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La relazione educativa con i minori

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Presentazione sul tema: "La relazione educativa con i minori"— Transcript della presentazione:

1 La relazione educativa con i minori
Le dimensioni dell'apprendimento: Dalla teoria dell'attaccamento ai cicli di sviluppo Di Andrea Lazzari Counsellor Professionale Educatore Professionale

2 L'apprendimento Il modo in cui noi apprendiamo, immagazziniamo concetti, entriamo in relazione con oggetti, idee o persone ha un diretto e strettissimo legame con la relazione d'attaccamento.

3 L'attaccamento Nel 1950 i coniugi Harlow conducono una serie di esperimenti sui comportamenti primari ed istintivi nei cuccioli di primati

4 L'attaccamento Nel 1950 i coniugi Harlow conducono una serie di esperimenti sui comportamenti di sopravvivenza nei cuccioli di primati

5 L'attaccamento I risultati dell'esperimento: Bisogno di contatto
Bisogno di calore Bisogno di protezione Bisogno di relazione (sguardi madre cucciolo) Esperienza dell'attaccamento determinerà il nostro modo di entrare in relazione con il mondo

6 \ L'attaccamento Jhon Bowlby e Mary Ainsworth condussero studi ed esperimenti sulla relazione madre bambino nella prima infanzia osservando i comportamenti e le reciproche reazioni della diade.

7 \ L'attaccamento Dopo numerosi studi condotti in seguito all'osservazione di madri e bambini di diverse popolazioni in Africa Mary Ainsworth strutturò l'esperimento noto come “Strange situation”per classificare i diversi stili di attaccamento.

8 \ L'attaccamento 1º episodio. In una stanza apposita vengono fatti entrare, e successivamente lasciati soli, la madre con il figlio. 2º episodio. Nella stanza sono presenti dei giocattoli in un angolo, il bambino ha così la possibilità di esplorare l'ambiente ed, eventualmente, giocare con lei.

9 \ L'attaccamento 3º episodio. Entra un estraneo che siede prima in silenzio, poi parla con la madre e successivamente coinvolge il piccolo in qualche gioco. 4º episodio. La madre esce lasciando il bambino con l'estraneo.

10 \ L'attaccamento 5º episodio. Successivamente rientra la madre nella stanza ed esce lo sconosciuto. 6º episodio. In questo episodio la madre lascia di nuovo il bambino; è da notare che questa volta lo lascia solo.

11 \ L'attaccamento 7º episodio. Entra l'estraneo e, se necessario, cerca di consolare il bambino. 8º episodio. La madre rientra nella stanza.

12 \ L'attaccamento

13 \ L'attaccamento

14 \ L'attaccamento

15 \ L'attaccamento La base sicura: Il caregiver è un soggetto disponibile e presente. È capace di compiere una sintonizzazione emotiva, di comprendere quali siano i bisogni e di conseguenza soddisfarli.

16 L'attaccamento A cosa ci serve nella quotidianità?
\ L'attaccamento A cosa ci serve nella quotidianità? Il professionista della relazione di aiuto è un caregiver La nostra capacità di accudimento è determinata dal nostro M.O.I. Ruolo di Base Sicura Nella relazione si esprimono bisogni primari

17 \ I Bisogni Esistono diversi “tipi” di bisogno. Molte sono le teorie che hanno proposto delle classificazioni: Bisogni primari (Maslow) Respiro, Acqua, Cibo Bisogni di relazione o esistenziali (Bowlby/Berne) Stimolo,Riconoscimento,Struttura Bisogni emotivi (Goleman et al..) Paura, Rabbia, Gioia, Stupore, Disgusto..

18 I Bisogni Bisogni primari/di sopravvivenza:
\ I Bisogni Bisogni primari/di sopravvivenza: Ogni individuo ha necessità di respirare ossigeno, di bere e di nutrirsi di cibo e di dormire in una condizione di sicurezza.

19 I Bisogni Bisogni sociali/esistenziali
\ I Bisogni Bisogni sociali/esistenziali Sulla base degli studi di Bowlby, Spitz et al.. Eric Berne, psichiatra americano divenuto famoso per il complesso teorico “Analisi Transazionale” di cui è il padre classificò tre “fami” ipotizzandole come bisogni fondamentali dell'essere umano ugualmente importanti ai bisogni della sopravvivenza

20 I Bisogni Bisogni sociali/esistenziali
\ I Bisogni Bisogni sociali/esistenziali Fame di stimolo: Ogni individuo ha la necessità di essere stimolato, di provare attrazione e divertimento per determinati oggetti in diverse aree della propria vita (lavoro, tempo libero, relazioni etc). In infanzia questo bisogno viene soddisfatto dal contatto fisico, degli sguardi e della mimica facciale. Fame di riconoscimento:Ogni individuo sente la necessità di essere riconosciuto per quello che è, sentirsi apprezzato e facente parte di un gruppo. Nella prima infanzia questo bisogno viene soddisfatto dalle risposte dei caregiver rispetto alle richieste, pianti, sorrisi etc Fame di struttura: Ogni individuo ha bisogno di strutturazione del tempo per scandire le ore di veglia. Questo bisogno viene soddisfatto in infanzia ad esempio dalla regolarità delle poppate o dall'accudimento del ciclo sonno veglia. Il bisogno di struttura è inerente anche alle regole intese come norme sociali e come struttura interiore

21 I Bisogni Bisogni Emotivi
\ I Bisogni Bisogni Emotivi Molti autori hanno parlato dell'importanza delle emozioni. Uno in particolare è Goleman che attraverso il termine “intelligenza emotiva” sottolinea quanto siano determinanti le caratteristiche riguardanti le competenze emotive. Riusciamo a comprendere le nostre emozioni? Riusciamo a dar loro un nome? Ci sentiamo liberi di esprimerle? Lo facciamo in modo protettivo per noi e per gli altri (ad es. la rabbia). Tutti questi elementi riguardano i dispositivi di regolazione emotiva ed anche questi hanno a che vedere con il M.O.I.

22 \ Esercitazione

23 \ I cicli di sviluppo Nel 1984 la psicologa americana Pamela Levin ipotizzò una teoria dello sviluppo stadiale dell'infanzia e dell'adolescenza. Il grande contributo di questa teoria è quello di essersi concentrata sull'espressione dei bisogni di ogni stadio che il bambino affronta e, di conseguenza, quali siano le risposte genitoriali più congrue da fornire. Un altro lato molto affascinante di questa teoria riguardala sua “struttura a spirale”. Attraverso il lavoro clinico di studio con numerosi pazienti adulti l'autrice notò che i sette stadi dello sviluppo da lei descritti tendono a ripetersi in maniera ciclica nel corso di tutta una vita. La rievocazione di questi stadi segue la legge di risonanza. Alcuni eventi dell'ambiente a noi circostanti cioè possono condurci a vivere nuovamente una determinata fase con i suoi peculiari bisogni.

24 \ I cicli di sviluppo

25 \ I cicli di sviluppo

26 I cicli di sviluppo Primo stadio: Il potere di esistere:
\ I cicli di sviluppo Primo stadio: Il potere di esistere: -Primi 6 mesi di vita -Affermare la propria esistenza, -Cibo -Protetti nel sonno Transazioni “Hai diritto di essere qui” “I tuoi bisogni sono ok per me” “Mi piace averti vicino ed abbracciarti”

27 I cicli di sviluppo Secondo stadio: Il potere di fare:
\ I cicli di sviluppo Secondo stadio: Il potere di fare: -Dai 6 ai 18 mesi -Esplorare, conoscere, muoversi -Tornare ad imparare e sperimentare Transazioni “Puoi essere curioso,perspicace ed intuitivo” “Va bene esplorare e sperimentare” “Puoi ricevere attenzione ed affetto e puoi sperimentare nel modo che tu realmente senti”.

28 I cicli di sviluppo Terzo stadio: Il potere di pensare:
\ I cicli di sviluppo Terzo stadio: Il potere di pensare: -18 mesi ed i 3 anni -Ci si percepisce come autonomi -Separazione -Affermare Io sono Io! Transazioni “Puoi pensare da solo” “Sono contento che tu stia crescendo” “Puoi far sapere agli altri quanto ti senti arrabbiato”

29 I cicli di sviluppo Quarto stadio: Il potere dell'identità:
\ I cicli di sviluppo Quarto stadio: Il potere dell'identità: -Da 3 a 6 anni. -Si struttura la nostra personalità -Sperimentarsi nelle relazioni -Tipica delle rinegoziazioni Transazioni “Puoi crescere potente pur continuando ad esprimere i tuoi bisogni” “Va bene fantasticare ed immaginare senza la paura che queste cose diventino reali”

30 \ I cicli di sviluppo Quinto stadio: Il potere di avere delle competenze: -Dai 6 ai 12 anni -Costruzione degli strumenti -sperimentare il limite -si cerca ciò' che funziona per noi Transazioni “Puoi farlo a modo tuo” “Va bene che tu abbia una morale tua e che tu abbia il tuo modo di fare le cose” “Puoi pensare prima di scegliere qual'è il tuo modo di fare”. “Va bene essere in disaccordo” “Puoi ascoltare i tuoi sentimenti e far si che questi guidino il tuo modo di fare”

31 I cicli di sviluppo Sesto stadio: Il potere rigenerante:
\ I cicli di sviluppo Sesto stadio: Il potere rigenerante: -Da 13 a 18 anni -Nuova percezione di sé, percezione sessuale -Sperimentare il limite della propria energia -Nuovi bisogni di relazione, sensazione di prima volta Transazioni “Va bene che tu sia responsabile per i tuoi bisogni, puoi essere una persona sessuale ed avere ancora dei bisogni. “Va bene che tu sia come sei” “Sei il benvenuto quando vuoi tornare a casa”

32 I cicli di sviluppo Settimo stadio: Il potere di riciclare:
\ I cicli di sviluppo Settimo stadio: Il potere di riciclare: Giunti a 19 anni si è completato un intero ciclo. La personalità è formata. Questa situazione è completamente nuova, ci si può sentire disorientati, impauriti, non sapere se le regole sono le stesse o se è necessario cambiarle. In questo periodo di fronte alle novità è come essere neonati.

33 \ I cicli di sviluppo Da questo punto i cicli si ripeteranno distinguendosi con i loro bisogni specifici e peculiari. I cambiamenti di parti importanti della vita, l'incontro con persone nuove, un matrimonio, la nascita e la crescita di un figlio possono farci rivivere gli aspetti caratteristici degli stadi che abbiamo vissuto durante l'infanzia e l'adolescenza.

34 Che cosa mi porto via oggi?
\ La fase dei saluti Che cosa mi porto via oggi?

35 Grazie a tutti e arrivederci!!
\ La fase dei saluti Grazie a tutti e arrivederci!!

36 Bibliografia \ Bowlby Attaccamento e perdita
Cycles of Power: A User's Guide to the Seven Seasons of Life by Pamela Levin ( )1824 di Pamela Levin --->Non esiste in italiano Ian Stewart Wan Joinas, Analisi transazionale Eric Berne Ciao e poi Mary Ainsworth and John Bowlby: the development of attachment theory--->Non esiste in italiano


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