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Fondamenti di Economia Alcune definizioni
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Definizioni di economia e bisogni
L'economia studia le ‘’scelte’’ (decisioni) che gli uomini compiono per soddisfare i loro bisogni, in quanto tali azioni comportano scelte in conseguenza della limitatezza dei mezzi (risorse produttive e di investimento) che sono disponibili per la soddisfazione dei bisogni stessi (Napoleoni). I bisogni sono i beni e i servizi che la gente “desidera” e che variano tra gli individui e/o per lo stesso individuo nel tempo (Mansfield). I bisogni umani sono molteplici e suscettibili di indefinito sviluppo; il fatto che i bisogni primari siano soddisfatti fa nascere nuovi bisogni; non c'è limite al processo, né si può immaginare l'eventualità che si possa arrivare a uno stadio nel quale tutti i bisogni siano completamente soddisfatti (Napoleoni) (distinzione tra bisogni primari e bisogni indotti).
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Definizioni di economia e risorse
L'economia non riguarda tutte le scelte umane, ma soltanto quelle che implicano ‘’l'uso razionale di risorse scarse’’ Le scelte hanno interesse economico solo se (Robbins): 1) gli scopi sono molteplici; 2) gli scopi sono ordinabili in una gerarchia di priorità; 3) le risorse necessarie a conseguire gli scopi sono scarse; 4) le risorse hanno usi alternativi. Le risorse economiche sono scarse perché possono avere usi alternativi (produrre più beni); le risorse economiche scarse (beni economici) hanno un prezzo; le risorse libere e abbondanti (beni liberi) si possono acquisire senza costi. Nel XIX secolo le risorse erano classificate in terra, lavoro e capitale; la terra esprime tutte le risorse naturali; il lavoro è lo sforzo umano fisico e mentale; il capitale è formato da impianti, attrezzature, scorte di materie prime e denaro utili alla produzione e/o al commercio dei beni (Napoleoni) Si aggiunga la capacità imprenditoriale (rischio d’impresa).
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Soggetti economici e loro relazioni
Soggetti economici sono individui, famiglie, organizzazioni: la teoria economica si concentra sui primi (consumatori e imprese individuali), ma studia anche le organizzazioni e i loro rapporti. Sono organizzazioni gli apparati politici (partiti, parlamenti, governi, consigli e giunte comunali...), gli apparati economici (imprese, sindacati, aziende agricole, cooperative), gli apparati sociali (chiese, club, associazioni sportive) ed educativi (scuole, università, centri di addestramento professionale) (North). La famiglia è una piccola organizzazione molto importante in economia per il consumo dei beni ed alcune attività produttive (agricoltura, artigianato, commercio, agriturismo, ecc.). L’economia è lo studio di relazioni o modelli di relazioni tra individui, famiglie e organizzazioni che con le loro attività di produzione, scambio e consumo formano il sistema economico.
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Soggetti economici e loro relazioni
Le relazioni tra individui, famiglie e organizzazioni chiedono regole, cioè istituzioni che sono le regole del gioco di una società o i vincoli definiti dagli uomini per disciplinare i loro rapporti. Le istituzioni riducono l'incertezza creando strutture stabili di relazioni sociali (North); individui e organizzazioni sono giocatori; le istituzioni sono regole del gioco che essi scelgono di darsi e che devono rispettare. Le organizzazioni sono insiemi coordinati di risorse umane e materiali; le istituzioni sono insiemi relativamente coerenti e efficaci di regole socialmente condivise. Le regole possono essere regolative o costitutive: le prime sono esterne alle organizzazioni e percepite dai soggetti come formali e esplicite (leggi); le seconde sono interne alle organizzazioni e imposte ai soggetti dalle gerarchie sociali o da essi accettate per consuetudine o tacito accordo in famiglie o comunità come routines tecniche di produzione e di consumo (Parri).
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Sistemi economici e forme di governo
Le attività di produzione, scambio e consumo di beni e servizi, si possono attuare solo nei sistemi economici: le scelte economiche richiedono infatti strutture stabili di relazioni sociali per ridurre l’incertezza dei soggetti economici (individui, famiglie, organizzazioni). Un sistema economico deve ripartire le risorse tra usi alternativi cioè allocare le risorse per la produzione di beni e servizi, determinare le quantità da produrre e la loro distribuzione tra i membri della società anche per assicurare la crescita futura della ricchezza (Mansfield); nel rispondere a domande come, che cosa, quanto e per chi produrre, ogni sistema economico alloca le risorse scarse di cui dispone tra domande alternative tra loro concorrenziali (Fisher e Dornbush). I sistemi economici possono essere di mercato, pianificati e misti, diversi fra loro per le istituzioni (regole del gioco) su cui si basano e per le organizzazioni cui sono demandate le scelte economiche.
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Sistemi economici e forme di governo
Sistemi di mercato: le istituzioni dei sistemi di mercato decentrano alle sole organizzazioni (famiglie e imprese) le scelte di produzione, scambio e consumo dei beni, fidando che il mercato trovi le migliori allocazioni delle risorse scarse (sistema economico in equilibrio); Sistemi pianificati: le istituzioni dei sistemi pianificati accentrano nell’organizzazione statale le scelte di produzione e distribuzione dei beni lasciando alle famiglie soltanto quelle di consumo; lo stato pianificatore può teoricamente trovare le soluzioni di equilibrio, ma di norma fallisce per difetto di conoscenza dei bisogni individuali; Sistemi misti: le istituzioni dei sistemi misti decentrano in parte le scelte economiche al mercato (organizzazioni private) e in parte le accentrano nello stato cercando soluzioni di equilibrio con scambi di mercato e scambi politici, commistione di interessi che è stata causa molto spesso di malgoverno e di corruzione.
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