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Formazione Dirigenti Scolastici Livorno

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Presentazione sul tema: "Formazione Dirigenti Scolastici Livorno"— Transcript della presentazione:

1 Formazione Dirigenti Scolastici Livorno
Prof. Marco Mannucci

2 Area 3 formazione DS Scenari e processi didattici per l’integrazione degli ambienti digitali per la didattica e l’uso di dispositivi individuali a scuola (Bring Your Own Device– BYOD);

3 TREND DIDATTICI Flipped Classroom BYOD Digital Story Telling
Stampa 3D – Fab Lab - Makers STEM

4 Che cos’è la classe capovolta?

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6 ATTORI E RUOLI Dirigente: Promuove e sostiene l’acquisizione e/o la produzione di contenuti didattici per il tempo a casa degli studenti. Sostiene la tesi secondo la quale è necessario un personal device per ogni studente. Docente: Opera come mentor all’interno della classe. Costruisce/seleziona le risorse per gli studenti nel tempo a casa. Studenti: Studiano la lezione nel pomeriggio per poi applicare a scuola (tramite attività collaborative, esperienze, dibattiti e laboratori) le conoscenze acquisite a casa.

7 Alcuni aspetti teorici
ATTIVAZIONE (risoluzione problemi, didattica attiva) ELABORAZIONE (riflessione sul processo) PRODUZIONE (Protagonismo, sfida, lavoro di gruppo o individuale)

8 ALCUNI ASPETTI TEORICI
ELOGIO DELL’ IMPERFEZIONE

9 Flipped e Tassonomia di Bloom

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12 Alcuni errori Considerare il libro di testo come il riferimento principale; Mantenere la stessa disposizione “frontale” della classe

13 Come iniziare Definire chiaramente gli obiettivi che si vuole raggiungere Progettare il percorso (luoghi e tempi) Scegliere il materiale Condividere il materiale Definire la conclusione del percorso (progetto, risoluzione di problemi...) Definire le modalità di verifica

14 UN PERCORSO VIRTUOSO PRODURRE SCEGLIERE UNA LEZIONE CONDIVIDERE

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16 Nasce nelle aziende Nelle scuole per ottimizzare i costi Bring Your Own Device (Bi Uai O D o Baiod) Ognuno porta il suo dispositivo Integrazione di dispositivi scolastici e dispositivi personali

17 “Not to learn from but to learn with”

18 Azione #6 del PNSD “La scuola digitale, in collaborazione con le famiglie e gli enti locali, deve aprirsi al cosiddetto BYOD (Bring Your Own Device), ossia a politiche per cui l’utilizzo di dispositivi elettronici personali durante le attività didattiche sia possibile ed efficientemente integrato”

19 Superamento della Direttiva del 15/3/2007
Superamento della Direttiva del 15/3/2007. La Direttiva del Ministro del 15 marzo 2007 (Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di “telefoni cellulari” e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica), che vietava a qualsiasi livello l’utilizzo dei dispositivi personali degli alunni, viene dunque superata dal Piano Nazionale Scuola Digitale.

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21 BRAMPTON – Ontario - Canada

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23 Ecco perché i dispositivi personali di proprietà funzionano meglio:
Gli studenti possono usare per imparare sempre e ovunque. Gli studenti possono collaborare con i loro coetanei dopo la scuola, riguardo il loro lavoro scolastico. Dispositivi degli studenti di proprietà sono in genere più aggiornati di quelli che le scuole forniscono. Dispositivi di proprietà della scuola hanno dei costi che possono essere difficili da sostenere. Gli studenti sono di solito esperti con il dispositivo che hanno, e possono personalizzarlo per le loro esigenze di apprendimento.

24 Sappiamo che non tutti i genitori possono o vogliono mandare il loro bambino / adolescente a scuola con un dispositivo. Ecco perché gli insegnanti continuano a progettare partendo dal presupposto che non tutti gli studenti porteranno un dispositivo di proprietà personale a scuola. La tecnologia non verrà utilizzata ogni giorno per ogni lezione. C'è un momento giusto e il luogo. Dispositivi e altre tecnologie a scuola sono comunque disponibili per gli studenti. Anche quattro o cinque dispositivi in ​​una classe possono fare la differenza. Usata in modo collaborativo, la tecnologia in grado di trasformare l'apprendimento.

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27 Raccomandazioni per i DS che vogliono implementare il BYOD nelle loro scuole
Essere chiari su perché si vuole BYOD Gli scopi e gli obiettivi specifici, sia a breve termine che a lungo termine? gli aspetti pedagogici,organizzativi, tecnici e giuridici.

28 Coinvolgere Genitori Team di docenti Rappresentanti degli studenti
Stakeholders

29 Sviluppare l’infrastruttura
Finanziare l'infrastruttura scolastica necessaria: banda larga, WI FI, Firewall... Recuperare fondi per assicurare a tutti gli studenti gli strumenti necessari Finanziare i servizi legati allo sviluppo del BYOD (server, cloud...) ATTENZIONE GUASTI TECNICI POSSONO DANNEGGIARE LA FIDUCIA E LA MOTIVAZIONE!

30 Sviluppare politiche per la scelta, l'acquisto /concessione di licenze e la distribuzione di materiale di apprendimento digitale Quali sono le qualità pedagogiche e i requisiti? Quali sono i requisiti tecnici? Come pensate di garantire il rispetto delle politiche di sicurezza e privacy? Ci sono costi per l'utilizzo di risorse e strumenti a lungo termine o con più studenti? Come sarà il supporto e la manutenzione di risorse e gli strumenti scelti essere utilizzati? Quali sono le procedure per la distribuzione risorse estrumenti per nuovi studenti /insegnanti e, se necessario, per il recupero di questi da parte di studenti e docenti non piùa scuola?

31 Valutare la strategia migliore di diffusione del BYOD
GRADUALE Iniziare con una o alcune classi (utilizzando l’infrastruttura esistente) e realizzare una sperimentazione informale. Implementare l’esperienza per un gruppo e per un intero anno scolastico (sviluppare l’infrastruttura, formare il personale, monitorare i risultati). Se i risultati di apprendimento attesi sono stati raggiunti passare alla fase 3. Progressivamente estendere a tutta la scuola (Con monitoraggio continuo, regolare e valutazione). BIG BANG Attuazione in tutta la scuola contemporaneamente. Si tratta di una strategia ad alto rischio che richiede una visione molto chiara e una preparazione completa nelle aree Tecniche e Pedagogiche.

32 Formazione Formazione tecnica e pedagogica per i docenti coinvolti
Peer Mentoring “Permission to fail”


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