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LA SICUREZZA IN LABORATORIO
Ing. Fernanda Andreola Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Dip. di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente a.a
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LA SICUREZZA sommario RISCHI IN LABORATORIO SIMBOLI DI PERICOLO
ETICHETTE E SCHEDE DI SICUREZZA
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I RISCHI IN LABORATORIO POSSONO ESSERE LEGATI AD UNA SERIE DI FATTORI:
umano: addestramento non sempre adeguato, seguire norme di comportamento, ecc… pericolosità dei materiali utilizzati: agenti chimici, biologici, materiali radioattivi, ecc.. pericolosità delle apparecchiature: ad alto voltaggio, alta temperatura, alta pressione, centrifughe ad alta velocità, ecc… affollamento, ristrettezza dello spazio,…
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NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO IN LABORATORIO
Indossare i DPI necessari (camice, occhiali, guanti, etc.) Lavorare sotto cappa aspirante quando si utilizzano acidi e basi forti, solventi e quando si sviluppano gas Non consumare cibi e bevande in laboratorio (Non fumare in laboratorio) Non toccare con le mani i reattivi (uso di spatole, bacchette) Non prelevare liquidi aspirando con la bocca (pipette) Non lasciare senza controllo reazioni in corso o apparecchi in funzione Prima dell’uso, leggere attentamente l’etichetta sui contenitori dei reagenti chimici– consultare anche la relativa Scheda di Sicurezza Dopo l’uso, chiudere sempre i contenitori di reagenti chimici, pulire i piani di lavoro e la vetreria a lavoro ultimato Sistemare i reagenti negli appositi armadi Smaltire le sostanze non utilizzate negli appositi contenitori
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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
Per dispositivo di protezione individuale (DPI) si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dall’utilizzatore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi presenti nell'attività lavorativa. I prodotti che rispondono alle norme europee e hanno requisiti esenziali di sicurezza. I DPI sono classificati in base alle parti del corpo che devono proteggere (allegato IV del D.Lgs. n. 626/94): dispositivi di protezione della testa dispositivi di protezione dell'udito dispositivi di protezione degli occhi e del viso (occhiali a stanghetta con ripari laterali) dispositivi di protezione delle vie respiratorie (maschere protettive) dispositivi di protezione delle mani e delle braccia dispositivi di protezione dei piedi e delle gambe dispositivi di protezione della pelle (guanti monouso in lattice, PVC, vinile) dispositivi di protezione del tronco e dell'addome dispositivi di protezione dell'intero corpo (camice, grembiule per criogeni o per alte temperature) indumenti di protezione
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emergenza Cosa fare in caso di: Mantenere la calma;
Avvertire il docente/tecnico, presente in laboratorio, dell’insorgenza dell’evento; Attenersi alle disposizioni impartite.
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- evacuazione Mantenere la calma; Attenersi alle disposizioni impartite; Abbandonare la zona senza correre, senza creare panico, lasciando eventuali oggetti ingombranti (zaini, cartelle, ecc.); Non usare gli ascensori; Dirigersi verso l’esterno dell’edificio, seguendo l’apposita segnaletica; Non tornare sui propri passi per alcun motivo; In presenza di fumo o fiamme cercare di coprirsi la bocca ed il naso con fazzoletti bagnati; In presenza di calore cercare di proteggersi, anche il capo, con indumenti bagnati di lana o cotone (non di fibra sintetica).
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Direzioni da seguire
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AGENTI CHIMICI Sostanze: gli elementi chimici e loro composti allo stato naturale o ottenuti mediante lavorazioni industriali eventualmente contenenti gli additivi necessari all’immissione sul mercato; Preparati: i miscugli o le soluzioni composti da due o più sostanze;
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Simboli di pericolo
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Sono considerate "pericolose" le sostanze e i preparati:
Esplosivi: che possono reagire esotermicamente in assenza di ossigeno atmosferico e perciò possono sviluppare rapidamente gas o esplodere per riscaldamento o che sono sensibili agli urti e agli attriti più del dinitrobenzene; Evitare colpi, urti, frizioni, scintille, calore e fuoco Esempi: solventi ossigenati, idrogeno,ossido etilene,cloriti, clorati Comburenti: prodotti non combustibili di per se, ma che a contatto con altre sostanze, cedono facilmente l’ossigeno contenuto, provocando una reazione esotermica con pericolo d’incendio; Evitare ogni contatto con sost.infiammabili Esempi: permanganato, nitrato Facilmente infiammabili: che a contatto con l’aria, a temperatura normale e senza ulteriore apporto di energia, possono riscaldarsi e infiammarsi, ovvero: che allo stato solido possono facilmente infiammarsi per la rapida azione di una sorgente di accensione e che continuano a bruciare anche dopo l’allontanamento della sorgente di accensione; che allo stato liquido hanno il punto di infiammabilità inferiore a 21°C, -che alla stato gassoso si infiammano a contatto con l’aria a pressione atmosferica; - che a contatto con l’acqua o l’aria umida, sprigionano gas facilmente infiammabili in quantità pericolose (Na metallico);
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T. ignizione: T minima per iniziare o auto sostenere la combustione
Infiammabili: che allo stato liquido hanno un punto di infiammabilità tra i 21°C e 55°C; H2, CH4, C2H2, alcool, acetone devono essere tenute a distanza da fonti di calore, fiamme, scintille ed evitare il contatto con l’aria e l’umidità. L’infiammabilità viene indicata con tre parametri: Pto di infiammabilità: T minima a cui la sostanza (patm) sprigiona vapori in quantità tale da dare una miscela infiammabile con O2 atmosferico; T. ignizione: T minima per iniziare o auto sostenere la combustione Campo di infiammabilità: intervallo di composizione della miscela aria-combustibile in cui è infiammabile altamente infiammabili: (o estremamente infiammabili): le sostanze ed i preparati liquidi il cui punto di infiammabilità è inferiore a 0°C ed il cui punto di ebollizione è inferiore o pari a 35°C;
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Tossici: che per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono comportare rischi gravi, acuti o cronici, ed anche la morte. I danni causati possono essere rev. o irrev. dipendendo dalle quantità introdotte in un intervallo di tempo. Cl2, NH3, CO, sost.metalli pesanti (Pb, Cd,..) Precauzioni utilizzare i DPI necessari Nocivi: che per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi di gravità limitata (danni acuti o cronici). Per alcune sostanze non si escludono effetti cancerogeni, genetici e di sterilizzazione; Corrosivi: sostanze che esercitano un’azione distruttiva sia sui tessuti vivi che sulle attrezzature di laboratorio con cui vengono a contatto. Acidi e basi forti Precauzioni utilizzare i DPI necessari e se le sost. sono volatili si deve lavorare sotto cappa aspirante Irritanti: che, pur non essendo corrosivi, possono produrre al contatto immediato, prolungato o ripetuto con la pelle e le mucose una reazione infiammatoria;
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Pericolosi per l’ambiente: le sostanze ed i preparati la cui utilizzazione presenta o può presentare rischi immediati o differiti per l’ambiente(flora e fauna); sostanze contenenti metalli pesanti, pesticidi, detersivi (fosfati), CFC, cloro, composti del Hg e Sn Evitare dispersione nel suolo e sistema fognario Cancerogeni: le sostanze ed i preparati che per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono produrre il cancro o aumentarne la frequenza; siglate R49 e R45 Teratogeni: le sostanze ed i preparati che possono risultare dannose per lo sviluppo normale dell’embrione o del feto; Mutageni: le sostanze ed i preparati che possono risultare dannose per lo sviluppo normale delle cellule o provocare modificazioni del materiale genetico;
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Elenco delle frasi di rischio R
R1 Esplosivo allo stato secco. R2 Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione. R3 Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione R4 Forma composti metallici esplosivi molto sensibili. R5 Pericolo di esplosione per riscaldamento. R6 Esplosivo a contatto o senza contatto con l'aria. R7 Può provocare un incendio. R8 Può provocare l'accensione di materie combustibili. R9 Esplosivo in miscela con materie combustibili. R10 Infiammabile. R11 Facilmente infiammabile. R12 Estremamente infiammabile. R14 Reagisce violentemente con l'acqua. R15 A contatto con l'acqua libera gas estremamente infiammabili. R16 Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti. R17 Spontaneamente infiammabile all'aria. R18 Durante l'uso può formare con aria miscele esplosive/infiammabili. R19 Può formare perossidi esplosivi. R20 Nocivo per inalazione. danni chimico-f isici
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R21 Nocivo a contatto con la pelle.
R22 Nocivo per ingestione. R23 Tossico per inalazione. R24 Tossico a contatto con la pelle. R25 Tossico per ingestione. R26 Molto tossico per inalazione. R27 Molto tossico a contatto con la pelle. R28 Molto tossico per ingestione. R29 A contatto con l'acqua libera gas tossici. R30 Può divenire facilmente infiammabile durante l'uso. R31 A contatto con acidi libera gas tossico. R32 A contatto con acidi libera gas molto tossico. R33 Pericolo di effetti cumulativi. R34 Provoca ustioni. R35 Provoca gravi ustioni. R36 Irritante per gli occhi. R37 Irritante per le vie respiratorie. R38 Irritante per la pelle. R39 Pericolo di effetti irreversibili molto gravi. R40 Possibilità di effetti cancerogeni - prove insufficienti. R41 Rischio di gravi lesioni oculari. R42 Può provocare sensibilizzazione per inalazione. R43 Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle. R44 Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato. R45 Può provocare il cancro. R46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. R48 Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata. R49 Può provocare il cancro per inalazione. danni tossicologici
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danni ambiente R50 Altamente tossico per gli organismi acquatici.
R51 Tossico per gli organismi acquatici. R52 Nocivo per gli organismi acquatici. R53 Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. R54 Tossico per la flora. R55 Tossico per la fauna. R56 Tossico per gli organismi del terreno. R57 Tossico per le api. R58 Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente. R59 Pericoloso per lo strato di ozono. R60 Può ridurre la fertilità. R61 Può danneggiare i bambini non ancora nati. R62 Possibile rischio di ridotta fertilità. R63 Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati. R64 Possibile rischio per i bambini allattati al seno. R65 Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione. R66 L'esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolature della pelle. R67 L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini. R68 Possibilità di effetti irreversibili
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Elenco dei consigli di prudenza S conserv./ stoccaggio
S1 Conservare sotto chiave. S2 Conservare fuori dalla portata dei bambini. S3 Conservare in luogo fresco. S4 Conservare lontano da locali di abitazione. S5 Conservare sotto ... (liquido appropriato da indicarsi da parte del fabbricante). S6 Conservare sotto ... (gas inerte da indicarsi da parte del fabbricante). S7 Conservare il recipiente ben chiuso. S8 Conservare al riparo dall'umidità. S9 Conservare il recipiente in luogo ben ventilato. S12 Non chiudere ermeticamente il recipiente. S13 Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande. S14 Conservare lontano da ... (sostanze incompatibili da precisare da parte del produttore). S15 Conservare lontano dal calore. S16 Conservare lontano da fiamme e scintille - Non fumare. S17 Tenere lontano da sostanze combustibili. S18 Manipolare ed aprire il recipiente con cautela. S20 Non mangiare nè bere durante l'impiego. S21 Non fumare durante l'impiego. S22 Non respirare le polveri. conserv./ stoccaggio
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compor tamental i utilizzo
S23 Non respirare i gas/fumi/vapori/aerosoli [termine(i) appropriato(i) da precisare da parte del produttore. S24 Evitare il contatto con la pelle. S25 Evitare il contatto con gli occhi. S26 In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare il medico. S27 Togliersi di dosso immediatamente gli indumenti contaminati. S28 In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed abbondantemente con ... (prodotti idonei da indicarsi da parte del fabbricante). S29 Non gettare i residui nelle fognature. S30 Non versare acqua sul prodotto. S33 Evitare l'accumulo di cariche elettrostatiche. S35 Non disfarsi del prodotto e del recipiente se non con le dovute precauzioni. S36 Usare indumenti protettivi adatti. S37 Usare guanti adatti. S38 In caso di ventilazione insufficiente, usare un apparecchio respiratorio adatto. S39 Proteggersi gli occhi/la faccia. S40 Per pulire il pavimento e gli oggetti contaminati da questo prodotto, usare ... (da precisare da parte del produttore). utilizzo
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util izzo S41 In caso di incendio e/o esplosione non respirare i fumi.
S42 Durante le fumigazioni/polverizzazioni usare un apparecchio respiratorio adatto [termine(i) appropriato(i) da precisare da parte del produttore]. S43 In caso di incendio usare ... (mezzi estinguenti idonei da indicarsi da parte del fabbricante. Se l'acqua aumenta il rischio precisare "Non usare acqua"). S45 In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (possibilmente mostrargli l'etichetta). S46 In caso d'ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta. S47 Conservare a temperatura non superiore a ... °C (da precisare da parte del fabbricante). S48 Mantenere umido con ... (mezzo appropriato da precisare da parte del fabbricante). S49 Conservare soltanto nel recipiente originale. S50 Non mescolare con ... (da specificare da parte del fabbricante). S51 Usare soltanto in luogo ben ventilato. S52 Non utilizzare su grandi superfici in locali abitati. S53 Evitare l'esposizione - procurarsi speciali istruzioni prima dell'uso. util izzo
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S56 Smaltire questo materiale e i relativi contenitori in un punto di raccolta di rifiuti pericolosi o speciali. S57 Usare contenitori adeguati per evitare l'inquinamento ambientale. S59 Richiedere informazioni al produttore/fornitore per il recupero/riciclaggio. S60 Questo materiale e il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi. S61 Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali/schede informative in materia di sicurezza. S62 In caso di ingestione non provocare il vomito: consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o l'etichetta. S63 In caso di incidente per inalazione, allontanare l'infortunato dalla zona contaminata e mantenerlo a riposo. S64 In caso di ingestione, sciacquare la bocca con acqua (solamente se l'infortunato è cosciente). smaltimento
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ETICHETTE E SCHEDE DI SICUREZZA
Una industria di prodotti chimici ha il DOVERE di proteggere gli utilizzatori da prevedibili danni nell’uso del prodotto L’adempimento di quel dovere avviene mediante: ETICHETTE SCHEDE DI SICUREZZA
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Gli utilizzatori del prodotto chimico pericoloso hanno il DOVERE di:
leggere comprendere rispettare Questi due strumenti per evitare danni a sé ed agli altri
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ETICHETTE E SCHEDE DI SICUREZZA
Sono due strumenti cui ricorrere per aumentare la sicurezza del laboratorio chimico Tutte due hanno lo stesso obiettivo, ma differiscono nella FORMA, LINGUAGGIO APPROCCIO e DESTINATARIO
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Differenze Forma: la SdS è un documento che presenta informazioni tecniche precise in un linguaggio tecnico; l’etichetta è una sorgente limitata di informazioni in un linguaggio non tecnico; Scopi: In un laboratorio chimico lo scopo della scheda è di informare, mentre quello dell’etichetta è di ricordare le informazioni; Destinatari: L’etichetta si rivolge ad un auditorio assai eterogeneo (magazzinieri, trasportatori,…). La scheda si rivolge a utilizzatori esperti (tecnico di laboratorio, ricercatori,….) che dovranno manipolare il prodotto per la loro attività.
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SCHEDA DI SICUREZZA Identificazione dei pericoli
ETICHETTA Informazioni sul prodotto, produttore Formula chimica e prop.della sostanza Simboli di pericolo Frasi di Rischio Consigli di prudenza SCHEDA DI SICUREZZA Identificazione dei pericoli Misure di pronto soccorso Misure per fuoriuscita accidentale Misure antincendio Manipolazione /stoccaggio Stabilità/reattività Protezione individuale Informazioni: tossicologiche, ecologiche… Smaltimento, trasporto…
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Siti rischio chimico e Schede di sicurezza
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