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Sardegna Una terra con forte senso d’identita’, amore per le tradizioni e dedizione all’ospitalita’.

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Presentazione sul tema: "Sardegna Una terra con forte senso d’identita’, amore per le tradizioni e dedizione all’ospitalita’."— Transcript della presentazione:

1 Sardegna Una terra con forte senso d’identita’, amore per le tradizioni e dedizione all’ospitalita’.

2 Liquori di Sardegna Il Mirto - Come per tutte le tradizioni popolari, le origini di questo prodotto sono incerte ma sembrano risalire all’Ottocento Il liquore di mirto, detto semplicemente mirto o mirto rosso, è un liquore popolare, in Sardegna e in Corsica, ottenuto per macerazione alcolica delle bacche di mirto o di un misto di bacche e foglie. Il Filu 'e Ferru o Fil'e Ferru è un'acquavite di origine sarda. Il nome significa "filo di ferro”. E’ un acquavite con gradazione alcolica che supera i 40 gradi.

3 Dolci tipici della Sardegna
Le "pardulas", dette anche "formaggelle" e “casadinas" sono dolci a base di ricotta o formaggio pecorino fresco di giornata, sono particolarmente famose e diffuse in tutto il territorio dell'Isola.  Le "sebadas" sono dei dolci con ripieno di formaggio pecorino ricoperto da pasta di semola a grano duro. Vengono fritti, poi vi viene fatto colare sopra del miele. In passato, durante la primavera, le sebadas erano preparate dalle donne barbaricine per festeggiare il ritorno a casa dei pastori dopo la fredda stagione invernale.

4 I pastori sardi e la transumanza
Il pastore sardo rappresenta la vera anima del popolo sardo visto che la pastorizia e’ tutt’ora una delle voci piu’ importanti dell’economia di questo paese. La trasumanza e’ il trasferimento a cadenza stagionale di greggi (200, 300 capi) dalle zone collinari e montane a quelle della pianura e del mare. Questa pratica ha consentito per secoli la produzione di latti e formaggi dai sapori unici grazie al cambiamento dell’umidita’ e dell’alimentazione delle pecore nei diversi ambianti isolani. Oggi sono poche le zone che ancora praticano la transumanza.

5 Il Sulcis, una miniera di sapori
Ad un’ora da Cagliari ci troviamo sulle colline di Nuxis, zona di vigneti e sapori intensi. “Grandi appezzamenti agricoli, vigneti di rara bellezza, macchia mediterranea, piccole strade che permettono di percorrere territori fuori dal tempo ma vivi come pochi, grazie anche all' impegno di una popolazione orgogliosamente operosa e innamorata della propria terra”. Tra i bini prodotti su queste colline troviamo il Carignano, “pieno di energia, oltre che di sapore. Un vino da tavola perfetto, il cui abbinamento "di territorio", con i piatti locali”. Questo vino e’ frutto di vigne impiantate con antiche tecniche utilizzando alberelli con radici originali. Il vino e’ principalmente bianco ma anche un vermentino morbido e saporito. Fonte: Articolo “La Repubblica” - 26 Ottobre 2016

6 Carnevale di Oristano Il Carnevale di Oristano e’ centrato sull’antica manifestazione della Sartiglia: una manifestazione equestre unica nel suo genere. Si svolge l’ultima domenica e l’ultimo martedì di carnevale. La figura che la domina è quella de Su Componidori, un cavaliere che dopo un affascinante rituale di vestizione si trasforma nel re della festa. La Sartiglia è uno dei grandi eventi del carnevale in Sardegna. Essa è legata sin dal nome alla sorte e alla fortuna. I cavalieri che vi partecipano lanciano i propri cavalli in uno sfrenato galoppo nelle strette vie del centro. Obiettivo: infilzare con una spada una stella d’argento appesa lungo il percorso. La Sartiglia prevede inoltre lo straordinario spettacolo delle pariglie: divisi in gruppi di tre, i cavalieri compiono coraggiose ed emozionanti coreografie sui cavalli

7 Maschere dell’antica divinita’
“Balla chi commo benit carrasecare” , questo è l’invito dei Mamuthones e Issohadores di Mamoiada, dei Boes e i Merdules di Ottana, de Sos Corriolos di Neoneli,  Sos Mamutzones di Samugheo e altre maschere ancora che affollano le vie dei paesi della Sardegna. Queste personaggi sono presenti nel Carnevale sardo ma sembra che appartengano a tempi antichi e che i loro rituali siano un modo di venerare gli animali

8 Festa dei Candelieri, Sassari
Questa festa si tiene a Sassari il 14 agosto e consiste in una processione di dieci monumentali ceri di legno che vengono portati a spalla lungo le vie della città, per sciogliere il voto fatto alla vergine Assunta che, secondo la leggenda salvò la città dalla peste.

9 Il falo’ di Sant’Antonio
Tra le feste piu’ amate in Sardegna, il mese di gennaio porta “La Festa dei fuochi”. la notte a cavallo tra il 16 e il 17 gennaio, la popolazione si riunisce nelle piazze per rinnovare l’antico rito ancestrale dedicato a Sant'Antoni de su Fogu, patrono della pastorizia e dell’agricoltura. Una festa tra il sacro ed il profano. “Secondo la leggenda, S. Antonio discese all'inferno per trafugare, con astuzia, una scintilla incandescente, nascondendola nel suo bastone cavo, per donarla, sulla terra ghiacciata, agli uomini che ancora non conoscevano questo elemento”. La legna viene accatastata fino a formare un’altissima piramide chiamata Sas Tuvas, Sas Frascas, Sos Focos, Su Fogarone, Su Romasinu o Su Foghidoni. Il nome cambia in base alla località e al tipo di legname utilizzato. L'alloro e il rosmarino vengono spesso usati per rendere la notte piacevolmente inebriante e profumata. “I fedeli, in un rito fra il sacro e il profano, girano tre volte in senso orario e altre tre in senso opposto, pregando attorno al fuoco purificatore benedetto dal parroco. Inizia così il rito apotropaico pagano di probabile origine greca (si veda il mito di Prometeo) dedicato all’elemento “sacro” dell'Universo e alla vita. La festa dura diversi giorni tra balli, canti tradizionali, buon vino e tipici dolci di sapa, segnando l’inizio del Carnevale.

10 La Cavalcata Sarda L’ultima domenica di maggio ha nuovo questa famosa sfilata di costumi, musica, cavalli e fantini. I costumi piu’ belli sono usati durante queste sfilate e sfilano piu’ di persone. La tradizione nasce con la visita del Re d’Italia Vittorio Emanuele nel Von questo evento si apre la stagione estiva dell’isola. Questi festival confermano che la Sardegna e’ molto di piu’ del mare, ma e’ un’isola viva di tradizioni secolari.

11 Launeddas, il suono della Sardegna
Tipico suono della Sardegna e’ la Launeddas, uno strumento antico con un suono inconfondibile, simile a quello della cornamusa ma con caratteristiche diverse. E’ composto di tre canne legate tra loro per produrre un armonia di suoni e melodie. Nel sud Sardegna, le launeddas hanno in ogni paese il loro suonatore professionale. Considerato un vero e proprio maestro, il suonatore di launeddas si esibisce durante le feste, nelle manifestazioni religiose, durante le funzioni della messa e nelle processioni, riunendo aspetti sacri e profani della cultura sarda.

12 Tradizioni Festa di Sant’Efisio Carnevale di Sedilio Carnevale di Ghilarza Le Maschere


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