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LA SICUREZZA DOMESTICA

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Presentazione sul tema: "LA SICUREZZA DOMESTICA"— Transcript della presentazione:

1 LA SICUREZZA DOMESTICA
Riferimenti Normativi - La Legge 3 dicembre 1999, n. 493 ha istituito una polizza contro gli infortuni domestici che riconosce e valorizza chiunque, donna o uomo, impieghi le proprie energie in maniera abituale, esclusiva e gratuita, nell’ambito domestico. - Alla legge n. 493/1999 è stata data attuazione con Decreto Ministeriale 15 settembre La stessa legge è stata poi integrata e modificata dal Decreto Ministeriale 31 gennaio 2006  e dalla legge 296 del 27 dicembre 2006 (art. 1 comma 1257). 1 Roma, Settembre 2016

2 Soggetti Assicurati Distribuzione di genere dei lavoratori domestici che hanno sottoscritto la polizza assicurativa nel 2014 (dati aggiornati al 29/01/2015) 2 Roma, Settembre 2016

3 I DATI DEGLI INFORTUNI DOMESTICI
Dati aggiornati ad Agosto 2016 – data warehouse NAZIONALI Anno 2015 Anno 2016 Infortuni 497 453 Mortali 5 TOSCANA 29 Roma, Settembre 2016 3

4 I DATI DEGLI INFORTUNI DOMESTICI
- 2,8 mln ca persone infortunate - 400 mln di euro spesa ricoveri SSN Le cause: - l’allungamento della durata media della vita - la diffusione di nuovi stili e ritmi di vita stressanti - l’inclusione di figure esterne alla famiglia quali badanti e colf. Gli incidenti delle donne, legati alle attività domestiche o di cucina, sono più numerosi di quelli degli uomini per i differenti ruoli svolti nella famiglia. Le maggiori conseguenze dell’incidente domestico sono: - ferite agli arti superiori (38% dei casi di ferite), - le fratture, stiramenti e lussazioni ( 33% ), - ustioni ( 7% ), - lesioni da corpi estranei ( 5% ) , - schiacciamenti, amputazioni, avvelenamenti, soffocamenti, folgorazioni elettriche( 5% complessivo ). 4 Roma, Settembre 2016

5 INFORTUNIO DI TIPO DOMESTICO ( ISTAT)
caratteristiche: l'evento comporta la compromissione temporanea o definitiva delle condizioni di salute di una persona, a causa di lesioni di vario tipo; l’evento è accidentale, si verifica cioè indipendentemente dalla volontà umana; l'evento si verifica in un’abitazione, intesa come l’insieme dell’appartamento vero e proprio e di eventuali estensioni esterne (balconi, giardino, garage, cantina, scala, etc). Roma, Settembre 2016 5

6 LE CAUSE DEGLI INCIDENTI
disinformazione, comportamento imprudente, spazi inadeguati, crescente numero di elettrodomestici, uso non accorto di farmaci e di prodotti per l’igiene. categorie vulnerabili: donne bambini anziani disabili Roma, Settembre 2016 6

7 AZIONI DI PREVENZIONE Partire dalla conoscenza del :
significato di incidente domestico analisi dei dati e statistiche rischi domestici (strutturali, meccanici, elettrici, da esplosione o da pavimenti irregolari, scale, arredi, strumenti da taglio o da lavoro per cucinare, riparare, costruire, lavorare il giardino ) fattori di rischio individuali ( percezione del rischio ) principali agenti di rischio rischio architettonico numeri utili nell’emergenza Roma, Settembre 2016 7

8 LA PROGETTAZIONE COME STRUMENTO DI PREVENZIONE
evento "fatalistico" (solo se, procedendo a ritroso nel tempo, non riusciamo a trovarne una causa che poteva essere, in qualche modo, evitata o cambiata ) Fig. - Albero delle cause: caduta dalle scale per infiltrazione di acqua dai serramenti Roma, Settembre 2016

9 LA PROGETTAZIONE COME STRUMENTO DI PREVENZIONE
principio generale : Le scelte fatte in fase di progettazione costituiscono l’origine di gran parte degli infortuni domestici. I fattori di rischio ambientali : intrinseci e topologici. intrinseci: - deficienze del sistema edilizio dal punto di vista tecnologico, funzionale o impiantistico, imputabili ad errori o carenze nella progettazione, nella esecuzione, nella manutenzione o a vetustà; - difetti e/o malfunzionamenti dei prodotti in uso nell’abitazione (utensili, apparecchiature elettriche, ecc.) non dipendenti da utilizzo improprio da parte degli abitanti. topologici: - errori nella disposizione di arredi e attrezzature nello spazio abitato dovuti a originaria impostazione progettuale o operati dagli utenti. Roma, Settembre 2016

10 AZIONI DI PREVENZIONE Rischio architettonico
Elementi strutturali - valutazione rischio ingresso e corridoi scale porte e finestre balconi e terrazze cucina - Elementi impiantistici - Fattori topologici Azioni conseguenti: costruire, progettare e organizzare in sicurezza previa valutazione degli spazi ed ambienti per eliminare il rischio domestico (esempio: Progetti INAIL in materia di eliminazione delle barriere architettoniche nelle abitazioni dei disabili da lavoro ) Roma, Settembre 2016 10

11 CONCLUSIONI Sottovalutazione fenomeno
Progettisti si allineano alla normativa esistente. (lacunosa nel campo antinfortunistico domestico) Obbligo inserimento criteri antinfortunistici nella progettazione e realizzazione edifici Attenzione ai soggetti più deboli Prevedere sostegni economici /fiscali. Roma, Settembre 2016

12 LE MACRO AZIONI DI PREVENZIONE
Intervenire sulla cultura Intervenire sulle fragilità ( ambientali, individuali, comportamentali ) Intervenire facilitando l’ adozione di comportamenti corretti - Le buone prassi per la sicurezza domestica Intervenire collaborando con i cittadini-utenti nel garantire loro la sicurezza della propria abitazione Roma, Settembre 2016 12


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