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L’OASI DI KHOTAN
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ARGOMENTI TRATTATI DOVE SI TROVA L’OASI DI KHOTAN IL LOESS
LE COLTIVAZIONI LA STORIA E MARCO POLO LA LEGGENDA KHOTAN OGGI
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DOVE SI TROVA L’OASI DI KHOTAN
L’Oasi di Khotan è situata a sud del deserto del Taklamakan, nell’attuale regione autonoma dello Xinjianglde delimitata dai monti Kulun, dai quali scorrono i fiumi Yurung Kash, il Kara Kash e il Keriya. In antichità queste erano le vie utilizzate per la seta. Fu proprio la particolare conformazione territoriale a rendere Khotan un nodo strategico nel ramo meridionale del percorso delle vie. Khotan è posta a 1387 m. sopra il livello del mare, ha un clima continentale (6°C in media a Gennaio, 25°C in media a Luglio ), secco e sano.
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IL LOESS L’Oasi si Sviluppa per 1600 Km, il cui terreno, formato da LOESS, è molto fertile. Il Loess è anche nota come Loss, un sedimento eolico molto fine originato dal trasporto e deposizione di particelle da parte del vento. Le aree di origine del sedimento possono essere diverse, di origine glaciale (molto suscettibili di erosione) e di origine erosiva da parte del vento. Dopo la rideposizione, i depositi lossici rimangono spesso instabili e possono essere erosi in tempi brevi.
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Queste deposizioni si estendono su aree molto vaste: alcuni esempi di esse sono l’Altopiano del Loess, nella Cina centro- settentrionale, e i suoli nera di steppa della Russia europea meridionale. Nell’Altopiano del Loess i sedimenti si sono accumulati durante l’ultimo milione di anni con spessore variabile e alternanza di strati di loess vero e proprio e di suoli. I primi si sono accumulati durante i periodi glaciali, con clima secco e ventoso; i secondi si sono sviluppati durante i periodi interglaciali, con clima caldo e umido.
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LE COLTIVAZIONI Per quanto riguarda le coltivazioni, nell’Oasi di Khotan si coltiva grano, orzo e cotone. Ci sono molti alberi da frutto lungo i canali e le strade. Oltre che dei prodotti agricoli, la popolazione vive anche dell’allevamento; confeziona stoffe di cotone, feltri, tappeti di seta e lana. L’Oasi è anche ricca di gelso, che le consentiva di produrre ed esportare tessuti e tappeti in seta, oltre che giade di nefrite.
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LA STORIA E MARCO POLO Dal punto di vista storico, il testo tibetano “Li yul lung bstan pa” fa risalire la fondazione di Khotan al momento in cui Kushtana, figlio dell’Imperatore buddista indiano Ashoka, si stabilì nella regione agli inizi del 349 a.C. E’ tuttavia probabile la presenza di insediamenti precedenti nell’area, in quanto il popolo indoeuropeo dei Saci era attivo nel commercio delle giade di nefrite da questa regione verso la Cina, già da alcuni secoli.
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Le principali conoscenze del Regno di Khotan le dobbiamo, tuttavia, alle cronache cinesi, nelle quali si dice che tra il 125 a.C. e il 23 d.C. Khotan contava 3300 famiglie, abitanti e 2400 guerrieri. La città subì una rapida crescita quando la Cina aprì le vie della seta all’Occidente; la popolazione si quadruplicò. Dal 790 a metà del IX secolo d.C., il regno di Khotan passò sotto il controllo del Tibet. Successivamente subì il controllo musulmano nell’XI secolo. Marco Polo visitò Khotan tra il 1271 e il 1275, e notò che gli abitanti erano “tutti seguaci di Maometto”. Con la dominazione musulmano furono distrutte tutte le tradizioni di Khotan.
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LA LEGGENDA Esiste una leggenda, secondo cui il Regno di Khotan è legato all’esportazione della seta dalla Cina. Si dice, infatti, che “la principessa della seta” sia vissuta intorno al V secolo d.C. e fosse stata promessa in sposa ad un principe del Regno di Khotan, una delle tappe della via della seta. La principessa amava tanto i bachi da seta e non voleva separarsene al momento di lasciare la sua patria per raggiungere lo sposo. Ma in Cina era vietato esportare i bachi da seta, che erano una grande ricchezza per la nazione. Ebbe, allora, un’idea: nascondere i bachi da seta e i semi di gelso (necessari alla bachicoltura) nella sua acconciatura da sposa, che nessuna guardia avrebbe mai controllato. La bachicoltura uscì, così, dalla Cina.
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KHOTAN OGGI Oggi Khotan è popolata solo da uiguri, che si dedicano unicamente all’artigianato di coltelli, seta, giada e tappeti. Gli uiguri parlano una lingua del ceppo turcico, scritta in caratteri arabi e professano tuttora la religione musulmana. La fisionomia degli abitanti varia dagli occhi a mandorla con zigomi alti, capelli neri e pelle scura, fino al biondo con occhi azzurri. Vivono tra deserti e steppe. In origine erano nomadi dediti alla pastorizia e si spostavano attraverso la Mongolia. Dal IX secolo si sono stanziati e vivono nell’Oasi di Khotan.
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