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PubblicatoRosangela Pizzi Modificato 7 anni fa
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UTILITATIS – I servizi pubblici locali di interesse economico generale
Assetti organizzativi e gestionali dei servizi a rete: costituzione e ruolo enti governo ATO; misure di promozione e incentivazione delle aggregazioni Roma, 10 maggio 2017 Avv. Massimiliano Lombardo
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Stato dell’arte normativo – enti governo d’ambito
Art. 3-bis l. 148/2011 (art. 1 c l. 190/2014) Bozza TUSPL (l. 124/2015) c. 1: definizione perimetro ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei su base almeno provinciale (rif. economie di scala e di differenziazione idonee a massimizzare l'efficienza del servizio) c. 1-bis: ruolo esclusivo EGATO (organizzazione SPL, scelta forma di gestione, determinazione tariffe, affidamento e controllo gestione) c. 6-bis: applicazione a tutti i SPL a rete di rilevanza economica (rifiuti urbani / TPL / tutti i settori sottoposti alla regolazione di autorità indipendente) Per idrico vale l’art. 147 TU 152/2016 (come mod. da D.L. 133/2014) Art. 13 c. 1: definizione ambiti o bacini territoriali ottimali e omogenei su base almeno provinciale (rif. scopo favorire di processi di aggregazione tra gestori) c. 2 (perimetro): = c. 1 art. 3-bis c. 3 (funzioni esclusive): = c. 1-bis art. 3-bis Art. 14 (TPL): bacini di mobilità (≥ ab. / area vasta / città metropolitana) – analisi di domanda potenziale c. 4 suddivisione in lotti in funzione di più ampia partecipazione (ai fini dell’affidamento con gara) Art. 33 – Misure promozione e incentivazione aggregazioni (v. infra)
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Costituzione EGATO – Enti a partecipazione necessaria
La legge prevede per tutti i SPL a rete la partecipazione obbligatoria degli EE.LL. agli EGATO (art. 147 D.Lgs. 152/2016, art. 3-bis l. 148/2011, bozza TUSPL) Legittimità costituzionale (C.Cost. n. 160/2016; n. 50/2013; n. 246/2009) « con specifico riguardo a norme che prevedono la partecipazione degli enti locali ad autorità d’ambito alle quali sia trasferito l’esercizio di competenze in materia di servizi pubblici, la Corte ha ritenuto che norme siffatte non ledano l’autonomia amministrativa degli enti locali, in quanto si limitano a razionalizzarne le modalità di esercizio, al fine di superare la frammentazione nella gestione » Scopo: « conseguimento di risultati economici migliori nella gestione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica e, quindi, contenimento della spesa pubblica attraverso sistemi tendenzialmente virtuosi di esercizio delle relative funzioni - principio fondamentale di coordinamento della finanza pubblica » (C.Cost. n. 44 e n. 22 del 2014) Natura giuridica EGATO = enti di secondo grado a partecipazione obbligatoria degli enti locali ricadenti nella perimetrazione territoriale d’ambito (cfr. Corte Conti Sez. Reg. Piemonte Delibera n. 99/2016) SII (art. 147): dotati di personalità giuridica (superamento strumento convenzionale fra enti – gestione associata di funzioni) Per gli altri servizi la legge non dispone nulla sulla personalità dell’ente: possibili vantaggi in caso di finanziamenti a lungo termine
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Ruolo Enti d’ambito La definizione dei ruoli prevista dal legislatore (nei vari settori) prefigura un ente dotato di strutture professionali e tecniche adeguate al compito organizzazione dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica Programmazione servizi – definizione bacini e lotti (inclusi deboli) Mediazione istanze EE.LL. scelta della forma di gestione gara vs in house vs PPP società mista ne motiva le ragioni con riferimento agli obiettivi di universalità e socialità, efficienza, economicità e qualità del servizio Consultazione preliminare di mercato (art. 5 c. 3 bozza TUSPL – art. 66 D.Lgs. 50/2016) determinazione tariffe all'utenza affidamento della gestione Ruolo di stazione appaltante unica Raccolta dei dati presso i gestori Vigilanza e controllo della gestione, tutela degli utenti Sistemi di accountability
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Processi di aggregazione – pros e cons (regolazione)
Le considerazioni sui processi di concentrazione e consolidamento sono valide sia sul lato della gestione che della regolazione Riduzione inefficienza meccanismi affidamento Centralizzazione procedure Riduzione rischio conflitto di interesse Efficace gestione contributi / sussidi pubblici Aumento teorico trasparenza Necessario distinguere tra aggregazione del bacino di programmazione e della stazione appaltante vs individuazione di uno o più lotti di gara Rischio sovradimensionamento lotti Barriere all’ingresso Riduzione concorrenza Gestione del personale Gestione asimmetrie informative Opportuna visione degli EE.LL. sul posizionamento delle proprie partecipate in relazione ai possibili modelli di affidamento della gestione
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Processi di aggregazione – pros e cons (gestione)
Progetto industriale di ampio respiro Non semplice scopo consortile finalizzato alla mera partecipazione della singola gara (aggregazione incumbent) Economie di scala (centralizzazione funzioni) – efficienza produttiva (sino al limite strutturale dello specifico servizio) Sfruttamento economie di gruppo (gestione holding) Gestione eventi avversi (perdita gara effetto collegato alla suddivisione in lotti ed all’assenza di limiti geografici operativi – cessazione in house) Maggiori capacità di investimento / accesso al credito L.T.
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Processi di aggregazione – misure di incentivazione e promozione
Art. 3-bis Art. 33 bozza TUSPL c. 4 : attribuzione prioritaria di finanziamenti pubblici c. 4-bis: spese in conto capitale escluse dal patto di stabilità interno c. 2-bis: proroga gestione c. 1: proroga gestione c. 2: attribuzione prioritaria di finanziamenti pubblici Art. 27 c. 2 D.L (cd. Manovra bis) per TPL: riduzione trasferimenti fondo trasporti per affidamenti senza gara
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