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Parametri vitali: Rilevazione della glicemia Valutazione aspetti della cute: COLORITO Misurazione del dolore MED/45 F Prendin , A Destrebecq
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Rilevazione della glicemia
La glicemia è definita come la concentrazione di glucosio nel sangue, il cui valore normale a digiuno è compreso tra 70 e 100 mg/dl. Come si misura la glicemia La misurazione della glicemia è un’operazione semplice, per la quale occorre solo una piccola goccia di sangue capillare.
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Il glucometro: cos’è e come si usa Lo strumento utilizzato per controllare la glicemia è chiamato glucometro (detto anche reflettometro), permette di individuare con buona approssimazione, in tempi brevi e in piena autonomia, il livello glicemico presente nel sangue. Per effettuare la misurazione occorre prima di tutto prelevare una striscia reattiva dal contenitore e inserirla nel glucometro. Successivamente una piccola puntura su un polpastrello fatta con appositi dispositivi pungidito permette di prelevare una goccia di sangue capillare da porre sull’estremità libera della striscia reattiva. Fatto ciò, nell’arco di qualche secondo lo strumento restituisce sul display il valore misurato .
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Schema di misurazione intensivo
Qualora vi sia indicazione a un autocontrollo intensivo, occorrerà effettuare una misurazione al mattino a digiuno, poi prima dei pasti ed anche circa minuti dal momento in cui si è iniziato a mangiare (glicemia post-prandiale) In occasioni particolari, come malattie, stress, significativa modificazione dell’attività fisica consueta, modifiche alimentari significative, assunzione di farmaci con effetto sulla glicemia, è consigliabile aumentare la frequenza delle misurazioni glicemiche.
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Iperglicemia Il valore di soglia di iperglicemia è di milligrammi su decilitro di sangue a digiuno. Tra 110 e 125 milligrammi vi è una situazione da tenere sotto controllo. La condizione di iperglicemia è presente in caso di pazienti affetti da diabete mellito, i quali devono sottoporsi a terapie specifiche per mantenere la concentrazione di glucosio circolante a livelli accettabili. Per quei valori compresi tra 110 e 125, se a digiuno, o 140 e 200 dopo un carico di glucosio, si parla di alterata tolleranza glucidica (IFG o IGT), situazione, quest'ultima, che in alcuni casi può rinormalizzarsi (ad esempio nei casi di diabete gestazionale).
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Iperglicemia Alcuni farmaci aumentano il rischio di iperglicemia, come i beta bloccanti, l'epinefrina, diuretici tiazidici, corticosteroidi, niacina, pentamidina, inibitori della proteasi, L-asparaginasi[2] e alcuni agenti neurolettici . La somministrazione di stimolanti come le anfetamine in genere causa iperglicemia subito dopo l'assunzione, mentre somministrazioni ripetute nel tempo portano frequentemente a condizioni caratterizzate da ipoglicemia. Anche alcuni dei più recenti antidepressivi a doppia azione, come olanzapina e duloxetina, possono causare grave iperglicemia.
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Iperglicemia Stress critici Un'alta percentuale di pazienti che subiscono uno stress acuto come un ictus o un infarto miocardico acuto possono sviluppare l'iperglicemia, anche in assenza di una diagnosi che riveli la presenza del diabete. Una quantità di glucosio nel plasma superiore a 120 mg/dl, in assenza di diabete, è un segno clinico di sepsi. E’ inoltre, un segni precoce di tumori del pancreas. Traumi fisici, interventi chirurgici e molti tipi di forte stress fisico possono temporaneamente aumentare i livelli di glucosio nel sangue. Stress fisiologico È naturale avere iperglicemia quando si hanno infezioni o infiammazioni. Infatti, in risposta a questi tipi di stress, il corpo rilascia catecolamine, che, tra l'altro, servono ad alzare i livelli di glucosio nel sangue
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Ipoglicemia Ricerche condotte su adulti sani hanno dimostrato che la capacità mentale cala in modo misurabile quando la glicemia scende sotto i 65 mg/dl, e se il glucosio scende ancora, sotto i 54 mg/dl si attivano dei meccanismi ormonali di difesa (adrenalina e glucagone).
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Ipoglicemia Come la maggior parte dei tessuti animali, il metabolismo del cervello dipende principalmente dal glucosio come fonte di energia nella maggior parte dei casi. Alcuni tessuti, come i muscoli, il fegato, i reni, l'intestino e perfino i globuli bianchi, possono immagazzinare una certa quantità di glicogeno come riserva cui attingere se la glicemia scende troppo
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Cause di Ipoglicemia Ipoglicemia moderata è la mancata assunzione di nutrienti per un prolungato periodo di tempo (16-24 ore), tempo occorrente per esaurire le riserve di glicogeno epatico. Sovradosaggio di farmaci antidiabetici o di insulina, oppure il non mangiare quando necessario dopo aver preso questi medicinali. Si parla inoltre di ipoglicemia funzionale quando la causa è un problema del metabolismo, e di ipoglicemia idiopatica quando invece non è possibile individuare una causa fisiologica definita per il basso valore di glicemia
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Numerosi patologie possono crea ipoglicemia
Es. Ipoglicemia dovuta a cause ormonali (ad esempio, ipotiroidismo) Gastrite causata da Helicobacter pylori Alcolismo Medicinali associate con ipoglicemia Es. Etanolo Betabloccanti, come il propranololo Salicilati Cimetidina, ranitidina Lidocaina Litio
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Cause idiopatiche: Superallenamento
Cause di Ipoglicemia Cause idiopatiche: Superallenamento Ipoglicemia reattiva idiopatica o funzionale: Ipoglicemia dopo una iniezione endovenosa di glucosio Improvvisa interruzione di nutrizione per via parenterale o di glucosio per endovena Sindrome da scarico dopo una gastrectomia
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Aspetto della cute Le informazioni utili che possono essere dedotte dalla cute del paziente, derivano da: Il colore 2. La temperatura 3. Lo stato della cute
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Valutazione aspetti della cute: COLORITO
La sede più adeguata per valutare il colore della cute sono il letto ungueale, l’interno delle guance e la mucosa del sacco congiuntivale nell’adulto, mentre nel bambino si preferisce osservare i palmi delle mani e le piante dei piedi. Il colorito in condizioni normali è roseo, tuttavia si possono avere delle condizioni per cui esso è alterato.
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Colore della cute Il colore della cute è uno dei parametri che vengono a essere rilevati nell'esame primario. In particolare possono essere sintomi di condizioni anomale il pallore della cute.
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Valutazione aspetti della cute:
Cianotico: cioè bluastro. Può derivare da: - compromissione dell’attività respiratoria o cardiaca - esposizione al freddo o ad altri fenomeni che inducono vasocostrizione Eritematoso: rossastro. In genere dovuto a: - eccitamento emotivo ipertensione - esposizione al calore o ad altri fenomeni che inducono vasodilatazione Itterico: giallastro. Spesso è presente nei neonati, senza gravi conseguenze. In genere bisogna comunque considerare la presenza di eventuali disfunzioni epatiche Marezzato (a macchie): si osserva in alcuni casi di shock.
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PARAMETRI FUNZIONI VITALI
Colorito cutaneo e quadri patologici Anomalie Possibili cause Arrossato Ipertensione, alcool Cianotico Asfissia Pallido Ipotensione (shock, infarto…) Cereo Morte, ipossia istotossica* * la quantità dell’ossigeno che raggiunge il tessuto è normale, ma le cellule di questo sono incapaci di utilizzarlo perché un agente tossico, ad es. il cianuro, interferisce con i congegni biochimici del metabolismo cellulare) 17
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Lo stato della cute consiste invece in tutte quelle caratteristiche che possono essere osservate a occhio nudo o al tatto, come il fatto che la cute sia bagnata o al contrario disidratata, fresca, calda ,oppure la presenza della così detta “pelle d’oca”. La combinazione di queste caratteristiche può essere indicativa di alcune condizione.
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Stato della pelle Segno di shock o ansia
Fresca e umida Fresca e bagnata Fresca e asciutta Calda e asciutta Calda e umida Pelle d’oca- accompagnata da brividi, battito di denti, cianosi labiale e pallore cutaneo Segno di shock o ansia Dispersione del calore da parte del corpo Esposizione al freddo Febbre elevata, esposizione al calore Ipoglicemia, problemi ormonali: menopausa/andropausa, ipofisi, tiroide Reazione al freddo, malattie contagiose, esposizione al freddo, dolore, paura. * 19
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