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IL FONDO 2017 E L’INCENTIVO PER LE FUNZIONI TECNICHE

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Presentazione sul tema: "IL FONDO 2017 E L’INCENTIVO PER LE FUNZIONI TECNICHE"— Transcript della presentazione:

1 IL FONDO 2017 E L’INCENTIVO PER LE FUNZIONI TECNICHE
A cura del dott. Arturo Bianco

2 Dott. Arturo bianco Esperto in gestione delle risorse umane
Già presidente Anci Sicilia, già componente la presidenza nazionale Anci, già dirigente Ancitel Già consulente DAGLA (Presidenza del Consiglio) Autore di numerosi volumi, tra cui “La manovra finanziaria 2016” (Cel editore), “La gestione del personale negli enti locali” (Cel editore 2015), “La gestione associata dopo il DL n. 95/2012” (Maggioli editore 2012), “Contrattazione decentrata, controlli e responsabilità” (Maggioli editore 2016), “L’applicazione della legge Brunetta” (Sole 24 ore editore 2009) Dirige le riviste telematiche “Oggi PA”, “Il Bollettino del personale degli enti locali”, giornalista

3 Il rinnovo contrattuale/1
Commi 364/365/367/369 Vengono stanziati 1920,8 milioni per il 2017 e 2633 dal 2018 per i rinnovi contrattuali, compreso il personale cd non contrattualizzato, le assunzioni nelle PA, i reinquadramenti e l’organico delle scuole etc Di queste risorse previsti 1480 milioni nel 2017 e 1930 dal 2018 per il rinnovo dei contratti degli statali, per le nuove assunzioni delle amministrazioni statali e per la ricostruzione delle carriere del personale delle forze dell’ordine, delle forze armate e dei vigili del fuoco Garanzia di 85 euro mensili medi di aumento Con DPCM ripartizione risorse e fissazione tetto aumenti personale pubblici non statale: previsione 0,36% anno 2016, 1,09% anno 2017 e 1,45% anno 2018

4 IL RINNOVO CONTRATTUALE/2
Cifre di aumento sottostimate Previste cifre analoghe per il 2018 Stanziamento nei bilanci 2016, 2017 e 2018 di risorse aggiuntive complessive pari al 3,8% (1105 euro medi di incremento su di costo medio) Cifra da calcolare al netto della indennità di vacanza contrattuale e maggiorata degli oneri previdenziali e dell’Irap Tali risorse vanno in deroga al tetto delle spese del personale ex comma legge n. 296/2006

5 IL TETTO AL FONDO/1 Disposizioni contenute nel comma 236 della legge 208/2015 Riproposizione delle disposizioni dettate dall’articolo 9 comma 2 bis del DL n. 78/2010: unica variazione, riferimento al fondo 2015 e non al fondo 2010 Durata: fino alla entrata in vigore dei decreti attuativi della legge 124/2015 (cd Madia) in materia di riforma della dirigenza e del lavoro pubblico: ancora in vigore oggi Le previsioni dello schema di decreto di riforma del Dlgs n. 165/2001: tetto del fondo 2016 Mancanza di norme transitorie per il CONSEGUENZE PER IL FONDO 2017 ALLO STATO ATTUALE

6 IL TETTO AL FONDO/2 Estensione anche alle indennità di posizione e risultato dei titolari di posizione organizzativa negli enti privi di dirigenti (delibera sezione autonomie Corte Conti n. 26/2014) Deroghe al tetto al fondo (deliberazione sezioni riunite di controllo della Corte dei Conti 51/2001, sezione autonomie 7/2017 e circolari RGS) Incentivazione degli avvocati (salvo per la RGS che per successi con compensazione delle spese, di parere diverso la sezione di controllo della Corte dei Conti dell’Abruzzo) Risparmi fondo e straordinario anno precedente Compensi Istat Proventi piani razionalizzazione ex art. 16 DL 98/2011

7 il taglio del fondo Altro vincolo dettato dal comma 236 della legge 208/2015: ancora in vigore Unica variazione: occorre tenere conto “del personale assumibile ai sensi della normativa vigente” Per la RGS (circolare 12/2016) programmazione del fabbisogno con resti delle capacità assunzionali, “salvo verifica finale dell’effettivo andamento”, superamento con pareri Corte Conti Lombardia 367/2016 e circolare RGS 19/2017 Metodi media aritmetica o risparmi effettivi: possibili ambedue le soluzioni Con lo schema di DLgs di riforma del lavoro pubblico scompare il vincolo della riduzione in relazione alla diminuzione del personale in servizio

8 GLI INCENTIVI PER LE FUNZIONI TECNICHE/1
Deliberazione sezione autonomie Corte Conti 7/2017: “Gli incentivi per funzioni tecniche di cui all’articolo 113, comma 2, d.lgs. n. 50/2016 sono da includere nel tetto dei trattamenti accessori di cui all’articolo 1, comma 236, l. n. 208/2015 (legge di stabilità 2016)” Superamento della precedente esclusione: motivazioni Possibili conseguenze sulla inclusione nel tetto di spesa per il personale Conseguenze problematiche: base di raffronto e estrema variabilità

9 GLI INCENTIVI PER LE FUNZIONI TECNICHE/2
LE NOVITA’ DEL DLGS 56/2017, cd correttivo a) sono incentivabili “le funzioni tecniche svolte dai dipendenti delle stesse esclusivamente per le attività di programmazione della spesa per investimenti, di valutazione preventiva dei progetti, di predisposizione e di controllo delle procedure di gara e di esecuzione dei contratti pubblici, di RUP, di direzione dei lavori ovvero direzione dell’esecuzione e di collaudo tecnico amministrativo ovvero di verifica di conformità, di collaudatore statico ove necessario per consentire l’esecuzione del contratto nel rispetto dei documenti a base di gara, del progetto, dei tempi e costi prestabiliti” b) il fondo fino al 2% dell’importo posto a base di gara “non è previsto da parte di quelle amministrazioni aggiudicatrici per le quali sono in essere contratti o convenzioni che prevedono modalità diverse per la retribuzione delle funzioni tecniche svolte dai propri dipendenti”;

10 GLI INCENTIVI PER LE FUNZIONI TECNICHE/3
c) “gli enti che costituiscono o si avvalgono di una centrale di committenza possono destinare il fondo o parte di esso ai dipendenti di tale centrale” (norma che si aggiunge al comma 5 non modificato “per i compiti svolti dal personale di una centrale unica di committenza nell'espletamento di procedure di acquisizione di lavori, servizi e forniture per conto di altri enti, può essere riconosciuta, su richiesta della centrale unica di committenza, una quota parte, non superiore ad un quarto, dell'incentivo previsto dal comma 2” d) La disposizione di cui al presente comma si applica agli appalti relativi a servizi o forniture nel caso in cui è nominato il direttore dell’esecuzione”

11 GLI INCENTIVI PER LE FUNZIONI TECNICHE/4
La mancata adozione del regolamento e la incentivazione delle attività svolte: parere Corte Conti Basilicata 7/2017, pareri Corte dei Conti Veneto 380/2016 La successione: parere Corte Conti Basilicata 22/2017: “la disciplina regolante l’incentivo alla progettazione resta quella vigente al momento in cui l’opera è stata inserita nei documenti di programmazione, indipendentemente dal momento in cui le prestazioni incentivate vengono in concreto poste in essere”; per la fase transitoria: “quanto alle opere già approvate e in corso di realizzazione alla data di entrata in vigore del D.Lgs. n. 50/2016, l’adempimento della obbligazione pecuniaria (il pagamento), seppure oggetto di uno speciale procedimento amministrativo e contabile, non è impedito dal principio tempus regit actum per la ragione che: i) trattasi di rapporto obbligatorio di natura privatistica; ii) l’esclusione dell’incentivo alla progettazione è espressamente riferita alle procedure di gara non ancora attivate al momento dell’entrata in vigore della novella legislativa; iii) il pagamento non trova un chiaro e univoco divieto in alcuna disposizione di legge posta in rassegna da questa Sezione, né è precluso da altre disposizioni che impediscano il compimento di tale atto, al tempo in cui deve essere posto in essere”.


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