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La Personalità Dal termine Per-sona

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Presentazione sul tema: "La Personalità Dal termine Per-sona"— Transcript della presentazione:

1 La Personalità Dal termine Per-sona
Maschera degli attori del teatro dell’antica Grecia che variava a seconda dei personaggi da rappresentare (la bocca della maschera era fatta in modo da rafforzare il suono della voce) Dalla maschera dell’attore alla parte recitata

2 La Personalità definizione
L’organizzazione dinamica degli aspetti affettivi, cognitivi e comportamentali dell’individuo Caratteristiche individuali e costanti nel tempo che differenziano le persone – i comportamenti che rendono unico ogni individuo.

3 La Personalità Carattere Caratteristiche individuali acquisite socio- culturalmente e riconducibili alle influenze ambientali. Temperamento Aspetti ereditari della personalità; disposizione innata (sensibilità, irritazione, umore tipico) Personalità come interazione tra queste due componenti

4 La Personalità Tratti Qualità stabili che una persona mostra nella maggior parte delle situazioni Giuseppe è socievole Silvia è timida Tratti di personalità: qualità stabili che una persona mostra nella maggior parte delle situazioni

5 La Personalità Tratti I tratti vengono dedotti dal comportamento: Se una persona parla facilmente con tutti potrete dedurre che è socievole ed estroversa. Una volta identificati i tratti, si può prevedere il comportamento.

6 Le teorie della Personalità
Insieme di concetti, ipotesi, idee e principi proposti per spiegare la personalità

7 La teoria Psicodinamica
La psicoanalisi

8 La psicoanalisi Clima culturale: Vienna fin de siècle
Capitale dell’Impero austro-ungarico, vastissimo e in declino Fermento culturale ricchissimo: “I viennesi operarono una sorta di negazione della realtà esterna, rivolgendo difensivamente lo sguardo all’interno, verso gli aspetti della vita interiore” (Jervis, Bartolomei, 1996)

9 La psicoanalisi a Vienna clima culturale
Arte: Klimt, Schiele, Kokoschka Architettura e Design: Loos, Wagner, Olbrich Musica: Mahler, Schoenberg Filosofia: Wittgenstein Letteratura: Musil, Schnitzler, Von Hofmannsthal Gli austriaci si impegnarono in riformulazioni critiche o in trasformazioni sovversive delle loro tradizioni. Una rivolta edipica collettiva. Caffè Griendsteidl luogo d’incontro di letterati e uomini di cultura

10 Arti visive

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12 Joseph Olbrich, Palazzo della Secessione, 1898
Kokoschka, Schiele e altri

13 Architettura e design

14 Il sanatorio di Purkesdorf
Costruito da Joseph Hoffmann dal 1904 al 1906

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21 Adolf Loos (1870 – 1933)

22 L’ospedale psichiatrico “Steinhof”
Chiesa dell’ospedale Otto Wagner

23 Kolo Moser, 1904, vetrata della chiesa

24 Otto Wagner, 1898, Stazione metro

25 Clima culturale viennese
LETTERATURA Ludwig Wittgenstein Hugo von Hofmansthal Arthur Schnitzler

26 La psicoanalisi Teoria della personalità e
Metodo di trattamento dei disturbi della personalità, metodo terapeutico

27 Secondo la teoria freudiana gran parte del comportamento umano sarebbe motivata da un’istanza: l’inconscio Una parte della personalità di cui una persona non è consapevole Inconscio (libere associazioni, sogni, lapsus) I fattori inconsci (istinti, pulsioni, conflitti) influenzano il comportamento manifesto

28 Struttura della personalità
Es Parte innata, grezza e non organizzata della personalità Libido Energia psichica che alimenta pulsioni primitive Principio di piacere Immediata riduzione della tensione e massimizzazione della soddisfazione

29 Struttura della personalità
Io La parte della personalità che fa da cuscinetto tra l’ES e il mondo esterno Principio di realtà L’energia istintiva è repressa per mantenere la sicurezza dell’individuo e aiutare l’integrazione della persona nella società.

30 Struttura della personalità
Super-io È l’ultima struttura di personalità a svilupparsi; rappresenta ciò che è giusto o sbagliato della società così come viene tramandato da genitori, insegnanti e altre figure importanti del soggetto Coscienza Ci evita di avere un comportamento immorale Ideale dell’Io Rappresenta la “persona perfetta” che vorremmo essere Accanto alla dimensione orizzontale, la dimensione verticale è riferita al livello di inclusione della categoria e si centra dunque su una strutturazione intercategoriale. Osserva l’esempio proposto in figura 3. Essa si struttura gerarchicamente su tre livelli: il livello di base (basic), i cui membri condividono il maggior numero di attributi distintivi del prototipo (uccello); il livello subordinato, i cui membri condividono sostanzialmente le caratteristiche del livello di base, ma se ne differenziano per alcuni attributi più specifici (passero, aquila); il livello superordinato, i cui membri condividono soltanto pochi attributi gli uni con gli altri (volatili, animali). Quest’ultimo livello corrisponde al concetto di classe e a questo livello sono privilegiati gli aspetti funzionali (ciò a cui servono) rispetto a quelli percettivi (forma, dimensione, ecc).

31 Meccanismi di difesa Strategie inconsce che le persone usano per ridurre i contenuti spiacevoli ddalla coscienza

32 I meccanismi di difesa negano, falsificano o deformano la realtà;
operano nell'inconscio e la persona non è consapevole di ciò che avviene; inoltre a) tendono a far scomparire dalla coscienza tutti gli oggetti penosi e di difficile soddisfazione; b) sono specifici di un dato soggetto; c) apportano gratificazioni sostitutive. I meccanismi di difesa più importanti sono i seguenti: rimozione, fissazione, regressione, proiezione, sublimazione, negazione, introiezione, identificazione, razionalizzazione.

33 Ipnosi (Messmer, Puyseguir, Charcot – ottobre 1885).
Con Breuer trattamento della paziente Anna O. Teoria del trauma: abuso sessuale e trauma psichico. Filmato Freud Charcot

34 Lapsus come meccanismi di rimozione di eventi spiacevoli e conflittuali come esempi di una “Psicopatologia della vita quotidiana”.

35 Il sogno: “la via regia all’inconscio”
Il sogno e tutta una letteratura intorno a questo argomento ovviamente esisteva prima di Freud; la cultura greca, la mitologia e in seguito il romanticismo, attribuivano grande importanza all'elemento irrazionale e ai sogni

36 Il sogno: “la via regia all’inconscio”
Il contributo di Freud consiste nella scoperta dell'interpretazione. Prima di Freud l'interpretazione va verso la periferia, dopo Freud diventa centripeta Prima la dà, l’oracolo, il dio ed è aspecifica, dopo la dà il paziente ed è strettamente caratterizzata da contenuti specifici soggettivi Contenuto latente e manifesto (censura onirica)

37 La motivazione Secondo Freud, la motivazione è una pulsione innata che porta l’individuo a comportarsi in un certo modo sotto la spinta di forze consce e inconsce Freud individua due motivazioni primarie: la pulsione di vita (pulsioni sessuali, autoconservazione) e la pulsione di morte (aggressività)

38 L’individuo é governato da istinti e pulsioni (istinkt e trieb)
L’istinto può essere definito come il comportamento animale fissato dall'eredità, caratteristico della specie, preformato nel suo svolgimento e adattato al suo oggetto

39 La pulsione, dal tedesco treiben=spingere, é caratterizzata dal concetto di movimento, spinta
La carica energetica delle pulsioni sessuali è la "libido"

40 I tre saggi sulla sessualità (basi di una teoria evolutiva dello sviluppo psichico)
Sessualità centrale nella teoria e pratica freudiana Le fasi dello sviluppo psicoaffettivo come forme di organizzazione del carattere dovute alla fissazione e alla regressione Dal principio di dispiacere (rimozione e inconscio) al principio di piacere-dispiacere e principio di realtà.

41 Le fasi dello sviluppo sessuale secondo Freud
• percettivi e morfologici: il livello di base è cioè il primo livello di astrazione in cui gli oggetti sono percepiti come dotati di una forma generale unitaria che vale per tutti i membri della categoria. Gli oggetti si raggruppano quindi intorno ad una singola immagine mentale che riflette l’intera categoria (cane, gatto generico); • funzionali: gli oggetti di base rimandano ad atti intenzionali, a sequenze di azioni o programmi motori unitari pensati ed eseguiti dal soggetto nell’ambiente contestuale ove gli oggetti sono collocati; ad esempio, tutte le sedie sono oggetti su cui mi siedo eseguendo la stessa sequenza di azioni, tutti i bicchieri sono oggetti da cui bevo allo stesso modo, ecc. • linguistici e comunicativi: i termini che designano gli oggetti di base tendono ad essere i lessemi più corti (Lakoff, 1987) e sono i più comunemente usati; • informativi: il livello di base è il più informativo, in quanto possiede il più alto numero di attributi significativi in comune tra gli oggetti; di conseguenza gli elenchi delle proprietà da parte dei soggetti sono rappresentative del bagaglio conoscitivo immagazzinato in memoria. Secondo E. Rosch la correlazione degli attributi al livello di base rende più facile apprendere i concetti e il significato delle parole. Pertanto, le categorie di base e i termini linguistici ad esse connessi vengono appresi prima delle altre categorie subordinate e superordinate da parte del bambino. Esiste quindi un livello di base o privilegiato, attorno al quale il soggetto forma inizialmente le sue categorie, che risulta essere quello più inclusivo ed il primo a comparire nello sviluppo cognitivo e linguistico.

42 Freud e Jung Dangerous Method


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