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INTEGRARE LA LEZIONE FRONTALE

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Presentazione sul tema: "INTEGRARE LA LEZIONE FRONTALE"— Transcript della presentazione:

1 INTEGRARE LA LEZIONE FRONTALE
Corso di formazione per docenti sulle competenze digitali per potenziare la qualità dell’apprendimento INTEGRARE LA LEZIONE FRONTALE CON GLI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO DIGITALI Paolo Giordani Camerino, 9 febbraio 2017

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3 Didattica e tecnologie (una introduzione)

4 Premessa Non parliamo solo di tecnologia… … ma di didattica
e di come può essere migliorata (potenziata, innovata, resa più significativa) attraverso l'impiego delle nuove tecnologie digitali

5 Un’avvertenza Al centro le finalità educative
La tecnologia è uno strumento/mezzo Attenzione a non rovesciare il rapporto mezzi/fini La tecnologia fine a se stessa è vuoto tecnicismo

6 Qualcosa di nuovo La tecnologia non è qualcosa che si aggiunge alla didattica, ma si unisce ad essa in modo sintetico, la modifica, produce qualcosa di nuovo

7 Dal Piano Nazionale Scuola Digitale
Una nuova visione Parlare solo di digitalizzazione, nonostante certi ritardi, non è più sufficiente. Perché rischierebbe di concentrare i nostri sforzi sulla dimensione tecnologica invece che su quella epistemologica e culturale. [È necessaria la] costruzione di una visione di educazione nell’era digitale... per sostenere l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita (life-long) e in tutti contesti della vita, formali e non formali (life-wide) Dal Piano Nazionale Scuola Digitale

8 Educazione nell’era digitale
educazione nell’era digitale: un’azione culturale, che parte da un’idea rinnovata di scuola, intesa come spazio aperto per l’apprendimento e non unicamente luogo fisico, e come piattaforma che metta gli studenti nelle condizioni di sviluppare le competenze per la vita Dal Piano Nazionale Scuola Digitale

9 Tecnologie quotidiane
le tecnologie diventano abilitanti, quotidiane, ordinarie, al servizio dell’attività scolastica, in primis le attività orientate alla formazione e all’apprendimento, ma anche l’amministrazione, contaminando - e di fatto ricongiungendoli - tutti gli ambienti della scuola: classi, ambienti comuni, spazi laboratoriali, spazi individuali e spazi informali. Con ricadute estese al territorio Dal Piano Nazionale Scuola Digitale

10 Integrare la lezione frontale con gli ambienti di apprendimento digitali

11 Apprendere in un ambiente ricco di risorse
Insegnare (di risorse, di linguaggi, di stili…) Molteplicità Coerenza (unità nella molteplicità) Imparare Imparare a orientarsi Imparare a costruire

12 E la lezione frontale? Non abbandonare la lezione frontale, ma integrarla in un ambiente ricco di risorse e strumenti per apprendere materiali didattici anche multimediali e online artefatti degli studenti strumenti cognitivi come mappe mentali, simulatori, timeline, grafici, ecc. strumenti per collaborare (scrittura collaborativa/condivisa) anche online studio di casi problemi da risolvere

13 Apprendere in un ambiente
Integrare significa coordinare, rendere coerente e significativa l’esperienza L’ambiente di apprendimento deve essere molteplice, ma non disordinato deve promuovere l’apprendimento e non generare confusione insegnare ad apprendere in un ambiente  imparare a orientarsi, imparare ad agire, imparare a costruire (non semplicemente ricevere informazioni)

14 metafore Docente – regista Docente – architetto Docente – coach Docente – regista (il film deve avere senso, suscitare interesse emozioni, costituire un’esperienza, lasciare qualcosa, è fatto di diverse scene che concorrono a produrre un effetto globale) Docente – architetto (la casa deve reggersi, deve essere utilizzabile, confortevole, fatta di diversi elementi – ambienti, ma con uno stile coerente, in armonia anche con il contesto esterno) Docente – coach (essere presente, dare supporto, motivare, incoraggiare, aiutare a migliorare)

15 Costruttivismo La conoscenza non è riducibile a processi di trasmissione esperto ad allievo La conoscenza non si sviluppa in forma lineare e progressiva La conoscenza è costruita in modo individuale in modo collettivo (co-costruzione e negoziazione)  La conoscenza non è un riflesso oggettivo della realtà esterna, ma una costruzione elaborata in base alle proprie esperienze e allo scambio con le altre persone Dagli anni Ottanta iniziò ad entrare in crisi l'idea che la conoscenza fosse riducibile ad una trasmissione di nozioni/informazioni da un esperto ad un allievo Si iniziò a pensare che la conoscenza non si sviluppa in forma lineare e progressiva, ma che essa è piuttosto frutto di un processo di costruzione individuale e collettivo (processi di co-costruzione e negoziazione): a conoscenza non è un riflesso oggettivo della realtà esterna, ma una costruzione elaborata in base alle proprie esperienze e allo scambio con le altre persone. La prospettiva socio-culturale di Vygotskij ha aperto la strada al costruttivismo La conoscenza è costruita dal soggetto, il quale ordina e organizza i dati che ricava dalle proprie esperienze. Secondo Jerome Bruner (1915) “la cultura plasma la mente e ci fornisce l’insieme degli attrezzi mediante i quali costruiamo non solo il nostro mondo, ma la nostra concezione di noi stessi”. È attraverso la relazione con gli altri che ci inseriamo nel mondo e impariamo a ragionare nelle modalità che la nostra cultura richiede. L’individuo apprende grazie al contesto: oltre ai soggetti che partecipano alle interazioni, sono considerati parte del contesto anche tutti quegli strumenti (artefatti cognitivi e tecnologici), come il computer e i libri, che fungono da amplificatori culturali, ovvero sostengono lo sviluppo cognitivo. I membri di una comunità creano un sistema condiviso di simboli e lo trasmettono alle generazioni successive e ogni individuo crea i propri significati con l’ausilio dei sistemi simbolici della propria cultura. Per Bruner, i metodi di apprendimento collaborativo consentono di individuare le migliori strategie di risoluzioni di problemi, dato che i discenti possono confrontare le loro idee e sviluppare un pensiero critico. Il sociocostruttivismo. Mentre il costruttivismo individualista (von Glaserfeld) studia i processi conoscitivi da un punto di vista individuale, la prospettiva sociocostruttivista pone attenzione alla comunicazione e al contesto in cui avviene la conoscenza. La realtà è il risultato delle interrelazioni tra il soggetto e il suo ambiente. I processi interattivi e comunicativi (scambi, negoziazioni di significati) sono fondamentali per lo sviluppo delle conoscenze. In ogni situazione interattiva c’è un doppio livello, quello della costruzione individuale e quello della co-costruzione: le persone attribuiscono individualmente significati a sé e agli altri, alle azioni proprie e altrui; ma attraverso il dialogo e lo scambio con gli altri, modificano o integrano le proprie costruzioni. Nelle interazioni tra le persone ha un ruolo fondamentale il linguaggio: è tramite il linguaggio che attribuiamo significati agli eventi e li negoziamo con gli altri. La conoscenza non è un riflesso oggettivo della realtà esterna, ma una costruzione elaborata in base alle proprie esperienze e allo scambio con le altre persone. Un approccio didattico di chiara impostazione costruttivista è il Mastery learning (che ha anticipato il concetto di Flipped Classroom) Metodologia dell’istruzione (ingl. «apprendimento di abilità») individualizzata o personalizzata che si propone di offrire le condizioni perché in un gruppo di studenti venga superata la tradizionale divisione in alti-medi-bassi rendimenti, mettendo tutti o quasi tutti in grado di raggiungere l’obiettivo finale scegliendo i mezzi appropriati, si dovrebbe poter mirare a «insegnare tutto a tutti» Il Mastery learning permette agli studenti di assumersi la responsabilità del proprio apprendimento. Gli studenti conducono esperimenti, lavorano su consegne, interagiscono con Moodle in classe, hanno colloqui faccia a faccia con il loro insegnante, e sono guidati anche dai loro coetanei.

16 Principi del costruttivismo
La conoscenza è il risultato di una costruzione attiva del soggetto La conoscenza è sempre situata, ancorata nel contesto concreto La conoscenza si svolge attraverso forme di collaborazione e di negoziazione sociale Al centro è posta la costruzione del significato che prevede un atteggiamento attivo del soggetto e un carattere polisemico

17 Nuovo competenze nella società della conoscenza
Pensiero critico Creatività Iniziativa Assunzione di responsabilità Capacità di risolvere problemi in contesti debolmente strutturati Attitudine a mettersi in relazione e comunicare con efficacia

18 Un modello di ambiente di apprendimento (Jonassen)

19 Criss-crossing landscape (la teoria della flessibilità cognitiva)

20 La Teoria della Flessibilità Cognitiva
abilità di fronteggiare la complessità, senza cedere al rischio di smarrimento e confusione; abilità di transfer, ovvero di combinare e impiegare le molteplici conoscenze e informazioni raccolte da varie fonti per risolvere, in maniera adattiva, problemi sempre nuovi e inattesi posti dalla situazione nella quale ci si trova ad operare.

21 Criss-crossing landscape
Riattraversamento degli stessi contenuti di conoscenza in modo non lineare, ritornando più volte sullo stesso "luogo", ma seguendo strade diverse. Progettare ambienti di apprendimento che integrano molteplici risorse, diverse per tipologia di linguaggio (rigoroso, umoristico, tecnico-scientifico, narrativo, coinvolgente), portato pedagogico (aggancio all’esperienza concreta, riflessione sul proprio vissuto, autoconsapevolezza e miglioramento personale), modalità di fruizione (autoformazione, formazione guidata, in aula o in piattaforma e-learning, nella intranet aziendale) intelligenza stimolata (area cognitiva, area emotiva) La flessibilità cognitiva è dunque una meta-competenza indispensabile, la cui promozione, secondo la CFT, ruota intorno alla metafora del criss-crossing landscape, traducibile come attraversamento e riattraversamento degli stessi contenuti  di conoscenza in modo non lineare, ritornando più volte sullo stesso luogo del “paesaggio concettuale”, ma seguendo strade diverse. ​ Fuor di metafora, ciò significa allestire ambienti di apprendimento capaci di integrare molteplici risorse, diverse le une dalle altre per tipologia di linguaggio (rigoroso, umoristico, tecnico-scientifico, narrativo, coinvolgente), portato pedagogico (aggancio all’esperienza concreta, riflessione sul proprio vissuto, autoconsapevolezza e miglioramento personale), modalità di fruizione (autoformazione, formazione guidata, in aula o in piattaforma e-learning, nella intranet aziendale) e, intelligenza stimolata (area cognitiva, area emotiva).  Sarà così possibile offrire al discente la possibilità di tornare sullo stesso argomento più volte e di maturare, ad ogni ulteriore “passaggio”, nuove visioni e nuove intuizioni.​ Dal punto di vista didattico, rivisitare gli stessi contenuti, in contesti variamente arrangiati e da differenti prospettive, lungi dall’essere una mera ripetizione, è invece essenziale per abituarsi a guardare le cose da più punti di vista e sviluppare così la citata flessibilità cognitiva.​

22 Società liquida e CFT Learning Management System
La CFT si occupa dell’acquisizione di conoscenze in domini complessi e debolmente strutturati (ill-structured) = ambiti di sapere caratterizzati da accentuata variabilità e irregolarità, dall’assenza di procedure standard (vedi anche Bauman, società liquida) Learning Management System (piattaforme per costruire ambienti di apprendimento digitali)

23 LMS Un Learning Management System (LMS) è una piattaforma che permette l'erogazione dei corsi in modalità e-learning Consente di creare una classe virtuale, creare corsi in cui inserire materiali didattici, assegnare compiti, comunicare con gli studenti, valutare Di tutto rimane traccia (ideale per certificare) Possono essere utilizzate per una didattica interamente e-learning oppure blended (mix di aula e di e-learning) Tra le più comuni piattaforme ci sono: Moodle, Docebo, Edmodo, Classroom

24 Moodle È un Learning management system (LMS)
Un LMS è una piattaforma che permette l'erogazione dei corsi in modalità e-learning, (on-line / a distanza), con la creazione di classi virtuali e il tracciamento delle attività dei singoli studenti.

25 Struttura di un LMS

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28 Ogni corso è suddiviso in blocchi (lezioni / articoli / post)
In ogni corso possono essere inserite Risorse (File di ogni tipo, link, video, ecc.) Attività (Chat, compiti, sondaggi, forum, glossari, Quiz, Wiki)

29 Uso didattico Promuove una didattica collaborativa e realizza comunità di apprendimento (comunicare, negoziare, socializzare, peer assesment, intelligenza collettiva) Sviluppa le competenze di comunicazione Sviluppa le competenze di progettazione (gli studenti possono svolgere compiti e creare loro stessi risorse di apprendimento) Promuove l'apprendimento cooperativo e il learning-by-doing Comunicazione rapida con il docente Può essere utilizzato anche in forma blended (aula + e-learning) Può essere utilizzato in una logica di Flipped Classroom

30 (costruire siti web per uso didattico)
Società liquida e CFT La CFT si occupa dell’acquisizione di conoscenze in domini complessi e debolmente strutturati (ill-structured) = ambiti di sapere caratterizzati da accentuata variabilità e irregolarità, dall’assenza di procedure standard (vedi anche Bauman, società liquida) Wordpress (costruire siti web per uso didattico)

31 Che cos’è Wordpress è una piattaforma per costruire siti web in modo semplice (senza dover conoscere codici di programmazione) Integra la filosofia del sito web e del blog Consente a un utente di creare con facilità pagine web e di personalizzarne la veste grafica I contributi pubblicati sono detti post o articoli (possono contenere testi, documenti, immagini, video e qualsiasi tipo di file) e i lettori possono visualizzare le pagine, aggiungere commenti e se abilitati anche inserire a loro volta dei contributi. I post sono ordinati cronologicamente (dal più recente al più vecchio), e sono classificati in categorie. Ad ogni post il creatore associa delle parole chiave (dette tag) per agevolare la ricerca. Una volta pubblicati i post rimangono disponibili e possono essere recuperati navigando nel sito oppure cliccando su una parola chiave o su una categoria I post possono essere pubblici o riservati ad un gruppo di utenti scelti

32 Chi può essere interessato a realizzare un sito con Wordpress
Un docente Per creare lezioni online con materiale da scaricare o visionare (repository) Per comunicare rapidamente e anche fuori dalla scuola con gli studenti Per far comunicare gli studenti fra loro Dar conto (agli studenti e a tutti gli stakeholders) di attività, lavori, progetti realizzati ecc. Un gruppo di docenti (es. dipartimento) Per avere uno spazio online in cui raccogliere materiali, comunicare, pubblicare contributi Uno studente o un gruppo di studenti Per raccogliere materiali di studio, per sviluppare un progetto assegnato da un insegnante

33 Esempi di siti didatti realizzati con Wordpress
(sito di una professoressa di lettere, utilizzato per la didattica: raccogliere materiali didattici che gli studenti possono rivedere e scaricare, informare sui progetti, assegnare compiti…) (sito di una professoressa di Filosofia e Scienze Umane, utilizzato sia per la didattica rivolta espressamente alle classi che per pubblicare articoli scientifici propri e di altri con intenti divulgativi) (altro sito di un professore di lettere, storia e geografia utilizzato per la didattica)

34 Altri esempi (blog di insegnanti e professionisti della formazione dedicato alla didattica digitale) (sito della scuola utilizzato da diversi docenti per la didattica e la comunicazione) (sito per la didattica della matematica, forse gestito dal dipartimento)

35 https://progettosafe. wordpress
(sito dedicato ad un singolo progetto scolastico) Ma… non ho trovato siti realizzati da studenti (non vuol dire che non ce ne siano…)

36 Menu di navigazione Titolo Header (in genere con immagine) Spazio per gli articoli Colonne a destra e sinistra per i componenti speciali

37 Al lavoro! In questa pagina trovi i videotutorial per realizzare un sito con Wordpress: In questa pagina trovi i miei videotutorial sugli altri programmi

38 Creare un sito con Wordpress
Primi passi: Registrazione e creazione del sito Personalizzazioni grafiche: cambiamento del tema e modifica della testata Personalizzazione dell'immagine della testata Personalizzazione del menu e inserimento e modifica di pagine statiche Inserire e modificare gli articoli del sito Aggiungere gli Widget

39 Aggiungere e modificare link
Condividere gli articoli sui social network, aggiungere persone al sito Inserimento di un articolo didattico con testo e immagini Inserire documenti e video da youtube Aggiungere un compito tramite Padlet Lavorare con i Padlet e incorporarli dentro Wordpress


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