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Diagnostica cardiologica Elettrocardiogramma Aritmie
C.I. SCIENZE CLINICHE DELL'AREA MEDICO-SPECIALISTICA MALATTIE DELL'APPARATO CARDIOVASCOLARE Diagnostica cardiologica Elettrocardiogramma Aritmie Anno Accademico: Raffaele Bugiardini
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ECG basale DERIVAZIONI PRECORDIALI V1 4° spazio margino sternale dx V2
4° spazio margino sternale sx V3 Punto intermedio tra V2 e V4 V4 5° spazio linea emiclaveare V5 5° spazio linea ascellare anteriore V6 5° spazio linea ascellare media ECG rappresenta un metodo semplice e pratico per registrare l’attività elettrica del cuore Riveste un ruolo fondamentale nella diagnosi di infarto miocardico acuto e delle aritmie DERIVAZIONI PERIFERICHE D I d.d.p tra braccio dx e braccio sin D II d.d.p tra braccio dx e gamba sin D III d.d.p tra braccio sin e gamba sin aVR braccio dx aVL braccio sx aVF piede sx
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ECG basale - derivazioni periferiche
Rosso: Braccio dx. Nero: Caviglia dx. Giallo: Braccio sx. Verde: Caviglia sx. Inumidire la zona interessata (polsi e caviglie) con semplice cotone imbevuto di acqua o gel conduttore. Per i polsi è consigliabile inumidire la parte dorsale esterna
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ECG basale - derivazioni precordiali
V1 e V2 su entrambi i lati dello sterno al IV spazio intercostale (a dx e sx dello sterno) V4 uno spazio più in giù ma sulla emiclaveare sx. V3 a metà tra V2 e V4 V5 e V6 allo stesso livello orizzontale di V4 ma rispettivamente sulla ascellare sin anteriore e media.
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ECG Ampiezza – mV 1mv =10mm Tempo - secondi
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ECG Significato delle onda P Significato complesso QRS
Significato onda T Significato tratto ST
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Sistema di conduzione
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Elettrocardiogramma < < 0.12 < 0.20
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ECG basale normale ONDA P Depolarizzazione atriale
Voltaggio minore 0.25 mV ( mm) ≤0.12 sec Negativa solo in aVF Intervallo P-R Corrisponde conduzione A-V ( tempo che intercorre tra inizio eccitazione NSA e inizio eccitamento ventricoli) Da informazioni sulla velocità di propagazione dell’impulso Inversamente proporzionale alla FC sec >0.20 sec → ritardo nella propagazione dello stimolo lungo il Fascio di His >0.30 sec → miocarditi, miocardiosclerosi, coronaropatie, intossicazione da digitale o da chinina <0.12 sec → Sd. di Wolff-Parkinson-White
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ECG basale normale COMPLESSO ventricolare Fase rapida: complesso QRS
Depolarizzazione ventricolare ≤0.10 sec Positivo nelle precordiali di sx Negativo nelle precordiali di dx Derivazioni periferiche: dipende da asse elettrico dell’cuore Fase lenta: Tratto S-T Ripolarizzazione ventricolare Durata inversamente proporzionale alla FC Condizioni normali: è isoelettrico con onda T positiva ben visibile
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ECG basale normale Intervallo Q-T
corrisponde alla durata della sistole varia in rapporto alla frequenza cardiaca: QT corretto QTc: Formula di Bazett → QTc = QT / √R-R 0.39 sec nell’uomo 0.44 sec nella donna Onda U Piccola onda positiva che talvolta chiude il ciclo cardiaco Ripolarizzazione delle fibrocellule dello strato intermedio e del sistema di His-Purkinje Si può osservare nella, vagotonia, ipopotassemia e ipercalecemia
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ECG Standardizzazione Velocità di scorrimento carta: 25 mm/s
Voltaggio: 0.1 mV/mm Ritmo Ogni onda P è seguità da un onda Q FC: bpm Asse Ingrandimento delle camere e ipertrofia Aritmie e ritardi di conduzione: intervallo PR Ischemia/infarto: sopra – o sotto-slivellameto del segmento S-T ≥1 mm misurato al PUNTO J point è ANORMALE PUNTO “J” (Junction) → punto tra complesso QRS e segmento S-T
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Quando il ritmo è regolare e la carta scorre a 25 mm/sec
Frequenza cardiaca 1 quadrato grande= 0,2 sec 5 quadrati grandi in 1 sec e 300 in 1 min Quando il ritmo è regolare e la carta scorre a 25 mm/sec 300/5=60 bpm 300/2=150 bpm 300/3=100 bpm
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ECG sotto sforzo Esame elettrocardiografico dinamico che valuta
Alterazioni elettriche del cuore in condizioni di sforzo fisico Supporto sanguigno delle aa.coronarie sotto sforzo fisico Il paziente viene sottoposto a sforzo secondo un protocollo standard e monitorato in: ECG FC PA Segni e sintomi clinici Indicazioni Cardiopatia ischemica (sospetta o nota) Scarso valore per la diagnosi dell’insufficienza cardiaca
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ECG sotto sforzo FCmax teorica = 220 – età paziente PA→ ogni 2 minuti
PA max PAS mmHg PAD invariata o lieve rialzo Recupero Emivita FC 10 sec dopo sforzi lievi 1 min dopo sforzi massimali PA entro 6 min Interruzione test Raggiungimento FCmax teorica PAS >250 e mmHg o PAD >115 mmHg Segni e sintomi
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ECG sotto sforzo
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Ecocardiografia Stenosi aortica Diagnosi Severità
Insufficenza valvolare Alterazioni strutturali Funzionalità ventricolare Severità del rigurgito Attività ventricolare Motlità ventricolare Ipertofia Infiltrazioni Endocardite → Vegetazioni Emboli di origine cardiaca Cardiopatie congenite Radice dell’aorta Aneurisma ortico Dissecazione aortica
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Scintigrafia miocardica
Perfusione del miocardio sotto stress e a riposo Indicazioni → cardiopatia ischemica (nota o sospetta) Prima del esame sospendere Beta-bloccanti A lunga emivita 4 giorni A breve emivita 48 h Ca-antagonisti h Nitrati h
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Angiografia
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Aritmie
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Fibrillazione atriale
Attività elettrica atriale de-sincronizzata, irregolare e rapida Circuiti di micro - rientro multipli a livello del tessuto atriale che si insinua nelle vene polmonari con filtro stabile a livello del nodo SA. I ventricoli hanno una frequenza rapida compresa tra bpm fino a 200 bpm. I ventricoli si contraggono irregolarmente e sono controllati esclusivamente dal NAV Frequenza atriale di bpm ECG Assenza onda P Onde f sulla linea isoeletrica Intervallo R-R irregolare Risposta ventricolare irregolare
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Fibrillazione atriale
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Fibrillazione atriale
1-2% della popolazione generale Prevalenza <0.5% anni 5-15% 80 anni Maschi>Femmine Rischio di Ictus aumentato di 5 volte Nei pz. con Ictus ECG mostra FA 1:20 Morte ( rischio aumentato di 2 volte) Eventi trombo-embolici Scompenso cardiaco Ospedalizzazione ( 1/3 dei ricoveri per aritmie) Qualità della vita
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FA- Eziologia Cardiopatie organiche Ipertensione arteriosa
Cardiopatia ischemica Valvulopatie mitraliche (IM, SM, PVM) Cardiomiopatie Cardiopatie congenite (DIA) Post- cardiochirurgia Cardiopatie non organiche Fibrillazione atriale isolata Fibrillazione atriale secondaria a alcool, fumo, droghe, ipertiroidismo acuto, episodio vagotonico acuto.
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FA - Patogenesi
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FA-Classificazione Parossistica ≤ 48 h Persistente > 7 giorni
lunga durata >1 anno Permanente o stabile Silente ( asintomatica)
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FA-Gestione 3 obiettivi: Controllo del ritmo: Cardioversione
Beta-bloccanti ev, Ca-antagonisti, digossina Elettrica Mantenimento del ritmo sinusale dopo ripristino Trattare la causa di baase prima di iniziare trattamento antiaritmico Prevenzione tromboembolismo Anticoagulanti orali Controllo farmacologico della FC
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Score per stratificare il rischio di tromboembolismo
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FA-Prevenzione tromboembolismo
INR= 2-3 INR > 6 aumentato rischio di emorraggia Antidoto: Vitamina K e plasma fresco congelato Controindicazioni assolute alla TAO Gravidanza 1° trimestre e ultime settimane di gravidanza Emorragia maggiore entro 1 mese dall’insorgenza dell’evento, specie se a rischio vitale
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FA-Controllo farmacologico FA
FA di nuova insorgenza (da più di 48h/dopo tentativo fallito di CV) Senza SC Beta bloccanti Verapamil Diltiazem Con SC Digossina Amiodarone FA permanente Con SC Digitale Ablazione
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Ablazione con radiofrequenza
Indicazioni Tachicardia da rientro AV sintomatica – FA Pazienti asintomatici con pre-eccitazione ventricolare ( aspettativa di vita, professione, benessere psichico sono influenzati dalle tachiaritmie imprevedibili, o per i quali queste tachiaritmie possono rappresentare un pericolo per sé o per gli altri) Pazienti con FA e risposta ventricolare controllata attraverso il fascio by-passante Pazienti con storia familiare di morte improvvisa cardiaca Tasso di successo del 95%
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Flutter atriale Aritmia atriale caratterizzata da attività elettrica atriale sincronizzata, regolare, rapida ( bpm) con blocco variabile a livello del nodo AV. Unico circuito di macrorientro che si verifica in senso antiorario a livello dell'atrio destro attorno alla tricuspide. Più raro attorno all'atrio sinistro La risposta ventricolare tende ad essere bpm ECG Assenza onda P Presenza di onde f a dente di sega Attivazione ventricolare a blocchi variabili Ritmo ventricolare R-R piuttosto regolare
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Tachicardia ventricolare
Ritmo ectopico ventricolare con QRS molto lunghi e larghi che coprono fino a 3 battiti successivi di origine ventricolare Eziologia Idiopatiche (più rare) Organiche (cardiopatia ischemica, cardiomiopatie, miocarditi, tossici, post-chirurgia) Patogenesi Focus ectopico ventricolare di genesi dell'impulso Rientro Attività trigger da post-potenziali (tipiche forme da torsione di punta)
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Tachicardia ventricolare
ECG FC >100 bpm ( di solito 130 – 250 bpm) QRS largo Distinta in base alla durata in: Forme non sostenute (< 30 secondi) Forme sostenute (> 30 secondi) QRS dilatati , battiti fusi e FC media bpm
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Fibrillazione ventricolare
Espressione di un’attività elettrica totalmente de-sincronizzata, incoordinata ed irregolare ECG: Assenza di complessi QRS ben definibili Presenza di onde di fibrillazione Si traduce nell’assenza della contrazione sistolica con conseguente arresto cardiaco
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Torsione di punta QT > 0.60 sec (QT normale≤ 0.45) Onde T slargate
Complessi QRS polimorfi e che sembrano ruotare intorno alla linea isoelettrica Intervalli R-R variabili
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Bradiaritmie Bradicardia sinusale Blocchi seno-atriali
Blocchi A-V (BAV): I grado II grado (Mobitz 1 e Mobitz 2) III grado
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Bradicardia sinusale Frequenza sinusale inferiore ai 60 bpm
Onda P costante e con morfologia normale Intervallo PR < 200 ms
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Blocchi atrio-ventricolari (BAV)
Condizioni in cui l'impulso passa a fatica da atri a ventricoli a causa di un blocco di conduzione Si verifica un ritardo o un'interruzione della contrazione ventricolare mediata dal NSA Cause Degenerazione sclero-atrofica (> 60 anni) Infarto del miocardio Cardiopatia congenita Iatrogena (digitale, antiaritmici, Ca-antagonisti, terapia chirurgica) Stenosi aortica calcifica Miocarditi
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BAV di I grado Intervallo PR > 0,20 secondi
La conduzione atrio-ventricolare è ritardata Tutti gli impulsi atriali sono condotti ai ventricoli
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Tipo I ( Mobitz 1 o Wenckebach)
BAV di II grado La conduzione AV presenta un blocco intermittente e alcuni impulsi non passano ai ventricoli Tipo I ( Mobitz 1 o Wenckebach) Ritardo progressivo della conduzione dei impulsi da atri a ventricoli a causa di una aumentata refrattarietà nodale Progressivo allungamento del P-R fino a che un’onda P non è seguita dal QRS. Complessi QRS stretti con morfologia normale
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BAV di II grado Tipo II ( Mobitz 2)
Disfunzione intermittente della conduzione dell’impulso atriale ai ventricoli senza evidenza primaria di prolungamento del tempo di conduzione atrio-ventricolare Il blocco di solito è nel fascio di His o nelle branche Intervallo PR del onda P condotta costante, che si blocca in maniera improvisa e non genera un QRS.
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BAV di III grado ( blocco completo)
Completa interruzione della conduzione AV Il comando dei ventricoli è preso da un ritmo giunzionale. Onde P non associate a QRS QRS totalmente casuali e sporadici. FC bpm
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Endocarditi Miocardiopatie Cardiopatie congenite
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Endocarditi 15.000 casi/anno Maschi Età media 60 anni
Interessa valvole anormali Valvola più colpita : Mitrale Alta mortalità intra- ospedaliera
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Patogenesi
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Classificazione Insorgenza: Acuta Subacuta (settimane) Localizzazione:
EI valvole native di sinistra EI valvole prostetiche di sinistra EI valvole di destra EI dispositivo-correlate (pace-maker, defibrillatore impiantabile)
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Modalità di acquisizione
Classificazione Modalità di acquisizione Nosocomiali ( 48 h dopo ospedalizzazione) Non - nosocomiali ( nelle prime 48 h della ospedalizzazione) Assistenza domiciliare, emodialisi, chemioterapia ev (< 30 giorni prima IE) ospedalizzazione in terapia intensiva (<90 giorni prima EI) Residenti in casa di cura Acquisite in comunità Tossicodipendenti
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Sintomi Febbre Malessere Sudorazioni Mialgie e artralgie
Dolore addominale Dolore alla schiena Perdita di peso Soffio cardiaco Manifestazioni cutanee Splenomegalia Segni di insufficienza carica e/o blocco cardiaco
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Manifestazioni cutanee
Emorragie di Splinter Noduli di Osler Lesioni di Janeway Macchie di Roth
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Ecocardiografia
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Terapia e Prognosi Terapia antibiotica Terapia chirurgica
Elevata mortalità Insufficienza cardiaca Embolismo sistemico Infezione non controllabile Diagnosi e trattamento immediato riducono la mortalità I pazienti sono a rischio di infezioni recidivanti La profilassi antibiotica prima di procedure che possono causare batteriemia
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Miocardite Miocardite infettiva Virale Batterica Funghi
Miocardite a cellule giganti La maggior parte sono subclinici Soggetti giovani Soggetti essenti da altre patologie
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Miocardite Sintomi di insufficienza cardiaca congestizia
Aritmie e blocchi Sintomi simil-influenzali nelle settimane precedenti Terapia Evitare sforzi fisici Terapia standard dell’insufficienza cardiaca Terapia standard per i disturbi di conduzione Antibiotici Terapia immunosoppressiva Trapianto cardiaco
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Miocardiopatie Cardiomipatia dilatativa → Compromissione della funzione ventricolare Primitiva Secondaria Cardiomiopatia restrittiva → Congestione polmonare Cardiomiopatia ipertrofica → ipertrofia assimetrica del ventricolo sx→ Congestione polmonare Genetica ( alterazione dei geni che codificano per proteine del sarcomero)
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Cardiopatie congenite
Cardiopatie malformative seguenti a difetti di sviluppo Difetti del setto atriale (DIA) DIA di tipo venoso DIA ostium primum (Sd. di Down) DIA ostium secundum (75%) Difetti del setto interventricolare (DIV) Dotto arterioso pervio Stenosi aortica congenita Coartazione aortica Stenosi polmonare con setto integro Tetralogia di Fallot Trasposizione dei grossi vasi
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