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PubblicatoAureliana Ricciardi Modificato 7 anni fa
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Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Arezzo
Valutazione degli studi professionali e congiunzioni etico/deontologiche Stefano Lavorca
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Professione liberale e libera professione
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Arezzo Professione liberale e libera professione E’ possibile pensare di determinare un valore di uno Studio professionale dopo tanti anni di esercizio dell’attività dedicati a coltivare e valorizzare i propri clienti e la propria organizzazione? La clientela professionale è negoziabile e quali possono essere i criteri di valutazione? Possono evidenziarsi problemi etico-professionali e deontologici? Partendo da questi interrogativi tracceremo un percorso che ci darà delle risposte che, a parte alcuni aspetti non chiarissimi, oggi possiamo definire come assolute ed inequivocabili. (Ricordo che la moderna ragioneria nasce nel 1494 con l’invenzione del metodo della partita doppia ad opera del matematico concittadino Frà Luca Pacioli con il primo collegio dei ragionieri che ha affermato la professione anche come contrasto all’abusivismo nel 1742 a Milano. Nel 1906 prima legge che riconosce l’esercizio della professione di ragioniere e così sino al 1953 in cui nascono il dottore commercialista ed ragionere e perito commerciale. Infine nel 2008 nasce un’unica e moderna professione economico-giuridico-contabile che confluisce nell’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.) Professione liberale e libera professione Sebbene per molti le due locuzioni siano sinonimi in realtà vi è un grande differenza. La libera professione ha origini antiche, e consisteva nell’esercizio gratuito, libero, dell’arte intellettuale per ottenere maggiore considerazione sociale e magari affermazione nella vita pubblica. La gratuità venne meno già nel Tardo Impero romano per cui all’esercizio della professione liberale si aggiunse il pagamento di un corrispettivo. Quindi professioni liberali ancorché non più gratuite che, in un continuo processo evolutivo divengono “protette” (medico, avvocato) e subiscono un ulteriore ampliamento a nuove professioni (geometra, commercialista, perito industriale, chimico, consulente del lavoro ecc. ecc.) affacciandosi pure le “non protette” ovvero prive di albo ma con caratteristiche tipizzanti comuni: prestazioni di servizi; a favore di terzi; prevalenza del lavoro intellettuale; indipendenza ovvero libertà nello svolgimento dell’attività. E’ proprio quest’ultima peculiarità che contraddistingue la libera professione, in cui è l’indipendenza che sancisce la assoluta autonomia nello svolgimento del proprio lavoro e quindi un concetto più ampio conglobante quello di professione liberale.
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Clientela e intuitus personae ”Il prestatore d’opera deve eseguire personalmente l’incarico assunto”
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Clientela: valutazione economica e trasferibilità
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Sentenza Cassazione n. 2860/2010 D. L. 223/2006 e TUIR Artt
Sentenza Cassazione n. 2860/2010 D.L. 223/2006 e TUIR Artt e 2238 c.c. Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Arezzo
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Clientela e codice deontologico
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Il trasferimento della clientela: come e perché? La continuità
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Il trasferimento dello Studio professionale: diversi istituti giuridici
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La valutazione dello Studio: i modelli nella prassi italiana
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Metodi: - patrimoniali - reddituali - finanziari - misti - empirici
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FLUSSI REDDITUALI + FATTURATO - Costi per servizi e godimento beni di terzi - altri costi di gestione tipici = VALORE AGGIUNTO - costi del personale =MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) - Ammortamenti - svalutazione crediti - accantonmaneti a fondi rischi ed oneri = REDDITO OPERATIVO (EBIT o M.O.N.) +/- proventi e oneri finanziari +/- proventi ed oneri atipici = RISULTATO DELLA GESTIONE ORDINARIA-CORRENTE +/- proventi ed oneri straordinari = RISULATO ECONOMICO AL LORDO DELLE IMPOSTE - Imposte dell'esercizio =UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Arezzo
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FLUSSI FINANZIARI Ricavi + var. Rimanenze - Costi operativi = MARGINE OPERATIVO LORDO - Acc.ti per rettifiche in conto del circolante - var. CCN - Utilizzo Fondo TFR - Utilizzo fondi rischi = FLUSSO MONETARIO DELLA GESTIONE CORRENTE - Ammortamenti + Capitalizzazioni + Rivalutazioni - Svalutazioni per rettifiche in conto attivo fisso - Utilizzo fondo di riserva nella determinaz. Risultato +/- Plusvalenze/minusvalenze da realizzo attivo fisso - Var. Capitale fisso (imposte) = FLUSSO MONETARIO GESTIONE OPERATIVA (F.U.) + Var. Debiti finanziari - Oneri finanziari = FLUSSO MONETARIO COMPLESSIVO DISPONIBILE (F.L.) Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Arezzo
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Il metodo misto reddituale/finanziario e del pollice
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Criteri di valutazione dello Studio Commerciale
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Tabella analisi della clientela
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Redditività studio RICAVI RIPETIBILI 362.644 1 COSTI SOFTWARE 9.800
2,70% 2 DIPENDENTI 30,33% 3 COLLABORATORI 0,00% 4 ALTRO PERSONALE 5 IMMOBILE-LOCAZIONE 12.000 3,31% 6 IMMOBILE SPESE CONDOMINIALI 7 IMMOBILE-SPESE RISCALDAMENTO 3.146 0,87% 8 SPESE PULIZIA 9 ENERGIA ELETTRICA 1.951 0,54% 10 TELEFONO 2.100 0,58% 11 ACQUA 455 0,13% 12 TASSA RIFIUTI 13 SPESE POSTALI 56 0,02% 14 MANUTENZIONI 1.200 0,33% 15 RIPARAZIONI 16 CANCELLERIA 2.122 0,59% 17 ABBONAMENTI 1.173 0,32% 18 VARIE 264 0,07% TOTALE COSTI 39,78% REDDITIVITA' STUDIO 60,22% Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Arezzo
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Ulteriori elementi della valutazione
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Un esempio di check list per la vendita dello Studio
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Gli aspetti fiscali correlati alla cessione dello Studio: la posizione dell’Amministrazione finanziaria Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Arezzo
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Considerazioni finali
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