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IL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

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Presentazione sul tema: "IL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE"— Transcript della presentazione:

1 IL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE
Isp. G. Cerbai Ass. Scelto L. Giachi - Ass. Scelto S. Muzzarelli – Ag. A. Celli

2 Il Servizio Nazionale della Protezione Civile è stato istituito dalla Legge n.225 del al fine di tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi

3 EVENTI DI PROTEZIONE CIVILE
Eventi naturali e/o connessi all’attività dell’uomo che: possono essere gestiti a livello locale dal solo Comune; possono essere gestiti dal Comune con l’aiuto della Provincia e/o della Regione; in ragione della loro intensità ed estensione debbono, con immediatezza d’intervento, essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo (livello statale).

4 ATTIVITA’ E COMPITI DI PROTEZIONE CIVILE

5 Regione Toscana - L.R. 67/ Ordinamento del Sistema Regionale della Protezione Civile e disciplina della relativa attività. - D.P.G.R. 69/R / Regolamento di Attuazione.

6 S.A.R.T. Sistema Attivazione Risorse Toscana
- Eventi calamitosi importanti - Esercitazioni

7 Piano di Protezione Civile del Comune di Fiesole
- approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 106 del con validazione della Regione Toscana e della Città Metropolitana FI ; primo Piano a livello provinciale che recepisce il nuovo sistema di allertamento introdotto dalla Del. G.R. n. 395 del ; realizzato con la collaborazione tecnica del Dipartimento Protezione Civile della Città Metropolitana di Firenze e del Dott. Geologo L. Lazzeri .

8 Il Piano di Protezione Civile ha come finalità la salvaguardia fisica dei cittadini, dei beni e dell’ambiente che li circonda

9 CENTRI ABITATI / FRAZIONI
ABITANTI Caldine 2.212 Bersaglio 242 Buiano / Olmo 243 Montereggi 361 Querciola 316 Fiesole 1.219 Borgunto 1.185 Maiano 338 Manzolo 93 Montebeni 390 Pian del Mugnone 1.396 Ponte alla Badia 87 San Domenico 828 Compiobbi 2.173 Anchetta 180 Ellera 601 Girone 1.493 Maiano – Firenze 14 Trespiano – San Bartolo 685 Dati aggiornati a novembre TOTALE 14.056

10 Non sono presenti idrometri nel territorio del Comune di Fiesole
Idrometri in prossimità del territorio comunale: a monte di Fiesole: Montevarchi Figline Valdarno Nave di Rosano-Rignano sull’Arno a valle di Fiesole: Firenze Uffizi Non sono presenti idrometri nel territorio del Comune di Fiesole

11 Probabilità Alluvione Fiume Arno No Allarmismo – Sì Consapevolezza
Lavori insufficienti rispetto al 1966, se medesima concatenazione di eventi. Lavori importanti in corso d’opera : realizzazione cassa di espansione nei pressi di Figline Valdarno con capacità di contenimento dell’invaso di circa 22 – 23 milioni mc. di acqua. Termine lavori previsto per l’anno 2020

12 Galleria S. Andrea a Sveglia: apposito piano della Prefettura per il soccorso in caso di incidente ferroviario.

13 “Punti Sensibili” sul territorio
- Guado sul Mugnone a Pian del Mugnone (all’altezza di Via Faentina n.115); - Guado sul Mugnone detto “delle nutrie” (all’altezza di Via Faentina, 167/169); - Guado sul Mugnone detto “sgrigliatore” (all’altezza di Via Faentina n. 59); - Guado sul Mugnone detto “della pescaia” (accessibile dalla Via Salviati,2/A); - Guado sul Mugnone detto “ponte ferrovia” (accessibile dalla Via Salviati n.2); - Ponte sul Mugnone presso la via di Campilungo; - Ponte di ferro sul Mugnone (all’altezza di Via Faentina n.69); - Ponte Romanico sul Mugnone (all’altezza di Via Faentina n.65); - Ponte ferrovia presso P.za Mazzini a Compiobbi; - Sottopasso carrabile presso la stazione FS di Compiobbi; - Sottopasso carrabile “ex Oleificio Chelazzi” a Compiobbi; - Sottopasso pedonale al Girone: - Ponte Nuovo con sottopasso carrabile al Girone; - Ponte con sottopasso carrabile Via di Quintole; - Sottopasso alle Falle.

14 STRUTTURA COMUNALE SINDACO
RESPONSABILE OPERATIVO PROTEZIONE CIVILE  COMANDANTE P.M. RAGGRUPPAMENTO PROTEZIONE CIVILE (Convenzioni con Associazioni di Volontariato)

15 Raggruppamento Protezione Civile
Servizio Protezione Civile ed Associazioni di Volontariato Convenzioni 2017 – 2019 - Fratellanza Popolare Valle del Mugnone - V.A.B. (Vigilanza Incendi Boschivi di Fiesole) - Misericordia di Fiesole - Croce Rossa Italiana – Comitato di Firenze

16 SINDACO ALTRI STRUMENTI:
Ordinanze contingibili e urgenti Somme urgenze Richiesta stato di emergenza

17 CENTRO SITUAZIONI E CENTRO OPERATIVO COMUNALE
Il Comune deve garantire: l’attività del Centro Situazioni H24 (CE.SI. H24) in via ordinaria e continuativa l’apertura del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) in emergenza o in previsione di un’emergenza - attivato dal Sindaco

18 IL CENTRO SITUAZIONI (CE.SI. h24)
Riceve le segnalazioni relative a situazioni di criticità in atto o previste; Dispone la verifica delle segnalazioni ricevute; Mantiene un costante flusso di informazioni con le strutture comunali e con le altre componenti del sistema regionale di Protezione Civile (in primo luogo con la Centrale Operativa della Città Metropolitana di Firenze).

19 Principio della Protezione Civile Moderna – Il Metodo Augustus
"Il valore della pianificazione diminuisce con la complessità dello stato delle cose" Con questa frase, duemila anni fa, l'imperatore romano Ottaviano Augusto sintetizzava pienamente l'essenza dei concetti che oggi indirizzano la moderna pianificazione di emergenza : Semplicità e Flessibilità. È infatti certo che non è possibile pianificare tutto nei minimi particolari poiché "l'evento", per quanto sia prevedibile, al momento del suo accadere si presenta con aspetti sempre differenti e porta con sé problemi ogni volta diversi.

20 LE FUNZIONI DEL C.O.C. CENTRO 0PERATIVO COMUNALE “CHI FA COSA”
Per realizzare questo obiettivo nei Piani di emergenza, ad ogni livello, sono state introdotte le “Funzioni”, con a capo un Responsabile che ha il controllo della specifica operatività e provvede, in “tempo di pace”, all’aggiornamento dei dati di competenza nell’ambito del piano, concorre cioè a tenere “VIVO” il Piano di Protezione Civile, partecipandone al costante miglioramento.

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22 TECNICA E PIANIFICAZIONE
IL C.O.C.: le funzioni Funzione n° 1 TECNICA E PIANIFICAZIONE (Resp. Dip. LL.PP.) mantenere e coordinare i rapporti tra le varie componenti tecniche, cui è richiesta un'analisi del fenomeno in atto o previsto, con finalizzazioni relative all'impatto sul territorio comunale; collaborare all’organizzazione del monitoraggio dei punti critici e di pronto intervento.

23 IL C.O.C.: le funzioni (segue)
Funzione n° 2 SANITA’ E ASSISTENZA SOCIALE (Resp. Dip. Servizi alla Persona) pianificare e gestire le problematiche relative agli aspetti socio-sanitari dell'emergenza; verificare l’attivazione dei soccorsi sanitari per la popolazione colpita; verificare la necessità di soccorso alle persone in situazione di pericolo, dando la priorità ai soggetti più deboli; coordinarsi con le attività di competenza della ASL .

24 IL C.O.C.: le funzioni (segue)
Funzione n° 3 VOLONTARIATO (Resp. Servizio P C) coordinare l’attività delle squadre di Volontariato operanti sul territorio. Funzione n° 4 MATERIALI E MEZZI (Resp. Servizio Manutenzioni) fornire ed aggiornare il quadro delle risorse disponibili o necessarie.

25 IL C.O.C.: le funzioni (segue)
Funzione n° 5 SERVIZI ESSENZIALI, SERVIZI TECNICI, STRUTTURE OPERATIVE E TELECOMUNICAZIONI (Resp. Dip. LL.PP) coordinare i rappresentanti dei servizi essenziali (luce, gas, acqua, telefono...) e delle infrastrutture, al fine di provvedere agli interventi urgenti per il ripristino degli stessi; verificare l’attivazione dei servizi tecnici urgenti e raccordo informativo con le strutture competenti alla sicurezza; coordinare le attività di ripristino delle reti di telecomunicazione.

26 IL C.O.C.: le funzioni (segue)
Funzione n° 6 CENSIMENTO DANNI (Resp. Servizio LL.PP. – Collaborazione Dip.Urbanistica e Servizio Cultura ) censire la situazione determinatasi a seguito dell'evento calamitoso, con particolare riferimento a persone, edifici pubblici, edifici privati, impianti industriali, servizi essenziali, attività produttive, opere di interesse culturale, beni storici, artistici ed archeologici, infrastrutture pubbliche ecc., al fine di predisporre il quadro delle necessità.

27 IL C.O.C.: le funzioni (segue)
Funzione n° 7 VIABILITA’ (Resp. Serv. P.M.) coordinare tutte le attività relative alla viabilità; attivare le misure di prevenzione e controllo degli accessi in prossimità dei punti critici e delle zone a rischio elevato e molto elevato.

28 IL C.O.C.: le funzioni (segue)
Funzione n° 8 RAPPORTI CON I MASS MEDIA E INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE (Resp. Dip. Affari Generali) rappresentare l’Amministrazione Comunale nell’ambito dei rapporti con i Mass Media in caso di evento calamitoso; informare in modo puntuale, sia preventivamente sia ad evento in corso, la popolazione residente nelle zone a rischio elevato e/o molto elevato circa le attività di autoprotezione e del sistema di soccorso e assistenza attivato, nonché in merito ai comportamenti a cui attenersi nel corso delle operazioni di interdizione/evacuazione.

29 IL C.O.C.: le funzioni (segue)
Funzione n° 9 ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE E SCUOLA (Resp. Dip. Servizi alla Persona) gestire ed organizzare l’attività socio-assistenziale della popolazione colpita dall’evento dando priorità alla popolazione “debole” (anziani, disabili, ecc.); collaborare alla fornitura di vitto, alloggio e servizi indispensabili alla popolazione; collaborare al ripristino dell’attività scolastica.

30 IL C.O.C.: le funzioni (segue)
Funzione n° 10 TUTELA AMBIENTALE E VETERINARIA (funzione di supporto) (Resp. Serv. Ambiente) coordinare le attività per la salvaguardia del patrimonio arboreo comunale; gestire il soccorso veterinario in coordinamento con le attività di competenza della ASL; monitorare la situazione sotto il profilo veterinario.

31 IL C.O.C.: le funzioni (segue)
Funzione n° 11 SUPPORTO AMMINISTRATIVO (funzione di supporto) (Segretario Comunale) gestione amministrativa del COC, segreteria e protocollo; predisposizione di ordinanze ed atti propri dell’A.C. .

32 SISTEMA DI ALLERTAMENTO
VERDE Non sono previsti fenomeni intensi e pericolosi GIALLO Sono previsti fenomeni intensi, localmente pericolosi o pericolosi per lo svolgimento di attività particolari ARANCIONE Sono previsti fenomeni più intensi del normale, pericolosi sia per l’incolumità delle persone sia per i beni e le attività ordinarie ROSSO Sono previsti fenomeni estremi, molto pericolosi per l’incolumità della persone, per i beni e le attività ordinarie

33 LIVELLI DI ALLERTAMENTO
Codice colore scenario previsto Fase operativa attivata da Regione Segnalazione telematica di Scenario previsto Codice VERDE NORMALITA’ Scenario previsto Codice GIALLO VIGILANZA Emissione allerta Scenario previsto Codice ARANCIO ALLERTA FASE DI ATTENZIONE Scenario previsto Codice ROSSO FASE DI PREALLARME

34 NORMALITA’ VIGILANZA ATTENZIONE PRE ALLARME ALLARME Fase operativa
Attività tipiche corrispondenti ALLERTAMENTO – EVENTO IN CORSO NORMALITA’ Prevenzione di pianificazione di emergenza, potenziamento e organizzazione delle risorse umane e strumentali, verifica dei sistemi di sorveglianza, comunicazione informatici VIGILANZA - Azioni di prevenzione mirate a criticità particolari e puntuali (preventive e in corso di evento) - Sorveglianza meteo/strumentale dell’evento, immediata attivazione del sistema di protezione civile in caso di evento ATTENZIONE - Allertamento preventivo strutture e risorse operative - Verifica della disponibilità di materiali e attrezzature funzionali alla prevenzione. Misure preventive senza coinvolgimento diretto della popolazione - Attivazione di un presidio tecnico per valutare costantemente la situazione in atto - Attivazione presidio territoriale, controllo dei punti critici e monitoraggio strumentale dei fenomeni. Informazione alla popolazione (preventiva e in corso di evento) PRE ALLARME - Mobilitazione risorse e misure preventive di messa in sicurezza e assistenza nelle aree a rischio. Interdizione aree a maggior rischio, infrastrutture e punti critici. Misure preventive con coinvolgimento della popolazione, preparazione dell’eventuale evacuazione e assistenza - Attivazione completa e presidio dei centri operativi coordinamento tecnico operativo. Informazione alla popolazione (preventiva e in corso di evento) ALLARME - Attivazione di tutte le misure necessarie alla messa in sicurezza e assistenza della popolazione. Coordinamento tecnico operativo e strategico-istituzionale - Evacuazione e interdizione delle zone e delle infrastrutture a rischio. Verifica delle condizioni di sicurezza degli operatori Protezione Civile.

35 RISCHI NEL TERRITORIO RISCHIO IDROGEOLOGICO RISCHIO GEOMORFOLOGICO
RISCHIO SISMICO RISCHIO EVENTI METEOROLOGICI RISCHIO INCENDIO DI INTERFACCIA RISCHIO TRASPORTI

36 SCHEDE PROCEDURE OPERATIVE
Evento Idrogeologico Reticolo Principale Evento Idrogeologico Reticolo Minore Evento Sismico Evento Geomorfologico (Frana) Evento Incendio di Interfaccia Evento Neve Evento Ghiaccio Evento Vento Forte Evento Temporali Forti Evento Viabilità e Trasporti

37 RISCHIO FRANA LEGENDA

38 RISCHIO ALLUVIONE: GIRONE
LEGENDA

39 RISCHIO ALLUVIONE: COMPIOBBI - ELLERA
LEGENDA

40 RISCHIO ALLUVIONE: PIAN DI MUGNONE
LEGENDA

41 RISCHIO ALLUVIONE: CALDINE
LEGENDA

42 CANCELLI STRADALI Valle dell’Arno Cancelli principali
ELLERA Lato Pontassieve: Rotatoria via Aretina 390 – Loc. Le Falle Lato Firenze: piazza Mazzini – Loc. Compiobbi COMPIOBBI Lato Firenze: piazza Pertini – Loc. Girone GIRONE Lato Pontassieve: piazza Mazzini – Loc. Compiobbi Lato Firenze: Rotatoria via R. Cappugi via Aretina 188 (Comune di Firenze) Valle del Mugnone Cancelli principali CALDINE Lato Borgo San Lorenzo: via Faentina / via Bosconi – Loc. Vetta alle Croci Lato Pian di Mugnone: via Faentina 220/ABCDE PIAN DI MUGNONE Lato Caldine: via Faentina 220/ABCDE Lato Firenze: via Faentina / via Salviati Valle dell’Arno Cancelli secondari ELLERA Via del Pignino Via Murri I e II Via Peschiera COMPIOBBI Via Aretina 242 Via Aretina 260 GIRONE Via delle Gualchiere Via Martellina

43 AREE DI ATTESA

44 COSA FARE IN CASO DI EMERGENZA

45 RISCHIO SISMICO Informati sulle procedure in caso di evento sismico e informati su dove si trovano nella tua abitazione i rubinetti del gas e dell’acqua e gli interruttori della luce.

46 RISCHIO SISMICO (segue)
Tieni un kit di emergenza: Cassetta di pronto soccorso Torcia con pile di riserva Radio con pile di riserva Impermeabili e coperte Coltello multiuso Chiavi di casa Carta e penna Fischietto o altro avvisatore acustico Acqua potabile TUTTI I MEMBRI DELLA FAMIGLIA DEVONO SAPERE DOVE SI TROVANO QUESTI OGGETTI

47 RISCHIO SISMICO (segue)
Non tenere oggetti pesanti sulle mensole È buona norma evitare di tenere oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti perché in caso di scossa, cadendo, possono diventare molto pericolosi. Inoltre gli arredi più pesanti vanno fissati al muro perché potrebbero caderti addosso.

48 RISCHIO SISMICO (segue)
Durante una scossa cerca riparo sotto il vano di una porta o sotto un tavolo.

49 RISCHIO SISMICO (segue)
Durante una scossa cerca riparo e non recarti precipitosamente nel vano scale, che talvolta è la parte più debole dell’edificio. NON USARE L’ASCENSORE!

50 RISCHIO SISMICO (segue)
All’aperto non sostare in prossimità di ponti, di argini, di terreni franosi, di edifici o di linee elettriche perché potrebbero crollare.

51 RISCHIO SISMICO (segue)
Evita di usare il telefono e l’automobile, è necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi.

52 RISCHIO SISMICO (segue)
Evita di andare in giro a curiosare: potresti mettere in pericolo te stesso e intralciare i soccorsi.

53 - sul livello di rischio di alluvione nel tuo territorio,
RISCHIO ALLUVIONE Informati - sulle procedure previste dal Piano di Protezione Civile, - sul livello di rischio di alluvione nel tuo territorio, - sulle condizioni meteo in atto e sull’eventuale emanazione di avvisi di condizioni avverse o di allerta meteo da parte della Protezione Civile.

54 RISCHIO ALLUVIONE (segue)
Insegna ai bambini e agli altri membri della tua famiglia come comportarsi in caso di emergenza, come chiudere gas, luce e acqua e quali sono i numeri di soccorso da contattare.

55 RISCHIO ALLUVIONE (segue)
Tieni sempre pronto un kit di emergenza con: - Kit di pronto soccorso; - Torcia con pile di riserva; - Radio con pile di riserva; - Impermeabili e Coperte; - Coltello multiuso; - Chiavi di casa; - Carta e penna; - Acqua potabile; - Fischio o altro avvisatore acustico

56 RISCHIO ALLUVIONE (segue)
In fase di allerta esondazione, condividi con le persone a te vicine quello che sai sull’allerta e sui comportamenti corretti.

57 RISCHIO ALLUVIONE (segue)
In fase di allerta esondazione, raggiungi i piani alti dell’edificio ed attendi la fine dell’allerta o l’arrivo dei soccorsi oppure, se possibile, raggiungi le aree di attesa individuate dal Comune. Aiuta i disabili e gli anziani del tuo edificio a mettersi al sicuro Se abiti a un piano alto, offri ospitalità a chi abita ai piani sottostanti. Evita di soggiornare o dormire ai piani seminterrati.

58 RISCHIO ALLUVIONE (segue)
Durante l’evento alluvionale, non usare l’ascensore.

59 RISCHIO ALLUVIONE (segue)
Durante l’evento alluvionale, non scendere nelle cantine o nei garage per salvare oggetti o per cercare di spostare l’auto.

60 RISCHIO ALLUVIONE (segue)
Nel momento del pericolo e del bisogno aiuta le persone in difficoltà a mettersi al sicuro.

61 RISCHIO ALLUVIONE (segue)
Non avventurati su ponti e in prossimità dei fiumi. Fai attenzione ai sottopassi. Fai attenzione a dove cammini.

62 RISCHIO ALLUVIONE (segue)
A evento alluvionale concluso, usa massima prudenza anche nelle zone dove l’acqua si è ritirata.

63 RISCHIO ALLUVIONE (segue)
A evento alluvionale concluso: Per non intralciare i soccorsi, non andare in giro a curiosare, non usare l’auto, non usare il cellulare ma tienilo a portata di mano. Prima di bere acqua dal rubinetto, assicurati che non sia vietato dalle Autorità competenti: l’acqua potrebbe essere contaminata.

64 RISCHIO NEVE - GHIACCIO
Informati sulle previsioni meteo e sull’evoluzione del tempo anche attraverso il sito istituzionale del Comune.

65 RISCHIO NEVE – GHIACCIO (segue)
Non usare l’automobile se non è strettamente necessario.

66 RISCHIO NEVE – GHIACCIO (segue)
Se devi usare l’automobile, ASSICURATI che sia munita di catene da neve o di pneumatici invernali.

67 RISCHIO NEVE – GHIACCIO (segue)
Utilizza i mezzi di trasporto pubblici. NON UTILIZZARE PER NESSUN MOTIVO MEZZI DI TRASPORTO A 2 RUOTE!

68 RISCHIO NEVE – GHIACCIO (segue)
NON POSTEGGIARE sui varchi creati per consentire i passaggi pedonali o sulla pubblica via dove ciò possa ostacolare il libero transito degli altri veicoli e in particolare dei mezzi spalaneve.

69 RISCHIO NEVE – GHIACCIO (segue)
Se puoi, tieni sgombro dalla neve e cospargi del sale sul marciapiede antistante il tuo edificio.

70 RISCHIO NEVE – GHIACCIO (segue)
Elimina le perdite dalle grondaie che possono causare tratti ghiacciati sul marciapiede.

71 RISCHIO NEVE – GHIACCIO (segue)
Non usare acqua per eliminare cumuli di neve e ghiaccio, soprattutto se su di essi è stato precedentemente sparso del sale.

72 RISCHIO NEVE – GHIACCIO (segue)
Non abbandonare l’auto in condizioni di impedimento alla circolazione degli altri veicoli e in particolare dei mezzi operativi e di soccorso.

73 RISCHIO NEVE – GHIACCIO (segue)
Indossa abiti e calzature idonee alla situazione.


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