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Seconda metà del XII sec. - primi del XIII sec.
Pillio da Medicina Seconda metà del XII sec. - primi del XIII sec.
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Opere e interessi di Pillio
Summa Cum essem Mutine: è frutto di un accurato studio sui problemi relativi alla fase preparatoria delle liti Libellum disputatorius Summa ai Tres Libri: rappresenta il tentativo di concludere l’opera del Piacentino (la terminò, però, Rolando da Lucca) Studio del diritto feudale con lo studio dei Libri Feudorum e lo sviluppo della teoria del dominio diviso
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Vita e opere Sappiamo poco della vita di Pillio da Medicina prima dell’insegnamento Le prime notizie sono date dalle note autobiografiche presenti nella "Summa Trium Librorum: da lì sappiamo che trascorse tre anni a Bologna come insegnante Nel "Libellus disputatorius" descrive il suo metodo "brocardico" Nel 1175 si trasferi a Modena perché il clima universitario bolognese era troppo rigido, oltre che per i debiti accumulati A Modena insegnò attraverso il suo metodo che preferiva allo studio passivo e metodico delle glosse o delle summae. A Modena, Pillio stese anche la "Summa Cum essem Mutine" (trad: quando ero a Modena), una sorta di raccolta di quaestiones sulla fase preparatoria della lite. Continuò poi la glossa ai Tres Libri iniziata dal Piacentino. A Modena inserì fra le materie di studio anche i Libri feudorum; elaborò poi la teoria del dominio diviso, ossia scomposto tra un "dominium diretto" e un "dominium utile". Con buona probabilità insegnò per il resto della sua vita a Modena e morì all'inizio del XIII secolo a Modena o a Bologna.
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LIBELLUS DISPUTATORIUS
La prima edizione era destinata al mondo forense (serviva ai bisogni dei pratici) La seconda edizione del 1195, ampliata rispetto alla prima, aveva lo scopo di proporre una nuova metodologia di studio del diritto più dinamica ,in contrapposizione con la passività mnemonica fino al momento utilizzata nelle summe e nelle glosse BROCARDA principi tratti dalla compilazione giustinianea Creazione di GENERALIA ossia di principi a cui andavano ad aggiungersi fonti a favore e contro con conseguente DIBATTITO dal quale si traeva la SOLUTIO della controversia
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ETIMOLOGIA DELLA PAROLA BROCARDA
Terminologia dalla origine incerta 1) da Burcardo di Worms redattore di una compilazione canonica all’inizio del mille in cui era compresa una collezione di locuzioni latine di carattere giuridico ordinate alfabeticamente dette Brocardica 2) corruzione delle parole pro e contra
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DOMINIO DIVISO Situazione dicotomica
La teoria del dominio diviso ci porta a considerare la posizione di colui che ha il mero titolo, cioè il dominio diretto, differente rispetto a quella dell’utilista, cioè di quella di colui che ha un contatto diretto con il bene (ha il possesso del bene) Influenza di natura germanistica che dava enfasi alla posizione del possessore Il rapporto tra il soggetto e un bene influenzerà il modo di concepire l’istituto della proprietà fino all’emanazione del codice di Napoleone (1804)
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La teoria del dominio diviso
Pillio riscontrava nel feudo lombardo un "dominio diviso" spettante a soggetti differenti: Il "dominium diretto" era il diritto del soggetto che aveva la titolarità astratta del bene (il proprietario). Il "dominium utile" era il diritto del soggetto (vassallo) che godeva del bene senza essere il proprietario. C’è da rilevare che secondo questa teoria non è detto che il dominium diretto e il dominium utile appartenessero sempre a soggetti differenti (il proprietario poteva godere della cosa e quindi detenere sia il dominium diretto che quello utile).
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EDICTUM DE BENEFICIIS 1037 CORRADO II
STABILIZZAZIONE DELL’ ELEMENTO PATRIMONIALE ELIMINAZIONE DELLA TEMPORANEITA’ E DELLA ALEATORIETA’ AUTOMATISMO INNESCATO DAL PASSAGGIO DEL BENEFICIO PER VIA EREDITARIA SPINTA AL CONSOLIDAMENTO IDENTITARIO DEL FEUDO
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I TRE ELEMENTI COSTITUTIVI DEL FEUDO
VASSALLAGIO legato alla FIDELITAS BENEFICIUM (prima di carattere aleatorio e temporaneo) IMMUNITAS (esenzione)
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