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Le tre famiglie dei migranti.
Maurizio Ambrosini, università di Milano, direttore della rivista “Mondi migranti” Le tre famiglie dei migranti. Un compito, una sfida, una speranza per tutti
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Rappresentazioni e realtà dell’immigrazione
Rappresentazione: Immigrazione in aumento drammatico Asilo come ragione prevalente Proveniente da Africa e Medio Oriente Largamente maschile Di religione mussulmana Evidenza statistica: Immigrazione stazionaria Lavoro e famiglia prevalenti, asilo marginale In maggioranza, europea, femminile, cristiana
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Immigrati e famiglie migranti
“Volevamo delle braccia, sono arrivate delle famiglie” Il passaggio dai singoli alle famiglie immigrate come passaggio cruciale: l’immigrazione diventa insediata L’immigrazione familiare: via di integrazione o vite parallele? Le “tre famiglie” dei migranti
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Le famiglie migranti nello sguardo delle società riceventi
Fonte di costi sociali Via d’integrazione nelle società riceventi baluardo delle distanze culturali luogo dell’avvicinamento e della mescolanza
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Un rapporto paradossale
Oggi oltre la metà degli immigrati in Italia sono donne, che sempre più spesso arrivano sole Molte di esse hanno responsabilità familiari Trovano lavoro soprattutto nelle famiglie italiane, oggi specialmente con gli anziani La riaffermazione della famiglia come luogo della cura si basa sulla destabilizzazione degli assetti familiari nei luoghi di origine (si veda: M.Ambrosini, Immigrazione irregolare e welfare invisibile: il lavoro di cura attraverso i confini, Il Mulino, 2013).
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Donne migranti e rapporti di genere
Donne non sempre sacrificate Aumento di potere e autonomia già nella società di origine Immigrazione e femminismo “pratico” Caso emergente delle donne breadwinner Famiglie non sempre coese (già all’origine): emigrazione come via di fuga
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La seconda famiglia: la famiglia transnazionale
La questione emerge con le migrazioni femminili: famiglie che vivono separate dai confini nazionali, ma conservano un sentimento di unione Dal migrante “sradicato” al migrante “connesso”? Cure familiari a distanza: telefonate, rimesse, doni, visite… Catene dell’accudimento: ruolo delle nonne e di altre parenti donne. Precarietà educativa e “sofferenza della maternità transnazionale” (Parreñas)
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Codici familiari transnazionali
Rielaborazione dei codici familiari: frontiering (creazione di spazi, rapporti familiari, identità e differenze) e relativising (definizione, mantenimento, troncatura di legami con i familiari) La persistente centralità del caring
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Diversi tipi di famiglie transnazionali
Famiglie circolanti Famiglie intergenerazionali Famiglie puerocentriche
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La terza famiglia: Dalle famiglie transnazionali ai ricongiungimenti
Il ricongiungimento come rinegoziazione dei rapporti di genere Il caso emergente dei ricongiungimenti a ruoli rovesciati Le donne ricongiunte: percorsi divergenti La perdita di status dei figli: il problema dell’età e dei legami Ricongiungimenti parziali, falliti, ritentati
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Famiglie in emigrazione
Visioni convenzionali: fra disorganizzazione e tradizioni idealizzate Interazione dinamica fra diverse pratiche e stili di vita (non sempre “tradizionali”) Famiglie come “comunità immaginate”, socialmente costruite e ricostruite, oppure come unità sociali che lottano tenacemente per rimanere unite e ritrovarsi? Famiglie migranti (e rapporti di genere) come luogo concreto di ridefinizione/ rinegoziazione delle pratiche della vita quotidiana a contatto con la società ricevente
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Elementi di diversificazione
status legale abitazione: stabilità, dimensioni, ubicazione composizione e stabilità familiare. occupazione dei genitori. presenza e grado di coesione di una rete di riferimento. legami transnazionali.
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Donne ricongiunte Sono oggetto di molti stereotipi: segregate in casa, non integrate, custodi della tradizione Traiettorie diverse, in funzione di vari fattori Una ricerca: donne rumene e donne bangladesi in Lombardia Un altro caso: cittadinanza come risorsa e seconde migrazioni a guida femminile verso il Regno Unito Un’esperienza: la scuola d’italiano per le donne mussulmane osservanti
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Famiglie immigrate nella crisi
Durante la recessione, dal 2008 è aumentata la disoccupazione, ma anche l’occupazione degli immigrati ( unità) L’incidenza sull’occupazione complessiva è passata dal 7% al 10,5% Una risposta alla crisi è la maggiore partecipazione al lavoro delle donne Ribaltamento dei ruoli domestici Plasticità delle culture
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Educazione familiare alla prova
La differente velocità di acculturazione tra genitori e figli (“genitori dei propri genitori”) Svalorizzazione sociale e perdita di autorevolezza educativa L’insorgere dell’istanza della definizione e trasmissione dell’identità culturale: le tensioni intergenerazionali Il caso del velo La questione della “rispettabilità” di fronte alla “comunità” di appartenenza Il multiculturalismo fa male alle donne?
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Educazione e aggregazioni minoritarie
Dall’America: la prospettiva dell’acculturazione selettiva Il mutuo rinforzo tra coesione familiare e integrazione comunitaria Rete parentale, vicinato e conferma dell’autorità genitoriale Il ruolo delle istituzioni comunitarie e la formazione di quartieri “etnici” Il caso storico delle istituzioni religiose: le tre R (rifugio, rispetto, risorse)
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Assimilazione culturale e integrazione economica
- Assimilazione culturale + Downward assimilation Assimilazione selettiva anomica o illusoria Assimilazione lineare classica
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Una ricerca sugli adolescenti (Ismu-Caritas, 2009)
Rapporto conflittuale Rapporto non conflittuale Identità giovanile Gli adolescenti (17,5%) Gli integrati (22,6%) Identità etnica I ribelli (30,6%) I conservatori (29,2%)
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Ricerca CISF: gli italiani e l’immigrazione familiare
La maggior parte degli intervistati (70% circa) hanno posizioni ostili o problematiche verso l’immigrazione. Gli intervistati però distinguono tra l’immigrazione in generale e le famiglie immigrate. Verso di esse sono più disposti all’apertura. Ne vedono le valenze positive in termini di vettori di integrazione, a patto però che gli interessati si impegnino nell’apprendimento delle regole e tradizioni culturali italiane.
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Famiglie immigrate e società locali
La vita familiare comporta un potenziale di moltiplicazione dei rapporti con il contesto, sia in termini di rapporti con i servizi formali, sia sotto il profilo delle relazioni quotidiane Il vicinato e la vita quotidiana aprono spazi di frequentazione e mutuo aiuto tra famiglie immigrate e famiglie italiane I ricongiungimenti familiari rappresentano un fattore di “cittadinizzazione”, innescando l’assunzione di diritti e di doveri
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Conclusioni : migrazioni familiari e integrazione
Il ricongiungimento familiare non è un lieto fine, ma un nuovo inizio da accompagnare Conoscere e sostenere le esigenze delle famiglie transnazionali Cogliere l’insediamento familiare come opportunità di «cittadinizzazione» e integrazione nel quotidiano I figli, la scuola, il quartiere come terreni di incontro
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“i pregi delle democrazie liberali non consistono nel potere di chiudere le proprie frontiere, bensì nella capacità di prestare ascolto alle richieste di coloro che, per qualunque ragione, bussano alle porte” (S. Benhabib, 2005: 223).
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Per saperne di più Rivista “Mondi migranti”, edizioni FrancoAngeli
M.Ambrosini, Sociologia delle migrazioni, ed. Il Mulino, 2011 M.Ambrosini, Immigrazione irregolare e welfare invisibile. Il lavoro di cura attraverso i confini, Il Mulino, 2013
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