C. Frisia di Merate – Lecco. ASP IMMeS e Pio Albergo Trivulzio - Milano 4Operatrice Cinofila dell’Associazione Animali Sociali ONLUS. Merate – Lecco RISULTATI I Risultati preliminari relativi alle prime 8 sedute, hanno evidenziato che gli ospiti hanno gradito gli incontri, hanno tenuto un comportamento attivo ed interagito positivamente con l’animale, l’operatore cinofilo ed i componenti dell’Equipe presenti. Si mostravano tranquilli e sorridenti durante la seduta e nelle ore successive. Un soggetto che emetteva solo vocalizzi, ha formulato brevi frasi di senso compiuto. CONCLUSIONI I risultati, se pur preliminari, sono decisamente positivi per tutti. L’AAA ha migliorato il controllo dei disturbi psico-comportamentali e favorito un nuovo approccio, stimolando e coinvolgendo l’Equipe, l’interazione Equipe/ospite ed ha offerto un’occasione agli ospiti di stimolazione mentale e motoria. L’esperienza positiva sarà quindi seguita da un programma di TAA. INTRODUZIONE La Pet therapy (PT) nasce nel 1964 grazie allo psichiatra infantile Boris M. Levinson. Da allora molte esperienze applicate ad anziani con disagio psico-sociale per demenza, abbandono, ecc., ne hanno dimostrato la validità. Nel 2003 l’utilizzo di animali da compagnia è stato riconosciuto come terapia ufficiale. Presso il nostro Istituto abbiamo intrapreso un progetto di AAA rivolto a Ospiti del NA RSA. Scopo del lavoro è quello di offrire una nuova attività animativa in un’ottica di sostegno terapeutico, volto al miglioramento dei disturbi psico-comportamentali, arginare il senso di solitudine, utilizzando l’animale come facilitatore sociale, stimolazione mentale e motoria. Si vuole offrire poi all’equipe una nuova metodologia di intervento propedeutico ad un futuro programma di TAA. MATERIALI E METODI Sono stati selezionati 6 ospiti del NA RSA, 4 donne e 2 uomini, età media 86.3 anni ± 4.84 DS. In condizioni basali e al termine delle sedute è prevista una Valutazione Multidimensionale. Al basale i disturbi comportamentali più frequenti erano wandering, vocalizzi, agitazione e depressione. Sono previste 12 sedute (1 ora/settimana da maggio a settembre), con un’interruzione nei mesi estivi. Ad oggi sono state effettuate 8 sedute. Sono coinvolti 1 Operatore cinofilo, Ginger, un cane femmina pastore scozzese, il Neurologo del NA, l’IP, il Coordinatore, O.S.S., il Direttore Medico e 2 Animatori Sociali. Ad ogni seduta viene stilato un report dal medico. L’IP e gli animatori compilano una griglia di osservazione sul comportamento dei singoli ostipi. Le sedute sono filmate dagli animatori, per ulteriori valutazioni. Al termine è prevista un’intervista all’équipe del NA per valutare le ricadute sul reparto.

14 DELIBERAZIONE N° X / 1765 Seduta del 08/05/2014

15 Ultimo Progetto aziendale di AAA presso l’RSA Principessa Jolanda

16 Grazie a tutti per l’attenzione Ivana Santi


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