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Da Polenta
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Nel XII secolo la famiglia Da Polenta discende a Ravenna.
A quel tempo la città era governata dalla famiglia ghibellina dei Traversari. I Polentani si inserirono, con opportunismo, nella vita politica comunale al loro fianco.
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Il nome della signoria, deriva dal omonimo castello
nel comune di Bertinoro nelle Prime colline forlivesi.
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Il castello era precedentemente appartenuto agli arcivescovi di Ravenna, che lo avevano successivamente concesso al monastero di San Giovanni Evangelista. Il quale lo diede in enfiteusi alla famiglia dei Da Polenta.
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Diventando visconti degli arcivescovi di Ravenna riuscirono ad incrementare il loro potere e prestigio, e ancor di più prendendo parte attiva alla lotta tra guelfi e ghibellini.
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Nel 1275 Guido Minore (il Vecchio) figlio di Ostasio, permise alla propria famiglia di diventare la principale famiglia guelfa della città sottraendo la carica di podestà alla famiglia Traversari. Fu aiutato in questo anche dai Malatesta, signori di Rimini.
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Ottiene così il controllo di Ravenna.
Da podestà, Guido aumentò il proprio potere fino a diventare, nel 1287, signore assoluto di Ravenna
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Per riconoscenza Guido Minore fece sposare la figlia Francesca a Gianciotto Malatesta il quale successivamente scoprì la relazione di sua moglie con il cognato Paolo Malatesta ed uccise i due adulteri. L'episodio non suscitò particolare scalpore e non rovinò i rapporti di alleanza fra i Da Polenta e i Malatesta e ci è noto, probabilmente, solo per il meraviglioso racconto che ne fece Dante nel quinto canto dell'Inferno.
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In allegato il video di Paolo e Francesca realizzato in cooperanzione con il gruppo della signoria dei Malatesta Paolo e Francesca.wmv
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A Guido ed ai suoi figli, in particolare, Lamberto e Bernardino, si deve l’origine e l’affermarsi della loro signoria su Ravenna e Cervia. Per consolidare il loro potere non esitarono a mettersi contro ai conti di Romagna, arrivando perfino ad imprigionare Stefano da Colonna nel 1290.
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Presero parte attiva a tutte le lotte e le leghe di Romagna
Presero parte attiva a tutte le lotte e le leghe di Romagna. Ben presto furono chiamati a ricoprire le cariche di podestà e di capitano del popolo in alcune delle principali città italiane Repressero e soffocarono le rivolte degli avversari nel sangue
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Nel 1297 Guido il Vecchio abdicò a favore del figlio Lamberto I, che diventò signore di Ravenna e condivise il potere con il fratello Bernardino, che fu podestà di Cervia dal 1297.
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Morto Lamberto I, il potere passò al nipote Guido II Novello, amico di letterati e artisti fu poeta lui stesso, e fu mecenate accogliendone alcuni alla sua piccola corte. E’ anche noto per avere ospitato Dante Alighieri negli ultimi anni della sua vita.
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Dopo le contese sostenute e le repressioni effettuate dai predecessori, il governo di Guido II rappresentò per Ravenna un periodo di tranquillità.
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Quando Guido II Novello fu chiamato come capitano del popolo a Bologna, lo sostituì al governo di Ravenna il fratello arcivescovo Rinaldo, che venne ucciso nel 1322 dal cugino Ostasio I, figlio di Bernardino. Guido tentò di riprendere invano la città
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Ostasio I, oltre che di Ravenna, si impadronì anche di Cervia, con le uccisioni dello zio Bannino e di suo figlio Guido (avvenute nel 1326). Da allora i Da Polenta accrebbero i beni e mantennero la signoria uccidendo o esiliando gli avversari, anche se parenti. Ostasio in particolare si preoccupò prevalentemente delle sue ricchezze personali.
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A Ostasio I successe il figlio Bernardino I, il quale, per governare incontrastato, fece morire di fame nelle carceri di Cervia i fratelli Lamberto II e Pandolfo nel 1347.
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A Bernardino I nel 1359 successe il figlio Guido Lucio III , benigno e pacifico.
Egli tentò di ripristinare un governo di pace con una serie di alleanze e matrimoni politici, infatti fece sposare i suoi figli e figlie con rappresentanti delle più importanti famiglie italiane del suo tempo.
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Guido Lucio III, dopo trent'anni di signoria, venne imprigionato e
lasciato morire di fame nel 1390 dai suoi sei figli.
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Dopo la morte di Guido III, governarono in un primo tempo insieme i suoi sei figli: Azzo (1394), Ostasio II, Bernardino II (1400), Pietro (1404), Aldobrandino (1406) e Obizzo (1431). Quest'ultimo rimase unico signore di Ravenna dopo l’uccisione dei fratelli.
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Da tempo però Ravenna era andata decadendo, e nel XIV secolo la supremazia della Repubblica di Venezia si era estesa fino ad essa, costringendo i Polentani a seguire le sue direttive. Obizzo combatté per Venezia contro gli Estensi e contro Carrara.
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Nel 1406 Obizzo fu obbligato a nominare un podestà Veneziano e a promettere alla Repubblica i suoi beni nel caso non avesse avuto eredi. Nel 1410 ancora dovette promettere di lasciare l’eredità a Venezia nel caso i suoi successori non avessero seguito i voleri di essa.
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Ciò offrì a Venezia l’occasione di deporre il successore di Obizzo, Ostasio III, dopo soli dieci anni, perché la sua fedeltà si era dimostrata dubbia nel 1438 quando le truppe del Piccinio lo costrinsero all’alleanza con i Visconti.
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Esso con il figlio Girolamo venne relegato nell'isola di Candia nel 1441 e dove entrambi morirono nel 1447, estinguendosi in loro la famiglia.
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Grazie per l’attenzione
In allegato vi è una mappa concettuale che riassume la dinastia della signoria dei Da Polenta: mappa da polenta.docx Grazie per l’attenzione
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