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Sistema statistico, fonti dei dati, sondaggi, contabilità nazionale

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Presentazione sul tema: "Sistema statistico, fonti dei dati, sondaggi, contabilità nazionale"— Transcript della presentazione:

1 Sistema statistico, fonti dei dati, sondaggi, contabilità nazionale
Il consiglio di Clay Shirky, guru di Internet: “If you want to be a journalist, get good with numbers!” Donato Speroni - Ifg Urbino Corso

2 Di che cosa ci occuperemo?
Vogliamo analizzare l’uso delle statistiche economiche e sociali da parte dei media. Pochi concetti fondamentali di teoria statistica; per approfondimenti vedere la (prossima) bibliografia su , i numerosi corsi on line (i migliori sono in inglese) il sito e anche il mio blog statistico Due testi brevi, facili e molto utili per i giornalisti: Statistiche come e perché di Alberto Zuliani (Donzelli) Cose da non credere – Il senso comune alla prova dei numeri di Dalla Zuanna e Weber (Laterza) …oltre al classico ”Damned lies and statistics” di Joel Best. Sul Data Journalism la Bibbia è Facts are sacred, il libro del Guardian, scaricabile in e-book Donato Speroni - Ifg Urbino Corso

3 La statistica che ci interessa
La statistica è un aspetto della “numeracy”, l’“alfabetismo numerico” molto carente in Italia. Anche i giornalisti che si occupano di moda o di sport hanno a che fare con i numeri. Dobbiamo distinguere per tipo di fonte: Pubblica, la cosiddetta statistica ufficiale, sottoposta a controlli che quando funzionano la rendono attendibile. Privata, che può essere di buona o cattiva qualità: dipende dai metadati e dalle modalità di presentazione. Ma i “big data” cambieranno il modo di fare statistica e siamo in mezzo a una “statistical revolution”, vedere Donato Speroni - Ifg Urbino Corso

4 Donato Speroni - Ifg Urbino Corso 2016-17

5 Donato Speroni - Ifg Urbino Corso 2016-17
Le fonti della statistica ufficiale italiana il Sistema statistico nazionale (Sistan) E’ composto da tutte le fonti della statistica ufficiale: Istat, Ministeri, Regioni, EL, CdC ecc, esclusa Bankitalia. Si attiene ai principi fissati dall’Onu e alle metodologie di Eurostat. Il livello di autonomia dal potere politico è materia di discussione. In Italia, il potere politico interviene: nella nomina del presidente dell’Istat e degli organi di vertice, Consiglio e Comitato di coordinamento dell’informazione statistica, nell’approvazione del Programma Statistico Nazionale, nel finanziamento dell’Istat. In generale all’Istat viene riconosciuto un notevole grado di autonomia. La statistica ufficiale è sottoposta ai controlli della Commissione di Garanzia per l’Informazione Statistica, che funziona male. L’uso mediatico dei sondaggi (di fonte privata) è regolato maluccio) dall’Autorità per le Comunicazioni e, per i sondaggi politici, i metadati devono comparire sul sito della Presidenza del Consiglio Donato Speroni - Ifg Urbino Corso

6 Diversi tipi di statistiche
Censimenti: quando si censisce l’universo cioè la totalità di un insieme Dati amministrativi: da ministeri, ospedali, carceri, moduli fiscali, bilanci imprese ecc. Indagini campionarie: la qualità dipende dai criteri di campionamento. I media non sono abbastanza attenti agli “intervalli di confidenza” e agli “errori campionari” che limitano il valore effettivo dei dati e che dipendono dal campione. Ci sono formule che li determinano. Per esempio, per un campione dell’elettorato italiano di mille intervistati, possiamo calcolare che cì sia il 95% di probabilità (intervallo di confidenza) che il margine di errore sia di ± 3,1% per un partito scelto dal 50% degli intervistati e di ± 1,86% per un partito scelto dal 10%. L’intervallo di confidenza di un’indagine campionaria si allarga (e quindi l’indagine è meno significativa) su campioni più ristretti: un dato regionale è quasi sempre meno attendibile di un dato nazionale. Le indagini possono raccogliere dati oggettivi o soggettivi (sondaggi). Per esempio, il numero di reati o la percezione di sicurezza da parte dei cittadini. La speranza di vita o la salute percepita. Donato Speroni - Ifg Urbino Corso

7 La comunicazione statistica ufficiale
Le regole di rilascio dei dati sono comunque una delle garanzie di autonomia: calendario prefissato rilascio contemporaneo metadati trasparenti accesso ai microdati nei limiti del rispetto della privacy. Di norma la statistica ufficiale descrive i fenomeni ma lascia ad altri le interpretazioni e le proiezioni. Ma la situazione è cambiata con l’incorporazione nell’Istat dell’Isae che l’Istat ha dovuto gestire con una rigorosa separazione delle due attività. Donato Speroni - Ifg Urbino Corso

8 Le principali fonti on line delle statistiche internazionali ufficiali
Onu: Unsd e almeno un centinaio di siti per argomento I Sustainable Development Goals che ora stanno craendo significativi database anche a livello europeo e nazionale. Internationa Monetary Fund: statistiche finanziarie, ma anche quadri statistici di tutti i Paesi attraverso il Dissemination Standards Bulletin Board World Bank, ampio data base Ocse: le analisi più complete e attendibili Europa: Eurostat che mette insieme i dati dei 28 Paesi. Donato Speroni - Ifg Urbino Corso

9 Terminologia statistica elementare
Variazione in termini monetari: al valore corrente della moneta = a prezzi correnti Variazione in termini reali: al valore della moneta ad una determinata data (cioè depurata dell’inflazione) = a prezzi costanti Variazione congiunturale: rispetto al dato precedente (del mese, del trimestre) Variazione tendenziale: rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente Destagionalizzata: variazione congiunturale depurata dei fattori stagionali Donato Speroni - Ifg Urbino Corso

10 Donato Speroni - Ifg Urbino Corso 2016-17
Alcuni importanti indicatori economici (detti “congiunturali” perché con periodicità infra-annuale) Prodotto interno lordo (trimestrale) Produzione industriale, fatturato e ordinativi indicano mensilmente l’andamento delle imprese Prezzi all’ingrosso e al consumo per misurare l’inflazione Bilancia commerciale e bilancia dei pagamenti fotografano gli scambi con l’estero Forze di lavoro (ora mensile) e occupazione grandi imprese misurano il mercato del lavoro Sono tutti di fonte Istat tranne la b. dei pagamenti (Bankitalia) Per molti dati c’è anche un rilascio da Eurostat e Bce Donato Speroni - Ifg Urbino Corso

11 Il dato più discusso: il Prodotto interno lordo (Pil)
Si è cominciato a calcolarlo dopo la crisi del ’29 e la sua elaborazione ha avuto un impulso con la seconda guerra mondiale Nel tempo è diventato qualcosa che non doveva essere secondo gli ideatori Kuznets e Keynes: una misura onnicomprensiva di ricchezza Molti vorrebbero “abolire il Pil”, ma non è così facile perché abbiamo comunque bisogno di una “contabilità nazionale”. Donato Speroni - Ifg Urbino Corso

12 La contabilità nazionale
E’ una branca della statistica che misura le macrograndezze, attraverso il Conto delle Risorse e degli Impieghi Non deve quindi essere confusa con la contabilità di Stato che riguarda solo la pubblica amministrazione Utilizza tutte le variabili a disposizione della statistica pubblica: produzione, lavoro, ecc. Dà il polso della produzione di ricchezza di un sistema: il Pil, Prodotto interno lordo = GDP, Gross Domestic Product Donato Speroni - Ifg Urbino Corso

13 Il conto delle risorse e degli impieghi
Prodotto interno lordo Importazioni RISORSE Esportazioni Investimenti lordi Consumi finali IMPIEGHI Donato Speroni - Ifg Urbino Corso

14 Il prodotto interno lordo misura...
Anche l’economia sommersa perché si tratta di una stima a tavolino Fatica a valutare adeguatamente la produttività della pubblica amministrazione Include una stima di circa l’11% di cosiddetta “economia irregolare” e anche un 2% circa di economia criminale “consensuale”: contrabbando, droga, prostituzione Non misura: determinate prestazioni quali il lavoro familiare Il fatturato di rapine, scippi ecc. Il depauperamento delle risorse ambientali La qualità della vita: spendere per fare sport o per serrature di sicurezza è la stessa cosa E’ “lordo” in quanto non tiene conto del consumo dei capitali (a differenza dei bilanci d’impresa che prevedono l’ammortamento) Donato Speroni - Ifg Urbino Corso

15 Si può “andare oltre” il Pil?
Criticato da quasi 50 anni (Bob Kennedy), nel 2009 la Commissione Stiglitz nominata da Sarkozy ha proposto una serie di miglioramenti e ha indicato la necessità di corredarlo con altre misure di qualità della vita e di sostenibilità. Da allora nel mondo si sono moltiplicate le iniziative: in Italia abbiamo il Bes (12 domini, 135 indicatori). Robert Manchin: Gallup: “È stato fatto molto lavoro per elaborare un unico indicatore che sintetizzi i più importanti domini del benessere (come nel caso del Pil), ma credo che sia come cercare il Sacro Graal. La vita è più complicata”. La tendenza prevalente non è abolire il Pil, ma corredarlo con un “cruscotto” di altri indicatori. Donato Speroni - Ifg Urbino Corso

16 Che cosa abbiamo fatto in Italia?
I Rapporti sul Benessere Equo e Sostenibile (Bes) nati da un’iniziativa tra Istat e Cnel, descrivono le tendenza della qualità della vita in Italia dalla crisi del 2008 a oggi. Il Bes si basa su 135 indicatori articolati in 12 domini. Fonte: La scelta dei domini si è basata su un Gruppo di indirizzo con la partecipazione di organizzazioni della “società civile” dopo una consultazione via web. Gli indicatori sono stati scelti da una Commissione Scientifica. Dal Bes sono nate numerose iniziative di misura sul territorio (UrBes, Bes delle province). Provincia e comune di Pesaro hanno avuto un ruolo di primo piano in questi studi, grazie soprattutto a Matteo Ricci. Donato Speroni - Ifg Urbino Corso

17 I domini proposti per il Bes
1) Ambiente 9) Paesaggio e patrimonio culturale 2) Salute 10) Ricerca e innovazione 3) Benessere economico 4) Istruzione e formazione 11) Qualità dei servizi 12) Politica e istituzioni 5) Lavoro e conciliazione dei tempi di vita  La proposta integrativa più condivisa: “Qualità del cibo” 6) Relazioni sociali 7) Sicurezza personale 8) Benessere soggettivo Donato Speroni - Ifg Urbino Corso

18 Le prospettive della misura del benessere in Italia e nel mondo
Le Nazioni Unite hanno approvato una lista di 240 indicatori corrispondenti ai 169 target dei 17 SDGs. Questa griglia va adattata alle esigenze nazionali. L’Ocse continua col suo Better Life Index (vale una visita) In Italia sono in corso lavori di ammodernamento, attraverso un Comitato ad hoc, perché: la riforma della legge di bilancio ha incluso alcuni indicatori del benessere nelle leggi annuali di bilancio (Documento di economia e finanza, Legge di stabilità) per coordinare questi indicatori con quelli richiesti dall’Onu per misurare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Sul tema potete vedere il mio blog sul sito del Corriere Donato Speroni - Ifg Urbino Corso

19 Grazie! Potete seguire e commentare il mio lavoro su:
numerus.corriere.it, il mio blog sugli sviluppi di questi temi sul sito del Corriere della Sera il mio blog personale, con documenti integrali. 2030 – la tempesta perfetta, il libro (pubblicato da Rizzoli nel 2012) che ho scritto con Gianluca Comin sulle sfide dei prossimi vent’anni e le possibili risposte, comprese le nuove misure del progresso. Facebook: Contatti: Donato Speroni - Ifg Urbino Corso


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