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PubblicatoAlbino Pugliese Modificato 7 anni fa
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VALIDAZIONE MEDIANTE FISH DI RIARRANGIAMENTI RILEVATI CON CGH:DUE CASI DI TRASLOCAZIONE INSERZIONALE FAMILIARE S. Fini1, B. Buldrini1, R. Gruppioni1, A. Bonfatti1, V. Aiello1, I. Donati1, E. Italyankina1, M. Santucci 2, G. Garani 3, S. Bigoni1, A. Ferlini1 1 U.O. Genetica Medica, Az.Ospedaliera Universitaria-Ferrara 2 Dip. Scienze Neurologiche, Università di Bologna 3 U.O. T.I.N. e Neonatologia, Az.Ospedaliera Universitaria-Ferrara L’implementazione dell’analisi aCGH ha fatto emergere una altissima frequenza di variazioni del numero di copie (CNV) rispetto a quella osservata con le analisi citogenetiche. I riarrangiamenti strutturali sub-microscopici si sono infatti rivelati come la principale sorgente di variazione genomica con un tasso di incidenza, di CNVs de novo > 60 Kb, alla nascita di 2,5/100 (1) Fra queste la frequenza delle traslocazioni inserzionali (IT) è notevolmente aumentata rispetto a quella stimata con le metodiche di citogenetica classica, in base a casistiche recentemente pubblicate la frequenza delle IT risulta essere il 2-3% degli sbilanciamenti interstiziali apparentemente “de novo” (2). L’origine del riarrangiamento è uno dei principali criteri utilizzati per distinguere le CNVs patologiche da quelle benigne viene e a questo proposito gli strumenti di indagine utilizzati sono le analisi molecolari quantitative (RT-PCR, MLPA, QF-PCR) e l’analisi citogenetica molecolare (FISH), quest’ultima ha il vantaggio di fornire, con i limiti attuali imposti dalla dimensione delle sonde, anche informazioni sulla localizzazione cromosomica del riarrangiamento. Presentiamo due casi familiari di IT di cui uno costituito da due sorelle con trisomia e monosomia parziali, ereditate dalla madre portatrice della IT bilanciata. Ish t ins (3p14.2;6q?)(RP119A1x2) Ish t ins (3p14.2;6q?)(wcp3+;wcp3-,wcp3+,wcp3-) I-1 I-2 Delezione 3p14.2p14.1 in aCGH II-1 II-2 Caso Clinico I Il primo caso è relativo ad un bambino, di anni 3 anni e 7/12 al momento dell’osservazione, affetto da una condizione caratterizzata da ritardo dello sviluppo psicomotorio, del linguaggio e lievi dismorfismi, inviato alla nostra attenzione per inquadramento genetico. Nascita alla 41° sg da gravidanza decorsa con minaccia di aborto nel I trimestre e rilievo all’ecografia di pielectasia rene dx (cariotipo effettuato con risoluzione a 320 bande risultato nella norma). Parto mediante TC per mancata dilatazione. Parametri neonatali: peso gr.3720 (75°p), lunghezza cm. 49 (10°-25°p), CC cm. 36 (>90°p), Apgar 9/10. Le principali tappe dello sviluppo psicomotorio vengono acquisite in ritardo: posizione seduta 8 mesi, deambulazione autonoma 21 mesi. Al momento della visita linguaggio scarso (limitato a poche parole), marcia autonoma lievemente atassica, scialorrea, alcune stereotipie motorie. Dalla documentazione prodotta segnaliamo le seguenti indagini: - RMN encefalo (2010): “nella norma l’anatomia e la morfologia cerebrale, riportata lieve asimmetria conformazionale della scatola cranica” - Valutazione neuropsichiatrica all’età di 3 anni e ½: “quoziente generale 40 (corrispondente ad un’età di sviluppo di 15 mesi), difficoltà di attenzione, l’area linguistica compromessa (usa poche parole)”. Elementi significativi emersi alla visita genetica sono: peso kg.14.5 (25°-50°p), altezza cm.92 (<3°p), CC cm.53 (90°-97°p), span cm.97; forma del cranio asimmetrica (plagiocefalia), forma del volto rotondeggiante, padiglioni auricolari iperangolati, retrognazia, narici anteverse, punta del naso rivolta verso l’alto, filtro lungo, labbro superiore sottile. Ish 3p14.2(RP119A1x3) Ish 3p14.2(RP119A1-) Caso Clinico II Il secondo caso è relativo a due sorelle (rispettivamente di 31 e 15 anni al momento dell’ultima osservazione) inviate alla nostra attenzione per inquadramento genetico. La sorella maggiore presenta una condizione caratterizzata da deficit cognitivo, dismorfismi ed epilessia. Gravidanza normodecorsa. Parametri neonatali PN 2550 gr (25°p), lunghezza 48 cm (75°p) APGAR non noto. Ritardo dello sviluppo psicomotorio associato a disturbo relazionale (deambulazione autonoma a 3 anni, primi vocalizzi a 2 ½ anni con lenta progressione delle acquisizioni). Dall’età di 15 anni comparsa di crisi epilettiche caratterizzate da irrigidimento degli arti superiori e spasmi, perdita di contatto, ammiccamento e apnee, digrignamento, talvolta caduta a terra. Le crisi sono farmacoresistenti e si presentano con frequenza pluriquotidiana. Alla recente RMN cerebrale, con tecnica Sistema 3 Tesla rilevata la presenza di “multipli noduli di eterotopia subependimale in corrispondenza delle celle medie dei ventricoli laterali; essi presentano intensità di segnale analoga alla corteccia in tutte le sequenze eseguite” Elementi significativi emersi alla visita genetica sono: peso 50 Kg (25°P), altezza 137 cm (<<5°P), span 155 cm, CC 55 cm (75°P), forma del volto squadrata, sinofrio, columella nasale sporgente, padiglioni auricolari retroruotati con ipoplasia del lobo, asimmetria in regione mammaria, mano e palmo di 15,5 e 9 cm (<<3°p), ipomobilità delle articolazioni interfalangee. Cute secca, nevi diffusi, ipotricosi. Linguaggio assente, presenza di stereotipie manuali. La sorella minore presenta una condizione caratterizzata da ritardo mentale lieve e dismorfismi. Nata da TC per presentazione podalica da gravidanza normodecorsa, alla nascita PN 2500 gr (10-25°p), lunghezza 48 cm (25-50°p), Apgar non noto. Acquisite in epoca regolare le principali tappe dello sviluppo psicomotorio. Iperattività fin da’’infanzia. Dopo la pubertà è diventata più timida e riservata, talvolta aggressiva. Dalle valutazioni neuropsichiatriche è emersa diagnosi all’età di 14 anni di ritardo mentale lieve con disturbo misto di personalità. Elementi significativi emersi alla visita genetica: Peso 45 Kg (10°-25°P), altezza 151 cm (5°P), span 157 cm, CC 54.8 cm (50°-75°P), volto asimmetrico, fronte alta, ipoplasia malare, lieve sinofrio, ripienezza periorbitale, rime palpebrali rivolte verso il basso, distanza intercantale interna 2.7 cm (-1SD/-2SD), interpupillare 5.5 cm (25°p), padiglioni auricolari bassoposti, narici anteverse, labbro superiore sottile, palato stretto, mento prominente, ipermobilità delle articolazioni interfalangee soprattutto a sinistra, presenti fetal pads, piedi piccoli. Cutis marmorata diffusa. I-2 I-1 Ish 6q14.3(RP1130P6x2) II-1 Delezione 6q14.1q15 in aCGH Ish t ins (6q14.3;7p?)(RP1130P6x2) I due casi da noi recentemente osservati e i dati di letteratura che evidenziano una significativa frequenza delle IT fra i riarrangiamenti sub-microscopici, rinforzano l’esigenza dei follow-up parentali mediante FISH per CNVs potenzialmente patologiche, in considerazione della rilevanza di questi dati nel counselling genetico (2, 3, 4). Ish del 6q14.3(RP1130P6-) Itsara A, Wu H, Smith JD, Nickerson DA, Romieu I, London SJ, Eichler EE. Genome Res Nov;20(11): Epub 2010 Sep 14. 2) Nowakowska BA, de Leeuw N, Ruivenkamp CA, Sikkema-Raddatz B, Crolla JA, Thoelen R, Koopmans M, den Hollander N, van Haeringen A, van der Kevie-Kersemaekers AM, Pfundt R, Mieloo H, van Essen T, de Vries BB, Green A, Reardon W, Fryns JP, Vermeesch JR. Eur J Hum Genet Feb;20(2): doi: /ejhg Epub 2011 Sep 14. 3) Neill NJ, Ballif BC, Lamb AN, Parikh S, Ravnan JB, Schultz RA, Torchia BS, Rosenfeld JA, Shaffer LG. Genome Res Apr;21(4): Epub 2011 Mar 7. 4) Kang SH, Shaw C, Ou Z, Eng PA, Cooper ML, Pursley AN, Sahoo T, Bacino CA, Chinault AC, Stankiewicz P, Patel A, Lupski JR, Cheung SW. Am J Med Genet A May;152A(5):
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