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Revisione Aziendale Corso avanzato
IL BILANCIO CONSOLIDATO-IL PROCESSO DI CONSOLIDAMENTO Università La Sapienza-Roma Corso di laurea magistrale: Economia Aziendale- Consulenza Professionale Anno accademico: Docente: Corrado Testori
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Agenda Il processo di consolidamento Rettifiche di consolidamento
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Il processo di consolidamento
Il bilancio consolidato rappresenta la situazione patrimoniale - economico e finanziaria di un Gruppo di imprese che deve essere visto come un'entità unitaria. Le fasi del processo di consolidamento sono: Definizione e costruzione dell'area di consolidamento; Omogeneizzazione dei bilanci da consolidare (date di riferimento; principi contabili; valuta; forma e contenuti); Costituzione di un bilancio aggregato; Rettifiche di consolidamento; Predisposizione del bilancio consolidato Una volta terminate le operazioni di pre-consolidamento (primi 2 punti) si procede con l'aggregazione dei bilanci delle società rientranti nell'area di consolidamento. Tale processo si traduce nella redazione di un bilancio aggregato in cui il valore di ciascuna voce corrisponde alla somma dei valori che la stessa ha nei bilanci delle singole società. [Caso 1]
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Rettifiche di consolidamento
Successivamente alla redazione del bilancio aggregato si procede alle rettifiche di consolidamento come ad esempio: Consolidamento delle partecipazioni; Elisione rapporti infragruppo; Elisione profitti infragruppo; Elisione dividendi; Interessenze minoritarie.
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Rettifiche – Consolidamento delle partecipazioni
La prima e fondamentale rettifica di consolidamento da effettuare consiste nell'eliminazione del valore delle partecipazioni nelle società controllate incluse nel consolidamento contro la corrispondente quota di patrimonio netto. I metodi di consolidamento, a seconda del tipo di rapporto di controllo esistente tra la capogruppo e la partecipata, sono sostanzialmente tre: Consolidamento integrale (line by line consolidation): partecipazione di controllo eliminata e sostituita dalle attività e dalle passività, dai ricavi e dai costi della controllata; Consolidamento proporzionale (società a controllo congiunto – joint venture): esposizione nel consolidato delle attività, passività, proventi e oneri per la quota proporzionale della partecipata a controllo congiunto Metodo del Patrimonio Netto (consolidamento sintetico, società collegate): mantenuto il costo originario della partecipazione periodicamente rettificato per riflettere le variazioni al PN della partecipata.
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Rettifiche – Consolidamento delle partecipazioni
Consolidamento delle partecipazioni (metodo integrale - segue) Nel momento in cui la società acquisita entra nell’area di consolidamento, la differenza fra costo di acquisto e valore contabile della quota di patrimonio netto corrispondente (comprensivo delle eventuali rettifiche e del risultato economico fino alla data di acquisizione del controllo) può essere positiva o negativa. Differenza di acquisto positiva: l’acquisto di una partecipazione ad un costo superiore alla quota corrispondente di patrimonio netto può dipendere da molteplici fattori, fra i quali: Una sottovalutazione degli elementi dell’attivo, iscritti al costo storico nel bilancio della società acquistata e pertanto inferiori al loro valore corrente; Il riconoscimento, ed il conseguente pagamento, di un premio pari ai benefici che deriveranno alla società acquirente da tale transazione; L’effettuazione di un cattivo affare. Tali fattori, ovviamente, non si escludono a vicenda ma possono bensì essere tutti presenti in una transazione di acquisto particolarmente complessa.
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Rettifiche – Consolidamento delle partecipazioni
Consolidamento delle partecipazioni (metodo integrale - segue) Differenza di acquisto negativa: può succedere, meno frequentemente, che tale differenza sia negativa, cioè che il valore della quota di patrimonio netto acquistata sia superiore al costo pagato. Ciò può essere dovuto a: - La sottovalutazione dei valori del passivo; Riduzione del valore derivante da un cattivo andamento economico; Effettuazione di un buon affare La sottovalutazione dei valori dell’attivo e la sottovalutazione dei valori del passivo, devono normalmente essere rettificati sin dalle prime fasi dell’approntamento del bilancio consolidato.
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Rettifiche – Consolidamento delle partecipazioni
Consolidamento delle partecipazioni (metodo integrale - segue) Nel caso in cui la differenza tra costo della partecipazione e la corrispondente quota di patrimonio netto contabile, alla data di acquisizione del controllo della controllata sia giustificata perfettamente da plusvalori latenti di attivo e passivo non vi sono ulteriori differenze da consolidamento. In caso contrario si generano differenze da consolidamento che vanno allocate. Trattamento di eventuali differenze positive: il costo della partecipazione è maggiore rispetto alla somma del patrimonio netto contabile della controllata e i plusvalori / minusvalori netti sulle attività e passività di quest'ultima alla data di acquisizione del controllo. In caso di differenza positiva l'IFRS 3 prevede che quest'ultima vada imputata nel bilancio consolidato come avviamento e sottoposta ad "impairment test", in applicazione dello IAS 36 almeno annualmente (in base ai principi contabili italiani tale differenza, se presenta i requisiti richiesti dall'OIC 24 viene considerata avviamento, e deve essere ammortizzata sistematicamente in un periodo non superiore a 5 anni ovvero, in casi particolari, in un periodo più lungo che comunque non può eccedere i 10 anni [OIC 24]). Pur tuttavia anche il principio contabile italiano prevede che la quota non ancora ammortizzata dell'avviamento iscritto nel bilancio consolidato vada periodicamente riesaminata per accertare se sia ancora recuperabile [OIC 9];
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Rettifiche – Consolidamento delle partecipazioni
Consolidamento delle partecipazioni (metodo integrale segue) Trattamento di eventuali differenze negative: il costo della partecipazione è inferiore rispetto alla somma del patrimonio netto contabile della controllata e dei plusvalori / minusvalori netti sulle attività e passività di quest'ultima alla data di acquisizione del controllo. In caso di differenza negativa esistono trattamenti contabili divergenti tra principi contabili italiani e IAS - IFRS, di seguito schematizzati: IAS/IFRS: la differenza negativa comporta una rivisitazione delle stime del fair value delle attività e passività. Nel caso in cui tale differenza persista allora quest'ultima va imputata a conto economico; OIC 17: il principio contabile italiano prevede anch'esso una rivisitazione dei valori correnti di attività e passività. Qualora dopo tale rivisitazione persista una differenza negativa e siano previste perdite future, tale ulteriore eccedenza va accreditata alla voce passivo "Fondo di consolidamento per rischi e oneri futuri". Se dopo avere ridotto i valori delle attività immobilizzate e avere costituito l'apposito fondo rischi permane un ulteriore ammontare esso va accreditato a patrimonio netto in un'apposita "Riserva di consolidamento". Se invece la differenza indicata è dovuta non alla previsione di perdite bensì al compimento di un "buon affare" essa va interamente riconosciuta alla Riserva da consolidamento.
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Rettifiche – Consolidamento delle partecipazioni
Consolidamento delle partecipazioni (metodo proporzionale) Il metodo di consolidamento proporzionale prevede: Eliminazione del valore di carico della partecipazione contro il relativo patrimonio netto della partecipata; Iscrizione delle attività, passività, costi e ricavi della partecipata a controllo congiunto pro quota. Tutte le rettifiche di consolidamento sono effettuate in percentuale alla quota posseduta e non al 100%; Le quote di terzi non vengono evidenziate in quanto sono escluse a monte utilizzando questa metodologia. Il metodo del consolidato proporzionale è possibile solo in ambito ITA GAAP per le società a controllo congiunto (art 37 Dlgs 127/91). In ambito IAS/IFRS questa metodologia non è applicabile. [Caso 2, 3]
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Rettifiche – Elisione rapporti infragruppo
I rapporti intragruppo rappresentano i debiti/crediti, costi/ricavi tra le singole società del gruppo. Nel bilancio consolidato non rappresentano altro che rapporti economico/finanziari che il gruppo ha al suo interno e non nei confronti di terzi e, pertanto, vanno eliminati. Pur avendo una rilevanza giuridica, nel consolidato non rappresenterebbero altro che un gonfiamento di attività e passività e di costi e ricavi, da eliminare. Tale eliminazione non presenta particolari problemi tecnici, e in ogni caso non modifica il risultato ed il patrimonio netto del bilancio consolidato.
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Rettifiche – Elisione profitti infragruppo
Il bilancio consolidato presenta gli effetti economici e finanziari dei soli rapporti intrattenuti con terzi esterni al gruppo. Conseguentemente, oltre all'eliminazione dei costi e dei ricavi infragruppo, occorre procedere all'eliminazione degli utili conseguiti dalle società per la cessione di beni e prestazioni di servizi che alla fine dell'esercizio permangono tra le attività del gruppo. L'eliminazione va effettuata limitatamente alla parte di utile che residua nel valore dei beni e delle attività in bilancio in quanto se questi sono stati venduti a terzi l'utile è stato "effettivamente conseguito". I casi più frequenti di profitti derivanti da operazioni infragruppo sono quelli originati dalla cessione di merci da una consociata ad un'altra. Un altro caso piuttosto frequente è la cessione di immobilizzazioni tecniche nell'ambito di un gruppo. Anche in questo caso, nel consolidato si dovrà eliminare la plusvalenza realizzata dalla società venditrice ed il relativo effetto fiscale, fino a quando il cespite sarà all'interno del gruppo. [Caso 4]
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Rettifiche – Elisione dei dividendi
I dividendi rappresentano: un provento finanziario per la società che li percepisce; un minore risultato netto degli esercizi precedenti per la società che li distribuisce (minore patrimonio netto). Si tratta di un trasferimento di risorse infragruppo che, ai fini consolidati, deve essere eliminato per evitare una duplice contabilizzazione dello stesso utile (sia in capo alla società che lo distribuisce, nell'esercizio in cui realizza il risultato, sia in capo alla società che lo percepisce, nel o negli esercizi successivi, in cui contabilizza il provento finanziario). [Caso 5]
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Rettifiche – Interessenze minoritarie
Per interessi di minoranza si intendono le quote di patrimonio netto e di risultato delle società consolidate di competenza dei soci di minoranza. Tale fattispecie si verifica quando si è in presenza di società consolidate non interamente possedute dal Gruppo. Per quanto riguarda la classificazione di tale voce nel bilancio, il trattamento è il seguente: nello stato patrimoniale: in una voce specifica diversa dalle passività e dal patrimonio netto oppure; in una specifica voce di patrimonio netto denominata "capitale e riserve di terzi", secondo quanto previsto nell'art. 32 del decreto 127 e dal principio contabile OIC n.17; nel conto economico in una linea separata a riduzione del risultato economico totale (previsto da tutti e tre i documenti sopra indicati). [Caso 6]
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