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Le politiche pensionistiche
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Pensione Prestazione pecuniaria vitalizia, prevista a fronte dei rischi di vecchiaia e invalidità nonché in relazione al grado di parentela con un assicurato o un pensionato defunto
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Tre tipi di pensione Vecchiaia Premorienza Invalidità
Pensione previdenziale di vecchiaia Pensione indiretta Pensione di invalidità previdenziale Pensione previdenziale di anzianità Pensione di reversibilità Pensione di invalidità civile Pensione sociale Pensione di base
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Criteri di gestione delle risorse
Sistema pensionistico Gli attori La gestione concreta delle risorse I tre pilastri
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Sistema pensionistico
A tutela della vecchiaia: complesso di regole e istituzioni chiamate ad erogare prestazioni vitalizie in denaro a quanti hanno terminato la loro carriera lavorativa (durante la quale hanno ceduto parte del reddito percepito), oppure hanno raggiunto una certa soglia di età.
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Gli attori Chiamati a garantire agli anziani i trasferimenti monetari sostitutivi del reddito Operano nel settore pubblico (in Italia Inps) Oppure nel settore privato (fondi pensione, banche, assicurazioni)
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La gestione concreta delle risorse
Sistema a capitalizzazione: i contributi versati sono accumulati in conti individuali, investiti nei mercati finanziari, convertiti in rendita al momento del pensionamento Sistema a ripartizione: i contributi versati dai lavoratori di oggi servono a pagare i pensionati di oggi
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I tre pilastri Primo pilastro: strutturato (in Italia) su due livelli; assegno sociale (di natura assistenziale) a protezione del rischio di povertà per anziani + schemi pubblici di assicurazione obbligatoria (=previdenza obbligatoria) Secondo pilastro: schema privato a capitalizzazione di tipo occupazionale (adesione collettiva) Terzo pilastro: schema privato a capitalizzazione di tipo individuale
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Le prestazioni a) Somma fissa: non c’è collegamento tra l’importo delle pensioni e i contributi versati b) Sistema retributivo: collegamento con la media retributiva di n anni di carriera c) Sistema contributivo: connesso al montante contributivo
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Le quattro varianti fondamentali degli schemi pensionistici
Ripartizione Capitalizzazione Prestazioni collegate a retribuzione Sistema retributivo Sistema a prestazione definita Prestazioni collegate a contributi versati Sistema contributivo Sistema a contribuzione definita
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Tasso di sostituzione lordo
Esprime il rapporto percentuale tra la pensione lorda al momento del pensionamento e l’ultima retribuzione lorda percepita
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Il sistema pensionistico italiano: la previdenza obbligatoria
la Legge n. 153/69 segna il passaggio al sistema di gestione a ripartizione, e prevede una pensione retributiva La modalità di calcolo della pensione, in base a questo assetto, è la seguente: P = rp · n · r In base a questa formula, con una carriera lavorativa di 40 anni si matura il diritto ad una prestazione pensionistica pari all’80% della retribuzione pensionabile: P = rp·40·2% = 80% retribuzione pensionabile
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La crisi del sistema a ripartizione
L’equilibrio finanziario di un sistema a ripartizione regge sull’equivalenza tra le entrate e le uscite, secondo la formula seguente: RLK (entrate) = PN (uscite)
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Crisi determinata da: Fattori endogeni Fattori esogeni
Crisi economica e delle retribuzioni (incide su R) Aumento disoccupazione (fa diminuire L) Declino tasso di fertilità + allungamento della vita media (tende a fare diminuire L) Aumento della generosità delle prestazioni + abbassamento età pensionabile (fanno aumentare sia P che N, e diminuire L)
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Necessità di un intervento riformatore
K = PN/RL
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