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LA VALLE D’AOSTA LE REGIONI DEL VINO 5CK 2016/17

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Presentazione sul tema: "LA VALLE D’AOSTA LE REGIONI DEL VINO 5CK 2016/17"— Transcript della presentazione:

1 LA VALLE D’AOSTA LE REGIONI DEL VINO 5CK 2016/17
IPSEOA BARGA MICHELONI MARTINA

2 La geografia: La Valle D’Aosta è una regione italiana a statuto speciale dell'Italia nord-occidentale, con capoluogo Aosta, da cui trae il nome. Confina a Nord con la Svizzera, a Ovest con la Francia e a Sud ed Est con il Piemonte. La Valle d'Aosta è la più piccola regione italiana e si trova in mezzo alle Alpi, circondata dai quattro monti più alti di tutta Italia: Monte Bianco che è il monte più alto d’Europa, Cervino, Monte Rosa e il Gran Paradiso. La regione viene attraversata dalla Dora Baltea, importante affluente di sinistra del fiume Po. Nel 1922 è nato il parco nazionale del Gran Paradiso che ha lo scopo di salvaguardare sia la flora che la fauna alpina in via d’estinzione come tipo: stambecchi, camosci, ermellini e marmotte.

3 Il clima: Le temperature variano in base alla quota del territorio. In quota c'è un clima alpino, per cui le estati sono brevi e si alternano dei lunghi inverni freddi con temperature che scendono anche a -20 °C e punte anche inferiori a -30 °C. Nei fondovalle si osservano dei climi continentali: in inverno le temperature scendono sotto allo 0 °C anche d'estate viceversa salgono anche oltre 30 °C con scarsa ventilazione che accentua la sensazione d'afa. Le piogge sulla Valle d'Aosta risultano scarse, soprattutto se confrontate con le altre regioni del settore alpino, in quanto i venti che soffiano più frequentemente sono di provenienza occidentale. Le vallate più interne incassate tra imponenti rilievi risultano essere assai secche. Per ovviare alla scarsità di precipitazioni sono state costruite, fin dall'alto Medioevo, grandi opere di canalizzazione irrigua denominate Rûs.

4 La viticoltura: La viticoltura in Valle d’Aosta è un profondo atto d’amore verso la propria terra oltre ad essere una sfida quotidiana con la montagna. L’ambiente è ricco di avversità e i vigneti si devono adattare ad un territorio difficile e poco generoso. Ciò nonostante, i viticoltori, grazie all’orgoglio, al duro lavoro e al senso della tradizione riescono ad ottimizzare il terreno, traendone il massimo e producendo un vino di alta qualità. L’unico fatto negativo rimane la bassa produttività in termini quantitativi che sfavorisce la commercializzazione su larga scala, ma che dà ad ogni bottiglia un senso di esclusività ed unicità.

5 Vino, clima e acqua.. L’attività vitivinicola della regione si snoda in meno di 90 chilometri partendo dal confine con il Piemonte, nella bassa valle, fino a raggiungere l’alta valle e più precisamente Morgex. Il territorio, di origine morenica, si divide in zone con particolarità climatiche e tipologie di coltivazione differenti, ma si accomuna per le seguenti caratteristiche: estati calde, scarse precipitazioni, ventilazione costante ed escursioni termiche significative tra il giorno e la notte. Un altro elemento naturale caratteristico del territorio è il fiume, la Dora Baltea, che percorrendo la valle da est a ovest delimita due aree ben distinte e climaticamente diverse tra loro. La sinistra orografica, denominata Adret, è la zona più esposta al sole e vi si trovano la maggior parte delle vigne. La destra orografica, Enver, meno soleggiata, è vitata principalmente nella parte che si trova da Aosta ad Introd.

6 Arnard-montjovet Famoso già nei secoli scorsi, con il passare degli anni è andato via via affinandosi. Dal sapore asciutto, caratterizzato da sensazioni di cuoio e di spezie, ricorda alcuni prestigiosi vini a base di Nebbiolo. Il supérieur, ottenuto da vigneti a limitata resa per ettaro localizzati nel cuore della zona, si differenzia per una gradazione minima naturale più elevata e per un periodo di invecchiamento più lungo. È preferibile accompagnare questo vino col il lardo di Arnad è il suo "degno compagno", oltre alle carni di capretto e di maiale. Ottimo con formaggi stagionati, soprattutto tome vecchie. Trasferire il vino in caraffa e servirlo ad una temperatura di 18°-20° C. È opportuno stappare la bottiglia alcune ore prima del servizio per la versione superiore. Questo vino subisce una tradizionale vinificazione in rosso che rende il 70% sul raccolto totale. Il vitigno è il Nebbiolo, il vino è composto min 70% e 30% altre uve a bacca rossa. La fase di affinamento per il vino base dura come minimo 5 mesi, per il superiore almeno 12 mesi a decorrere del dicembre successivo alla vendemmia. Questo vino si presenta con un colore rosso rubino scarico, in alcune annate e nel superiore con riflessi granati più o meno evidenti. Il profumo si presenta fine, intenso, vinoso, con sensazioni di frutti rossi e spezie se affinato in legno. Il gusto arriva secco, morbido, armonico, arricchito di note tanniche con fondo amarognolo. Il grado alcolico rimane fra 12.0°C-13.5°C.

7 nus La leggenda narra che già Ponzio Pilato apprezzasse questo vino. Derivante principalmente da un vitigno locale di buona vigoria, è un vino di buona armonia, piacevolmente asciutto. Servito a tutto pasto, ottimo con le carni, salumi locali, Fontina e pane nero. I vitigni sono Petit Rouge e Vien de Nus, il vino è composta da almeno 70% Vien de Nus e Petit Rouge (di cui almeno 40% Vien de Nus) e max 30% altri vitigni a bacca rossa. Questo viene sottoposto a una tradizionale vinificazione in rosso. Il suo affinamento dura minimo 5 mesi per il vino base, 8 mesi per il superiore. Esso si presenta con un colore rosso rubino intenso con riflessi tendenti al granato. Il arrivo delicatamente intenso con discreta persistenza, piacevolmente fruttato con chiusura olfattiva vegetale. Il sapore si presenta come vino secco, vellutato, con calde sensazioni alcoliche ed eleganti note tanniche. Il grado alcolico rimane fra 11.5°C-12.5°C.

8 chardonnay Lo Chardonnay è uno dei vitigni di carattere internazionale che meglio si sono adattati alle condizioni pedoclimatiche della Valle d'Aosta. Vitigno plastico, utilizzato per produrre vini giovani, freschi e fruttati. Data la sua versatilità, è un bianco da tutto pasto: può accompagnare, a seconda delle versioni, sia piatti semplici che portate più impegnative. Va servito freddo, a 8°-10° C. La versione vendemmia tardiva è un eccellente vino da meditazione che ben si abbina a pasticceria e frutta secca o con formaggi stagionati ed erborinati. Il vitigno è lo Chardonnay e il vino è composto min 85% Chardonnay, max 15% altri vitigni a bacca bianca. La vinificazione è tradizionale in bianco e delle volte può avvenire con macerazione pellicolare. Questo vino è di colore giallo paglierino. Il gusto arriva sapido, asciutto, pieno, con sfumature di vaniglia e spezie quando affinato in legno. Il profumo è intenso, fruttato caratteristico, con sentori di pepe verde e buccia di agrumi. Il grado alcolico rimane fra 12°-13,5° per la versione base, 14,5°-15,5° nella versione vendemmia tardiva.

9 gamay Vitigno originario della regione francese del Beaujolais, ha una buona diffusione in Valle d'Aosta grazie alla sua produttività e resistenza. È un vino di buon equilibrio e di piacevoli profumi. Impiegato a tutto pasto, ben si abbina con salumi locali, minestre e zuppe. Ottimo con la bistecca alla valdostana. Temperatura di mescita 18°-20° C. Il vitigno è il Gamay e il vino è composto min 85% Gamay, max 15% altri vitigni a bacca rossa. La vinificazione è tradizionale in rosso , talvolta in macerazione carbonica (novello). L’affinamento è minimo 5 mesi a decorrere dal dicembre successivo alla vendemmia. Il colore si presenta rosso rubino la cui intensità può variare anche di molto a seconda delle annate. Il gusto è secco, caldo di buona  morbidezza, talvolta con sfumature tanniche e il profumo arriva delicatamente intenso, dalla persistente vinosità da giovane, diventa più etereo e complesso con l'affinamento. Il grado alcolico rimane fra 11,5°-13°.

10 Müller Thurgau Il vitigno è Müller Thurgau e il vino è composta da min 85% Müller Thurgau; max 15% altri vitigni a bacca bianca. Li vinificazione avviene tradizionale in bianco, spesso con macerazione pellicolare. Il colore è giallo paglierino, con riflessi verdolini. Il gusto arriva secco, morbido, di buon equilibrio e moderata acidità, con finale amarognolo caratteristico dei vini aromatici e a un profumo intenso, persistente, aromatico, con sentori di banana e di pesca. Il grado alcolico rimane fra 11,5°-13,0° per la versione base, 13,5° - 14,0° in vendemmia tardiva. Vitigno adatto a climi freddi, trova in Valle d'Aosta la sua collocazione migliore tra i 600 e gli 800 m. Gli sbalzi termici che caratterizzano il periodo di maturazione delle uve a queste altitudini favoriscono la formazione degli eleganti profumi tipici del Müller Thurgau della Valle d'Aosta. Ottimo come aperitivo, ben si accompagna con crostacei, piatti di pesce e carni bianche preparate con erbe aromatiche. Si gusta freddo, ad una temperatura ideale di 8°-10° C. I formaggi stagionati e la pasticceria secca sono il giusto abbinamento per la versione in vendemmia tardiva.

11 I piatti tipici: Paragonata al resto d'Italia, la Valle D’Aosta, si evidenzia soprattutto l'assenza del frumento, che ha portato al pane di segale. Un altro elemento che scarseggia nei piatti tradizionali è l'olio, sostituito da burro ed altri grassi vegetali e animali. Vivendo di prodotti locali e limitando gli scambi con l'esterno al minimo, si può definire la tradizione culinaria della Valle d'Aosta come l'unica cucina locale che si distacca dalla tradizione delle altre cucine italiane. prodotti locali sono essenzialmente cereali di montagna, prodotti caseari bovini e caprini, carni e derivati di bovini, suini e di camoscio. Oltre ai Prodotti agroalimentari tradizionali locali, gli ingredienti principali sono: verdura (rape, porri, cipolla), patate, castagne, mele e pere.

12 Camoscio-Capriolo alla valdostana
Soupe paysanne Minestra di pane di segale raffermo tagliato a fette oppure a pezzetti, con cubetti di fontina e toma, burro, cipolla e aromi, il tutto coperto di brodo bollente e passato in forno. Le zuppe si abbinano volentieri a vini come, Petit Arvine e Gamay. Camoscio-Capriolo alla valdostana In genere si utilizza la coscia o il filetto, messo a bagno nel vino rosso con aromi naturali, poi rosolato in tegame e spruzzati di grappa. Vengono serviti con polenta fresca o a fette arrostite sulla griglia.

13 La cantina: anselmet Questa cantina è stata fondata 1978 da Giorgio Anselmet. L’azienda è a conduzione famigliare degli Anselmet, padre e figlio. Vigne curatissime, alcune nascoste fra anfratti rocciosi, che danno una gamma ampia di vini di qualità. Tra gli assaggi svetta ancora una volta un ricco e rincuorante Chardonnay élevé en fut de chene, che ammalia con una persistenza di spezie dolce. Giorgio, inoltre, non si ferma qui, mettendo « in pista « nuove etichette per la prossima stagione.

14 Alcuni Vini della cantina:
Vallée d’aoste chardonnay 2012 Vallée d’aoste fumin 2011 Arline vino da uve stramature 2011 Vllée d’aoste syrah henri 2011 Vallée d’aoste torrette supérieur 2011 Vallée d’aoste petite arvine 2012 Vallée d’aoste chambave muscat 2012 Stephanie 2012 Vallée d’aoste pinot gris 2012

15 Progetto svolto da micheloni martina, classe 5kc.


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