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PubblicatoRossana Marchesi Modificato 7 anni fa
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Rossana Revello Presidente Gruppo Tecnico RSI Confindustria
Sostenibilità e responsabilità sociale: una sfida per l’industria italiana Unione Industriali Napoli Napoli, 30 maggio 2017 Rossana Revello Presidente Gruppo Tecnico RSI Confindustria
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Confindustria ha aderito ad ASVIS nel dicembre 2016
Gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite rappresentano un’indispensabile base per una crescita economica e sociale più elevata, equa e sostenibile. Impegnarsi in tale sfida significa sviluppare nuovi mercati e prodotti, nonché nuova occupazione ed essere coerenti con la cultura d’impresa diffusa nel nostro paese, in particolare presso le nostre PMI. Confindustria ha aderito ad ASVIS nel dicembre 2016 Ha identificato tre dei 17 obiettivi dell’ Agenda Una trasformazione di queste dimensioni non si può certamente fare da soli: istituzioni, parti sociali, mondo della finanza, sistema educativo e della ricerca sono coprotagonisti di un processo di condivisione e collaborazione.
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CONSIGLIO DI PRESIDENZA
Confindustria e RSI CONSIGLIO DI PRESIDENZA POLITICHE INDUSTRIALI AMBIENTE RICERCA & INNOVAZIONE INFRASTRUTTURE & TRASPORTI RESPONSABILITA’ SOCIALE D’IMPRESA E’ la prima volta che in Confindustria viene riconosciuto alla RSI un ruolo autonomo e strategico, un fattore di competitività nella politica industriale
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Dal discorso del Presidente all’Assemblea di Confindustria 24 maggio 2017
….Gli imprenditori stanno cambiando cultura, superano l’individualismo e puntano a traguardi comuni. Lo stesso deve fare tutta l’Italia. Le imprese eccellenti sono una minoranza, una quota del 20% che non corrisponde all’intero potenziale del nostro Paese, sia nel manifatturiero che nei servizi. Un altro 20% è a rischio, il restante 60% si trova ancora in un’area grigia. Se queste ultime arretrano il sistema industriale farà altrettanto compromettendo la tenuta sociale ed economica del Paese. Se scaleranno la graduatoria, l’Italia sarà più forte… “Per questo motivo la partita va giocata nelle fabbriche e fuori dalle fabbriche. Dentro le fabbriche, investendo anche in attività intangibili, aprendo il capitale all'esterno, modernizzando la governance. Insomma, innovando in ogni funzione aziendale e facendo della responsabilità sociale una caratteristica dominante nelle nostre imprese, perché possano legittimarsi sempre più come soggetti di crescita, non solo economica, del territorio in cui operano.”
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In Italia l’impegno delle aziende nella responsabilità sociale d’impresa è in aumento
[cfr VII Rapporto di indagine sull’impegno sociale delle aziende in Italia a cura dell’Osservatorio Socialis] Valori: % Universo: imprese con almeno 80 dipendenti; Campione intervistato: posizioni di vertice, dirigenti, quadri (solo se con ruolo decisionale e in dipartimenti/aree coerenti con lo studio) Dimensione campionaria: 400 casi; Periodo di rilevazione: dal 20 al 27 aprile 2016 l’80% delle imprese italiane con oltre 80/100 dipendenti dichiara di impegnarsi in iniziative di RSI, per un investimento globale che ha raggiunto 1 miliardo e 122 milioni di euro nel 2015 I trend della CSR
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Le aziende investono in sostenibilità per essere più competitive
Oggi sempre più aziende stanno investendo in processi e prodotti più sostenibili. Perché? Le aziende investono in sostenibilità per essere più competitive per gestire meglio i rischi per ridurre i costi per essere più credibili nei confronti degli investitori, dei dipendenti e dei consumatori rafforzandone la fiducia e la reputazione. il 26%, praticamente un quarto, del totale degli asset gestiti a livello professionale nel mondo è allocato in base a criteri di sostenibilità [cfr Global Sustainable Investment Review 2016, (GSIA)] Le banche italiane hanno erogato prestiti a sostegno di progetti di produzione di energia da fonti rinnovabili per circa €27 miliardi tra il 2007 e il 2014, di cui €18 miliardi per il solare fotovoltaico.* Le assicurazioni: più del 22% del mercato assicurativo italiano è rappresentato da compagnie che hanno sottoscritto i Principi per l’Assicurazione Sostenibile, promossi dalle Nazioni Unite. * *[cfr. FINANZIARE IL FUTURO RAPPORTO DEL DIALOGO NAZIONALE DELL’ITALIA PER LA FINANZA SOSTENIBILE, MATTM & United Nations Environment Programme, 2017)]
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LA SOSTENIBILITÀ NON È UN OPTIONAL
Sono 193 le aziende italiane che hanno partecipato all’indagine cfr “Seize the change” studio condotto dall’ente di certificazione DNV GL e da EY, con il supporto di GFK Eurisko. Il sondaggio è stato realizzato nel giugno 2016 su un campione di professionisti provenienti da aziende di diversi comparti dei settori primario, secondario e terziario in Europa, Nord America, Centro e Sud America e Asia, selezionate tra i clienti di DNV GL – Business Assurance. Sono 193 le aziende italiane che hanno partecipato all’indagine e che, mediamente, evidenziano comportamenti in linea con il dato medio globale. Il campione comprende anche 142 aziende classificate come leader, per la maturità loro riconosciuta nel percorso di integrazione della sostenibilità.
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Oggi il nuovo Gruppo Tecnico RSI è composto da
Il Gruppo nasce su un’esperienza già avviata nella vecchia Commissione cultura e tra le varie iniziative promosse tra il 2015 e il 2016 ricordiamo il road show Oggi il nuovo Gruppo Tecnico RSI è composto da 29 membri in rappresentanza di 13 associazioni territoriali 5 associazioni di categoria 11 imprese E’ strutturato in 4 Sottogruppi con coordinatori a rotazione Gruppo 1: la RSI secondo Confindustria, il «Manifesto» Gruppo 2: la Banca dati: dati e numeri sulla RSI e strumenti di supporto alle imprese Gruppo 3: Modelli e Sinergie: dialogo tra grandi imprese e PMI/ networking territoriale Gruppo 4: Comunicare la responsabilità sociale d’impresa dentro e fuori al sistema Road Show sulla RSI 10 tappe nelle Territoriali da sud a nord di cui 1 istituzionale presso la Presidenza del Consiglio. Quasi 4000 km percorsi dal Nord al Sud dell’Italia numerose testimonianze di aziende piccole e grandi e del Terzo Settore sui temi della sostenibilità ambientale e sociale coinvolgimento di docenti universitari, referenti del mondo della finanza, esperti del mondo della consulenza
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OBIETTIVO SOTTOGRUPPO 1: Il manifesto: «innovazione e competitività: la sostenibilità come creazione di valore»: un nuovo modello di crescita economica non può avvenire senza il contributo delle imprese e l’innovazione e la sua concreta applicazione rende possibile la sostenibilità in un ottica di transizione verso un economia circolare, più efficiente nell’uso delle risorse e più inclusiva OBIETTIVO SOTTOGRUPPO 2: Il supporto alle imprese: stiamo lavorando per mappare, identificare e proporre gli incentivi per le PMI (tipologia e trasversalità, durata, vantaggi e svantaggi). Rivedere l’opuscolo già pubblicato alcuni anni fa sui KPIs per le PMI anche alla luce della nuova Direttiva sulla disclosure delle informazioni non finanziarie OBIETTIVI SOTTOGRUPPO 3: attività di networking all’interno del sistema, tenendo conto dell’esperienza del Road show nelle Territoriali e incontri con le associazioni di categoria con un lavoro di ascolto e verifica sulla sensibilità ai nostri temi OBETTIVO SOTTOGRUPPO 4 la comunicazione è un elemento fondamentale per dare visibilità alle azioni di RSI intraprese all’interno della Confederazione e nelle aziende associate. Dall’autunno partirà un programma di iniziative sia a livello di territoriali che di categorie, anche in sinergia con le nostre strutture formative così come cominceremo a dare rilevanza esterna a quanto si fa per coinvolgere l’opinione pubblica attraverso i media a vari livelli
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AZIENDE E FINANZA 2030: IL MOTORE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE
1 GIUGNO 2017 Firma della dichiarazione congiunta delle associazioni datoriali sull’impegno dell’Agenda 2030 e sugli SDGs Di seguito la sintesi degli impegni che verranno sottoscritti a Milano e consegnati nelle mani dei rappresentati del Governo: Informare le imprese sulle caratteristiche dell’Agenda 2030 e sugli SDGs, sulle implicazioni e le opportunità ad essi connesse Promuovere l’innovazione dei modelli di business dei nostri associati, supportandoli nello sviluppo di strategie aziendali orientate verso gli SDGs attraverso il coinvolgimento delle nostre strutture di servizio, dei nostri Enti formativi, delle scuole di business e dei luoghi in cui si promuovono le buone pratiche Contribuire a mettere in relazione le imprese italiane con gli altri attori (pubblici, privati e no-profit) che operano nel campo dello sviluppo sostenibile Promuovere l’accesso e l’utilizzo di finanza etica e responsabile, che rispetti i criteri ESG, (Environmental, Social, Governance) nello spirito della Carta dell’Investimento Sostenibile e Responsabile della finanza italiana
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OBIETTIVO: Raccontare le opportunità e le esperienze di chi ha investito in innovazione e sostenibilità, modificando in modo sostanziale la propria governance, il processo produttivo, il prodotto
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Grazie!
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