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La valutazione delle azioni

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Presentazione sul tema: "La valutazione delle azioni"— Transcript della presentazione:

1 La valutazione delle azioni
Capitolo 9 La valutazione delle azioni © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

2 Contenuti del capitolo
9.1 Il dividend-discount model 9.2 Applicazione del dividend-discount model 9.3 Il total payout model e il modello dei flussi di cassa scontati 9.4 Valutazione attraverso i comparabili 9.5 Informazioni, concorrenza e prezzi delle azioni © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

3 Obiettivi di apprendimento
Descrivere la legge del prezzo unico per un titolo e il tasso di sconto che si dovrebbe utilizzare. Calcolare il rendimento totale di un titolo, dato il dividendo, il prezzo corrente e il suo prezzo precedente. Utilizzare il dividend-discount model per determinare il valore di un titolo che paga dividendi, quando i dividendi crescono ad un tasso di crescita costante. Discutere i fattori che determinano i dividendi futuri e il loro tasso di crescita, e la sensibilità del prezzo del titolo alle stime di questi fattori. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

4 Obiettivi di apprendimento (continua)
Dato il tasso di ritenzione e il rendimento di un nuovo investimento, calcolare il tasso di crescita dei dividendi, l’utile e il prezzo per azione. Descrivere le circostanze in cui un taglio dei dividendi determina un aumento del prezzo delle azioni. Assumendo che un’impresa presenti un tasso di crescita costante dopo il periodo N+1, utilizzare il modello della crescita costante per calcolare il valore terminale all’anno N. Determinare il valore per azione di un’impresa che paga dividendi e riacquista azioni. Utilizzare il modello dei flussi di cassa scontati per determinare il valore per azione di un’impresa indebitata. Utilizzare i multipli di valutazione per determinare il prezzo per azione. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

5 Obiettivi di apprendimento (continua)
Spiegare perchè sono necessari diversi metodi di valutazione per valutare un’azione. Descrivere l’impatto delle ipotesi di mercati efficienti sulle opportunità di trading a VAN positivo per individui non in possesso di informazioni privilegiate. Discutere il motivo per cui investitori che individuano opportunità di trading a VAN positivo siano scettici sull’effettivo risultato , a meno che non abbiano informazioni privilegiate o un vantaggio competitivo. Descrivere il rendimento che l’investitore medio si aspetta di ottenere. Stimare l’impatto che hanno le azioni dei managers sul valore dei titoli. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

6 9.1 Il dividend-discount model
Investimento con orizzonte temporale di un anno Potenziali flussi di cassa Dividendi Vendita dell’azione Linea del tempo per l’investitore a un anno Poiché i flussi di cassa hanno una componente di rischio, dovremo scontarli utilizzando il costo del capitale proprio. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

7 9.1 Il dividend-discount model (continua)
Investimento con orizzonte temporale di un anno Se il prezzo corrente delle azioni è più basso di questo importo, presumibilmente gli investitori si precipiteranno a comprare le azioni facendone così aumentare il prezzo. Se il prezzo delle azioni è superiore, invece, venderle porterebbe a un rapido abbassamento del prezzo. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

8 Tasso di dividendo, capital gain e rendimento totale
Tasso di capital gain Rendimento totale Tasso di dividendo + Tasso di capital gain Il rendimento totale atteso dell’azione dovrebbe essere uguale al rendimento atteso per investimenti disponibili sul mercato aventi rischio equivalente. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

9 Esempio 9.1 del libro © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

10 Esempio 9.1 del libro (continua)
© 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

11 Esempio alternativo 9.1 Problema
Si prevede che 3M (MMM) il prossimo anno paghi un dividendo di $1,92 per azione. Si prevede che il prezzo dell’azione sia $85 alla fine dell’anno. Investimenti con rischio equivalente hanno un rendimento atteso dell’11%. Qual è il massimo prezzo che sareste disposti a pagare oggi per le azioni 3M? Quale tasso di dividendo e quale tasso di capital gain vi aspettereste di ottenere con questo prezzo? © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino 11

12 Esempio alternativo 9.1 (continua)
Soluzione Rendimento totale = 2,45% + 8,54% = 10,99% ≈ 11% © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino 12

13 Investimento pluriennale
Qual è il prezzo se si prevede di tenere le azioni per due anni? © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

14 Equazione del dividend-discount model
Qual è il prezzo se si prevede di tenere l’azione per N anni? Questo modello è noto come dividend discount model. Notate che l’equazione sopra riportata (9.4) è valida per un qualsiasi orizzonte temporale N. Quindi tutti gli investitori (con le stesse aspettative) daranno lo stesso valore all’azione a prescindere dai loro orizzonti temporali di investimento. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

15 Equazione del dividend-discount model (continua)
Il prezzo di qualsiasi azione è uguale al valore attuale dei futuri dividendi attesi che essa pagherà. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

16 9.2 Applicazione del dividend discount model
Dividendi a crescita costante Il modo più semplice per prevedere i dividendi futuri di un’azienda è quello di assumere che crescano per sempre a un tasso costante g. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

17 9.2 Applicazione del dividend discount model (continua)
Dividendi a crescita costante Il valore dell’impresa dipende dal dividendo dell’anno, dal costo del capitale proprio e dal tasso di crescita. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

18 Esempio 9.2 del libro © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

19 Esempio 9.2 del libro (continua)
© 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

20 Esempio alternativo 9.2 Problema
AT&T prevede di pagare un dividendo di $1,44 per azione il prossimo anno. Il costo del capitale proprio è dell’8%. I dividendi hanno una crescita attesa futura del 4% all’anno. Stimate il valore delle azioni AT&T. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino 20

21 Esempio alternativo 9.2 (continua)
Soluzione © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino 21

22 Dividendi, investimenti e crescita
Un semplice modello di crescita Tasso di distribuzione degli utili (payout) La quota di utile che l’azienda distribuisce come dividendo ogni anno © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

23 Dividendi, investimenti e crescita (continua)
Un semplice modello di crescita Supponendo che il numero di azioni in circolazione sia costante, l’azienda può fare due cose per aumentare i suoi dividendi: aumentare gli utili; aumentare il suo payout. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

24 Dividendi, investimenti e crescita (continua)
Un semplice modello di crescita Un’impresa può fare due cose con i propri utili: distribuirli agli investitori; non distribuirli e reinvestirli. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

25 Dividendi, investimenti e crescita (continua)
Un semplice modello di crescita Tasso di ritenzione Quota di utili correnti che l’impresa non distribuisce come dividendi © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

26 Dividendi, investimenti e crescita (continua)
Un semplice modello di crescita Se l’impresa mantiene il tasso di ritenzione costante, la crescita dei dividendi sarà uguale alla crescita degli utili. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

27 Dividendi, investimenti e crescita (continua)
Crescita profittevole Se un’impresa vuole aumentare il prezzo delle sue azioni, deve ridurre i dividendi e investire di più, o deve invece aumentare i dividendi e investire di meno? La risposta dipende dalla redditività degli investimenti dell’impresa. Tagliare i dividendi per aumentare gli investimenti farà crescere il prezzo delle azioni se e solo se i nuovi investimenti hanno un VAN positivo. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

28 Esempio 9.3 del libro © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

29 Esempio 9.3 del libro (continua)
© 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

30 Esempio 9.4 del libro © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

31 Esempio 9.4 del libro (continua)
© 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

32 Esempio alternativo 9.4 Problema
Dren Industries sta pensando di introdurre una nuova linea di prodotto. Sono previsti utili per azione pari a $5 il prossimo anno con una crescita annua del 5%, ma la crescita potrebbe essere del 7% se venisse introdotta la nuova linea di prodotto. Per finanziare l’espansione, Dren ha intenzione ridurre il suo payout dall’80% al 50%. Se Dren ha un costo del capitale dell’11%, quale sarà l’effetto sul prezzo delle azioni se viene introdotta la nuova linea? Assumete che il costo del capitale proprio rimanga invariato. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino 32

33 Esempio alternativo 9.4 (continua)
Soluzione Per prima cosa calcolate il prezzo corrente delle azioni di Dren qualora decidesse di non introdurre il nuovo prodotto. Per determinare il prezzo occorre calcolare Div1. Per trovare Div1, bisogna prima determinare EPS1: EPS1 = EPS0 × (1 + g) = $5,00 × 1,05 = $5,25 Div1 = EPS1 × Payout Ratio = $5,25 × 0,8 = $4,20 P0 = D1/(rE-g) = $4,20/(0,11 – 0,05) = $70,00 Il prezzo corrente delle azioni, senza l’introduzione del nuovo prodotto, è pari a $70. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino 33

34 Esempio alternativo 9.4 (continua)
Soluzione Ora calcoliamo il prezzo corrente delle azioni se Dren decidesse di introdurre la nuova linea di prodotto: EPS1 = EPS0 × (1 + g) = $5,00 × 1,07 = $5,35 Div1 = EPS1 × Payout Ratio = $5,35 × 0,5 = $2,675 P0 = D1/(rE-g) = $ 2,675 /(0,11 – 0,07) = $66,875 Il prezzo corrente delle azioni si ridurrebbe, da $70 a $66,875, se Dren decidesse di introdurre la nuova linea di prodotto. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino 34

35 Variazione dei tassi di crescita
Non si può usare il modello di crescita costante dei dividendi per valutare un’azione se il tasso di crescita non è costante. Per esempio, le giovani imprese di successo spesso hanno un elevato tasso di crescita degli utili iniziale. Durante questo periodo di crescita elevata, spesso tali aziende non distribuiscono dividendi per poter sfruttare opportunità di investimento remunerative. A mano a mano che le aziende maturano, la loro crescita rallenta. A un certo punto gli utili saranno maggiori del fabbisogno per investimenti e si inizierà a distribuire dividendi. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

36 Variazione dei tassi di crescita (continua)
Anche se non si può usare direttamente il modello di crescita costante dei dividendi quando la crescita non è costante, si può usare la forma generale del modello per valutare un’impresa applicando il modello della crescita costante per calcolare il prezzo futuro dell’azione quando il tasso di crescita atteso si stabilizzerà. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

37 Variazione dei tassi di crescita (continua)
Dividend discount model con una crescita costante di lungo periodo © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

38 Esempio 9.5 del libro © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

39 Esempio 9.5 del libro (continua)
© 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

40 Limiti del dividend-discount model
Esiste un elevato grado di incertezza per le previsioni sul tasso di crescita dei dividendi di un’impresa e i dividendi futuri. Piccole variazioni nel tasso di crescita dei dividendi previsto possono portare a grandi differenze nel prezzo dell’azione stimato. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

41 9.3 Il total payout model e il modello dei flussi di cassa scontati
Riacquisto delle azioni e total payout model Riacquisto di azioni Quando l’impresa usa la liquidità in eccesso per ricomprare le proprie azioni. Implicazioni per il dividend discount model Più l’azienda usa la sua liquidità per riacquistare le sue azioni e meno ne ha a disposizione per pagare dividendi. Riacquistando le proprie azioni, l’azienda riduce il numero di azioni presenti sul mercato e ciò aumenta l’utile e il dividendo per azione. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

42 9.3 Il total payout model e il modello dei flussi di cassa scontati (continua)
Dividend discount model © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

43 9.3 Il total payout model e il modello dei flussi di cassa scontati (continua)
Riacquisto delle azioni e total payout model Total payout model Considera tutte le azioni dell’impresa e non la singola azione. Si scontano sia dividendi totali che i riacquisti di azioni e si usa un tasso di crescita degli utili totali (e non dell’utile per azione) quando si prevede la crescita dei pagamenti totali effettuati dall’impresa. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

44 Esempio 9.6 del libro © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

45 Esempio 9.6 del libro (continua)
© 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

46 Il modello dei flussi di cassa scontati
Determina il valore dell’impresa per tutti gli investitori, azionisti e detentori del debito. L’enterprise value (valore totale dell’impresa) può essere interpretato come il costo di acquisto del capitale proprio dell’azienda, con l’intera liquidità e dopo il rimborso dei debiti, e quindi il valore unlevered del business. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

47 Il modello dei flussi di cassa scontati (continua)
Valore totale dell’impresa FCF (Free Cash Flow) Flussi di cassa a disposizione per pagare tutti gli investitori, azionisti e detentori del debito Modello dei flussi di cassa scontati © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

48 Il modello dei flussi di cassa scontati (continua)
Applicazione del modello Poiché stiamo scontando i flussi di cassa che saranno pagati sia agli azionisti sia ai detentori del debito, dovremo scontare i flussi di cassa usando il costo medio ponderato del capitale (WACC), rwacc. Se l’impresa non ha contratto debito, rwacc = rE. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

49 Il modello dei flussi di cassa scontati (continua)
Applicazione del modello Spesso il valore terminale viene stimato assumendo un tasso di crescita costante di lungo periodo gFCF dei flussi di cassa dopo l’anno N, così che: © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

50 Esempio 9.7 del libro © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

51 Esempio 9.7 del libro (continua)
© 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

52 Il modello dei flussi di cassa scontati (continua)
Collegamenti con il capital budgeting Poiché i flussi di cassa aziendali sono pari alla somma dei flussi di cassa degli investimenti aziendali attuali e futuri, possiamo interpretare il valore dell’impresa come il VAN complessivo che otterrà continuando a investire nei progetti esistenti e avviando i nuovi. Il VAN di ogni singolo progetto rappresenta il suo contributo al valore dell’impresa. Per massimizzare il prezzo delle azioni dell’azienda bisognerà perciò accettare soltanto progetti con VAN positivo. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

53 Esempio 9.8 del libro © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

54 Esempio 9.8 del libro (continua)
© 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

55 Figura 9.1 Confronto tra modelli di valutazione delle azioni
© 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

56 9.4 Valutazione attraverso i comparabili
Metodo dei comparabili (comparables) Si stima il valore dell’azienda basandosi sul valore di altre aziende o investimenti comparabili che ci si aspetta generino flussi di cassa simili nel futuro. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

57 Multipli di valutazione
Multiplo di valutazione Il rapporto del valore con alcune misure di scala dell’impresa Rapporto prezzo/utile price/earnings ratio (P/E) Prezzo dell’azione diviso per l’utile per azione © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

58 Multipli di valutazione (continua)
Utili recenti Utili dei 12 mesi precedenti Trailing P/E (P/E corrente) Utili futuri Stima degli utili dei prossimi 12 mesi Forward P/E (P/E futuro) © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

59 Multipli di valutazione (continua)
Le imprese con alti tassi di crescita, che generano liquidità in eccesso rispetto alle loro esigenze di investimento e quindi possono mantenere un payout elevato, dovrebbero avere P/E elevati. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

60 Esempio 9.9 del libro © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

61 Esempio 9.9 del libro (continua)
© 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

62 Esempio alternativo 9.9 Problema
Best Buy Co. Inc. (BBY) ha un utile per azione di $2,22. Il P/E medio delle azioni di aziende comparabili è 19,7. Stimate un valore per le azioni Best Buy usando il P/E come multiplo di valutazione. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino 62

63 Esempio alternativo 9.9 (continua)
Soluzione Si stima il prezzo di un’azione Best Buy moltiplicando il suo EPS per il P/E di aziende comparabili. P0 = $2,22 × 19,7 = $43,73 © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino 63

64 Multipli di valutazione (continua)
Multipli dell’enterprise value Questo multiplo di valutazione è più elevato per imprese con un alto tasso di crescita e basso fabbisogno di capitale (e quindi i flussi di cassa sono elevati rispetto all’EBITDA). © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

65 Esempio 9.10 del libro © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

66 Esempio 9.10 del libro (continua)
© 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

67 Esempio alternativo 9.10 Problema
Best Buy Co. Inc. (BBY) ha un EBITDA di $ e 410 milioni di azioni in circolazione. Best Buy ha inoltre $1,963,000,000 di debito e $509,000,000 di liquidità. Il P/E medio delle azioni di aziende comparabili è 19,7. Se Best Buy ha un rapporto enterprise value/EBITDA di 7,7, stimate il valore delle azione di Best Buy. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino 67

68 Esempio alternativo 9.10 (continua)
Soluzione Utilizzando il multiplo enterprise value/EBITDA, l’enterprise value di Best Buy è pari a: 2.766 milioni di $ × 7,7 = ,20 milioni di $. Sottraendo il debito, aggiungendo la liquidità e dividendo per il numero di azioni in circolazione si può stimare il valore delle azioni di Best Buy: © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino 68

69 Multipli di valutazione (continua)
Altri multipli Multiplo delle vendite Rapporto tra prezzo e valore contabile del capitale proprio per azione Enterprise value per abbonato Usato nel settore della TV via cavo © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

70 Limiti dei multipli Quando si valuta un’azienda usando i multipli, non si ha a disposizione un’indicazione chiara su come aggiustare le differenze nei tassi di crescita attesi, nel livello di rischio o nei principi contabili. Il metodo dei comparabili si limita a fornire informazioni sul valore dell’azienda in relazione ad altre aziende comprese nel set dei comparabili. L’utilizzo dei multipli non serve per determinare se un intero settore è sopravvalutato. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

71 Confronto con il metodo dei flussi di cassa scontati
Il metodo dei flussi di cassa scontati ha il vantaggio di incorporare informazioni specifiche sul costo del capitale dell’azienda e sulla sua crescita futura. I metodi che utilizzano i flussi di cassa scontati sono potenzialmente più accurati rispetto all’utilizzo dei multipli. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

72 © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

73 Conclusioni sulle tecniche di valutazione delle azioni
Nessuna tecnica riesce a dare una risposta definitiva sul valore “vero” di un’azione. Tutti gli approcci richiedono ipotesi o previsioni troppo incerte per fornire una valutazione definitiva del valore dell’azienda. Molti esperti usano più tecniche contemporaneamente e se ottengono risultati coerenti con i diversi metodi considerano la stima più attendibile. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

74 Figura 9.2 Range di valori del titolo KCP ottenuti con metodi di valutazione alternativi
© 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

75 9.5 Informazioni, concorrenza e prezzi delle azioni
Le informazioni si riflettono nel prezzo delle azioni Il nostro modello di valutazione collega i flussi di cassa futuri dell’azienda con il costo del capitale e il valore delle azioni. Disponendo di informazioni accurate su due di queste variabili, il modello ci consente di inferire stime sulla terza. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

76 Figura 9.3 La triade della valutazione
© 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

77 9.5 Informazioni, concorrenza e prezzi delle azioni (continua)
Le informazioni si riflettono nel prezzo delle azioni Nel caso di un’impresa quotata, il suo prezzo di mercato dovrebbe già fornire un’informazione molto accurata, risultato dell’aggregazione di una moltitudine di investitori, sul valore “vero” delle azioni. Partendo dal prezzo di mercato corrente delle azioni, un modello di valutazione fornirà stime sui flussi di cassa futuri o sul costo del capitale dell’impresa. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

78 Esempio 9.11 del libro © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

79 Esempio 9.11 del libro (continua)
© 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

80 Concorrenza e mercati efficienti
Ipotesi di mercato efficiente Implica che i titoli avranno un prezzo equo, sulla base dei flussi di cassa futuri, data l’informazione a disposizione degli investitori. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

81 Concorrenza e mercati efficienti (continua)
Informazione pubblica e facilmente interpretabile Se l’impatto delle informazioni a disposizione di tutti gli investitori (servizi di cronaca, bilanci e così via) sui futuri flussi di cassa aziendali può essere accertato con facilità, allora tutti gli investitori saranno in grado di determinarne l’effetto sul valore dell’impresa. In questa situazione, ci si aspetta che il prezzo delle azioni venga influenzato istantaneamente da queste notizie. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

82 Esempio 9.12 del libro © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

83 Esempio 9.12 del libro (continua)
© 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

84 Concorrenza e mercati efficienti (continua)
Informazioni private o difficili da interpretare Le informazioni private sono nelle mani di un numero relativamente piccolo di investitori, che possono approfittarne per le loro negoziazioni. In questo caso, l’ipotesi di mercato efficiente non è valida in senso stretto. Tuttavia, quando questi trader in possesso dell’informazione iniziano a negoziare, tenderanno a muovere i prezzi in modo tale che, nel lungo periodo, i nuovi prezzi rifletteranno l’informazione. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

85 Concorrenza e mercati efficienti (continua)
Informazioni private o difficili da interpretare (continua) Se le opportunità di profitto derivanti da questo tipo di informazioni sono interessanti, altri dedicheranno risorse per ottenerle. Nel lungo periodo, ci aspetteremo che il grado di “inefficienza” del mercato venga limitato dal costo per ottenere le informazioni private. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

86 Esempio 9.13 del libro © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

87 Esempio 9.13 del libro (continua)
© 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

88 Figura 9.4 Possibili traiettorie del prezzo dell’azione dell’Esempio 9.13
© 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

89 Lezioni per investitori e manager
Conseguenze per gli investitori Se le azioni sono valutate a prezzo equo, allora gli investitori che le comprano possono prevedere di ricevere flussi di cassa futuri che li compenseranno equamente per il rischio dell’investimento. In questi casi l’investitore medio può investire con tranquillità, anche se non è completamente informato. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

90 Lezioni per investitori e manager (continua)
Implicazioni per il management aziendale Focus sul VAN e sul flusso di cassa Evitare illusioni contabili Usare le transazioni finanziarie per sostenere gli investimenti © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

91 Ipotesi del mercato efficiente e assenza d’arbitraggio a confronto
L’ipotesi del mercato efficiente stabilisce che titoli con rischio equivalente dovrebbero avere lo stesso rendimento atteso. Un’opportunità di arbitraggio è una situazione in cui due titoli con flussi di cassa identici hanno prezzi diversi. © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

92 Caso di studio: discussione su argomenti chiave
Come possono le assunzioni sul costo del capitale, sul costo del debito e sul ritorno atteso degli investimenti influenzare le vostre decisioni? Quanto possono essere sensibili le vostre stime sul prezzo delle azioni e sull’enterprise value di GE a queste assunzioni? © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino

93 Domande di verifica Quale tasso si deve usare per scontare i flussi di cassa futuri di un’azione? Perché un investitore orientato sul breve termine e uno sul lungo termine con le stesse opinioni saranno disposti a pagare lo stesso prezzo per un’azione? Come può un’azienda aumentare il suo dividendo per azione? Cos’è l’enterprise value di un’impresa? Quali ipotesi implicite si fanno quando si valuta un’impresa usando i multipli di aziende comparabili? Quali sono le ipotesi di mercato efficiente? Quali sono le implicazioni per il management aziendale? © 2011 Pearson Italia – Milano, Torino


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