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Metodologia della ricerca in psicologia

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Presentazione sul tema: "Metodologia della ricerca in psicologia"— Transcript della presentazione:

1 Metodologia della ricerca in psicologia
Dr. Tancredi Pascucci Scuola di Psicoterapia Cognitiva, Grosseto Università Telematica Uninettuno, Roma

2 Cos’è la ricerca scientifica
È un metodo di conoscenza È volto alla dimostrazione e falsificazione di ipotesi Si basa sui dati È un metodo utilizzato anche al di fuori delle scienze naturali È fortemente collegato alla teoria

3 Cosa si prende in considerazione in una ricerca?
Variabili indipendenti = sono le variabili che, se manipolate, cambiano le variabili dipendenti Variabili dipendenti = sono le variabili che cambiano sotto l’influenza delle variabili indipendenti Variabili di disturbo = sono le variabili che confondono, facendo mutare in maniera casuale le variabili dipendenti

4 Perché in psicologia è tutto più difficile?
Nella mente umana esistono molte variabili di disturbo, biologiche e ambientali, che interferiscono con la relazione fra le variabili di interesse È difficile trovare una legge in psicologia che segua il principio di parsimonia Le variabili di interesse (le emozioni, i sentimenti, i pensieri, etc…) sono spesso non direttamente osservabili

5 La scelta degli strumenti di rilevazione
Lo strumento deve avere una solida validità di costrutto, ovvero essere in grado di misurare specificatamente le variabili non direttamente osservabili in esame Lo strumento può essere costruito ad hoc, o scelto da un gruppo di strumenti già esistenti e adatti agli scopi di ricerca

6 La verifica delle ipotesi
Quando le ipotesi non vengono dimostrate bisogna elaborare (o aver già elaborato) delle ipotesi alternative È sempre meglio un disegno di ricerca che non dimostra le proprie ipotesi, ma le ha falsificate in maniera corretta, dando una spiegazione alternativa. Un disegno di ricerca che, pur di dimostrare le ipotesi a monte, analizza in maniera incompleta i dati, può avere conseguenze dannose

7 Esempi di ricerche quasi sperimentali basate su dati quantitativi

8 “Ruolo dei circuiti cerebello-corticali nella social cognition:
Laboratorio di Neuroscienze Cognitive e Cervelletto Laboratorio per lo Studio delle Atassie Cercasi persone volontarie per progetto di ricerca: “Ruolo dei circuiti cerebello-corticali nella social cognition: studio di stimolazione elettrica transcranica con corrente continua (tDCS) in soggetti sani” Le persone interessate a partecipare devono possedere le seguenti caratteristiche: Età compresa tra i 18 e i 60 anni Destrimani Assenza di patologie neurologiche pregresse o in atto Non assunzione di farmaci che agiscono sul Sistema Nervoso Centrale Lo studio si svolgerà presso la Fondazione Santa Lucia di Via Ardeatina 306/354 Oppure presso la Facoltà di Medicina e Psicologia di Via dei Marsi 78 Referenti dello studio: Prof.ssa Maria Leggio (Responsabile del progetto) Dott.ssa Silvia Clausi Dott.ssa Anna Maria Tedesco Per ulteriori informazioni o per dare la propria disponibilità rivolgersi a: Dott.ssa Michela Lupo Tel. Ataxia Lab /16

9 Cercasi persone volontarie per progetto di ricerca:
Laboratorio di Neuroscienze Cognitive e Cervelletto Laboratorio per lo Studio delle Atassie Cercasi persone volontarie per progetto di ricerca: “Studio di correlazione anatomo-funzionale dei circuiti cerebello-corticali mediante DTI e valutazione neuropsicologica in soggetti sani, in soggetti con danno cerebellare ed in soggetti affetti da disordini dello spettro autistico ad alto funzionamento”. Le persone interessate a partecipare devono possedere le seguenti caratteristiche: Età compresa tra i 18 e i 60 anni Destrimani Assenza di patologie neurologiche pregresse o in atto Non assunzione di farmaci che agiscono sul Sistema Nervoso Centrale Lo studio si svolgerà presso la Fondazione Santa Lucia di Via Ardeatina 306/354 È previsto un rimborso pari a 30 € per la partecipazione a conclusione di tutta la valutazione Per ulteriori informazioni o per dare la propria disponibilità rivolgersi a: Dott.ssa Michela Lupo Tel. Ataxia Lab /16 Referenti dello studio: Prof.ssa Maria Leggio (Responsabile del progetto) Dott.ssa Silvia Clausi Dott.ssa Anna Maria Tedesco

10 Esempi di dati qualitativi

11 Conviene usare strumenti creati ad hoc o già esistenti?
La costruzione di un questionario ad hoc permette di analizzare direttamente le variabili di interesse Tuttavia, un questionario nuovo andrebbe tarato, ovvero somministrato a un gruppo di controllo e uno sperimentale, per vedere se emergono differenze In teoria sarebbe necessario che questi gruppi fossero sufficientemente numerosi per dimostrare, mediante analisi ulteriori statistiche, che le eventuali differenze sono dovute a un’effettiva differenza fra i campioni non dovuta al caso, e che il questionario è in grado di regolarla efficacemente Solo a quel punto il nuovo questionario è ritenuto affidabile rispetto a qualunque questionario non tarato I questionari già tarati, avendo già articoli di riferimento che comprendono i valori medi di riferimento, possono essere somministrati senza bisogno di un gruppo di controllo

12 Grazie per l’attenzione ;)
Per domande ulteriori scrivere a:


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